16 Luglio 2024

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    Generalfinance: First Capital ha il 6,7%, Banca del Ceresio il 5,2%

    (Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, ha una partecipazione del 6,662% in Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, mentre Banca del Ceresio possiede il 5,153%.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 15 luglio 2024.La comunicazione è stata effettuata a seguito della variazione dell’ammontare complessivo dei diritti di voto relativi al capitale sociale di Generalfinance, resa nota dall’emittente con comunicato del 15 luglio 2024, per effetto della maggiorazione del voto da parte di alcuni soci tra i quali First Capital e Banca del Ceresio. LEGGI TUTTO

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    BofA, 2° trimestre sopra le attese. Scende l’NII, bene l’investment banking

    (Teleborsa) – Bank of America ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con un utile netto di 6,9 miliardi di dollari, o 0,83 dollari per azione (vs attese per 0,80 dollari), rispetto a 7,4 miliardi di dollari, o 0,88 dollari per azione diluita nel 2trim23. I ricavi, al netto degli interessi passivi, sono stati pari a 25,4 miliardi di dollari (vs attese per 25,2 miliardi) e sono aumentati di 180 milioni di dollari, ovvero dell’1%, riflettendo maggiori commissioni di gestione patrimoniale e di investment banking, nonché ricavi sales and trading e un minore margine di interesse netto (NII).Il NII è diminuito del 3% a 13,7 miliardi di dollari, poiché i maggiori costi di deposito hanno più che compensato i maggiori rendimenti degli asset e la modesta crescita dei prestiti. L’accantonamento per perdite su crediti è pari a 1,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto a 1,3 miliardi di dollari nel 1trim24 e 1,1 miliardi di dollari nel 2trim23.”Il nostro team ha prodotto un altro trimestre forte, servendo una base di clienti in crescita – ha commentato il CEO Brian Moynihan – La forza e la potenza degli utili della nostra attività leader nel settore bancario al consumo sono integrate dalla crescita e dalla redditività delle nostre attività di mercati globali, servizi bancari globali e gestione patrimoniale. La nostra attività Global Markets ha registrato il nono trimestre consecutivo di crescita dei ricavi anno su anno nel sales and trading, ottenendo rendimenti a due cifre. I nostri investimenti in questo business stanno dando risultati per i nostri azionisti”.I ricavi della divisione Global Markets sono stati pari a 5,5 miliardi di dollari e sono aumentati del 12%, trainati da maggiori ricavi di sales and trading e da commissioni di investment banking. Al suo interno, le entrate della FICC sono aumentate del 3% a 2,7 miliardi di dollari, mentre i ricavi ricavi Equities sono aumentati del 20% a 1,9 miliardi di dollari, guidati dalla forte attività dei clienti e dalla performance di trading in cash e derivati.”Il nostro utile netto è stato di 6,9 miliardi di dollari e abbiamo restituito 5,4 miliardi di dollari agli azionisti attraverso dividendi su azioni ordinarie e riacquisti di azioni – ha detto il CFO Alastair Borthwick – Abbiamo annunciato il piano per un aumento dell’8% del nostro dividendo trimestrale sulle azioni ordinarie, a 26 centesimi per azione, in attesa dell’approvazione del Consiglio. Le nostre diverse attività hanno sfruttato le nostre piattaforme e i nostri servizi innovativi, attirando nuove relazioni con i clienti e offrendo risultati per i nostri clienti, azionisti e le comunità che serviamo”. LEGGI TUTTO

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    Powy e FS Park insieme per favorire la mobilità sostenibile nelle stazioni ferroviarie

    (Teleborsa) – La collaborazione tra Powy, azienda attiva nello sviluppo e nella gestione di infrastrutture di ricarica pubblica per veicoli elettrici, e FS Park, società del?Polo Urbano e gestore unico della sosta per il Gruppo FS, ha condotto all’attivazione di nuove colonnine di ricarica elettrica di ultima generazione presso le strutture FS Park. “La partnership – si legge in una nota – ribadisce l’impegno nell’offrire nuovi punti di accesso nelle stazioni ferroviarie, snodi multimodali cruciali per migliaia di cittadini ogni giorno, favorendo così il passaggio verso una mobilità ancora più efficiente e sostenibile”. Grazie al contributo di entrambe le parti, sono state installate nuove colonnine nelle stazioni di Rho e Lodi per la ricarica elettrica di 12 auto, e a Torino Porta Susa e Rapallo per la ricarica elettrica di 10 auto. Queste aggiunte, insieme alle stazioni già attivate a Conegliano, Domodossola, Empoli, Ferrara, Mogliano Veneto, Padova, Novara, Pisa e Treviso, ampliano ulteriormente il network, portando il totale dei posti auto serviti da ricarica elettrica in hub strategici a 134.L’accordo sottoscritto prevede l’installazione complessiva di più di 50 stazioni di ricarica. Attualmente, le prime stazioni sono già operative e stanno registrando un positivo utilizzo da parte dei viaggiatori. FS Park offre servizi direttamente negli hub di queste stazioni ferroviarie, snodi cruciali del trasporto su ferro. Le stazioni di ricarica di Powy sono progettate per soddisfare le esigenze di ogni tipo di veicolo elettrico, con una varietà di potenze disponibili per i viaggiatori. “La partnership con Powy – spiega il Gruppo FS – rappresenta un passo significativo nella missione di FS Park per garantire servizi sempre più di alta qualità e promuovere la sostenibilità ambientale. Per Powy, questo impegno rappresenta un contributo cruciale verso la facilitazione della transizione verso la mobilità elettrica sostenibile, migliorando l’accessibilità e l’efficienza della propria rete di ricarica”.Particolare rilevanza assume l’installazione della stazione di Porta Susa a Torino: i lavori hanno visto l’attivazione di 1 colonnina Fast, con ricarica a corrente continua e una potenza massima di 50 kW, e di 8 colonnine Quick, con ricarica a corrente alternata e potenza massima di 11 kW. I caricatori di diverse potenze, gli spazi tra gli stalli, l’illuminazione e l’aggiunta del metodo di pagamento con carta rappresentano un ampliamento di qualità della gamma di servizi offerti da Powy, non solo per il miglioramento dell’esperienza per l’utente finale, ma anche per la posizione strategica in cui si trova. “Insieme a FS Park stiamo favorendo a livello nazionale l’intermodalità sostenibile gomma-ferro-gomma, permettendo ai viaggiatori di ricaricare il proprio veicolo elettrico in maniera efficiente e in totale comodità. Powy vuole consolidarsi come punto di riferimento per migliaia di cittadini che ogni giorno si recano nelle stazioni delle principali città italiane e offrire loro un servizio di qualità su cui fare affidamento” commenta Federico Fea, CEO di Powy. LEGGI TUTTO

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    Venture capital, Gervasoni (AIFI): attesa più vivacità nel 2° semestre

    (Teleborsa) – “Nel primo semestre del 2024 c’è ovviamente c’è stato un rallentamento nel mercato italiano del venture capital, che per altro è emerso in molti angoli del mondo”. Lo ha affermato Anna Gervasoni, direttrice generale di AIFI alla presentazione dei dati semestrali dell’Osservatorio VeM – Venture Capital Monitor di AIFI (Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt) e LIUC.”Però sono stati fatti parecchi closing di nuovi fondi, con anche attività da nuovi operatori – ha aggiunto – Questo ci fa ben sperare, perchè poi arrivano gli investimenti. Credo che nel secondo semestre si possa vedere un po’ più di vivacità”. LEGGI TUTTO

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    Ursula von der Leyen: patto di non belligeranza con Meloni, ma chiude a Ecr

    (Teleborsa) – Ursula von der Leyen si prepara a una settimana decisiva per la sua riconferma alla guida della Commissione europea, con un richiamo all’unità contro chi, come Viktor Orban, minaccia l’integrità dell’Europa. Von der Leyen ha siglato un patto di non belligeranza con Giorgia Meloni, in una telefonata il cui contenuto rimane ancora misterioso.Con l’obiettivo di rafforzare la sua maggioranza, von der Leyen ha ampliato il suo sostegno includendo i Verdi e, potenzialmente, la Sinistra. Alla presidente della Commissione designata resta solo la riunione con i Conservatori, in programma martedì mattina. La presidente con molta probabilità affronterà temi cruciali come la migrazione e la difesa.L’obiettivo dell’ex ministra della Difesa è trovare punti in comune, non alleati stabili. “Non ci sarà alcuna cooperazione strutturale con Ecr”, ha ribadito von der Leyen al M5S nel corso dell’incontro con The Left. C’è, tuttavia, una trattativa parallela che attende la presidente della Commissione, ed è quella con Giorgia Meloni. L’attesa telefonata tra le due è stata confermata nuovamente da fonti europee.”Se siamo uniti come Ue possiamo superare montagne”, ha scandito von der Leyen indicando, tra le date chiave nel futuro anche dell’Europa, le elezioni americane di novembre. Von der Leyen, nel corso delle sue riunioni, ha disegnato i suoi interventi a seconda dell’interlocutore. A tutti ha spiegato che vuole creare un mercato unico della difesa e istituire un commissario per il settore. E ha promesso di affrontare il tema dell’emergenza abitativa, anche in questo caso aprendo ad una delega ad hoc a Palazzo Berlymont. Ha, inoltre, sottolineato la grande attenzione che la Commissione avrà al comparto dell’agricoltura dove, ha spiegato, è necessario comunque un ricambio generazionale.Nonostante alcune resistenze, come il ‘no’ della Sinistra, i 53 voti dei Greens, invece, per von der Leyen sono quasi sicuri. Subito dopo i Verdi chiederanno che un documento scritto certifichi il loro ingresso in maggioranza. Molto potrebbe dipendere anche da quanto i loro voti siano decisivi. Ma, stando agli ultimi calcoli, a salvare von der Leyen, questa volta, potrebbero essere proprio gli ecologisti. La riconferma di Roberta Metsola come presidente del Parlamento Europeo sembra invece sicura, grazie a una solida maggioranza. LEGGI TUTTO

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    Borsa, scende la market cap delle società energetiche nel primo semestre

    (Teleborsa) – Alla fine del primo semestre del 2024, le società dell’energia italiane quotate a Piazza Affaricapitalizzavano 176,1 miliardi di euro, rappresentando il 21,9% dell’intero listino; il loro peso scende, avendo perso il 3,3% della capitalizzazione, che al 1° gennaio era di 182,1 miliardi di euro. È quanto emerge da un’analisi del centro studi CoMar.Il risultato del settore è in controtendenza, perché si inserisce in un andamento complessivo della Borsa cresciuto nel semestre del 4,79%, passando da una capitalizzazione di 761,9 miliardi di euro a una di 798,3 miliardi di euro al 1° di luglio.L’Indagine di CoMar ha riguardato le 19 società quotate, attive sia nell’elettricità e gas che in petroli e carburanti: A2A, Acea, Acinque, Alerion, Ascopiave, Ecosuntek, Edison, Enel, Eni, Erg, eViso, Gas Plus, Hera, Iren, Italgas, Saipem, Saras, Snam e Terna.Per quanto riguarda le capitalizzazioni, il report evidenzia che le maggiori sono di Enel con 67,2 miliardi di euro (che da sola pesa per l’8,4% del totale del listino), Eni con 47,5 miliardi (5,9%), Terna con 14,7 miliardi (1,8%), Snam con 14 miliardi (1,75%); ognuna delle altre vale meno dell’1% del totale del listino; chiudono le quotate sull’EGM, come Ecosuntek ed eViso.Per quanto riguarda le variazioni nel semestre, le crescite maggiori sono state di eViso (+82,9%), Saipem (+65,4%), Acea (+10,2%), Hera (+9,4%), seguite da Ascopiave, A2A, Acinque, Gas Plus, Saras; tutte le altre 10 sono in territorio negativo, particolarmente con Alerion (-37,5%), Ecosuntek (-29,4%), Erg (-18,7%), Snam (-10,2%), Italgas (-10,1%). LEGGI TUTTO

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    Somec: Daniel Bicciato nuovo CFO, Alessandro Zanchetta passa a Chief Corporate Officer

    (Teleborsa) – Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, ha comunicato che Alessandro Zanchetta assume l’incarico di Chief Corporate Officer mentre Daniel Bicciato viene nominato Group Chief Financial Officer, a seguito dell’adozione di un nuovo assetto organizzativo dell’area Amministrazione, Finanza e Controllo.Nel ruolo di Chief Corporate Officer, a Zanchetta risponderà il Group Chief Financial Officer, la funzione General Counsel, a presidio degli affari societari e legali, così come l’attività di Stakeholder Engagement, che include le relazioni con gli investitori e l’ambito ESG. Inoltre, avrà un focus sull’attività di M&A e lo sviluppo del business, in particolare per la parte civile della divisione Horizons, sistemi ingegnerizzati di architetture navali e facciate civiliContestualmente Daniel Bicciato subentra nel ruolo di Group Chief Financial Officer ad Alessandro Zanchetta e a lui risponderanno direttamente le funzioni Consolidated Financial Statements, Accounting, Tax, Treasury & Finance e Planning & Control.”L’espansione del nostro Gruppo rende necessario un continuo allargamento della struttura manageriale, per una gestione ancora più efficace e integrata delle attività – ha commentato l’AD Oscar Marchetto – In questo contesto, il nuovo ruolo di Alessandro Zanchetta sarà cruciale per il coordinamento delle operazioni e lo sviluppo del business con focus particolare sul settore civile. Siamo lieti di accogliere Daniel Bicciato nel ruolo di Group Chief Financial Officer. La sua esperienza e competenza saranno fondamentali per sostenere e implementare la nostra strategia di crescita. Questi cambiamenti ci permetteranno di affrontare con maggiore determinazione il nostro futuro, ottimizzando i processi e migliorando la capacità di competere a livello globale”.Classe 1984, laureato in economia presso l’Università degli Studi di Padova e abilitato alla professione di dottore commercialista e revisore contabile, Daniel Bicciato ha trascorso i precedenti quindici anni in EY. LEGGI TUTTO

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    Intrum, accordo con Cerberus per ampliare investimenti senza aumentare il debito

    (Teleborsa) – Intrum, colosso svedese della gestione del credito che si trova in difficoltà finanziaria, ha firmato un term sheet relativo a un accordo di investimento con Cerberus Capital Management per investimenti futuri in portafogli di prestiti consumer unsecured non-performing. Questo accordo consente a Intrum di ampliare la propria attività di investimento senza aumentare il proprio debito, fornendo ricavi da servizi e ricavi aggiuntivi dalla gestione del portafoglio, in linea con la sua strategia di “capital-light”, si legge in una nota.Intrum e Cerberus cercheranno di investire congiuntamente fino a 1 miliardo di euro all’anno a seconda delle condizioni di mercato. Cerberus fornirà il 70% del capitale e Intrum fornirà il 30%, con il livello di investimento di Intrum soggetto ad aggiustamento al ribasso in determinate condizioni. L’accordo copre tutti i paesi all’interno della footprint geografica di Intrum nei prossimi tre anni per i portafogli consumer unsecured.Cerberus è un leader globale negli investimenti alternativi, uno dei maggiori investitori in NPL a livello globale ed è uno dei maggiori clienti di Intrum. All’inizio di questo mese, Intrum ha annunciato il completamento della vendita a Cerberus di una parte sostanziale del suo back book investment portfolio, raccogliendo proventi netti di 7,2 miliardi di corone svedesi, che saranno utilizzati interamente per ridurre il debito.”Questa partnership rappresenta una pietra miliare importante nella realizzazione della nostra strategia di capital light – ha commentato il CEO Andrés Rubio – Consente a Intrum di ampliare la nostra attività di investimento senza aumentare il nostro debito, beneficiando al contempo di ricavi da servizi incrementali. Le commissioni aggiuntive segnano un passo importante verso l’affermazione di Intrum come uno dei principali gestori di investimenti nel credito al consumo, in linea con la strategia definita durante il nostro Capital Markets Day”.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO