Giugno 2024

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    Nuovo Codice della Strada, quando entrerà in vigore? Cosa ha detto Salvini

    (Teleborsa) – “Stiamo lavorando al nuovo codice della strada che conto sia norma entro luglio perché per l’esodo estivo conto che ci sia un po’ di buon senso sulle strade italiane”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla assemblea dell’Ance.”Mi fa piacere che chi ha sostenuto la Commissione Ursula fino all’altro ieri si sia reso conto che è stata un disastro eco estremista. Il Grean deal non ha senso ambientale, economico, industriale e sociale. Non puoi imporre per norma calando dall’alto sulle imprese e sul mondo della proprietà delle norme che non stanno in piedi socialmente e industrialmente. Capisco che la direttiva casa possa essere una opportunità ma la domanda è chi paga”. “Sarebbe curioso” che la Commissione europea fosse insediata “con la stessa squadra, con lo stesso, programma, con lo stesso progetto come se il voto di centinaia di milioni europei non ci fosse stato. Ecco nelle istituzioni europee una Commissione che nasce senza la presenza attiva e fattiva delle tre principali potenze, Italia, Francia e Germania sarebbe una partenza quanto meno curiosa. Si vota per le elezioni legislative in Francia il 30 giugno e 7 luglio, insediare i nuovi organismi europei prima che l’unica potenza nucleare europea e una potenza industriale vada a rinnovare la sua assemblea parlamentare mi sembra uno schiaffo alla democrazia”. LEGGI TUTTO

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    USA: vendite al dettaglio in recupero a maggio, ma sotto attese

    (Teleborsa) – Segnali di recupero dalle vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di maggio, si è registrata una variazione positiva dello 0,1% su base mensile, con un valore d’affari a 703,1 miliardi di dollari, dopo il -0,2% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è tuttavia inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,3%. Su base annua si è registrato un aumento del 2,3% dopo il +2,7% di aprile.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,1% su base mensile, inferiore al +0,3% del consensus, dopo il -0,2% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Orcel: niente “all-in” per M&A, valore titolo è ancora ottimo punto di ingresso

    (Teleborsa) – “Siamo più entusiasti di vedere quello che ci aspetta rispetto a quanto abbiamo fatto, anche perché con una normalizzazione dei tassi e del costo del rischio sarà chiara la differenza tra la performance vera rispetto a quella di tutti gli altri trainata dal mercato”. Lo ha affermato Andrea Orcel, CEO di Unicredit, durante l’Italian CEO Conference di Mediobanca.”Abbiamo una indiscussa cost leadership e pensiamo che possiamo migliorare ancora, mentre altri non saranno capaci di tenere i costi stabili nei prossimi anni – ha detto – Abbiamo ridotto il cost of risk, che ora è best-in-class, e – con le overlays e le extra-provisions che abbiamo – lo terreno a un livello basso. Inoltre, siamo leader nella generazione organica del capitale”.Per quanto riguarda la top-line, “non abbiamo questioni sulle commissioni, perché siamo ottimisti che cresceranno, mettendoci in una posizione di vera forza. Siamo diversificati più degli altri, con investimenti, assicurazione, pagamenti, capital markets e altre aree. Oltre alla crescita del mercato, abbiamo l’impatto degli investimenti e delle internalizzazioni, che si aggiungerà alla crescita generale”.Sull’NII, “vogliamo avere un good NII, che – coperto il costo del rischio durante il ciclo – è superiore al cost of equity. Quindi la nostra natura capital light e la natura poco rischiosa delle commissioni – oltre a quello già spiegato sopra – continuerà a darci leadership sul ROTE, sulla crescita dell’EPS, sulla distribuzione e sulla crescita dell’utile”.Come prevedibile, gran parte della conversazione è stata sulla prospettive di M&A, considerando il grande capitale in eccesso di cui dispone la banca milanese. “Siamo concentrati su quanto valore possiamo creare nei prossimi tre anni e come possiamo miglioralo, e sappiamo che lo creeremo internamente – ha detto Orcel – Quindi il caso base è continuare a crescere e restituire capitale agli azionisti. Sarebbe però meglio impiegare parte o tutto del capitale in eccesso nella giusta transazione”. “Penso che sarebbe meglio una transazione che migliora il gruppo in diverse direzioni, perché vogliamo consolidare in maniera bilanciata in vari paesi, per non essere troppo esposti in un paese solo – ha spiegato – E sono pochi i target che rispettano questi elementi. Comunque credo che se fai un deal “all-in” ti esponi troppo a un paese”.”Sappiamo però che non sempre puoi scegliere, quindi siamo pronti, sappiamo cosa c’è fuori, siamo molto ansiosi di vedere cosa succede quanto i tassi calano e quando i prezzi saranno più allinearti a un livello che rende fare acquisizioni più conveniente”, ha aggiunto, sottolineando che comunque non farà compromessi sul giusto prezzo: “Andare veloci a fare M&A e distruggere valore non è quello che vogliamo fare”, quindi “faremo M&A solo se accelererà ciò che stiamo facendo”.Con riguarda alla scelta tra dividendo in azione e riacquisti di azioni, ha detto: “Il nostro mix di distribuzione non è solo una nostra scelta, ma tiene anche conto di cosa gli investitori preferiscono, e facciamo un buon lavoro a bilanciare questi aspetti”. “Vogliamo avere un cash dividend generoso ma non eccessivo, anche perchè i buyback sono più flessibili e possono essere aggiustati nel modo migliore”, non dimenticando che “dobbiamo dare agli investitori il capitale che abbiamo se non possiamo impiegarlo in maniera più profittevole”. Quando gli è stato chiesto cosa direbbe a chi fin qui non ha creduto a UniCredit e non è salito sul rally che ha portato il titolo a triplicare di valore in due anni, ha affermato: “Se guardi cosa è successo dal 2021 in poi è una chiara storia di ristrutturazione, dove abbiamo rispettato quanto annunciato. Se guardi dalla fine del 2023 la situazione è cambiata e ci siamo mossi da una situazione restructuring a blue-chip, con tutti gli indicatori al top del settore e meno rischio. Il mercato però non è ancora cambiato nel modo in cui ci considera, quindi nei vari indicatori siamo ancora indietro rispetto ai peer. Penso sia ancora un ottimo punto di ingresso se guardi a questi elementi e se tieni conto di quello che intendiamo fare”. LEGGI TUTTO

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    Blackstone, offerta da 1,7 miliardi di dollari per la giapponese Infocom

    (Teleborsa) – Blackstone, colosso statunitense del private equity, ha annunciato la propria intenzione di fare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) per le azioni ordinarie di Infocom, fornitore leader di fumetti digitali. Si tratta della più grande transazione di private equity annunciata o conclusa in Giappone quest’anno, nonché il più grande investimento di Blackstone su questo mercato fino ad oggi da parte della divisione Private Equity e il terzo investimento del team annunciato negli ultimi sei mesi (dopo I’rom Group e Sony Payment Services), che rappresenta un impegno significativo nei confronti del mercato.Mecha Comic di Infocom è uno dei principali fornitori giapponesi di fumetti online e leader di mercato per le donne giapponesi di età pari o superiore a 30 anni. L’offerta ammonta a 275,8 miliardi di yen (circa 1,74 miliardi di dollari) , ha detto separatamente Infocom.”Siamo entusiasti di iniziare la nostra partnership con Infocom, che ha solide attività nel campo dell’Information Technology e una piattaforma leader di intrattenimento digitale – ha commentato Atsuhiko Sakamoto, Head of Private Equity, Blackstone Japan – Si tratta della continuazione del nostro impegno a investire in aziende di alta qualità e orientate alla crescita in Giappone e a trasformarle in leader di mercato”.(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE, ispezione antitrust su società di consulenza per indagine su settore pneumatici

    (Teleborsa) – La Commissione europea sta effettuando ispezioni senza preavviso presso la sede di una società di consulenza in due Stati membri. La Commissione teme che la società possa aver violato le norme antitrust dell’UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive, si legge in una nota.Le ispezioni odierne vengono condotte nel contesto di un’indagine per la quale la Commissione aveva effettuato ispezioni all’inizio del 2024. La Commissione teme che la società di consulenza possa aver facilitato o istigato il presunto coordinamento dei prezzi tra i produttori di pneumatici, che presumibilmente hanno utilizzato anche canali di comunicazione pubblici per colludere.I funzionari della Commissione erano accompagnati dai loro omologhi delle competenti autorità nazionali garanti della concorrenza degli Stati membri in cui sono state effettuate le ispezioni.Le ispezioni senza preavviso costituiscono una fase investigativa preliminare su sospette pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga tali ispezioni non significa che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l’esito dell’indagine stessa. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, ANCE: “Ha permesso crescita Italia. Ora 7 miliardi di lavori fermi”

    (Teleborsa) – “Ci sono già 7 miliardi di lavori fermi che rischiano di lasciare scheletri urbani”. È questo l’allarme lanciato dalla presidente dell’Ance, Fedeerica Brancaccio, in occasione della Assemblea nazionale della Associazione dei costruttori edili facendo il punto sulla situazione dei lavori legati al Super Bonus che ha visto molteplici cambiamenti normativi in corso d’opera per gli effetti pesanti sul debito pubblico per spese sfuggite ai controlli. “Il più grande indiziato di sperpero pubblico degli ultimi anni è stato il Superbonus 110%. Sono stati usati toni aspri e talvolta poco istituzionali – ha evidenziato Brancaccio – che hanno evidenziato solo gli aspetti negativi di una misura che nel biennio 2021-2022 ha consentito all’Italia di crescere a ritmi superiori a quelli della Cina (+12,3 Pil contro il loro +11,3). A che prezzo si dirà. Certo troppo alto e con grandi sprechi che però potevano essere evitati se fossimo stati ascoltati. Il resto è storia recente di continui interventi legislativi che hanno portato a un guazzabuglio normativo, per giunta retroattivo, e siamo ancora in attesa di capire come andrà a finire per i contratti già stipulati. E intanto ci sono già 7 miliardi di lavori fermi che rischiano di lasciare scheletri urbani. Con gravi ripercussioni economiche e sociali sulla vita di cittadini e imprese. Pensiamo a cosa accadrebbe se i contratti che regolano vita e lavoro di ognuno di noi potessero essere stravolti in continuazione senza il nostro assenso: dormiremmo sonni tranquilli?”. Positivo il giudizio dell’Ance sulla direttiva europea Case green. “La direttiva Case green, appena approvata in Europa, offre una opportunità. Dobbiamo saperla cogliere senza timore. Bene certo ha fatto l’Italia a spingere per una revisione della proposta iniziale che appariva velleitaria e ideologica – ha sottolineato Brancaccio in occasione della assemblea nazionale –. Il testo definitivo è un buon compromesso sul quale dobbiamo lavorare tutti. L’obiettivo è comune, ambizioso e necessario. Portarlo a termine è un impegno che abbiamo preso con le prossime generazioni”.Pollice alzato anche per quanto riguarda il Piano casa voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “È giusto – ha detto la presidente dell’Ance – pensare a soluzioni per aiutare le famiglie a migliorare le proprie abitazioni come fa il Decreto salva casa voluto dal Ministro Salvini. Ci auguriamo che il costo che i cittadini sosterranno per sanare queste piccole irregolarità sia destinato a interventi a favore della casa e della rigenerazione urbana. Un primo passo al quale speriamo segua presto una politica che in Italia manca da quasi 70 anni. Dobbiamo rinnovare il patrimonio edilizio esistente, sostituendo vecchi edifici, demolendo e ricostruendo: unico modo, questo, per recuperare nuovi spazi urbani e contrastare gli effetti della crisi climatica in atto. Interventi che devono diventare ordinari e non eccezionali”. L’appello rivolto al Governo è quello – ha detto Brancaccio – di “promuovere un Programma nazionale di lungo respiro, le cui priorità dovranno essere considerate dall’Europa ‘fattori rilevanti’, così come avviene ora solo per le spese militari, in modo da non incidere sui vincoli contabili. Un nuovo Piano strategico che dovrà occuparsi di mobilità, connessione, sostenibilità, inclusione e servizi alla persona. E che consenta di prevenire il rischio idrogeologico e sismico, in tempi adeguati e nel rispetto dei territori coinvolti. Il ddl sulla ricostruzione – ha evidenziato la presidente dell’Ance – può fornire un importante strumento in tal senso, grazie anche alla preziosa esperienza quotidiana dei Commissari. Il momento giusto per lanciarlo è ora così che possa diventare la colonna portante del prossimo Def che si definirà dopo l’estate. Un Piano che parta da una visione per le nostre città, per l’efficientamento energetico e la sicurezza degli edifici, per la sistemazione del territorio, per una rete sempre più efficiente di infrastrutture materiali e immateriali. Obiettivi che vanno perseguiti con costanza e con misure adeguate, da qui ai prossimi 10, 20 anni. Bisogna “prendere atto che le risorse pubbliche non basteranno: le necessità saranno superiori alle disponibilità. Non abbiamo quindi altra strada se non quella di coinvolgere i privati che possono fornire la spinta necessaria a far partire tanti progetti di sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    Saras, Vitol perfeziona acquisto della quota di Moratti. Franco Balsamo AD

    (Teleborsa) – Vitol ha completato l’acquisto dell’intera partecipazione detenuta da Massimo Moratti S.a.p.A., Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. (collettivamente la Famiglia Moratti) in Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, pari al 35,019% del capitale sociale. Pertanto, Vitol detiene ora, direttamente e indirettamente, il 45,48% del capitale.”Per me, i miei figli, i miei nipoti e la mia famiglia è un momento carico di emozioni legato alla felice, lunga storia assieme, ma che viviamo con la certezza che l’ingresso di un protagonista primario del settore energetico come Vitol garantirà alla Società, ai dipendenti e alla comunità locale un grande futuro”, ha dichiarato Massimo Moratti.”Siamo lieti di aver completato questo importante passo – ha detto Russell Hardy, CEO di Vitol – Non vediamo l’ora di mettere a disposizione la nostra esperienza e di lavorare con il team management locale su questo prossimo capitolo di Saras. Siamo consapevoli delle nostre responsabilità, sia nei confronti della Società che dei suoi stakeholder, e rimaniamo impegnati a investire nel futuro di Saras”.A seguito del perfezionamento, Varas promuoverà un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria sul capitale non attualmente detenuto.Angelo Moratti (membro del Comitato Indirizzo e Strategia), Angelomario Moratti (membro del Comitato Indirizzo e Strategia), Gabriele Moratti (membro del Comitato Indirizzo e Strategia), Giovanni Moratti (membro del Comitato Indirizzo e Strategia e del Comitato Rischi e Sostenibilità), i quali sono tutti amministratori non esecutivi e non indipendenti di Saras, hanno rassegnato, con effetto immediato, le proprie dimissioni.Si è tenuta quindi una riunione del CdA nell’ambito della quale il consiglio ha nominato per cooptazione i seguenti nuovi amministratori: Thomas Baker (membro non esecutivo e non indipendente), Clive Christison (membro non esecutivo e non indipendente), Dat Duong (membro esecutivo e non indipendente) e Ciprea Scolari (membro non esecutivo e non indipendente). Massimo Moratti ha rimesso le deleghe operative e i poteri conferitegli dal CdA, ma continuerà a rivestire la carica di presidente fino al settlment dell’offerta.Il CdA ha anche approvato la nomina di Franco Balsamo come Amministratore Delegato. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari sale più dell’Europa grazie alle banche

    (Teleborsa) – La Borsa milanese splende sui principali listini europei, che mostrano buoni guadagni. Sul fronte macroeconomico, la fiducia degli investitori tedeschi è migliorata a giugno, ma meno del previsto, mentre in Eurozona l’inflazione di maggio è stata confermata in rialzo del 2,6% su anno.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,16%. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,26%. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 80,32 dollari per barile.In discesa lo spread, che retrocede a quota +146 punti base, con un decremento di 6 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,87%.Tra le principali Borse europee sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un moderato +0,16%, bilancio positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,29%, e sostanzialmente tonico Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,38%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 33.263 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share continua la giornata in aumento dell’1,03%. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,56%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,21%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, bilancio decisamente positivo per Unicredit, che vanta un progresso del 2,96%. Buona performance per Leonardo, che cresce del 2,80%. Sostenuta Saipem, con un discreto guadagno del 2,53%. Buoni spunti su Intesa Sanpaolo, che mostra un ampio vantaggio del 2,21%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Moncler, che prosegue le contrattazioni a -3,11%. Sostanzialmente debole Pirelli, che registra una flessione dell’1,38%. Si muove sotto la parità Amplifon, evidenziando un decremento dello 0,64%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Maire Tecnimont (+3,31%), Technogym (+3,26%), GVS (+2,58%) e OVS (+2,49%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Pharmanutra, che prosegue le contrattazioni a -1,08%. Contrazione moderata per Philogen, che soffre un calo dello 0,75%. Sottotono Alerion Clean Power che mostra una limatura dello 0,71%. Deludente Cementir, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO