18 Luglio 2024

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    Primo Ventures, primo closing di Primo Climate: 40 milioni di euro da CDP

    (Teleborsa) – Primo Ventures, Società di Gestione del Risparmio indipendente specializzata in investimenti nel settore high-tech, ha annunciato il primo closing di Primo Climate, fondo di venture capital che investirà in startup early stage operanti nel settore climate tech per accelerare la transizione ecologica.Il Fondo parte con una dotazione di oltre 40 milioni di euro, sottoscritti da CDP Venture Capital per conto del Fondo di Fondi VenturItaly e del Green Transition Fund – PNRR, che utilizza risorse stanziate dall’UE tramite l’iniziativa NextGeneration EU e ha l’obiettivo di stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione nei settori della transizione verde.Il target di raccolta di Primo Climate è di 60 milioni di euro. La gestione del Fondo è affidata ai tre nuovi partner di Primo Ventures: Ezio Ravaccia, CFO di Solar Ventures, Giusy Cannone, ex – CEO di Fashion Tech Accelerator e Venture Partner in TLF ventures e Simone Molteni, direttore scientifico e membro del CdA di LifeGate.”Siamo orgogliosi di annunciare l’ampliamento della nostra piattaforma indipendente dedicata agli investimenti tecnologici, grazie al lancio del nostro quarto verticale dedicato al climate tech – ha commentato Gianluca Dettori, presidente di Primo Ventures – Il cambiamento climatico è una sfida complessa, siamo felici di poter contribuire agli sforzi di adattamento e mitigazione per accelerare il raggiungimento di obiettivi sostenibili cruciali per il nostro futuro. Crediamo fermamente che il settore climate tech sia fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese e lavoreremo per investire in società italiane con soluzioni all’avanguardia che creano posti di lavoro e contribuiscono alla crescita economica della nostra penisola”.Il Fondo ha l’obiettivo di supportare 10-13 società che sviluppano e producono tecnologie all’avanguardia nel settore climate tech o prodotti e servizi che abilitano tali tecnologie. Primo Climate opererà in diversi settori, tra cui l’efficienza energetica e le rinnovabili, la mobilità, l’economia circolare, il waste management e l’accumulo di energia. Le attività del Fondo si focalizzeranno in Italia.”L’investimento in Primo Climate riflette l’impegno a lungo termine di CDP Venture Capital nel promuovere lo sviluppo di tecnologie e soluzioni sostenibili in grado di affrontare le sfide ambientali del nostro tempo – ha affermato Agostino Scornajenchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital – In questo closing abbiamo convogliato le risorse del nostro Fondo di Fondi VenturItaly ma anche del Fondo Green Transition, nato per gestire le risorse PNRR stanziate da NextGeneration EU con l’obiettivo di stimolare la crescita di un ecosistema di innovazione nei settori della transizione energetica”. LEGGI TUTTO

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    Fidia, ok CONSOB a prospetto informativo. Turnaround ancora in corso

    (Teleborsa) – CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni di 22.773.146 azioni Fidia, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, rivenienti da un aumento di capitale a servizio della conversione delle obbligazioni sottoscritte nell’ambito del connesso prestito obbligazionario convertibile cum warrant.Su richiesta della CONSOB, la società ha fornito una serie di informazioni in risposta agli specifici punti richiamati dall’Autorità di Vigilanza. In primis, viene sottolineato che, anche ad esito dell’adempimento degli obblighi di pagamento connessi al Concordato, il Gruppo permane in una situazione di tensione finanziaria, caratterizzata da posizioni debitorie scadute ed iniziative di reazione dei creditori del Gruppo.Inoltre, alla Data del Prospetto Informativo il processo di turnaround aziendale è ancora in corso e non vi è certezza circa gli esiti di tale processo. La prospettiva della continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo è strettamente legata sia alla capacità dell’Emittente di reperire risorse finanziarie secondo tempi e misure coerenti rispetto alle esigenze finanziarie tempo per tempo emergenti nell’arco dei dodici mesi successivi alla Data del Prospetto Informativo sia alla piena realizzazione del Piano Industriale 2024-2027 secondo le misure ed i tempi ivi previsti.”Si richiama l’attenzione sulla circostanza che, qualora successivamente ad un investimento in Azioni dell’Emittente il presupposto della continuità aziendale dell’Emittente e del Gruppo venisse meno, il valore delle Azioni potrebbe essere azzerato, incorrendo così l’Azionista in una perdita totale del capitale investito”, si legge nella nota. LEGGI TUTTO

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    Sesa, Kepler Cheuvreux: risultati in linea con guidance, prevede erosione dell’utile

    (Teleborsa) – I risultati dell’anno fiscale 2023/24 (terminato ad aprile) di Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, sono stati “in linea con la guidance”, confermando i ricavi già preannunciati di 3,2 miliardi di euro e le previsioni sui margini con 106 milioni di euro di utile netto rettificato (103-108 milioni di euro). Lo afferma Kepler Cheuvreux in una nota dopo i conti, in attesa del Virtual Investor Day del pomeriggio.Guardando ai margini, l’EBITDA rettificato è stato pari a 59 milioni di euro con un margine del 7,3% nel quarto trimestre, in linea con lo scorso anno e inferiore alle previsioni, principalmente a causa del diverso mix. Viene fatto notare che Sesa ha inoltre fornito ulteriori informazioni sugli obiettivi 2024/25, prevedendo “ancora una forte crescita” sia dei ricavi che dell’EBITDA (rispettivamente in crescita del 5-10% e del 5-12,5%) ma una diluizione complessiva del margine rettificato dell’utile netto (+2,5-7,5%).”Si prevede tuttavia che l’utile netto aumenterà solo del 2,5-7,5%, probabilmente a causa di maggiori D&A (si prevede 100 milioni di euro di deflussi tra capex e investimenti), una normalizzazione a livello fiscale e nessun miglioramento materiale negli oneri finanziari”, commentano gli analisti. LEGGI TUTTO

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    Mercati del Vecchio Continente positivi nel giorno della BCE

    (Teleborsa) – Acquisti diffusi sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente, nel giorno in cui si riunisce la Banca centrale europea (BCE); non sono attese variazioni ai tassi ufficiali, dopo il primo taglio nella riunione, con il Consiglio Direttivo che dovrebbe ribadire che le decisioni saranno prese riunione per riunione sulla base del flusso di indicazioni macroeconomiche.Gli investitori continuano a valutare le trimestrali di importanti multinazionali. Novartis ha incrementato le previsioni 2024 per l’utile operativo core, ABB ha registrato un margine EBITA operativo al massimo storico nel secondo trimestre, Intrum ha comunicato che l’utile operativo è sceso più delle attese nel secondo trimestre, Nokia ha segnalato che vendite e utili sono diminuiti nel secondo trimestre.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,093. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,25%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,11%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +130 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,73%.Tra i mercati del Vecchio Continente resistente Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,23%, Londra avanza dello 0,65%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,54%.A Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dello 0,71%, a 34.623 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 36.881 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,29%); in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,57%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+5,06%), Stellantis (+2,79%), Telecom Italia (+1,66%) e Fineco (+1,50%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Prysmian, che prosegue le contrattazioni a -1,94%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Webuild (+4,35%), Fincantieri (+3,29%), BFF Bank (+2,49%) e Danieli (+2,21%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Sesa, che prosegue le contrattazioni a -9,91%. Preda dei venditori Carel Industries, con un decremento dell’1,79%. Si concentrano le vendite su Comer Industries, che soffre un calo dell’1,70%. Vendite su SOL, che registra un ribasso dell’1,68%. LEGGI TUTTO

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    CDP emette primo Digital Bond su Blockchain. Sottoscritto da Intesa Sanpaolo

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha concluso con successo la sua prima emissione di un “Digital Bond” su Blockchain, con un’operazione interamente sottoscritta da Intesa Sanpaolo in qualità di unico investitore istituzionale. Il titolo, del valore nominale pari a 25 milioni di euro ha una durata di 4 mesi e una cedola fissa pagabile a scadenza del 3,633% calcolato su base annua.L’emissione, avvenuta tramite la tecnologia a registro distribuito o DLT (Distributed Ledger Technology), è la prima effettuata in Italia ai sensi del decreto-Legge “FinTech”, che disciplina le emissioni e la circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale. L’operazione è avvenuta nell’ambito della partecipazione di CDP e Intesa Sanpaolo alla sperimentazione avviata dalla Banca Centrale Europea (BCE) per individuare nuove soluzioni per il regolamento delle transazioni all’ingrosso in moneta della Banca Centrale per le operazioni realizzate sulle DLT. Il progetto di CDP è stato infatti selezionato da Banca d’Italia e BCE nell’ambito dell’iniziativa “Exploratory work on new technologies for wholesale central bank money settlement”.Nell’ambito di tale iniziativa, CDP e Intesa Sanpaolo hanno agito come Market Participant. CDP ha anche svolto il ruolo di Market DLT Operator in qualità di Responsabile del Registro DLT a seguito dell’approvazione da parte della CONSOB all’iscrizione nell’elenco dei Responsabili dei Registri per la circolazione digitale.Il regolamento dei flussi finanziari è avvenuto nella stessa giornata in moneta di Banca Centrale attraverso la soluzione “TIPS Hash Link” sviluppata da Banca d’Italia che consente l’interoperabilità tra una piattaforma DLT generica e il sistema Target Services (nello specifico T2) utilizzato dall’Eurosistema per i pagamenti all’ingrosso.”Questa operazione rappresenta un passo significativo per CDP nell’innovazione dei mercati dei capitali, attraverso l’adozione pionieristica della tecnologia blockchain per l’emissione di titoli obbligazionari – ha dichiarato Fabio Massoli, Direttore Amministrazione, Finanza, Controllo e Sostenibilità di CDP – È un progetto perfezionato con il prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo e mira a stabilire un nuovo modello tecnologico che possa fungere da precursore per l’emissione di obbligazioni digitali nel contesto del nuovo quadro normativo e regolamentare. La promozione di un nuovo ecosistema di mercato e l’implementazione di un’infrastruttura di mercato innovativa, efficiente e sicura forniranno valore aggiunto sia agli emittenti che agli investitori, aprendo nuove opportunità ad altri operatori, incluse le PMI”.”Siamo particolarmente soddisfatti di aver realizzato per primi in Italia, assieme a CDP, un’operazione che vuole essere il riferimento per i prossimi emittenti in un quadro normativo e regolamentare totalmente nuovo – ha dichiarato Massimo Mocio, Deputy Chief e Responsabile Global Banking & Markets, Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo – Siamo altresì orgogliosi di prendere parte al programma di sperimentazione promosso dalla BCE, a dimostrazione delle competenze anche digitali presenti nel nostro Gruppo e del ruolo che Intesa Sanpaolo è chiamata a svolgere sui mercati, a sostegno di imprese e istituzioni finanziarie, anche attraverso le nuove infrastrutture tecnologiche”. LEGGI TUTTO

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    Eprcomunicazione, Paola Garifi cooptata in CdA

    (Teleborsa) – Il CdA di Eprcomunicazione, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella comunicazione e relazioni pubbliche, ha nominato per cooptazione la giornalista Paola Garifi, che prenderà il posto di consigliere non esecutivo in sostituzione di Marilena Angelozzi. La consigliera Angelozzi si è dimessa pochi giorni fa a seguito della vendita della propria partecipazione detenuta in Eprcomunicazione Holding, che controlla la società.Paola Garifi, 45 anni, giornalista professionista, fa parte del team di ufficio stampa dell’azienda da più di 12 anni. In precedenza aveva avuto alcuni importanti incarichi istituzionali presso la Presidenza del Consiglio e lavorato per il Cipe e la Regione Siciliana. Dalla quotazione in avanti Paola Garifi ha ulteriormente arricchito la sua esperienza professionale, affiancando il CEO nei rapporti con gli investitori e con Borsa Italiana.”A nome di tutti i colleghi – ha detto il CEO Camillo Ricci – ho il piacere di dare il benvenuto a Paola nella governance dell’azienda, sicuri che apporterà la sua elevata competenza professionale, comprovata da anni di esperienze di successo e apprezzata nel mondo dei media di cui è interlocutore abituale, nei prossimi decisivi passaggi di crescita del Gruppo. Abbiamo fatto un altro passo avanti nel favorire cambio generazionale e integrazione di genere e di questo siamo particolarmente soddisfatti”. LEGGI TUTTO

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    Terna, rinnovabili superano produzione da fonti fossili. È la prima volta

    (Teleborsa) – Nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%). È quanto emerge dai dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia. Inoltre, da gennaio a giugno 2024, la produzione idroelettrica rinnovabile ha raggiunto un risultato record (pari a 25,92 TWh, +64,8% rispetto ai 15,73 TWh del periodo gennaio-giugno 2023), grazie ad una notevole disponibilità di idraulicità al Nord, a fronte di una scarsità di risorsa nel Sud del Paese.Nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di energia è stata coperta dalle fonti rinnovabili per il 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale. Nel periodo considerato, – fa sapere Terna – la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 3.691 MW (di cui 3.341 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.074 MW (+41%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Nel primo semestre dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,5% il valore rettificato), confermando un trend moderatamente positivo ma su livelli ancora inferiori rispetto al 2022.Per quanto riguarda il mese di giugno, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’88,5% dalla produzione nazionale e per la quota restante (11,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 2,9 TWh, l’8,6% in meno rispetto a giugno 2023, per via di un dato dell’import sostanzialmente in linea con l’anno precedente e, allo stesso tempo, di un significativo incremento dell’export. A livello progressivo, da gennaio a giugno 2024, il saldo estero è in aumento del 3,9% rispetto a primi sei mesi del 2023.In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 43,8% a giugno 2023). In aumento la fonte idrica (+29,4%), grazie essenzialmente al contributo degli impianti del Nord Italia, la fonte eolica (+29,2%) e fotovoltaica (+18,2%); l’incremento del fotovoltaico (+638 GWh) è dovuto alla maggior produzione per l’aumento della capacità in esercizio (+803 GWh) che ha compensato la minore producibilità legata all’irraggiamento (-165 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%) come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili.Nella giornata del 22 giugno, nel periodo 13:00-14:00, si è registrato il massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW.Tra giugno 2023 e giugno 2024 la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.831 MW (+17,3%), raggiungendo i 46.321 MW complessivi.Lo scorso mese il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 25,7 miliardi di kWh, in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2023. La variazione, seppure positiva, non recupera la forte flessione di giugno dello scorso anno (-9,7%) ed è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (20 invece di 21) e una temperatura media mensile in linea rispetto a giugno 2023. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario, porta la variazione a +2,3%.A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno è stata +1,1% al Nord, +1,9% al Centro e +2,2% al Sud e nelle Isole.L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una crescita del 2,7% rispetto a giugno 2023. Con dati destagionalizzati e corretti per l’effetto calendario, la variazione si porta a +3,1%. In particolare, positivi i comparti della siderurgia, cemento, calce e gesso, cartaria e chimica. In flessione ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, alimentari e mezzi di trasporto. Stabile la meccanica.In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura è pressoché stabile (-0,5%). In aumento invece la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (+1,7%), che porta il trend in moderata crescita.L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha fatto registrare, nel mese di aprile 2024, una variazione positiva del 2,2% rispetto ad aprile 2023. In particolare, tra i comparti che hanno registrato variazioni positive si trovano Attività professionali, scientifiche e tecniche, trasporto e magazzinaggio, immobiliare. Tra quelli con variazione negativa si trovano servizi veterinari, finanza e assicurazione e alberghi, ristoranti e bar. Questi ultimi hanno risentito di una contrazione degli arrivi turistici determinati anche da un diverso calendario della festività pasquali, che quest’anno sono cadute nel mese di marzo. LEGGI TUTTO

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    von der Leyen verso il bis (ma Meloni non scopre ancora le carte)

    (Teleborsa) – Una corsa lunga e piena di ostacoli il cui finale non è ancora scritto ma ormai delineato: Ursula von der Leyen si avvia a guidare per altri cinque anni la Commissione europea, puntando a superare quota 380, migliorando così la performance di cinque anni fa.Un programma, quello studiato dalla ex ministra della difesa tedesca, che strizza l’occhio alle destra di Ecr su alcuni argomenti e ai Verdi su altri. L’incognita sta nei contorni della sua maggioranza: tripartito composto da Ppe, Socialisti e Renew o quadripartito con l’aggiunta dei Verdi? In un puzzle ancora complesso, manca ancora il contatto più atteso, quello con la Premier italiana Giorgia Meloni. Tuttavia, in quel di Strasburgo filtra la sensazione che alla fine che Fdi possa votare a favore. Ma la partita si gioca nella forma della trattativa. Von der Leyen, infatti, non vuole legare l’assegnazione all’Italia di un commissario forte e di un’eventuale vicepresidenza esecutiva a Palazzo Berlaymont al sì dei meloniani. “In questo momento non sono l’ago della bilancia”, fanno sapere qualificate fonti parlamentari vicine alla presidente. E’ anche vero che i rapporti tra Meloni e von der Leyen sono sempre stati buoni e la presidente della Commissione non ha alcuna intenzione di peggiorarli. Nella sua strategia, Ecr resta fuori dalla maggioranza. von der Leyen attende un segnale da Meloni a ridosso del voto che in qualche modo certifichi il patto di non belligeranza e la possibile sponda tra le due. LEGGI TUTTO