23 Luglio 2024

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    Euro Zona, fiducia consumatori migliora a luglio

    (Teleborsa) – Segnali di lieve miglioramento per la fiducia dei consumatori europei a luglio. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo, ma risale a -13 punti rispetto ai -14 di giugno.Il dato è in linea con le attese degli analisti.(Foto: © Bred2k8 / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: settore manifatturiero peggiora a luglio

    (Teleborsa) – Peggiora ancora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a luglio a -17 punti dai -10 di giugno e contro i -7 punti delle aspettative. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un peggioramento anche della componente delle consegne che si porta a -21 punti dai -9 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a +5 da +7 punti. LEGGI TUTTO

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    Philip Morris: utili e ricavi trimestre sopra attese, titolo vola

    (Teleborsa) – Philip Morris batte le attese con i risultati del secondo trimestre. Il gruppo statunitense del tabacco ha riportato un utile per azione pari a 1,59 dollari per azione contro gli 1,57 dollari stimati dagli analisti. Il fatturato ha raggiunto 9,47 miliardi di dollari superiori ai 9,18 miliardi del consensus.Per il 2024, Philip Morris prevede un utile per azione compreso tra 6,33 e 6,45 dollari contro il consensus di 6,33 dollari.Il titolo Philip Morris guadagna bene, con una variazione del 3,53%.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P 100. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla holding che produce sigarette rispetto all’indice di riferimento.Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Philip Morris International restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l’andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 112,2 USD. Il supporto più immediato è stimato a 108,9. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 106,8, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street in attesa delle trimestrali Big Tech

    (Teleborsa) – Poco mossa in avvio la borsa di Wall Street, che continua la sessione sui livelli della vigilia, mentre è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali. I riflettori degli investitori sono dunque puntati su colossi come Alphabet, Tesla e GM. Quest’ultima ha già alzato il velo sui conti: il secondo trimestre si è chiuso oltre attese e la società ha migliorato la guidance 2024. Forte dei ricavi sopra attese ola in avvio il titolo Spotify. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones si ferma a 40.369 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.565 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,04%); sulla stessa linea, sulla parità l’S&P 100 (+0,13%). LEGGI TUTTO

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    Lavoro sommerso, Inps e Carabinieri attivano Task Force nell’Agro pontino

    (Teleborsa) – La Direzione Regionale Lazio dell’INPS con il supporto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina ha avviato una vasta operazione per la lotta al lavoro sommerso e per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Le ispezioni – si legge in una nota congiunta – sono state effettuate in aziende agricole nei territori di Latina, Terracina, Sperlonga e Fondi sulla base di liste predisposte dalla Direzione centrate entrate dell’INPS. Queste – spiega la nota – sono state realizzate grazie alla collaborazione, proficuamente avviata a titolo sperimentale, con AGEA, individuando, attraverso l’incrocio delle reciproche banche dati, indici di rischio. Nel dettaglio la tecnologia di telerilevamento sviluppata da AGEA consente di individuare le coltivazioni e gli allevamenti esistenti sulle particelle catastali e queste informazioni sono state incrociate dall’INPS con i dati in proprio possesso (tra cui il fatturato delle aziende e le unità di manodopera dichiarate).Sono state effettuate anche attività ispettive c.d. a vista. Il contrasto al lavoro nero ha una duplice finalità: da un lato assicurare una copertura previdenziale ai lavoratori che ne sono sprovvisti; dall’altro tutelare le aziende sane da quelle che, stando fuori della legalità, hanno minori costi retributivi, previdenziali e assicurativi con una concorrenza sleale a danno delle aziende virtuose.Nel corso dell’operazione sono stati impegnati ispettori provenienti da più regioni con la fattiva collaborazione dell’Arma dei Carabinieri dando un forte segnale di presenza dello Stato come deterrente contro il lavoro nero.Il rafforzamento della presenza delle Istituzioni nell’Agro pontino ha portato ad un incremento significativo delle assunzioni di lavoratori regolari a tempo determinato a Latina e provincia. Nel territorio pontino, quest’anno si sono registrate dal 1 giugno al 15 luglio 7.368 assunzioni a tempo determinato rispetto alle 4.790 assunzioni avvenute lo scorso anno nello stesso periodo (+ 53,8%). In particolare, nel 2024, dal 1 al 18 giugno (data della morte di Satnam Singh) si sono registrate 1.742 assunzioni. Dal 19 giugno al 30 giugno n. 3.287 assunzioni e dal 1 al 15 luglio n. 2339 assunzioni.Si sono rilevati picchi giornalieri di assunzioni il giorno dopo dei vari controlli sul territorio che – conclude la nota – continueranno proprio per contrastare il lavoro sommerso e assicurare la tutela della legalità. LEGGI TUTTO

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    Amazon Italia, Gdf sequestra 121 milioni di euro per frode fiscale

    (Teleborsa) – Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, in un’inchiesta dei pm Paolo Storari e Valentina Mondovì, ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di circa 121 milioni di euro per frode fiscale a carico della filiale italiana di Amazon, colosso dell’e-commerce. L’indagine vede al centro i “serbatoi di manodopera”, presunto sistema attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando” per i loro servizi di logistica la manodopera a cooperative, consorzi e società “filtro” in modo irregolare, con annesso “sfruttamento del lavoro”. Ricostruendo “la filiera della manodopera”, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sono stati “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio”), che “hanno sistematicamente – scrive il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota in relazione al sequestro da oltre 121 milioni di euro a carico della filiale italiana di Amazon, ossia di Amazon Italia Transport srl, con sede in viale Monte Grappa, a Milano – omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale”. Le indagini, “eseguite dal Nucleo di Polizia economico finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno a oggetto il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera”. Le ipotesi investigative riguardano – spiega la Procura – “una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale”, ossia Amazon Italia, “del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti”. Sono in corso, inoltre, prosegue la Procura, “diverse perquisizioni nelle province di Milano e Torino nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, con contestuale notifica delle informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima”.Il “meccanismo fraudolento è tutt’ora in atto, con rilevantissime perdite per l’erario e situazioni di sfruttamento lavorativo che perdurano, a tutto vantaggio di Amazon Italia Transport srl”, scrivono i pm di Milano Storari e Mondovì nel decreto di sequestro preventivo d’urgenza. Dalle 94 pagine del decreto, che dovrà essere convalidato dal gip Luca Milani, risulta che per la presunta frode fiscale sono indagati tre responsabili della srl, Gabriele Sigismondi, Adriano Susta e Jason Miller, oltre alla stessa società per la responsabilità amministrativa. La presunta frode, attraverso la “somministrazione illecita di manodopera”, sarebbe stata commessa, stando alle imputazioni, tra il 2017 e il 2022, con effetti anche sulle “dichiarazioni Iva” del 2023. Emerge, scrivono ancora i pm, “un sistema piramidale con all’apice Amazon Italia Transport srl nella gestione del servizio di trasporto e consegna cosiddetto ‘di ultimo miglio’ in apparenza affidato a enti fornitori, realizzato a vari livelli attraverso la concatenazione di contratti di appalto o di trasporto ed il coinvolgimento di diversi soggetti quali ‘serbatoi di primo livellò e ‘serbatoi di secondo livello'”. Amazon Italia Transport srl, “attraverso i propri dispositivi tecnologici, esercita poteri direttivi organizzando di fatto l’attività complessiva di distribuzione e consegna merci, compresa quella relativa alla cosiddetta consegna ‘di ultimo miglio’ in apparenza appaltata” a fornitori, “esercitando direttamente nei confronti dei singoli corrieri, formalmente dipendenti dai sopra citati fornitori, i poteri specifici del datore di lavoro”, anche nel “controllo del loro operato”, scrive la Procura di Milano. Le “singole società affidatarie del servizio di consegna”, ossia quelle per cui formalmente lavorano i corrieri, “non dispongono nello svolgimento dell’attività di alcun potere discrezionale, in quanto i lavoratori non possono che interloquire costantemente solo con il dispositivo informatico loro in uso, dotato di un software gestionale di proprietà Amazon, con cui sono impartite le concrete direttive operative per effettuare l’attività di consegna”. I software “e i relativi dispositivi elettronici, messi a disposizione da Amazon – si legge ancora – sono studiati e impostati al fine di massimizzare la produttività e raggiungere la maggior quantità possibile di passaggi, non lasciando all’appaltatore, o comunque all’affidatario del servizio di consegna di ultimo miglio, alcuna discrezionalità operativa, residuando per esso unicamente poteri accessori, quali l’assegnazione di ruoli, l’organizzazione dei turni, il pagamento delle retribuzioni”.L’algoritmo “gestionale” sviluppato da Amazon Italia Transport “consente di elaborare delle schede denominate ‘manifest’ che periodicamente vengono consegnate ai singoli corrieri ed in cui vengono annotati in tempi medi di esecuzione delle specifiche attività indicate sulla scheda”, come il “tempo intercorrente tra una consegna e la successiva”, il “tempo di arrivo e ripartenza dal luogo di consegna”, il “rispetto della fascia oraria di consegna prescelta dal cliente Prime”, scrivono i pm nel decreto di sequestro riassumendo le testimonianze, raccolte nell’inchiesta dalla Gdf, di funzionari sindacali e corrieri che formalmente erano assunti da cooperative o società “filtro”, ma, per l’accusa, erano alle dipendenze di Amazon, che esercitava una “eterodirezione digitale”. Stando alle testimonianze, una volta a destinazione per il corriere “il tempo di materiale esecuzione della consegna del pacco” al cliente “è uniformemente quantificato dal software in tre minuti” e “il ciclo di consegna viene elaborato dal software considerando un tempo complessivo pari a 400/500 minuti, decorrenti dall’avvenuta esecuzione della prima consegna”. Durante l’emergenza Covid il software era stato “impostato” da Amazon “inserendo tempi di consegna più brevi2. In media, emerge dai verbali, “ogni autista effettua circa 150 soste giornaliere presso i relativi luoghi di consegna”. In più, “l’applicativo Amazon Flex è dotato di un sistema di geolocalizzazione ed elabora e comunica agli uffici Amazon anche informazioni in ordine agli esiti ed ai tempi di esecuzione delle consegne”. E il corriere “accede all’applicativo gestionale attraverso un account personale fornito” dalla filiale italiana di Amazon. Il sistema descritto anche in quest’ultima indagine era già venuto a galla anche nei casi, solo per citarne alcuni, delle inchieste su Dhl, Gls, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gs del gruppo Carrefour e Gxo, con ultimo sequestro da quasi 84 milioni il 2 luglio. Il sequestro firmato dai pm a carico di Amazon Italia, gruppo fondato da con oltre 500 miliardi di fatturato all’anno, dovrà ora essere convalidato dall’ufficio gip. Dalle inchieste sono emerse vicende in fotocopia di lavoratori sfruttati, costretti a passare come in una “transumanza” da una società all’altra dalle quali erano formalmente assunti – società “filtro” o consorzi – e lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali. Un presunto “schema” realizzato con false fatture ed evasione dell’Iva e che ha visto al centro nelle varie inchieste, oltre alla logistica, anche i servizi di facchinaggio e di vigilanza privata, tutti messi nel mirino dalla Procura milanese, guidata da Viola e con la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. Con le inchieste, coordinate dal pm Storari, le imprese, almeno una quindicina in tutto, hanno, poi, versato all’erario, come risarcimenti sulle somme contestate, un “totale” di circa mezzo miliardo di euro, come era stato evidenziato pure nell’ultimo decreto di sequestro: ad esempio, oltre 35 milioni da Dhl, 38 milioni da Gls, quasi 48 milioni da Esselunga, 146 milioni da Brt, oltre 86 milioni da Ups. Inoltre, le società, come chiarito dalla Procura, “hanno proceduto ad internalizzare i dipendenti, prima in balia delle cooperative. Sono stati stabilizzati così negli anni circa 14mila dipendenti e a 70mila è stato aumentato lo stipendio. LEGGI TUTTO

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    Lockheed Martin alza la guidance annuale. Focus su F-35

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, ha riportato un fatturato netto del secondo trimestre 2024 pari a 18,1 miliardi di dollari, rispetto ai 16,7 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2023. Gli utili netti sono stati di 1,6 miliardi di dollari, o 6,85 dollari per azione, rispetto a 1,7 miliardi di dollari, o 6,63 dollari per azione, nel secondo trimestre del 2023. La liquidità derivante dalle operazioni è stata di 1,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, rispetto a 1,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2023. Il free cash flow è stato di 1,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, rispetto ai 771 milioni di dollari del secondo trimestre del 2023.”Abbiamo ottenuto ottimi risultati finanziari nel secondo trimestre, con una crescita anno su anno del 9% nelle vendite e del 10% nell’utile operativo del segmento, e una generazione di free cash flow superiore a 1,5 miliardi di dollari – ha detto il CEO Jim Taiclet – La performance da inizio anno ci dà fiducia per aumentare le nostre prospettive per l’intero anno 2024 in termini di vendite, utile operativo e utile per azione. Dal punto di vista operativo, l’F-35 rimane una priorità assoluta e recentemente abbiamo consegnato al cliente il primo aereo configurato con Technology Refresh 3 e anticipiamo le consegne 2024 per soddisfare la nostra gamma prevista di 75-110 F-35″.L’azienda prevede per il 2024 un ricavi compreso tra 70,5 e 71,5 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 68,5-70 miliardi di dollari. L’utile per azione è visto ora a 26,10-26,60 dollari, verso la stima di aprile di 25,65-26,35 dollari. LEGGI TUTTO

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    Turchia, banca centrale lascia tassi al 50%. Domanda continua a rallentare

    (Teleborsa) – Il Comitato di politica monetaria della Banca centrale turca ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 50%.La tendenza di fondo dell’inflazione mensile ha registrato un notevole calo nel mese di giugno, ma gli indicatori anticipatori suggeriscono che l’inflazione mensile aumenterà temporaneamente a luglio a causa degli aggiustamenti dei prezzi amministrati e delle tasse, nonché di fattori dal lato dell’offerta nei prezzi dei prodotti alimentari non trasformati, che sono relativamente fuori dal controllo della politica monetaria, si legge in una nota. Tuttavia, la banca centrale prevede che l’aumento dell’inflazione di fondo sarà relativamente limitato. Gli indicatori recenti confermano che la domanda interna, seppure ancora su livelli inflazionistici, continua a rallentare. Oltre al livello elevato e alla rigidità dell’inflazione dei servizi, le aspettative di inflazione, i rischi geopolitici e i prezzi dei prodotti alimentari mantengono vive le pressioni inflazionistiche.”La politica monetaria restrittiva sarà mantenuta fino a quando non si osserverà un calo significativo e duraturo della tendenza di fondo dell’inflazione mensile e le aspettative di inflazione convergeranno verso l’intervallo previsto”, viene sottolineato.Tenendo conto degli effetti ritardati della stretta monetaria, il Comitato “prenderà le sue decisioni politiche in modo da creare le condizioni monetarie e finanziarie necessarie per garantire un calo della tendenza di fondo dell’inflazione e raggiungere l’obiettivo di inflazione del 5% nel medio termine”. LEGGI TUTTO