Giugno 2024

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    BANCOMAT,  finalizzato l’ingresso di FSI nel capitale: nuovo ad è Fabrizio Burlando

    (Teleborsa) – BANCOMAT e FSI annunciano il completamento dell’investimento di FSI nel capitale di BANCOMAT e la nomina del nuovo amministratore delegato e del nuovo Consiglio di Amministrazione. A seguito dell’investimento, FSI rappresenta il primo azionista della Societa` con una partecipazione nel capitale del 42,9% e, unitamente alle banche sottoscrittrici del patto parasociale (Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER), del 74,7%. Sono stati nominati il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo amministratore delegato e direttore generale della Societa`, Fabrizio Burlando.Burlando (nato nel 1974), ingegnere elettronico con MBA presso INSEAD e specializzazioni presso Yale e London School of Economics, vanta un’esperienza ventennale nel settore dei pagamenti digitali, maturata soprattutto negli ultimi 16 anni in Mastercard, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilita` e leadership a livello globale, con focus su piattaforme dati, servizi a valore aggiunto (VAS) e supporto allo sviluppo di clienti banche e utenti di tutto il mondo. Burlando eredita il timone di BANCOMAT da Alessandro Zollo a cui va un sentito ringraziamento per il contributo fornito e il percorso intrapreso dal 2018. Oltre a Burlando, quale AD, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Societa` e` composto dal presidente Franco Dalla Sega, Roberto Amisano, Roberto Baggiano, Francesco Bernocchi, Gaetano Carboni, Giuliano Cassinadri, Giacomo D’Amico, Pietro Galbiati, Flavio Gianetti, Stefano Vittorio Kuhn, Marco Tugnolo e Luca Vanetti. Il completamento dell’investimento di FSI e l’arrivo di Burlando ai vertici della Societa` rappresentano ulteriori passi chiave del percorso di sviluppo identificato per BANCOMAT, e seguono le avvenute sottoscrizioni: da parte di Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM, e BPER di accordi commerciali pluriennali funzionali a supportare lo sviluppo di BANCOMAT nei prossimi anni; dell’accordo tra BANCOMAT e Nexi come partner strategico per la piattaforma di Infrastruttura Centralizzata. Il progetto rappresenta un’iniziativa italiana che, partendo dall’ampio riconoscimento di BANCOMAT tra esercenti, consumatori e banche, intende ampliare il perimetro d’azione del circuito, assicurandone una maggiore capacita` d’innovazione e di accelerazione sui tempi di adozione delle nuove soluzioni digitali, al pari dei circuiti di pagamento presenti nei principali paesi europei. Il progetto consentira` di valorizzare una infrastruttura nazionale centrale per il mercato dei pagamenti digitali, e produrre diversi benefici, tra cui: l’utilizzo di un circuito di pagamento efficiente (sicuro e domestico) con contenuto tecnologico in linea con i migliori standard; il contenimento dei costi della monetica digitale, e la possibilita` di rappresentare una soluzione di qualita` e complementare agli operatori internazionali. La disponibilita` di capitali (a seguito dell’investimento di FSI) e il nuovo assetto societario sono previsti consentire a BANCOMAT di intraprendere tale percorso di sviluppo e di valorizzare al meglio le proprie competenze, secondo le seguenti principali linee guida: accelerazione dell’innovazione, con rafforzamento dell’offerta prodotti e servizi, a partire da online e wallet; nuova architettura tecnologica, prevedendo, oltre all’Infrastruttura Centralizzata, un gateway di innovazione e partnership per lo sviluppo di nuovi servizi; servizi a valore aggiunto (VAS) per i clienti banche e gli utenti finali, anche in segmenti adiacenti e sinergici; M&A, con acquisizioni di aziende con competenze sinergiche e complementari a BANCOMAT e/o funzionali al percorso di crescita e completamento dell’offerta.Nella logica di condivisione e partecipazione ai benefici apportati dal progetto, il patto parasociale sottoscritto da FSI, Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco BPM e BPER potra` essere esteso anche ad altri soci / clienti attuali e futuri di BANCOMAT. “Siamo molto soddisfatti di aver completato il percorso di rafforzamento patrimoniale e di governance di BANCOMAT. Crediamo fermamente che l’operazione rappresenti un passaggio fondamentale nella vita della Societa` e l’avvio di una nuova fase di sviluppo di una infrastruttura dei pagamenti strategica per il nostro Paese. A nome di tutti gli azionisti, vorrei ringraziare il dott. Alessandro Zollo per il lavoro svolto in questi anni e il prezioso contributo fornito negli ultimi mesi per il completamento di questo importantissimo progetto” ha affermato Dalla Sega. “Ho accettato questa sfida perche´ credo fermamente nell’importanza di BANCOMAT per il nostro Paese e nel suo forte potenziale di crescita. Collaborando a stretto contatto con istituzioni finanziarie, esercenti e utenti, possiamo portare innovazione e valore aggiunto al sistema dei pagamenti in Italia e in Europa. Penso che BANCOMAT possa rappresentare un’eccellenza capace di attrarre i migliori talenti sul mercato, sia giovani che di esperienza” ha dichiarato Burlando. “Questa operazione conferma la capacita` distintiva del team di FSI di completare operazioni di partnership e improntate sulla valorizzazione o lo sviluppo di realta` italiane di eccellenza con potenziale di crescita. L’investimento in BANCOMAT rafforza ulteriormente la leadership di FSI nel settore Digital e IT, in cui il team di FSI ha investito ad oggi ca. 1,2 miliardi di euro. Siamo molto orgogliosi dell’operazione e fiduciosi nel percorso di sviluppo e nella partnership con le banche azioniste di BANCOMAT” ha affermato l’amministratore delegato di FSI Maurizio Tamagnini. LEGGI TUTTO

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    La Fed lascia i tassi invariati. Un solo taglio nel 2024

    (Teleborsa) – La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interessi e fa sapere che li taglierà solo una volta, quest’anno, nella misura di un quarto di punto. Il costo del denaro resta fermo fra il 5,25% e il 5,50%. E’ quanto emerge dalle dot-plot, le tabelle allegate alla decisione di politica monetaria.La banca centrale americana ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione: i prezzi al consumo saliranno al 2,6% oltre il 2,4% indicato a marzo. Il prossimo anno è visto al 2,3% (2,2% la precedente stima). Per il 2026 è confermata l’attesa di una inflazione al 2%.Il tasso di disoccupazione si attesterà al 4%, alla fine di quest’anno, mentre l’economia statunitense crescerà quest’anno del 2,1%, come previsto, e del 2% sia nel 2025 che nel 2026.La Fed sottolinea nel comunicato, diffuso al termine della due giorni di riunione, che l’inflazione resta “elevata” e i progressi per portarla all’obiettivo del 2% sono “modesti”. I mercati sono ora in attesa dei segnali che potrebbero giungere dalla consueta e successiva conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell. LEGGI TUTTO

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    TIM, Moody’s alza rating a “Ba3”. Outlook positivo

    (Teleborsa) – Moody’s migliora il suo giudizio su TIM alzando a “Ba3” da “B1” il corporate family rating (CFR) a lungo termine ed a “Ba3-PD” da “B1-PD” il probability of default rating (PDR) della compagnia telefonica. Contestualmente l’agenzia ha innalzato a “Ba3” da “B1″ i rating degli strumenti di debito senior non garantiti e della linea di credito bancaria senior non garantita emessi da TIM, dalle sue controllate Telecom Italia Capital e Telecom Italia Finance. L’outlook su tutte e tre le società è positivo.”L’upgrade, si legge in una nota, riflette il significativo miglioramento del profilo finanziario grazie alla prevista riduzione del debito di oltre 14 miliardi di euro, che più che compenserà il deterioramento del suo profilo di business” afferma Ernesto Bisagno, Vicepresidente di Moody’s – Senior Credit Officer. Questa azione di rating conclude il processo di revisione per l’upgrade iniziato da Moody’s il 6 novembre 2023, quando TIM ha annunciato la cessione dei suoi asset di rete fissa (NetCo) ai fondi gestiti da KKR per un enterprise value di 18,8 miliardi di euro (che sale a 22 miliardi di euro considerando eventuali earn-out), spiega una nota dell’agenzia. “Le prospettive positive riflettono la recente solida performance operativa e la nostra aspettativa che i parametri di credito di Telecom Italia miglioreranno nei prossimi due anni, sostenuti dalla continua ripresa degli utili in corso”, ha aggiunto Bisagno.L’aggiornamento del rating riflette considerazioni sulla governance aziendale legate alla decisione di Telecom Italia di perseguire una politica finanziaria più conservativa e una minore tolleranza alla leva finanziaria rispetto a prima della cessione di NetCo. La strategia finanziaria e la gestione del rischio costituiscono una considerazione di governance secondo la metodologia dei Principi generali per la valutazione dei rischi ambientali, sociali e di governance di Moody’s. LEGGI TUTTO

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    Piano Casa, Anci, Ance: valutazione positiva, ma necessario migliorare il testo

    (Teleborsa) – Il decreto sul Piano Casa, attualmente in esame alla Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, ha ricevuto un’accoglienza favorevole da parte dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance), ma entrambe le organizzazioni hanno sottolineato la necessità di apportare alcuni emendamenti per migliorare il testo. “Bene l’impianto del decreto sul Piano Casa, ma sono necessari emendamenti per migliorare il testo, in particolare sul regime sanzionatorio e sul mantenimento degli strumenti urbanistici comunali per quanto riguarda le limitazioni ai cambiamenti d’uso”. Questa la posizione dell’Anci, che sta esaminando il provvedimento. “In linea generale, e a sostegno di un miglioramento del provvedimento in sede di conversione, occorre introdurre correttivi finalizzati ad un maggior raccordo della nuova disciplina, soprattutto per quel che riguarda il nuovo regime sanzionatorio. Esigenza – spiega l’Anci sul proprio sito web – legata al venire meno della cosiddetta doppia conformità. Serve poi un riallineamento con il codice dei beni culturali per evitare effetti distorsivi e contrari alla ratio legis di alcune nuove norme introdotte dallo stesso provvedimento”. Sui mutamenti di destinazione d’uso l’Anci ha osservato che “occorrono correttivi che salvaguardino il potere/dovere degli strumenti urbanistici comunali di dettare, motivatamente, anche ‘limitazioni’, e non solo mere ‘condizioni’, ai mutamenti della destinazione d’uso degli immobili, con o senza opere”. I rappresentanti dell’Anci hanno anche sottolineato l’esigenza di “lavorare ad una nuova modulistica che si rende tanto più necessaria in quanto il decreto è già in vigore e gli uffici comunali sono in grande difficoltà rispetto alla modulistica finora utilizzata”. Per l’Anci, che ha presentato in commissione un documento dettagliato, occorre anche intervenire sul tema degli interventi di ristrutturazione edilizia e più in generale delle definizioni degli interventi edilizi di cui all’art. 3 del DPR 380/01 che hanno subito negli ultimi decenni un’evoluzione dottrinaria e giurisprudenziale cui occorre dare chiarezza normativa. Valutazione positiva anche per Ance che, dal canto suo, chiede una revisione complessiva della disciplina edilizia e urbanistica, ritenendo prioritario prestare maggiore attenzione alle norme sui mutamenti d’uso. Di seguito, le posizioni dettagliate delle due associazioni.Ance, considera il decreto un intervento “di buonsenso per creare le premesse per l’avvio di ampi processi di adeguamento del patrimonio edilizio esistente ai nuovi standard tecnici, tecnologici e in ultimo di vivibilità”. Anche perche “senza la risoluzione delle questioni attinenti alle piccole difformità si rischierebbe di bloccare di fatto le operazioni di adeguamento necessarie anche alla stessa attuazione della direttiva sulla prestazione energetica”. L’Associazione nazionale dei costruttori edili, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente e lavori pubblici della Camera che sta esaminando il decreto, ha però sottolineato la necessità di arrivare a una revisione complessiva della disciplina edilizia e urbanistica le cui norme sono ormai troppo datate. Nel merito delle misure del decreto, l’Ance ritiene “prioritario riservare una maggiore attenzione alle norme sui mutamenti d’uso”. Nello specifico “si ritiene che sia da valutare maggiormente la possibilità che le norme agevolative del decreto siano estese anche ai cambi con opere, in quanto nei processi dei cambi d’uso non è l’intervento edilizio in sè che influisce (le cui possibilità sono espressamente consentite dai piani urbanistici), quanto la relativa funzione e, pertanto, il nuovo uso che si assume all’interno della singola unità immobiliare”. Poiché il decreto interviene su singole “unità immobiliari” e non su immobili “interi”, sarebbe opportuno, secondo l’Ance, consentire sempre il cambio d’uso quando il passaggio avvenga tra categorie omogenee senza alcun tipo di condizione (ad esempio da residenza a studio professionale e viceversa). D’altronde già molte leggi regionali hanno previsto queste operazioni classificando le destinazioni d’uso tra loro omogenee e consentendo questi passaggi. L’Ance chiede inoltre di “eliminare l’obbligo per cui il mutamento sia finalizzato alla forma di utilizzo dell’unità immobiliare ‘conforme a quella prevalentè nelle altre unità immobiliari presenti nell’immobile”. Questo perchè il principio della ‘prevalenzà, conclude l’Associazione – di fatto porterebbe ad ingessare ancora di più le zone dei nostri quartieri con il rischio di una ‘mono-funzionalità’ rispetto alle necessaria ‘mixitè funzionalè. Quanto alle ‘tolleranzè, l’Ance condivide gli aumenti percentuali sanabili e ritiene necessario “eliminare il limite temporale introdotto” (24 maggio 2024) al fine di riportare le tolleranze alla loro finalità di errori costruttivi ed estenderne l’applicazione alle difformità minori dove è certo il legittimo affidamento dei privati.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    OPA Openjobmetis, adesioni oltre il 3,1%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa su Openjobmetis, agenzia per il lavoro quotata su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 12 giugno 2024, sono state presentate 14.009 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 111.807, pari al 3,16% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 10 giugno 2024 e terminerà il 28 giugno 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Openjobmetis acquistate sul mercato nei giorni 27 e 28 giugno 2024 non potranno essere apportate in adesione. LEGGI TUTTO

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    I treni francesi SNCF pronti a entrare nel mercato italiano dell’alta velocità dal 2026

    (Teleborsa) – I treni francesi si preparano ad entrare sul mercato italiano dell’Alta velocità: la Société nationale des chemins de fer (Sncf) è stata presentata oggi a Rfi, il gestore della rete italiana, domanda per un accordo quadro. Lo ha annunciato il direttore generale di Tgv-Intercity del gruppo Sncf, Alain Krakovitch.Sncf già opera in Italia con un servizio transfrontaliero tra Parigi, Torino e Milano: “A questo affiancheremo l’ingresso sul mercato domestico”, ha spiegato Krakovitch, aggiungendo che i primi treni sui binari italiani dell’Av arriveranno “progressivamente dal 2026” sulle direttrici Torino-Napoli e Torino-Venezia. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana. Occhi su Fed

    (Teleborsa) – Sostanzialmente stabile Wall Street, dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, meno vigorosa del previsto che riaccende le speranze di tagli dei tassi di interesse prima della fine dell’anno. I mercati sono ora in attesa dei segnali che potrebbero giungere dal direttorio della Fed, nelle comunicazioni di stasera e soprattutto nella successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Il Dow Jones continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 38.814 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 guadagna l’1,17% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 5.438 punti. Ottima la prestazione del Nasdaq 100 (+1,5%); con analoga direzione, in denaro l’S&P 100 (+1,22%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori informatica (+2,95%), beni di consumo secondari (+1,17%) e beni industriali (+1,10%). Nel listino, i settori energia (-1,07%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,73%) sono tra i più venduti.Al top tra i giganti di Wall Street, Apple (+4,38%), Home Depot (+2,69%), Microsoft (+1,59%) e Goldman Sachs (+1,43%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -1,79%.Sotto pressione Boeing, con un forte ribasso dell’1,60%.Soffre Chevron, che evidenzia una perdita dell’1,56%.Preda dei venditori Verizon Communication, con un decremento dell’1,53%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Autodesk (+5,34%), Trade Desk (+5,18%), Intuit (+4,99%) e Tesla Motors (+4,90%).Le peggiori performance, invece, si registrano su T-Mobile US, che ottiene -3,96%.Si concentrano le vendite su Lululemon Athletica, che soffre un calo del 2,61%.Vendite su Monster Beverage, che registra un ribasso del 2,60%.Seduta negativa per Exelon, che mostra una perdita del 2,38%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Mercoledì 12/06/202414:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,4%; preced. 3,4%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,3%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,2 Mln barili; preced. 1,23 Mln barili)Giovedì 13/06/202414:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 222K unità; preced. 229K unità)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 2,2%; preced. 2,2%). LEGGI TUTTO

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    Clima, Maltempo: in discesa la produzione frutticola italiana

    (Teleborsa) – Una buona annata produttiva per pesche e nettarine, volumi in contrazione sulle albicocche e un ammanco del 20% rispetto al potenziale produttivo per le ciliegie di Vignola Igp. A fare il punto sulle principali produzioni frutticole estive è il gruppo Alegra, che riunisce le società Alegra, Brio e Valfrutta Fresco.Le anomalie climatiche primaverili hanno impattato sulla produzione frutticola italiana, in particolare su alcune drupacee, ma gli investimenti fatti sulla protezione degli impianti e una strategia di ampliamento e di diversificazione degli areali produttivi, permettono al Gruppo Alegra, si spiega in una nota, di disporre dei volumi necessari a soddisfare le esigenze dei suoi partner. A riassumente la situazione è Mauro Laghi, direttore generale di Alegra. Per quanto riguarda le ciliegie di Vignola Igp, a maggio la campagna era partita con una disponibilità importante e una qualità eccellente, che ha subito stimolato il mercato. Poi, una serie di eventi meteo avversi, tra cui ripetuti giorni di pioggia intensa, hanno causato una contrazione dei volumi commercializzabili. “Rispetto alle stime iniziali parliamo di un ammanco del 20 % rispetto al potenziale produttivo, ma nonostante questo stiamo riuscendo a difendere il valore della produzione cerasicola”, spiega Laghi. Per quanto riguarda le albicocche, le premesse erano completamente diverse, ma un maggio anomalo ha ridotto le previsioni produttive, sia al sud che al nord. “Le ragioni sono diverse – osserva il direttore generale di Alegra – perchè se in meridione il grande caldo ha compromesso la produttività degli alberi da frutto, in Romagna è stata la grandine a impattare negativamente sui volumi: dalle varietà in raccolta a fine giugno ci aspettiamo una contrazione della disponibilità rispetto alle aspettative iniziali”. “La carenza di prodotto si rifletterà ovviamente sulle quotazioni che, nelle prossime settimane, ci aspettiamo saliranno”. Sin dalle prime battute della campagna peschicola si è capito invece che l’estate 2024 potrà contare su una buona disponibilità di prodotto. “Stimiamo tra l’80 e il 90% del potenziale produttivo”. Il 2024 segnerà anche la prima vera campagna commerciale per Ondine, il marchio che contraddistingue le nettarine piatte di qualità e i prossimi mesi vedranno anche l’esordio delle prime pesche piatte Ondine: “le prime produzioni sono in arrivo in queste settimane e ci permetteranno di effettuare qualche test commerciale per raccogliere i feedback del mercato su queste nuove varietà che presentano caratteristiche qualitative nettamente superiori rispetto alle varietà di platicarpe tradizionali fino ad oggi sul mercato”, conclude Laghi. LEGGI TUTTO