Giugno 2024

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    OPA SAES Getters, adesioni superano l’8,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa su SAES Getters, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti e sistemi per applicazioni industriali e medicali, risulta che oggi, 12 giugno 2024, sono state presentate 53.253 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.053.362, pari all’8,98% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 27 maggio 2024 e terminerà il 21 giugno 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie SAES Getters acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 giugno 2024 non potranno essere apportate in adesione. LEGGI TUTTO

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    Auto elettriche, Ue:”Senza dazi a veicoli Cina a rischio 2,5 milioni posti”

    (Teleborsa) – “Abbiamo raggiunto un passo fondamentale nella nostra indagine sui veicoli elettrici a batteria cinesi, rendendo pubblici i dazi provvisori che intendiamo applicare. Il nostro obiettivo non è chiudere il mercato europeo ai veicoli elettrici cinesi, ma garantire che la concorrenza sia leale”. È quanto ha dichiarato su il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis commentando l’imposizione di dazi compensativi sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina preannunciato dalla Commissione Ue a partire dal 4 luglio 2024. I dazi hanno natura provvisoria e verrebbero prelevati sotto forma di garanzia, da parte degli Stati membri, sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. Qualora le discussioni con le autorità cinesi non portassero ad una soluzione efficace, questi dazi compensativi provvisori diventerebbero definitivi e verrebbero prelevati effettivamente sulle auto importate dalla Cina.I dazi individuali che la Commissione applicherebbe ai tre produttori cinesi inclusi nel campione sarebbero pari: al 17,4% per il marchio BYD, al 20% per Geely ed al 38,1% per SAIC. Altri produttori cinesi che hanno collaborato all’indagine, ma non sono stati inclusi nel campione, sarebbero soggetti al dazio medio ponderato del 21%, mentre quelli che non hanno collaborato all’indagine sarebbero soggetti al dazio del 38,1%.L’indagine Ue sui veicoli elettrici cinesi “è ancorata a fatti e prove. Il suo unico scopo è quello di affrontare l’effetto distorsivo di sussidi ingiusti sulla nostra industria” ha sottolineato Dombrovskis. L’ipotesi di dazi aggiuntivi che arrivano fino al 37,1% in più rispetto al 10% applicato già ora “è una risposta misurata per ripristinare la parità di condizioni. Riflette rigorosamente le sovvenzioni compensative che abbiamo riscontrato durante la nostra approfondita indagine. Vogliamo evitare l’escalation delle tensioni commerciali con la Cina, che non sono nell’interesse di nessuno. Abbiamo contattato la Cina per discutere i risultati e la via da seguire. Sia l’Ue che la Cina rischiano di perdere qualsiasi azione o risposta ingiustificata che non sia ancorata al regolamento dell’Organizzazione mondiale del commercio. Manteniamo aperti i canali di comunicazione e siamo pronti a impegnarci con la Cina a tutti i livelli, anche per corroborare il nostro ragionamento e le nostre intenzioni”.In assenza di un intervento sui sussidi cinesi alle importazioni di veicoli elettrici cinesi l’indagine della Commissione europea ha messo in evidenza un rischio per 2,5 milioni posti di lavoro diretti e per 10,3 milioni indiretti, come conseguenza della concorrenza ai produttori interni dell’offerta che si ritiene sovvenzionata da parte della Cina. Da quanto emerso tra il 2020 e il 2023 la quota di mercato dell’industria Ue è continuamente scesa portandosi dal 68,9% al 59,9%. Nel frattempo la quota di mercato delle importazioni cinesi è salita dal 3,9% al 25%. I dazi proposti dall’Ue per le importazioni di veicoli elettrici cinesi – secondo quanto emerge dalle informazioni fornite dalla Commissione – verrebbero aggiunti agli attuali dazi del 10% già oggi applicati all’importazione di veicoli elettrici a batteria. Con le forchette indicate dall’esecutivo comunitario per i diversi produttori questo significa che i dazi potrebbero arrivare fino al 48,1%. Dopo la comunicazione preventiva inviata al governo cinese e alle aziende coinvolte, le società incluse nel campione hanno ora la possibilità di fornire commenti sull’accuratezza dei calcoli pre-comunicati dei loro dazi individuali. Entro il 4 luglio 2024, la Commissione pubblicherà nella Gazzetta ufficiale un regolamento che spiega in dettaglio quanto valutato per decidere l’entità dei dazi. Il giorno successivo alla pubblicazione i dazi entrerebbero in vigore.Non si è fatta attendere la reazione di Pechino. La Camera di commercio cinese presso l’Ue ha espresso “shock, grave delusione e profonda insoddisfazione” per i dazi compensativi provvisori annunciati dalla Commission sui veicoli elettrici made in China. I timori, si legge in una nota, sono legati al fatto che la mossa possa “intensificare gli attriti commerciali tra Pechino e Bruxelles, incidendo negativamente sulle relazioni economiche e commerciali” tra le due parti. “L’Ue ha ignorato i fatti e le regole del Wto, le ripetute forti obiezioni cinesi, gli appelli e la dissuasione di governi e industrie di diversi Stati europei” ha affermato il ministero del Commercio di Pechino, commentando i dazi sull’auto elettrica decisi da Bruxelles. Per il ministero le conclusioni Ue sono “prive di fondamento fattuale e giuridico” e ignorano “il fatto oggettivo che i vantaggi della Cina nei veicoli elettrici derivano dalla concorrenza aperta”. La Cina esorta l’Ue “a correggere immediatamente le sue pratiche sbagliate”, riservandosi di adottare “in modo risoluto tutte le misure necessarie” a tutela delle aziende cinesi. “Saluto con soddisfazione l’annuncio che la Commissione Ue ha fatto oggi dei dazi sull’ingresso delle auto elettriche cinesi in Europa per tutelare la produzione europea nella piena consapevolezza che abbiamo anche noi: la possibilità di riaffermare in Italia l’industria automobilistica italiana, uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale del nostro paese a cui non vogliano assolutamente rinunciare” ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.Diversa la posizione della Germania. “È bene che la Commissione offra adesso dei colloqui alla Cina – ha detto il portavoce di Scholz, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino, commentando l’annuncio dei dazi europei sulle auto elettriche cinesi –. Non abbiamo bisogno di altri ostacoli nel commercio”, ha aggiunto, sottolineando comunque che nel mercato debbano esserci “condizioni di concorrenza leale”.Anche l’Ungheria si schiera con Berlino sulla questione dazi alla Cina. Il ministro dell’Economia Márton Nagy si è detto contrario alle tariffe punitive sui produttori cinesi di auto elettriche proposte dalla Commissione europea, criticando “l’eccessivo protezionismo del piano”. Lo scrive il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, su X evidenziando come la proposta crei “un sistema di doppia discriminazione con tariffe diverse tra i vari produttori. In vista della presidenza ungherese – aggiunge – il ministro Nagy ha sottolineato l’imminente piano d’azione a livello europeo per accelerare la mobilità elettrica e rafforzare la concorrenza che sarà presentato al Consiglio competitività dell’8-9 luglio, sottolineando l’impegno del governo a promuovere un’industria europea dei veicoli elettrici competitiva”. Dal primo luglio prossimo l’Ungheria subentrerà al Belgio nella funzione di presidenza di turno del Consiglio Ue, un ruolo che svolgerà fino al 31 dicembre 2024. “In quanto azienda globale, Stellantis crede nella concorrenza libera e leale in un ambiente commerciale mondiale e non sostiene misure che contribuiscono alla frammentazione del mondo – commenta l’azienda –. Stellantis è agile nell’adattarsi e nel trarre vantaggio da qualsiasi scenario e l’annuncio di oggi delle tariffe non scoraggerà la nostra strategia complessiva nei confronti di Leapmotor in Europa, poiché abbiamo tenuto conto di questo potenziale sviluppo”. Stellantis studierà l’annuncio “che si concretizzerà al più tardi il 4 luglio 2024, quando la Commissione pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale un regolamento che spiegherà nel dettaglio le conclusioni provvisorie che hanno portato al livello dei dazi. In questo contesto, Stellantis farà leva sui suoi vantaggi competitivi unici. In primo luogo, la sua joint venture 51/49 con Leapmotor, che detiene i diritti di produzione di Leapmotor al di fuori della Cina e che potrebbe beneficiare dell’impronta diversificata di Stellantis in Europa. In secondo luogo, la Citroën ë-C3 prodotta in Europa, il cui prezzo parte da 20mila euro per un veicolo elettrico puro, in grado di competere con i prodotti cinesi”. LEGGI TUTTO

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    Brillano i mercati europei. Focus sulla Fed

    (Teleborsa) – Tutte positive le principali Borse del Vecchio Continente. Intanto la piazza Newyorkese è positiva con l’S&P-500, che segna un incremento dell’1,09%, dopo il dato sull’inflazione americana inferiore alle aspettative.L’Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,084 Euro / Dollaro USA, con un aumento dello 0,93%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.332,8 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,21%.Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +136 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,88%.Nello scenario borsistico europeo buoni spunti su Francoforte, che mostra un ampio vantaggio dell’1,43%, ben impostata Londra, che mostra un incremento dello 0,83%, e tonica Parigi che evidenzia un bel vantaggio dello 0,97%. Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,43%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata venerdì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell’1,43%.Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 12/06/2024 è stato pari a 2,49 miliardi di euro, in calo del 13,23%, rispetto ai 2,87 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,63 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in luce STMicroelectronics, con un ampio progresso del 3,28%.Andamento positivo per Ferrari, che avanza di un discreto +3%.Ben comprata A2A, che segna un forte rialzo del 2,86%.Banca Mediolanum avanza del 2,75%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Telecom Italia, che ha chiuso a -2,11%.In rosso Leonardo, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,93%.Discesa modesta per Tenaris, che cede un piccolo -0,97%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, LU-VE Group (+4,99%), Alerion Clean Power (+3,89%), Carel Industries (+3,45%) e MutuiOnline (+3,37%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Philogen, che ha chiuso a -2,40%.Spicca la prestazione negativa di Italmobiliare, che scende dell’1,71%.Pensosa Fincantieri, con un calo frazionale dell’1,05%.Tentenna Caltagirone SpA, con un modesto ribasso dello 0,74%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Mercoledì 12/06/202401:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,5%)03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 0,4%; preced. 0,3%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -1,5%; preced. -2,5%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,4%; preced. 2,2%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,5%). LEGGI TUTTO

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    Oracle in rally, collabora con Google Cloud per servizi multicloud

    (Teleborsa) – Prepotente rialzo per Oracle, che mostra una salita bruciante del 10,35% sui valori precedenti.Il gigante dei servizi cloud ha annunciato una partnership con Google Cloud per facilitare le migrazioni di applicazioni e gli sforzi di modernizzazione dei clienti aziendali, combinando Oracle Cloud Infrastructure (OCI) con le tecnologie di Google Cloud. Il confronto del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del principale fornitore di software aziendale rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 139,7 USD. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 133,8. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 130,9 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    Transizione ecologica, a Milano A2A investe quasi mezzo miliardo di euro in infrastrutture e impianti

    (Teleborsa) – È stata presentata oggi dal presidente di A2A Roberto Tasca e dall’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, alla presenza dell’assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano Emmanuel Conte, l’ottava edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Milano che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2023 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni. “Nel 2023, abbiamo generato e distribuito un valore economico di oltre 1,2 miliardi di euro, confermando il nostro impegno per lo sviluppo sostenibile di questo territorio. Le nostre attività si traducono in benefici tangibili per le comunità locali, contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei cittadini – ha dichiarato Tasca –. Per la città, a cui siamo legati da un rapporto storico, la nostra missione è continuare a investire in infrastrutture e innovazione tecnologica in grado di renderla un esempio virtuoso di crescita e benessere condiviso in Italia e in Europa. Inoltre, attraverso le attività del Banco dell’Energia offriamo supporto concreto alle famiglie in difficoltà presenti su questo territorio. Forti dei risultati ottenuti e consapevoli delle nuove sfide siamo determinati a proseguire su questa strada”.”La decarbonizzazione di Milano è al centro della nostra strategia per questo territorio: nel 2023, abbiamo investito quasi 500 milioni di euro per efficientare infrastrutture necessarie alla transizione ecologica. A supporto dell’elettrificazione dei consumi si collocano il recente accordo con Enel da 1,2 miliardi, l’installazione della prima cabina elettrica interrata impermeabile e gli investimenti a pianosulla mobilità elettrica. Inoltre, l’espansione del teleriscaldamento contribuirà significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, fornendo energia pulita a migliaia di utenze – ha affermato Mazzoncini –. L’impegno del Gruppo è rivolto anche all’economia circolare: con Amsa adottiamo una gestione integrata dei rifiuti che ne azzera il conferimento in discarica, trasformando ogni scarto in nuova materia o energia e creando un sistema virtuoso. Con il supporto attivo dei nostri stakeholder siamo orgogliosi di fare la nostra parte perrendere il ‘modello Milano’ una best practice nel percorso verso lo sviluppo sostenibile del Paese.”Nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio e per i suoi stakeholder pari a 1.224 milioni di euro, investendo inoltre più di 485 milioni di euro nelle infrastrutture della Provincia: un dato in crescita del 32% rispetto all’anno precedente.A Milano, la Società si occupa della gestione dei rifiuti, della produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, della rete di teleriscaldamento, di mobilità elettrica e illuminazione pubblica. La presenza del Gruppo sul territorio è capillare, con una centrale termoelettrica, sette impianti di cogenerazione e tredici centrali termiche – oltre a due pompe di calore – per il teleriscaldamento,dieci impianti di trattamento e recupero materia e un termovalorizzatore: infrastrutture essenziali che contribuiscono significativamente alla produzione di energia e alla chiusura del ciclo dei rifiuti, supportando così il percorso della Città verso la transizione ecologica. Nella Città Metropolitana, A2A recupera il 100% dei rifiuti urbani raccolti: anticipando gli obiettivi dell’Unione Europea al 2035, attraverso una virtuosa gestione integrata, il conferimento in discarica è stato azzerato. Tutti gli scarti raccolti da Amsa – del cui operato oltre il 95% dei cittadini milanesi si è dichiarato soddisfatto – sono stati trasformati in nuova materia (63%) o energia (37%).È stata avviata con Fri-El Geo – produttore di energia geotermica – una partnership con l’obiettivo di incrementare l’uso di fonti rinnovabili nel teleriscaldamento, un sistema che ora serve l’equivalente di 248.750 appartamenti, con una rete di 390 km, evitando nel 2023 più di 110mila emissioni di CO2.Per contribuire a decarbonizzare ulteriormente la Città, A2A prosegue anche nello sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. Durante lo scorso anno sono continuati i lavori per la realizzazione del più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Italia, inaugurato lo scorso maggio a Rho Fiera: composto da circa 50mila pannelli fotovoltaici, distribuiti su 330mila metri quadrati di copertura dei padiglioni, la produzione annua attesa è pari al consumo di circa 7.800 famiglie e permetterà di evitare annualmente quasi 10 mila tonnellate di CO2.Per quanto riguarda invece l’e-mobility, è stata progettata e avviata la prima “Ricarica di Quartiere” con l’installazione delle colonnine City Plug. Niente limiti di sosta, fino a 7 kW di potenza e un design pensato per il contesto urbano: il progetto del Gruppo prevede, in sinergia con il Comune, di installare 4 mila punti di ricarica nei prossimi 2 anni, a fronte di 12 milioni di eurodi investimenti nel periodo 2024-2025.Nel 2023 è stata anche inaugurata a Milano la prima cabina elettrica secondaria interrata e impermeabile d’Italia: il design innovativo riduce il volume occupato e consente una maggiore flessibilità nella posa rispetto a quelle tradizionali.Gli investimenti nella rete rappresentano parte integrante dell’impegno del Gruppo per Milano: in questa direzione va anche l’accordo firmato con E-distribuzione per l’acquisto del 90% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione (“NewCo”), nel quale saranno conferite le attività di distribuzione elettrica in alcuni Comuni delle province di Milano e Brescia. Un’altra importante attività sarà la realizzazione della nuova sede di A2A Torre Faro – 144 metri di altezza per un totale di 28 piani – in concomitanza delle Olimpiadi invernali del 2026. Un esempio di edilizia sostenibile ed efficiente, che rispetta i canoni della certificazione internazionale LEED: si stima un 30% circa di riduzione dei consumi e un 35% di risparmio di acqua potabile. I lavori sono iniziati a gennaio 2024 ed entro settembre è prevista la conclusione dei piani interrati.Il supporto alle proprie persone è un altro pilastro fondamentale per A2A. La Società ha sottoscritto il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” e ha ottenuto la Certificazione Best HR Team 2023. Con il piano A2A Life Caring, recentemente presentato, sono inoltre previsti investimenti per 120 milioni di euro al 2035 a sostegno della genitorialità e del benessere dei dipendenti.L’impegno del Gruppo sui temi ESG si concretizza anche nelle attività con i propri fornitori: è stato infatti redatto e messo a loro disposizione un vademecum per affiancare soprattutto piccole e medie imprese nell’integrazione della sostenibilità nella loro strategia aziendale. Nel 2023, sono stati attivati 797 fornitori (oltre la metà micro e piccole imprese).Il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A, infine, si rinnova anche quest’anno, in continuità con l’impegno portato avanti nelle scorse edizioni per il coinvolgimento degli stakeholder locali attraverso attività di ascolto e co-progettazione. Nel 2024, il programma dei Forum “Territori sostenibili: un’impresa comune” prevede 14 tappe in tutta Italia per la presentazione dei Bilanci di Sostenibilità Territoriale. Nell’ambito di questa iniziativa, in collaborazione con The European House Ambrosetti, la presentazione del Bilancio a Milano è stata infatti preceduta da due tavoli di lavoro con gli stakeholder territoriali, incentrati rispettivamente su biodiversità e compliance ESG per la catena del valore. I partecipanti hanno discusso per identificare azioni collettive che accelerino la transizione sostenibilendelle aziende locali e che aumentino la consapevolezza e la sensibilità delle comunità locali su biodiversità e cambiamento climatico. Il programma di engagement territoriale ha già coinvolto la Valtellina, la Valchiavenna, il Friuli Venezia Giulia e Brescia, cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Calabria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Liguria, Campania, Sicilia, Bergamo, Sud Lombardia, Monza e Brianza. LEGGI TUTTO

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    Plenitude, Goberti: “Da integrazione sinergie e efficienze che ci fanno crescere”

    (Teleborsa) – Plenitude oggi è una società nata nel 2021 e fortemente diversificata nel campo dell’energia. Il Ceo di Plenitude Stefano Goberti, intervenendo all’evento Energy Infrastructure Partners a Zurigo, ha ripercorso gli “step” della nascita a partire da Eni Gas e Luce e dall’avvio delle attività nelle rinnovabili all’integrazione dei due business avvenuta nel 2021, senza tralasciare l’acquisizione di Be Power, che ha sancito l’ingresso nel business della ricarica elettrica per veicoli.”Nel 2021 abbiamo annunciato la nascita della società ed i target per il 2022, fortemente convinti di poter estratte l’extra valore generato dall’integrazione dei due business, dalle sinergie che si sarebbero sviluppate grazie all’integrazione, ha spiegato Goberti, aggiungendo che questi obiettivi sono stati tutti centrati a fine 2022, a dispetto dell’inizio della guerra in Ucraina e della situazione economica difficile (inflazione, crisi, aumenti die tassi, fallimenti bancari ecc.) ed allo stesso modo sono stati centrati anche i target per il 2023.Plenitude ha 3 GW di capacità rinnovabile in esercizio e 2 GW in costruzione – ha ricordato l’Ad – e gestisce 10 milioni di clienti retail, di cui 8 milioni in Italia ed il resto in Europa, oltre a 20 mila punti di ricarica in Italia e in altri nove Paesi della UE. “Vogliamo ancora estrarre l’extra valore derivante dall’aggregazione dei nostri business e trarne vantaggio per crescere”, ha affermato il manager, ricordando i target per quest’anno che vedono 1 miliardo di euro di Ebitda, il raggiungimento di 24mila punti di ricarica per fine anno e mantenere una base clienti di circa 10-10,5 milioni.”La società è costruita per crescere, grazie alle sinergie sviluppate al suo interno. – ha detto Goberti – Circa il 60% della cassa viene generata dal cash flow che abbiamo generato internamente ed il restante 40% lo prendiamo a prestito facilmente sul mercato grazie anche al rating di investment grade assegnato da Standard and Poor’s. L’Ad di Plenitude ha spiegato che la società è attiva nell’offerta di una serie di servizi ai clienti e sfrutta le efficienze generate dall’integrazione di questi servizi. Il 20% dell’Ebitda deriva da servizi ad alto valore aggiunto. Un’altra leva della gestione sono la gestione dei dati e la digitalizzazione. Per fare un esempio, il manager ha ricordato che Eni vende ai suoi clienti l’energia ad un prezzo fisso per il 50% e questo perché Eni produce energia e può gestire il rischio di volatilità dei prezzi delle commodities. “Plenitude è in prima linea nell’attuazione della strategia di transizione dell’Eni transizione energetica, viogliamo essere i migliori alleati dei nostri clienti nella transizione perché ci imponiamo target ESG molto stringenti. Plenitude è divenuta una benefit company perchè ha a cuore il benessere di tutta la società e non solo dei suoi stakeholder e quindi non guarda solo al ritorno degli investimenti ma anche alla strategie ESG”, ha concluso Goberti. LEGGI TUTTO

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    Tassi BCE, come sarà la discesa? Risponde De Guindos

    (Teleborsa) – La traiettoria dei tassi di interesse nell’Eurozona è sicuramente segnata, ovvero quella di una discesa del costo del denaro. Ma i tempi sono ancora un’incognita. D’altronde Philip Lane, membro del Board della BCE, ha ricordato nei giorni scorsi, intervenendo alla National Banking Conference in Irlanda, che il taglio dei tassi di 25 punti base, deciso dalla BCE la scorsa settimana, si propone di garantire il “ritorno tempestivo dell’inflazione verso l’obiettivo” del 2%, come “riconfermato nelle proiezioni di dicembre, marzo e giugno”. “Il mio parere personale è che la direzione sia questa”: la riduzione dei tassi, spiega il vicepresidente della BCE, Luis De Guindos. “Il punto è quanto intenso sarà questo percorso. Se mi chiedete quanti tagli faremo prima della fine dell’anno, l’unica cosa che posso dirvi è che non lo so. C’è un alto livello di incertezza”, ha affermato il banchiere ribadendo che “la direzione per i tassi è discendente”.Dopo il taglio dei tassi di interesse, della scorsa settimana, ha sottolineato De Guindos “il messaggio principale che vogliamo dare, in maniera molto chiara è che non abbiamo nessun tipo di percorso predeterminato sui tassi, per i prossimi sei mesi”. Perché “data l’elevata incertezza attuale” questo è “l’approccio più corretto”. Parlando ad un evento organizzato da Market News International, il vicepresidente ha ammesso che “è un po’ una sfida” spiegare perché decidi il taglio dei tassi, quando al tempo stesso “rivedi al rialzo, anche se marginalmente, le prospettive di inflazione”. Ma “è importante ricordare che il processo disinflazionistico in Europa è stato piuttosto intenso. Ricordiamoci soltanto che nell’ottobre del 2022 l’inflazione era al 10,6% e ora è al 2,6%. E tutte le misure vanno nella stessa direzione, del declino”, ha aggiunto. Guardando al futuro, ha avvertito De Guindos, il rischio principale sarà l’inflazione sui servizi, “quella che chiamiamo inflazione interna. Dobbiamo analizzare quello che accade nel mercato del lavoro, le dinamiche salariali. La nostra previsione è che le buste paga inizieranno a moderarsi nel prossimo anno. E stiamo riponendo tanta attenzione all’evoluzione della produttività in Europa. Il livello di incertezza è elevato. Questo è il motivo per cui dobbiamo stare molto cauti e muoverci molto lentamente, con molta prudenza. Volta per volta, in base ai dati”, ha ribadito il vicepresidente della BCE.Già la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, aveva precisato, nei giorni scorsi, che l’ultimo taglio ai tassi di interesse dell’istituto non si tradurrà in una discesa lineare. “Potrebbero esserci periodi in cui manteniamo nuovamente i tassi”, ha spiegato in un’intervista concessa a Expansión, Handelsblatt, Il Sole 24 Ore e Les Echos. “Non abbiamo ancora concluso il ciclo restrittivo della politica monetaria. Se si considerano i tassi di interesse reali, siamo ancora in territorio restrittivo e dobbiamo continuare finché necessario per riportare l’inflazione al 2%”. LEGGI TUTTO

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    Rheinmetall, ordine da 920 milioni di euro per camion a forze armate tedesche

    (Teleborsa) – La Bundeswehr (il nome ufficiale delle forze armate tedesche) ha commissionato alla Rheinmetall, produttore tedesco di armi, un’ulteriore consegna di 1.515 veicoli logistici, 265 dei quali sono sistemi di casse mobili protette. Si tratta di un altro call-off del contratto quadro firmato nel giugno 2020. Questa richiesta è in gran parte finanziata dal fondo speciale della Bundeswehr.Oltre ai veicoli, l’agenzia appalti della Bundeswehr, BAAINBw, ha ordinato 500 piattaforme di casse mobili che fungessero da portacarichi intercambiabili e 500 allestimenti di teloni/archetti del tetto.Il call-off vale oltre 920 milioni di euro lordi. La consegna dei veicoli avverrà nella seconda metà del 2024 e sarà completata entro la metà di novembre 2024.”Con oltre 4.000 veicoli consegnati dal 2018, i nostri camion militari della serie HX sono ora una componente essenziale delle capacità logistiche della Bundeswehr e sottolineano l’importanza di Rheinmetall per la logistica”, afferma Michael Wittlinger, chairman di Rheinmetall MAN Military Vehicles LEGGI TUTTO