Giugno 2024

Monthly Archives

More stories

  • in

    Banche europee, costo del rischio stabile nel primo trimestre. Migliora ancora l’Italia

    (Teleborsa) – Il costo del rischio (CoR) delle banche europee è rimasto stabile nel primo trimestre del 2024 rispetto alla fine del 2023 e al primo trimestre 2023, e la maggior parte delle banche ha segnalato livelli di CoR simili o migliorati. Tuttavia, alcune banche hanno continuato a segnalare un aumento costante dei livelli di CoR nel primo trimestre del 2024, seguendo la tendenza osservata a fine 2023, sebbene nella maggior parte dei casi il deterioramento non sia stato materiale e sia ancora inferiore ai livelli dell’anno fiscale 2019. Lo si legge in un nuovo report di Morningstar DBRS sul tema.”Riteniamo che i tagli dei tassi di interesse potrebbero essere positivi per i mutuatari nel medio termine, tuttavia, non ci aspettiamo che i primi tagli dei tassi abbiano un impatto positivo significativo sulla qualità degli attivi nell’immediato e si prevede ancora un certo peggioramento nel medio termine – ha affermato Maria Rivas, Senior Vice President & Sector Lead, European Financial Institution Ratings presso Morningstar DBRS – Ciò potrebbe eventualmente tradursi in un CoR più elevato per le banche europee, in particolare per quelle che hanno mostrato aumenti costanti da fine 2022″.Il contesto europeoIl CoR medio per il campione di 32 banche europee di Morningstar DBRS è stato di 30 pb nel primo trimestre del 2024, sostanzialmente in linea con i 33 pb nell’anno fiscale 2023 e i 30 pb nel primo trimestre del 2023. Allo stesso tempo, 6 paesi hanno segnalato in media livelli di CoR in miglioramento nel primo trimestre del 2024: Italia, Portogallo e, in misura minore, Regno Unito, Finlandia e Svezia.Nel campione, 11 banche hanno segnalato livelli di CoR più elevati nel primo trimestre del 2024 rispetto all’anno fiscale 2023 e 18 banche hanno segnalato livelli di CoR più elevati rispetto al primo trimestre del 2023. Inoltre, 15 banche hanno segnalato livelli di CoR nel primo trimestre del 2024 superiori alla media del campione di 33 punti base e una banca ha riferito di rilasci di accantonamenti. Detto questo, il CoR delle banche europee rimane ancora basso nel primo trimestre del 2024, con solo 11 banche che segnalano livelli di CoR più elevati rispetto al 2019, soprattutto in Spagna, Germania e Regno Unito.La situazione in ItaliaLe banche in Italia hanno continuato a segnalare livelli di CoR in miglioramento nella media del primo trimestre del 2024, seguendo la tendenza osservata nell’anno fiscale 2023. Il CoR delle banche italiane è sceso a 33 pb nel primo trimestre del 2024 da 42 pb nell’anno fiscale 2023, con tutte le banche del campione che hanno ridotto i livelli di CoR e la riduzione maggiore ottenuta da Banca Popolare di Sondrio e BPER. LEGGI TUTTO

  • in

    Moderna, vaccino combinato COVID/influenza migliore delle iniezioni separate

    (Teleborsa) – Moderna, società di biotecnologie specializzata in terapie e vaccini a RNA messaggero (mRNA), ha annunciato che il suo studio di Fase 3 sull’mRNA-1083, un vaccino combinato sperimentale contro l’influenza e il COVID-19, ha raggiunto i suoi endpoint primari, suscitando una risposta immunitaria più elevata rispetto ai vaccini di confronto autorizzati.”I vaccini combinati hanno il potenziale di ridurre il peso dei virus respiratori sui sistemi sanitari e sulle farmacie, oltre a offrire alle persone opzioni di vaccinazione più convenienti che potrebbero migliorare la compliance e fornire una protezione più forte dalle malattie stagionali – ha affermato il CEO Stéphane Bancel – Moderna è l’unica azienda con un vaccino combinato positivo di Fase 3 contro l’influenza e il COVID”.mRNA-1083 comprende componenti di mRNA-1010, il candidato vaccino di Moderna per l’influenza stagionale, e mRNA-1283, il candidato vaccino COVID-19 di prossima generazione di Moderna. Ciascun vaccino sperimentale ha dimostrato in modo indipendente risultati positivi negli studi clinici di Fase 3. LEGGI TUTTO

  • in

    Piquadro, l’utile al 31 marzo sale a 10,5 milioni di euro. Dividendo di 7 milioni

    (Teleborsa) – Piquadro, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ideazione, produzione e distribuzione di articoli di pelletteria, ha chiuso il bilancio al 31 marzo 2024 con un fatturato pari a 180,3 milioni di euro, in incremento del 2,7% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente chiuso a 175,6 milioni.L’EBITDA è pari a 32 milioni di euro, in aumento di circa 4,2 milioni rispetto al dato registrato al 31 marzo 2023 pari a 27,7 milioni. L’EBITDA adjusted risulta pari a 19,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 15,4 milioni registrati nel corso dell’esercizio al 31 marzo 2023 (+27,6%). L’Utile Netto di Gruppo è di circa 10,5 milioni di euro, in miglioramento di circa 4,0 milioni di Euro rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2023.”I buoni risultati reddituali dell’esercizio 2023-2024 riflettono gli importanti investimenti in creatività e tecnologia che stiamo facendo su tutti e tre i brand. Si unisce a ciò una solida resilienza alle dinamiche avverse dei mercati che evidenzia la nostra flessibilità e capacità di adeguarsi in tempi brevi – afferma l’AD Marco Palmieri – La situazione macroeconomica rende l’anno particolarmente incerto e difficile da prevedere. Pur non sentendoci di fare previsioni nell’anno in corso i primi due mesi dell’esercizio 2024-2025 hanno mostrato una crescita”.La Posizione finanziaria Netta è risultata negativa e pari a 23,8 milioni di euro. L’impatto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 è stato pari a circa 40,6 milioni con segno negativo. La Posizione finanziaria Netta adjusted è pari a circa 16,8 milioni, si confronta con il dato positivo di 22,8 milioni della posizione finanziaria netta adjusted registrata al 31 marzo 2023.Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea la distribuzione di un dividendo di 7 milioni di euro a pagamento di importo unitario da definirsi sulla base delle azioni in circolazione tenuto conto delle azioni proprie. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 7 agosto 2024 (record date il giorno 6 agosto 2024 mediante stacco della cedola n. 15 in data 5 agosto 2024). LEGGI TUTTO

  • in

    Cognizant acquisisce Belcan per 1,3 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Cognizant, una delle più grandi società di servizi professionali globali, ha firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Belcan, una società del portafoglio di AE Industrial Partners e un fornitore leader a livello mondiale di servizi di ricerca e sviluppo ingegneristico (ER&D), a un prezzo di acquisto di circa 1,3 miliardi di dollari in contanti e azioni.Si prevede che Lance Kwasniewski, CEO di Belcan, continuerà a guidare Belcan, che continuerà a operare sotto il nome Belcan come unità operativa di Cognizant.La transazione dovrebbe concludersi nel trimestre che terminerà il 30 settembre 2024, subordinatamente al ricevimento delle necessarie approvazioni normative e di altre condizioni di chiusura. Il prezzo di acquisto totale di circa 1,29 miliardi di dollari comprende 1,19 miliardi di dollari in contanti e 1,47 milioni di azioni Cognizant, con un valore attuale di 97 milioni di dollari sulla base del prezzo di chiusura delle azioni Cognizant di venerdì 7 giugno 2024. Si prevede che il corrispettivo in contanti sarà finanziato attraverso un mix di liquidità e debito.Cognizant intende aumentare il proprio piano di riacquisto di azioni per mantenere l’attuale previsione di conteggio delle azioni di 497 milioni per l’intero anno 2024.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

  • in

    Bankitalia, ABF: nel 2023 rimborsi per 12 milioni ai clienti

    (Teleborsa) – Con riguardo all’attività dell’ABF, nel 2023 l’andamento del contenzioso ha risentito dell’evoluzione degli orientamenti della giurisprudenza, soprattutto in materia di estinzione dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio (CQS) e di buoni fruttiferi postali (BFP). In particolare, su oltre 15.800 ricorsi presentati (il 2 per cento in più rispetto al 2022), sono aumentati quelli sulla CQS, la cui quota è tornata a rappresentare una parte significativa del totale, mentre sono risultati in netto calo quelli sui BFP. I ricorsi in materia di servizi e strumenti di pagamento sono leggermente diminuiti, pur continuando a costituire una quota rilevante del contenzioso. È quanto emerge dalle Relazioni Annuali sull’attività dell’Arbitro Bancario e Finanziario, l’organismo indipendente sostenuto dalla Banca d’Italia, presentate oggi.Lo scorso anno le decisioni dei Collegi sono state oltre 15mila e nel 48 per cento dei casi l’esito è stato favorevole ai clienti con l’accoglimento totale o parziale delle richieste (era il 34 per cento nel 2022; l’aumento di questo dato rispetto all’anno precedente è riconducibile prevalentemente al contenzioso relativo alla CQS). Per il 14 per cento dei ricorsi è intervenuta la cessazione della materia del contendere a seguito dell’accordo intervenuto tra le parti; nei restanti casi il Collegio ha respinto le istanze in quanto ritenute infondate.Nel 2023 sono stati riconosciuti alla clientela 17,3 milioni di euro di cui 12,3 già restituiti (nel 2022 erano stati rispettivamente 19,6 e 17,3 milioni). Il tasso di adesione degli intermediari alle decisioni dell’ABF resta elevato (74 per cento, 81 nel 2022). Sulla sua diminuzione – spiega Bankitalia – ha inciso l’aumento degli inadempimenti degli intermediari alle decisioni riguardanti la CQS. Gli inadempimenti in materia di BFP sono stati invece più contenuti rispetto all’anno precedente. Al netto di queste materie il tasso di adempimento è stato del 94 per cento (90 nel 2022).Nel 2023 si è ulteriormente ridotta la durata media della procedura, arrivata a 118 giorni. Il dato è ampiamente al di sotto dei 180 giorni previsti dalla normativa, termine entro il quale si è concluso il 96 per cento dei procedimenti.È proseguita la collaborazione con l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), in vista della prossima istituzione dell’Arbitro Assicurativo, e con l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) operante presso la Consob, con il quale sono state organizzate ulteriori occasioni di confronto (il forum tra ABF e ACF) al fine di prevenire conflitti interpretativi o incertezze nella delimitazione delle rispettive competenze.Nel 2023 è stato inoltre siglato un protocollo d’intesa con la Scuola superiore della magistratura, per favorire il dibattito tra magistrati, esponenti dell’accademia, membri dei Collegi ABF e rappresentanti della Banca d’Italia su temi di comune interesse connessi con la tutela dei clienti.Sono proseguiti i lavori per l’utilizzo di tecniche di machine learning e text mining nel procedimento ABF, attraverso il progetto AbefTech, il cui avvio è imminente: AbefTech agevolerà la ricerca di decisioni su casi analoghi, attraverso l’individuazione tempestiva dei precedenti e di eventuali contrasti tra gli orientamenti dell’Arbitro, migliorando così il servizio offerto ai clienti. La decisione sui ricorsi continuerà a essere presa in piena autonomia dai Collegi.Con riferimento alla gestione degli esposti, nel 2023 la Banca d’Italia ha ricevuto oltre 11.200 esposti privatistici, il 21 per cento in più rispetto al 2022. L’aumento è in particolare dovuto ai problemi con la rinegoziazione dei mutui in relazione alle dinamiche dei tassi di interesse e al blocco dell’operatività su rapporti di conto corrente (in seguito a vicende successorie e a pignoramenti); rilevano anche le lamentele connesse con l’estinzione anticipata dei contratti di credito ai consumatori e quelle inerenti alle operazioni di cessione dei crediti di natura fiscale riconducibili al Superbonus 110.Nel 2023 il 50 per cento delle lamentele – se si escludono quelle relative a materie estranee alla competenza della Banca d’Italia – si è concluso con un esito (in tutto o in parte) favorevole al cliente, anche grazie all’intervento della Banca d’Italia. Il tempo medio di risposta agli esponenti da parte della Banca d’Italia è pari a 15 giorni.Le segnalazioni legate alle richieste di finanziamento hanno continuato a rappresentare la quota più rilevante (35 per cento del totale). Il 17 per cento degli esposti è relativo a strumenti e servizi di pagamento (il 20 per cento in più nel confronto con l’anno precedente). Tra questi, le segnalazioni di truffe sono aumentate dell’11 per cento rispetto al 2022 e hanno riguardato perlopiù ipotesi di furto delle credenziali di accesso al conto e dei codici di autenticazione delle operazioni di pagamento.Nel 2023 la Banca d’Italia ha continuato a utilizzare la procedura basata su tecniche di intelligenza artificiale, denominata EspTech, per assicurare una maggiore tempestività nell’analisi delle segnalazioni dei cittadini, intercettare precocemente i nuovi filoni di contenzioso e rafforzare lesinergie con le altre funzioni di tutela (vigilanza ed educazione finanziaria).Si sono intensificati l’interlocuzione e gli scambi informativi con le altre Autorità di tutela nazionali ed estere, alle quali la Banca d’Italia trasmette le segnalazioni rientranti nei loro ambiti di competenza.Anche nel 2023 è proseguito il confronto con le associazioni dei consumatori, realizzato attraverso incontri bilaterali e riunioni plenarie, che ha contribuito ad arricchire il patrimonio informativo a disposizione della Vigilanza e a orientare meglio le iniziative di educazione finanziaria. Inoltre, in collaborazione con le associazioni dei consumatori la Banca d’Italia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Occhio alle truffe!” per contrastare le frodi nei pagamenti digitali con l’obiettivo di aiutare la clientela bancaria e finanziaria a riconoscere le truffe più insidiose e a utilizzare gli strumenti di tutela messi a disposizione della Banca d’Italia per difendersi.”Dati preoccupanti, anche se con luci e ombre” commenta l’Unione nazionale consumatori. “Bene, ad esempio, che siano diminuite del 6% le controversie sugli utilizzi fraudolenti di carte, bonifici e conti correnti, pur rappresentando ancora il 30 per cento del totale. Un indice sia del maggiore impegno per contrastare le nuove frodi informatiche sempre più sofisticate, phishing, spoofing, smishing e vishing, sia della sempre maggiore attenzione e consapevolezza del consumatore – afferma il presidente dell’Unc, Massimiliano Dona –. Grave e negativo, invece, il rialzo del 64%, rispetto al 2022, del contenzioso in materia di cessione del quinto dello stipendio. Non si capisce perché per riconoscere il proprio sacrosanto diritto di riavere tutti i soldi, escluse imposte, in caso di estinzione anticipata di un contratto di credito, si debba intraprendere una battaglia e presentare ricorso – prosegue Dona –. Se un fornitore non consegna i beni o li consegna difettosi il cliente deve poter risolvere il rapporto di credito, previa messa in mora del venditore, In caso di risoluzione l’intermediario deve rimborsare le rate e le altre somme già pagate, senza se e senza ma!”. LEGGI TUTTO

  • in

    In calo l’azionario europeo dopo voto UE. Male Parigi per elezioni anticipate

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee. Fa peggio di tutti il listino francese, con il presidente Emmanuel Macron che ha indetto elezioni anticipate in Francia a seguito dell’esito del voto europeo. Sebbene i partiti europeisti mantengano la maggioranza del parlamento UE, il voto europeo evidenzia l’avanzare dei partiti di estrema destra, con una sonora sconfitta per i leader di Francia e Germania.Sul fronte macroeconomico, l’indice Sentix ha indicato che il morale degli investitori nella zona euro è aumentato per l’ottavo mese consecutivo a giugno, ma la ripresa economica nel blocco procede con difficoltà. In Italia, l’Istat rileva, per il secondo mese consecutivo, una diminuzione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale. Il calo su base mensile si estende anche ai principali comparti, ad eccezione dei beni di consumo che risultano stabili.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,075. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.300,6 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+0,63%), raggiunge 76,01 dollari per barile.Pesante l’aumento dello spread, che si attesta a +138 punti base, con un deciso aumento di 7 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 4,02%.Tra i listini europei deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,25%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita dell’1,54%.Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,43% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 36.724 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,44%; sulla stessa linea, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,62%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Leonardo (+1,37%), Hera (+1,30%), Italgas (+0,65%) e Ferrari (+0,55%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Brunello Cucinelli, che prosegue le contrattazioni a -2,23%. Soffre STMicroelectronics, che evidenzia una perdita dell’1,77%. Preda dei venditori DiaSorin, con un decremento dell’1,53%. Si concentrano le vendite su Saipem, che soffre un calo dell’1,52%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, SAES Getters (+1,65%), Technogym (+1,33%), GVS (+1,29%) e OVS (+1,15%).Le peggiori performance, invece, si registrano su MutuiOnline, che ottiene -3,87%. Vendite su ENAV, che registra un ribasso del 2,19%. Seduta negativa per Piaggio, che mostra una perdita del 2,18%. Sotto pressione Technoprobe, che accusa un calo dell’1,96%. LEGGI TUTTO

  • in

    Cofle, Websim (Intermonte) subentra a Banca Profilo come Specialist

    (Teleborsa) – Cofle, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore dei sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles, ha risolto il contratto di Specialist con Banca Profilo, la quale ricoprirà tale ruolo fino al 30 giugno 2024. Banca Profilo continuerà ad affiancare la società sia nel ruolo di Euronext Growth Advisor (EGA) che di Corporate Broker.L’incarico di Specialist, insieme a quello di Corporate Broker, è stato conferito a Websim (divisione di Intermonte SIM) e avrà efficacia a far data dal 1 luglio 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Italia, Intesa: probabile contrazione nel 2° trimestre per produzione industriale

    (Teleborsa) – La produzione industriale italiana è scesa inaspettatamente ad aprile, di -1% m/m (-2,9% a/a) da un precedente -0,5%, lasciando il settore industriale in rotta per la quinta contrazione trimestrale consecutiva. Lo afferma Andrea Volpi, economista di Intesa Sanpaolo, in una nota che segue i dati Istat di questa mattina.La produzione industriale italiana non cresce da quattro mesi e la variazione tendenziale è negativa da 15 mesi. Di conseguenza, il livello di produzione è ora -8,8% al di sotto del picco raggiunto ad aprile 2022.”Sospettiamo che la recente sotto-performance possa essere in parte dovuta al rallentamento tedesco che si riflette sui produttori italiani, ma potrebbero esserci anche ragioni interne – si legge nel report – In particolare, oltre ad una ancora debole domanda di beni, i ritardi legati alla pubblicazione dei decreti attuativi del piano Transizione 5.0 stanno probabilmente frenando la produzione di beni strumentali”.Nel complesso, Intesa Sanpaolo ritiene che sia il settore industriale che quello delle costruzioni, quest’ultimo colpito dalla fine degli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, possano frenare la crescita nel 2° trimestre, supportando la sua previsione per cui il PIL potrebbe rallentare a 0,1% t/t da 0,3% t/t. In ogni caso, stima che l’economia riprenderà slancio nella seconda metà del 2024. LEGGI TUTTO