Giugno 2024

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    Bankitalia, richiamo a operatori per carenze e ritardi in rimborsi di pagamenti online

    (Teleborsa) – Rifiuto non fondato del rimborso, carenze nell’esecuzione dei rimborsi, lacune nell’informativa alla clientela, inadeguatezza dei meccanismi di tokenizzazione delle carte di pagamento della clientela. Sono i principali problemi rilevati da Banca d’Italia in seguito ad approfondimenti condotti in materia di operazioni di pagamento non autorizzate dagli utenti.Partendo dal presupposto che negli ultimi anni c’è stato un profondo mutamento delle abitudini di pagamento della clientela (caratterizzate dalla progressiva riduzione dell’uso del contante), alla digitalizzazione dei servizi e alla diffusione dell’e-commerce (anche per effetto dell’emergenza pandemica), la Banca d’Italia sottolinea che assume maggiore importanza l’esigenza di garantire alla clientela il diritto di disconoscere le operazioni non autorizzate e di ottenere i dovuti rimborsi.Viene ricordato che la legge individua i presupposti in base ai quali l’utente ha diritto a essere rimborsato dal prestatore di servizi di pagamento (PSP) dell’importo dell’operazione disconosciuta e definisce le tempistiche e le modalità di tale rimborso; ciò, con l’obiettivo di sterilizzare gli effetti negativi per il cliente dell’addebito legato all’operazione non autorizzata, contribuendo a rafforzare la tutela della clientela e favorire la fiducia verso i servizi di pagamento.Banca d’Italia invita, dunque, i PSP “a svolgere un’autovalutazione sulla coerenza degli assetti, delle procedure e delle prassi in uso con le previsioni normative e con le aspettative di questo Istituto”.Laddove dall’autovalutazione venga rinvenuta l’esigenza di azioni correttive, la Banca d’Italia si attende che sia disposto, con il contributo delle funzioni di controllo, un piano di interventi da attuare nei tempi più rapidi possibili e, comunque, entro dodici mesi dalla pubblicazione delle presenti indicazioni. Le valutazioni e le analisi condotte dai PSP andranno adeguatamente formalizzate e saranno oggetto di verifica nell’ordinaria azione di vigilanza.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    EAV e Vodafone Business, Mobilità in Campania: i 12 mesi spostati in media 2,9 milioni di persone

    (Teleborsa) – Monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore, per pianificare al meglio in futuro gli investimenti nelle infrastrutture e la programmazione dei servizi di TPL, sia su gomma che su ferro. Con questo obiettivo Ente Autonomo Volturno (EAV) e Vodafone Business, grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Campania e Ministero dei Trasporti a valere delle risorse del piano nazionale complementare al PNRR, giusto D.M. n.363/21, hanno avviato uno studio di mobilità incentrato sull’area di influenza della Rete EAV e più in generale della Regione Campania. Tale studio – spiega Vodafone in una nota – consentirà di quantificare e qualificare gli spostamenti sul territorio e la loro variazione nel tempo. Lo studio condotto da EAV, società che gestisce il servizio di trasporto pubblico regionale ferroviario e automobilistico della Regione Campania insieme alla divisione di Vodafone dedicata alle aziende e alla Pubblica Amministrazione, ha permesso di analizzare non solo l’entità degli spostamenti ma anche le caratteristiche dei viaggi e degli utenti. La tecnologia utilizzata è quella di Vodafone Analytics, che raccoglie in tempo reale i dati provenienti dalla rete mobile – non personali e anonimizzati nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy – garantendo informazioni temporali e spaziali molto precise basate sui dati generati dalla rete Vodafone attraverso l’analisi di circa 23 milioni di SIM, 200 mila celle telefoniche dislocate sul territorio nazionale e 30 miliardi di posizioni giornaliere referenziate. Le elaborazioni sulle abitudini di mobilità nel territorio campano sono state condotte con il supporto di due società partner di Vodafone Business per la soluzione Vodafone Analytics: Motion Analytica, start-up innovativa che si occupa di analizzare il movimento di persone e cose per offrire soluzioni basate sui dati e intelligenza artificiale, e di GO Mobility, società specializzata nell’analisi e pianificazione della mobilità attraverso i big data e lo sviluppo di modelli di simulazione.Comprese nello studio sono sia le vie del trasporto privato sia quelle del trasporto pubblico, rispettivamente: la rete extraurbana, intesa come principali autostrade, strade statali, regionali e provinciali, la rete urbana principale dei capoluoghi (con scala di analisi fino alle strade di quartiere) e dei rimanenti centri abitati presenti nell’area di studio; i servizi ferroviari extraurbani, i servizi di autolinee su gomma extraurbani e i principali servizi portanti urbani, quali metropolitane, tramvie e autolinee portanti su gomma.”Attraverso un’analisi corretta dei dati si possono ottenere informazioni strategiche utili a migliorare i processi operativi consentendo di identificare anche nuove opportunità e vantaggi nell’ambito della mobilità – afferma il presidente di EAV Umberto De Gregorio –. Lo studio proposto dalla Vodafone Business e più in generale i loro strumenti di Analytics ci consentiranno maggiore coerenza tra la pianificazione di nuovi investimenti ed i desiderata del territorio”.”Essere un abilitatore della digitalizzazione per migliorare i servizi a cittadini e imprese. È questo l’obiettivo – ha dichiarato Alessandro Magnino, direttore di Vodafone Business Italia – che perseguiamo come Vodafone Business Italia, mettendo a disposizione della Pubblica Amministrazione, delle aziende e della società, connettività e soluzioni innovative per attivare e accelerare la trasformazione digitale. La collaborazione con Ente Autonomo Volturno è un esempio concreto di come la tecnologia possa supportare il disegno e lo sviluppo delle politiche per il territorio. Aggregati e resi anonimi nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy, i big data generati dalla tecnologia di Vodafone Analytics aprono prospettive di analisi con uno straordinario livello di dettaglio spazio-temporale, dimostrando il valore dei dati di telefonia mobile per la pianificazione degli investimenti e per una gestione innovativa ed efficace del trasporto pubblico locale”.Il modello di simulazioneI dati telefonici, uniti a big data e informazioni sul trasporto nella Regione Campania, permetteranno di sviluppare un modello di simulazione multimodale in grado di riprodurre i fenomeni di mobilità in scenari di previsione in differenti momenti nel tempo e di stimare l’impatto sulla mobilità delle misure e degli interventi che si intende misurare, come ad esempio il numero di passeggeri che sale o scende nelle stazioni EAV e gli effetti su quanti spostamenti in automobile si potranno trasferire sul trasporto pubblico.I risultati dello studioNei dodici mesi (aprile 2023/marzo 2024) ogni giorno sul territorio campano si sono spostati in media 2,9 milioni di persone, con picchi di 3,2 milioni nei mesi di giugno e luglio 2023. A luglio dello scorso anno si è inoltre registrato un incremento del 3,5% negli spostamenti nei giorni festivi rispetto a quelli feriali. Gennaio 2024 è stato il mese con il numero di spostamenti inferiore fra quelli rilevati: 2,7 milioni di spostamenti giornalieri, con un decremento del 9% nei giorni festivi rispetto ai feriali. La quasi totalità degli spostamenti medi giornalieri nell’area di influenza EAV sul territorio campano sono fatti da italiani (97%). Di questi ci sono 275 mila spostamenti pendolari, definiti come frequenti perché ricorrono per un numero di giorni al mese superiore a 13, che si concentrano soprattutto nelle fasce orarie fra le 5 e le 9 e fra le 15 e le 20. Si registrano in media 215 mila spostamenti quotidiani di utenti “non campani” che risultano poi per la metà pernottanti (49%), e per l’altra metà solo “di passaggio in giornata” (51%). Le città da cui più frequentemente provengono questi utenti “non campani” sono: Roma 29%, Milano 8%, Potenza 5%, Cosenza 4%, Latina 4%, altro 50%. Si registrano poi in media quasi 120 mila spostamenti ogni giorno di giovani di età inferiore ai 25 anni, concentrati per un terzo nella fascia oraria 15-20.Gli spostamenti di persone provenienti dall’estero – circa 100 mila ogni giorno nell’intervallo di tempo fra aprile 2023 e marzo 2024 (ca 3% del totale) – sono notevolmente più numerosi nei mesi primaverili ed estivi (140 mila a giugno, 142 mila a luglio, 158 mila ad agosto, 145 mila a settembre) per poi subire un forte calo nei mesi autunnali e invernali (32 mila a novembre, 21 mila a dicembre, 17 mila a gennaio). Quasi tre quarti delle persone provenienti dall’estero sono pernottanti (72%, a fronte del 28% di spostamenti in giornata) e provengono per la maggior parte dagli Stati Uniti (28%), Francia (11%), Regno Unito (9%), Spagna (8%), Germania (7%) e altri Paesi (37%). LEGGI TUTTO

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    Bankitalia e CONSOB, rinnovato osservatorio su presenza femminile nelle società italiane

    (Teleborsa) – Banca d’Italia, il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, CONSOB e da oggi IVASS hanno rinnovato il Protocollo d’intesa con cui è nato dal 2019 l’Osservatorio sulla presenza femminile nelle società italiane.Obiettivo dell’iniziativa è la condivisione, da parte delle Istituzioni, di analisi e dati sulla presenza delle donne ai vertici delle società di capitali italiane, incluse quelle a controllo pubblico, le società quotate, le banche e le imprese di assicurazione.L’Osservatorio intende verificare nel tempo gli effetti dell’applicazione delle normative sulla composizione di genere negli organi delle società italiane e promuovere iniziative per rendere ancora più efficace e incisiva l’azione a sostegno della presenza delle donne negli organi societari.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    CONSOB supera quota 1.100 siti oscurati per abusivismo finanziario

    (Teleborsa) – CONSOB ha ordinato l’oscuramento di 6 nuovi siti web che offrono abusivamente servizi finanziari/prodotti finanziari: 5 siti di intermediazione finanziaria abusiva e 1 sito mediante il quale viene svolta un’offerta di prodotti finanziari in mancanza di prospetto informativo.Di seguito i siti per i quali la CONSOB ha disposto l’oscuramento: “Stocket” (sito internet www.stocket.pro); “LLCapitalFX” (sito https://llcapitalfx.cc e relativa pagina https://client.llcapitalfx.cc); “RussellGroupFX” (sito internet https://russellgroupfxx.com e relative pagine https://webtrader.russellgroupfxx.com, https://wt.russellgroupfxx.com e https://client.russellgroupfxx.com); “Aifmd” (sito internet https://aifmd.xyz e relativa pagina https://live.aifmd.xyz); “LevictousLTD.co” (sito internet https://levictousltd.co e relativa pagina https://client.levictousltd.co); “Valemorelimited” (sito internet https://valemorelimited.com).Sale, così, a 1.104 il numero dei siti complessivamente oscurati dalla CONSOB a partire da luglio 2019, da quando l’Autorità è stata dotata del potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street, in attesa di dati macro e commenti Fed

    (Teleborsa) – Seduta cauta a Wall Street, dove gli investitori attendono nuovi dati macroeconomici e commenti da parte dei funzionari della Federal Reserve per una maggiore chiarezza sulla politica monetaria. Oggi interverranno John Williams della Fed di New York, Patrick Harker della Fed di Filadelfia e Lisa Cook, membro del consiglio dei governatori della Fed.Sul fronte macroeconomico, è migliorato a giugno l’indice manifatturiero Empire State di New York, anche se resta in territorio negativo.Intanto, Goldman Sachs ha alzato il target price di fine anno sull’S&P 500, citando la forte crescita degli utili, in particolare dei titoli tecnologici a mega capitalizzazione. La banca d’affari prevede ora che l’S&P 500 chiuderà l’anno a 5.600 punti, in rialzo rispetto al precedente obiettivo di 5.200, offrendo circa il 3% rispetto al prezzo di chiusura di 5.431,60 di venerdì.Tra i titoli sotto osservazione ci sono Autodesk, dopo che il Wall Street Journal ha riferito che l’investitore attivista Starboard Value ha acquisito una partecipazione del valore di circa 500 milioni di dollari e sta ora sostenendo cambiamenti all’interno dell’azienda, mentre UBS ha dichiarato che accantonerà circa 900 milioni di dollari per ripagare gli investitori nei fondi di Credit Suisse collegati alla società di finanziamento della supply chain Greensill Capital.Guardando ai principali indici, il listino USA scambia con un calo dello 0,32% sul Dow Jones: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di cinque ribassi consecutivi, mentre, al contrario, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 5.427 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,1%); sulla stessa linea, sulla parità l’S&P 100 (-0,04%). LEGGI TUTTO

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    Borsa Italiana, primo sciopero nella storia del gruppo il 27 giugno

    (Teleborsa) – Il prossimo giovedì 27 giugno si terrà il primo sciopero nella storia del gruppo Borsa Italiana, oggi controllata da Euronext (la principale infrastruttura di mercato paneuropea). La mobilitazione, prevista per le ultime due ore della giornata lavorativa del 27 giugno, è stata comunicata dalla Fabi, First Cisl e Fisac Cgil. Sono diversi i motivi che hanno portato alla decisione del “fermo lavorativo”, spiegano le organizzazioni sindacali: c’è la mancanza di garanzie per la tenuta occupazionale dei lavoratori del gruppo; la chiusura aziendale a non corrispondere l’assorbimento dell’ad personam previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro; l’organizzazione del lavoro visto l’ormai consueto ricorso al lavoro straordinario a cui sono soggetti i dipendenti e, infine, la progressiva perdita di autonomia direzionale del gruppo.”Siamo tutti consapevoli del ruolo fondamentale di Borsa Italiana come volano per la crescita dell’economia reale; dell’importanza di Cassa compensazione e garanzia come strumento di stabilita` finanziaria dei mercati italiani; della rilevanza di Mts e di Monte Titoli per la gestione prudente ed efficiente del debito pubblico sovrano. A fronte dell’importanza sistemica di tutte le società` del gruppo Borsa Italiana, denunciamo il costante, sistematico e complessivo disinvestimento dall’Italia del gruppo Euronext, e lo svuotamento dall’interno delle strutture italiane”, si legge nel comunicato unitario.Euronext e il Gruppo Borsa Italiana affermano di collaborare “costruttivamente con le rappresentanze sindacali per raggiungere gli obiettivi di crescita delle società italiane e del gruppo”, sottolineando che nel corso degli ultimi 12 mesi si è assistito “a un livello senza precedenti di creazione di posti di lavoro: oltre 100 nuove posizioni sono state create dall’integrazione di Borsa Italiana nel nuovo gruppo”. Inoltre, ha effettuato “forti investimenti in formazione e compensi variabili, sottolineando il nostro impegno nel supportare e valorizzare il talento dei nostri collaboratori”.”Lo scenario competitivo globale continua a presentare sfide significative, ma il nostro piano strategico enfatizza la mutualizzazione delle operazioni e l’ottimizzazione dei processi esistenti per reinvestire nelle nuove aree di crescita e consolidare la presenza italiana in un gruppo paneuropeo più forte – si legge in uno statement di Euronext – Le trattative in corso con i sindacati hanno l’obiettivo di adattare le condizioni di lavoro al nuovo percorso di crescita dell’azienda. Siamo fiduciosi che raggiungeremo un dialogo costruttivo con i nostri partner poiché il contesto è positivo”.In aggiunta alle ore di sciopero comunicate oggi, le sigle hanno inoltre organizzato un calendario di mobilitazioni: BORSA ITALIANA S.p.A. e MONTE TITOLI S.p.A.: sabato 29 giugno: astensione dalle attivita` straordinarie e sciopero della reperibilita`, domenica 30 giugno: astensione dalle attivita` straordinarie e sciopero della reperibilita`; lunedi` 1 luglio moratoria martedi` 2 luglio sciopero della reperibilita` mercoledi` 3 luglio moratoria giovedi` 4 luglio, sciopero della reperibilita` venerdi` 5 luglio, sciopero della reperibilita` sabato 6 luglio astensione dalle attivita` straordinarie e sciopero delle reperibilita`; domenica 7 luglio astensione dalle attivita` straordinarie e sciopero delle reperibilita`; lunedi` 8 luglio moratoria martedi` 9 luglio sciopero della reperibilita` mercoledi` 10 luglio moratoria giovedi` 11 luglio sciopero della reperibilita` venerdi` 12 luglio sciopero della reperibilita` sabato 13 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilita` domenica 14 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilita`.CASSA COMPENSAZIONE E GARANZIA S.p.A.: giovedi` 4 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un’ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30 giovedi` 11 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un’ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30. MTS S.p.A.: Sabato 6 luglio, sciopero degli straordinari Sabato 13 luglio, sciopero degli straordinari. LEGGI TUTTO

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    Autovetture, in crescita finanziamenti e immatricolazioni: +4% e +6% nei primi quattro mesi del 2024

    (Teleborsa) – Se per il mercato auto il 2023 è stato l’anno della ripresa, dopo il blocco generato dalla scarsità di risorse nelle supply chain globali, il 2024 sarà un anno di ulteriore espansione. Nei primi quattro mesi, infatti, i finanziamenti di auto nuove sono cresciuti del 4,2% e parallelamente le immatricolazioni del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Non solo: considerando la stretta correlazione tra richieste di finanziamento e immatricolazioni, con le prime che precedono le seconde di tre o quattro mesi, il picco di richieste di finanziamento registrato ad aprile, pari al +25%, fa supporre che il mercato auto conoscerà un’ulteriore risalita delle immatricolazioni entro la prima metà dell’anno. Nonostante questa tendenza positiva, però, il segmento dei veicoli full electric e plug-in è rimasto bloccato a causa della prolungata attesa dei nuovi ecoincentivi statali. Queste alcune delle evidenze dell’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, principale società di global information al mondo, e UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che analizza i trend di auto nuove o usate e veicoli commerciali leggeri, e l’andamento delle richieste di strumenti finanziari.”Il nostro lavoro con UNRAE vuole intercettare le tendenze del settore automotive e aiutare gli operatori del mercato automobilistico e finanziario a comprendere le previsioni di acquisto dei consumatori, le loro reali possibilità di spesa ed eventuali gap di mercato – commenta Armando Capone, CEO di Experian –. Condividendo fonti di dati inedite e insight a valore, puntiamo a fare sistema in un mercato in evoluzione e a individuare opportunità di sviluppo concrete sia per i produttori che per gli operatori finanziari”.”Proseguire la collaborazione con Experian avviata lo scorso novembre ci consente di arricchire sempre più il bagaglio di informazioni messe a patrimonio comune. Ormai abbiamo maturato uno storico di 28 mesi consecutivi, e la nostra capacità di elaborare analisi e studi diventa sempre più ampia ed affidabile. Stiamo studiando anche la possibilità di sviluppare degli approfondimenti mirati più granulari e dettagliati, per fornire un valore aggiunto ancora maggiore”, sottolinea Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.Le richieste di finanziamento dei primi mesi del 2024 preannunciano un nuovo incremento delle immatricolazioniL’andamento delle richieste di finanziamento delle automobili nuove è tendenzialmente anticipatorio dei trend di acquisto. Inoltre, la stagionalità sembra avere un impatto non indifferente, specialmente nel periodo estivo e a dicembre, con i consumatori che preferiscono immatricolare i nuovi veicoli all’inizio dell’anno. L’ultima variazione di richieste di finanziamento di agosto 2023, che ha denotato una fortecrescita sul periodo (+43,3%), si è poi riflessa nell’incremento delle immatricolazioni di settembre (+23%) e ottobre (+20%). Nell’ultima parte dell’anno, l’Osservatorio ha rilevato una progressiva stabilizzazione delle richieste di finanziamento, con variazioni percentuali in linea con i livelli del 2022. La crescita delle variazioni nei primi mesi del 2024, fino al +25% di aprile, fa quindi presupporre un nuovo incremento delle immatricolazioni. Le stime di accettazione delle richieste di finanziamento per tutto il comparto delle autonuove si attestano intorno al 75%.I consumatori preferiscono rate più piccole per periodi più brevi e maxi-pagamento finaleOltre a delineare le possibili tendenze per il futuro, l’Osservatorio Credit & Mobility offre anche una fotografia dello stato attuale dei consumi e della disponibilità economica degli italiani. Analizzando i contratti di finanziamento effettivamente stipulati per l’acquisto di automobili nuove entro marzo 2024, l’Osservatorio rileva come le preferenze della clientela si concentrano soprattutto sulle fasce di prezzotra i 15 e i 25 mila euro, che rappresentano il 37% dei finanziamenti concessi nel primo trimestre dell’anno, seguite dalle vetture sotto i 15mila euro, il 33,2% del totale. Per oltre la metà dei finanziamenti le rate mensili si attestano tra i 250 e i 350 euro con maxi-rata finalesotto i 15mila euro. Rispetto ai primi 3 mesi del 2023, la richiesta di rateizzazione entro i 250 euro è cresciuta del 19%, ma allo stesso tempo si nota anche uno slittamento della maxi-rata finale verso importi maggiori: dal +17% per un importo di 15mila euro al +27% per una rata da 20mila euro, fino al +37% per importi superiori ai 20mila euro. Relativamente alla durata dei finanziamenti, inoltre, il 64% delle richieste si colloca tra i 2 e i 4 anni, mentre per periodi di tempo più lunghi l’Osservatorio ha registrato un calo delle richieste pari al 24%. Questi elementi delineano come i consumatori tendano ad avere una minore disponibilità economica nell’immediato rispetto al passato, preferendo contrattualizzare rate più modeste e più facili da coprire, mentre prevedono più flessibilità già nel breve periodo, entro 2-3 anni, per estinguere l’intero pagamento. Infine, proprio la propensione a contrattualizzare rate mensili più basse ha portato il tasso di default sui finanziamenti concessi per le auto nuove ad attestarsi attorno allo 0,5% negli ultimi 12 mesi, un dato costantemente basso sin dal 2022. Grazie all’utilizzo di sistemi di informazione creditizia, infatti, le banche delle case automobilistiche hanno a disposizione uno strumento avanzato di controllo e selezione della clientela che consente di valutare le potenzialità di indebitamento e calibrare le rate in base alle fonti di reddito così da minimizzare i rischi, rendendo dunque possibile raggiungere un tasso di default così basso. Crescono le immatricolazioni di auto ibride, ma le auto a benzina sono ancora in forte espansione Analizzando le tipologie di vetture acquistate, si conferma una tendenza crescente all’acquisto di vetture ibride (HEV), che rappresentano il 38,6% delle immatricolazioni degli ultimi 4 mesi, una quota in crescita di 3,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento maggiore, però, riguarda i veicoli a benzina, 3,5 punti di quota in più nei quattro mesi, raggiungendo il 31% del totale dei veicoli acquistati. A causa dei ritardi nella emanazione degli ecoincentivi statali, annunciati già a fine novembre 2023, continuano afare fatica i segmenti delle auto ibride plug-in e delle auto elettriche, fermi rispettivamente al 3,2% e al 2,8% del totale delle auto nuove, in netta diminuzione dallo scorso anno. Si tratta di un fattore che sta contribuendo a rallentare la transizione energetica nel Paese e che impone una riflessione sulla necessità di renderli presto oggetto di una pianificazione più strutturata.Cresce anche il mercato dell’auto usata: +4,6% di richieste di finanziamento nel primo trimestre dell’annoA differenza dell’auto nuova, nel mercato dell’usato le richieste di finanziamento non sono anticipatorie di trend evolutivi. In linea generale, nel primo trimestre del 2024 sono cresciuti sia i trasferimenti di proprietà di autovetture che le richieste di finanziamento di auto usate, rispettivamente del +4,6% e +11,6% in confronto allo stesso periodo del 2023. Oltre tre quarti (75,9%) dei trasferimenti di proprietà riguardano veicoli con valore inferiore a 15mila euro, ed è proprio questo l’importo di finanziamento richiesto nel 60% dei casi. Ad essere maggiormente favoriti, i veicoli con alimentazione a benzina (39%) e diesel (45%). Per le auto usate le stime di accettazione delle richieste di finanziamento si attestano intorno all’80%, una percentuale più alta rispetto a quella delle auto nuove considerati gli importi richiesti più bassi. Nel caso delle auto usate il tasso di default negli ultimi 12 mesi si è attestato attorno all’1%. Più auto nuove al Centro- Nord, Campania prima regione per l’usatoAndando nel dettaglio della distribuzione sul territorio nazionale, la maggior parte degli acquisti di veicoli nuovi avviene al Centro-Nord, mentre nel Centro-Sud è prevalente il ricorso al credito per l’acquisto di auto usate. La Lombardia è la prima regione per richieste di finanziamento (21,5%) e la seconda per immatricolazioni di auto nuove (15%), preceduta in questo caso solo dal Trentino-Alto Adige (18%), dove però pesano in maniera significativa le immatricolazioni effettuate dalle società di noleggio. Segue la Toscana per le immatricolazioni (11% del totale) mentre il Lazio è al secondo posto per le richieste di finanziamento (12%). La Lombardia è al primo posto anche per i trasferimenti di proprietà (16%), seguita da Campania (9,5%) e Lazio (9,4%). È proprio la Campania la regione in cui si registrano maggiori richieste di finanziamento per le auto usate, pari al 17% del totale. Nel confronto tra le fasce di popolazione prese in esame dall’Osservatorio, emerge come i consumatori tra i 46 e i 60 anni rappresentino sia i principali acquirenti di auto nuove, con il 38% dei finanziamenti concessi e il 39% di richieste di finanziamento sul totale, ma anche di auto usate, con il 36% del totaledei trasferimenti di proprietà. Nel confronto con i dati dell’anno precedente, non emergono differenze significative riguardo alledistribuzioni per genere e per fasce anagrafiche. LEGGI TUTTO

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    BERS, due finanziamenti per 15 milioni di euro a Intesa Sanpaolo Banka

    (Teleborsa) – La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha finanziato Intesa Sanpaolo Banka, la controllata del gruppo bancario italiano attiva in Bosnia Erzegovina, per complessivi 15 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro nell’ambito del programma Go Green per le PMI e 8 milioni di euro nell’ambito del programma Go Digital.Questi nuovi fondi sono supportati da incentivi e assistenza tecnica, finanziati dall’Unione Europea, si legge in una nota.Il prestito di 7 milioni di euro per le PMI Go Green sarà utilizzato per promuovere gli investimenti nelle tecnologie green, compresi progetti di efficienza energetica e di energia rinnovabile. Il finanziamento di 8 milioni di euro di Go Digital sarà utilizzato per aiutare le PMI bosniache a soddisfare gli standard UE nel campo della protezione ambientale, della salute e sicurezza sul lavoro e della qualità e sicurezza dei prodotti, aumentando il livello di automazione e digitalizzazione impiegato nei processi operativi.La BERS ha investito più di 3 miliardi di euro in 223 progetti in Bosnia-Erzegovina da quando ha iniziato ad operare nel paese nel 1996. LEGGI TUTTO