Giugno 2024

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    BAT investe sull’Italia: da Innovation Hub di Trieste valore aggiunto per 15 milioni di euro

    (Teleborsa) – BAT, l’azienda leader nei beni di largo consumo con un portfolio prodotti multi-categoria nel settore del tabacco, celebra in questi giorni, un anno di attività del suo Innovation Hub a Trieste. L’impegno in Friuli Venezia Giulia si concretizza con un investimento complessivo fino 500 milioni di euro in 5 anni a Trieste. In un solo anno di attività, BAT Trieste – secondo uno studio commissionato al MIB Trieste School Of Management – ha investito 84 milioni di euro, generato un valore della produzione di 23 milioni di euro, effettuato acquisti da fornitori del Friuli Venezia Giulia per oltre 10 milioni di euro e creato un Valore Aggiunto di 15 milioni di euro, quasi interamente a vantaggio del territorio di Trieste e del Friuli Venezia Giulia.Dallo studio MIB emerge che BAT Italia ha investito in Friuli Venezia Giulia oltre 10 milioni di euro in poco più di due anni per dare il proprio impulso alla comunità, creando una filiera di fornitori e una profonda relazione con partner istituzionali e scientifici. L’azienda ha contribuito in maniera consistente a promuovere il territorio nel tessuto industriale nazionale e internazionale in eventi come la posa della prima pietra dello stabilimento, la cerimonia per la chiusura del tetto, quindi l’inaugurazione e la National Conference che ha portato oltre 600 dipendenti del Gruppo a Trieste. Dalla Barcolana al Festival del Cambiamento, al calendario di eventi per favorire le competenze digitali realizzato dal Growth Hub, fino alle importanti partnership istituzionali. In meno di tre anni BAT è entrata nel “tessuto connettivo” del Friuli Venezia Giulia: ha scelto di essere parte del MIB Trieste School of Management, è entrata in Confindustria, ha attivato forti relazioni con Università di Trieste, BIC, Friulia e Area Science Park, e sta lavorando ora nell’ottica di collaborare con l’Urban Center: un percorso di partnership e affiliazioni che creano e creeranno in futuro valore per la comunità.”BAT – ha dichiarato l’amministratore delegato di BAT Italia Fabio de Petris – ha una forte cultura aziendale: da quando abbiamo avviato il nostro progetto per Trieste abbiamo investito per avere qui uno stabilimento da subito carbon neutral e per sviluppare a Trieste il nostro Growth Hub, un ecosistema formato dalla nostra realtà, aziende e start up, capaci di attivare nuove energie positive per BAT e per la città. La scelta di Trieste non è stata casuale, perchè oltre alla sua strategica posizione geografica, la città – già “Città Europea della Scienza 2020″ – è un centro di eccellenza riconosciuto a livello mondiale nella ricerca e nella scienza ed è quella con il più alto numero di ricercatori in Europa, con 30 centri di ricerca attivi. Da rilevare anche il ruolo che BAT Trieste sta avendo sul fronte dell’incoming: stiamo presentando l’impianto a colleghi provenienti da tutto il mondo che arrivano qui per conoscere il nostro Innovation Hub, ma anche la città di Trieste. Solo nei primi mesi del 2024 abbiamo portato quasi mille persone dall’Italia e dall’estero, compresi i componenti del nostro Management Board, il CEO Tadeu Marroco e stiamo avviando un programma di incoming per media nazionali e internazionali. Si tratta di azioni che certamente riguardano BAT, ma che avvantaggiano e arricchiscono tutto il territorio”.E se sul territorio triestino l’azienda è parte integrante della comunità, a livello nazionale contribuisce all’economia con: 2 miliardi di euro all’anno di accise e IVA versate; circa 130 milioni di euro/anno investiti nell’acquisto in Italia di nuovi macchinari e attrezzature industriali; un portfolio fornitori che comprende per oltre l’80% piccole e medie imprese italiane; l’acquisto di Tabacco prodotto in Italia (per un valore complessivo stimato di circa 60 milioni di euro in 3 anni).”Abbiamo chiesto al MIB – ha commentato Andrea Di Paolo, presidente di BAT Trieste – di analizzare e riclassificare il nostro bilancio per mettere in evidenza il valore aggiunto diretto di BAT Trieste per la città e il Friuli Venezia Giulia e gli investimenti locali in termini di scelta dei fornitori: dal momento della scelta del sito e, a seguire, con lo sviluppo del nostro progetto, abbiamo investito sulle persone e sulla città stessa. Trieste ci ha accolti con grande entusiasmo e apertura, le amministrazioni hanno svolto una funzione di controllo, supporto e ascolto, e di questo siamo grati: era importante rendere conto della ricchezza creata a vantaggio degli stakeholders, quantificata in 15 milioni di Valore Aggiunto – sono oltre 40mila euro al giorno – una tappa di un lungo percorso, per noi appena iniziato”.Le analisi del MIB non tengono in considerazione la costruzione delle infrastrutture – affidate a Interporto, che le ha poi affittate a BAT per i prossimi 50 anni – ma gli investimenti sulle linee produttive, in corso anche nel 2024, la gestione operativa e l’assunzione di 114 dipendenti nel 2023, di cui 79 operai e 35 fra impiegati e quadri, da allora già aumentati e arrivati alla soglia dei 150 addetti. “Uno degli elementi che reputo più interessanti dal punto di vista delle risorse umane – ha detto ancora Di Paolo – è che abbiamo certamente assunto molte persone del territorio, ma abbiamo anche portato a Trieste professionisti che hanno scelto, sia dall’Italia che dall’estero, di venire a lavorare e di stabilirsi qui: è un arricchimento dal punto di vista della cultura aziendale, ma anche nuova linfa per la città, che così può rinforzare le classi d’età più giovani di residenti con tutto l’arricchimento culturale, sociale oltre che economico che ne deriva”.L’arrivo di BAT a Trieste ha contribuito a diffondere, come si legge nel rapporto del MIB, “anche sul territorio le caratteristiche fondamentali del Gruppo: crescita, investimenti, impegno nel raggiungimento di un futuro sostenibile”.”Lo studio che ci è stato affidato – rileva Andrea Tracogna, direttore scientifico di MIB e docente all’Università di Trieste – conferma la grande attenzione che imprese come BAT attribuiscono alla valutazione del loro impatto sulla comunità locale e sugli stakeholder. Si tratta di una sensibilità ancora nuova per il mondo del business, ma che è destinata a diffondersi rapidamente, anche in conseguenza alla crescita di interesse verso i temi ESG e di sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, il 48% dipendenti affronta il burnout ma l’inclusione può dimezzare lo stress

    (Teleborsa) – A un certo punto della carriera, la maggior parte dei dipendenti nel mondo ha sperimentato sintomi di burnout, ovvero uno stato di esaurimento caratterizzato da scarsa motivazione e sensazione di inefficienza. Secondo una recente ricerca di Boston Consulting Group (BCG) intitolata “Four Keys to Boosting Inclusion and Beating Burnout” e condotta su 11.000 lavoratori in otto Paesi di diverse aree geografiche, mediamente il 48% indica che sta attualmente affrontando il burnout. “Sappiamo che nei primi 4 mesi del 2024, il numero di italiani che manifestano disagio sul lavoro è aumentato rispetto all’anno scorso[1], una situazione allarmante che non può essere ignorata dalle aziende.” Spiega Sara Taddeo, BCG Diversity, Equity & Inclusion Senior Manager. “Lo sviluppo di ambienti inclusivi potrebbe giocare un ruolo importante poiché è direttamente collegato al benessere dei dipendenti. Quando questi si sentono inclusi, infatti, sono anche più motivati, produttivi e hanno maggiori probabilità di non abbandonare il lavoro. A dimostrarlo è il riscontro della prevalenza di sintomi da burnout in alcuni gruppi di dipendenti: donne, membri della comunità LGBTQI+, persone con disabilità e i lavoratori senza postazione fissa, che lo sperimentano fino al 26% in più rispetto al resto della popolazione aziendale.”BCG ha quantificato il sentimento di inclusione dei dipendenti nel proprio posto di lavoro utilizzando l’indice BLISS, uno strumento statistico che ne identifica i fattori a maggiore impatto. Dai risultati emerge che burnout e inclusione sono strettamente legati in tutti i mercati analizzati: la probabilità di burnout aumenta con una bassa inclusione in ogni mercato, da 1,2 a 2,6 volte. Allo stesso tempo, quando l’inclusione aumenta, dal quartile più basso a quello più alto, il burnout si dimezza, dimostrando che l’inclusione dovrebbe essere parte della soluzione per ridurlo.Come anticipato, per alcuni gruppi di lavoratori è più frequente riscontrare i sintomi del burnout, poiché si trovano spesso ad affrontare disagi sul posto di lavoro dovuti ad atteggiamenti discriminatori, stigmatizzazione e bassa rappresentanza.I quattro elementi che hanno il maggiore impatto sul senso generale di inclusione dei dipendenti, secondo BCG, sono: accesso alle risorse, supporto da parte della leadership, senso di sicurezza psicologica con il proprio manager diretto, opportunità eque di crescita. Quando i dipendenti sentono che questi sentimenti sono affrontati in ambito lavorativo, si sentono più inclusi e meno esausti. Sentimenti che, tuttavia, oltre a risultare particolarmente rilevanti, sono anche quelli in cui i rispondenti hanno indicato i livelli di soddisfazione più bassi.Sentirsi inclusi può significare molte cose diverse per persone diverse, ma concentrarsi su questi quattro elementi potrebbe essere un punto di partenza per fare le domande giuste ai propri dipendenti e comprenderne l’esperienza, fino a elaborare delle soluzioni efficaci. Una potrebbe essere quella di conoscere le proprie persone per progettare benefit che rispondano alle loro esigenze. Le aziende dovrebbero applicare lo stesso rigore con cui comprendono i propri clienti, anche ai dipendenti: sapere cosa serve per avere lavoratori felici, motivati e fidelizzati, identificandone allo stesso tempo i punti deboli. Utilizzando questi dati come guida, le organizzazioni possono prevedere iniziative per offrire supporto adattato ai propri dipendenti. Questo non significa necessariamente offrire più benefit, ma costruire un’offerta con la consapevolezza che una taglia non va bene per tutti. Esempi potrebbero essere servizi di assistenza all’infanzia e agli adulti, programmi di consulenza e assistenza finanziaria, maggiori opzioni di orario lavorativo flessibile.Anche i ruoli ai vertici acquisiscono un valore importante, quando i manager comprendono il valore di ambienti in cui ci si sente supportati e arricchiti. I migliori team leader non si limitano a gestire il lavoro della propria squadra, ma incoraggiano la collaborazione, creano ambienti di lavoro produttivi e facilitano le comunicazioni a 360 gradi. Capacità che la leadership attuale non può non avere per contribuire a migliorare il sentimento di inclusione di tutti.I manager più forti dimostrano di apprezzare la diversità e l’inclusione condividendo aspetti della propria identità, valorizzando le voci e le prospettive dei gruppi sottorappresentati e favorendo le relazioni tra i membri del team con background diversi.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ZES, Gagliardi (Odcec Napoli): “Commercialisti accompagneranno le imprese in questa nuova opportunità”

    (Teleborsa) – “Il decreto attuativo del credito d’imposta per gli investimenti in area ZES è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le imprese avranno un mese di tempo per poter presentare le domande. Questa è senza dubbio la novità più importante, ma non l’unica. Ci sono agevolazioni per il lavoro al Sud oltre a quelle legate alle semplificazioni, per favorire nuovi investimenti sempre nel Mezzogiorno. In questo contesto il ruolo del commercialista è cruciale nell’accompagnare le imprese per sfruttare le occasioni che si sono presentate”. Queste le parole di Maria Cristina Gagliardi, consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti di Napoli in apertura del convegno “La ZES unica per il Mezzogiorno: le ultime novità”, che si è svolto a Palazzo Calabritto presso la sede dell’Odcec partenopeo, presieduto da Eraldo Turi.”Siamo nella fase in cui dovrebbero cominciare a vedersi gli effetti di quelle azioni poste in campo nei mesi precedenti – ha sostenuto Giosy Romano, presidente dell’ASI di Napoli –, anche attraverso l’esame delle istruttorie tese al rilascio delle autorizzazioni uniche, che immagino siano in capo alla ZES unica in procinto di essere emanate. Siamo davanti a una visione legislativa differente da quella precedente – ovviamente tutto è in qualche modo legato all’emanazione del piano strategico nazionale, che dovrà individuare i settori da sviluppare nei vari territori”.Margherita Interlandi, docente ordinaria di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha sottolineato che “di fronte a una grande occasione per il Sud, come per tutti i grandi cambiamenti, c’è bisogno di tempo perché queste novità diventino completamente funzionali e funzionanti. Servirà una forte e importante collaborazione tra le istituzioni locali, tra la struttura di missione, che è fortemente impegnata in questi mesi a esaminare le prime istanze e a elaborare il piano strategico che sarà lo strumento determinante per costruire questa visione del Mezzogiorno soprattutto nell’ottica di attrarre i grandi investimenti”.Il punto di vista degli imprenditori è stato espresso da Vittorio Genna, vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli. “Finalmente, – ha detto Genna – registriamo lo sblocco degli investimenti per quanto riguarda i perimetri di attuazione di questa ZES, ma siamo preoccupati dalle lungaggini della cabina di regia romana che, ricordiamo, ancora non è stata identificata. Questo potrebbe portare a dei rallentamenti. Ci aspettiamo un’ampia partecipazione delle imprese alle possibilità di finanziamento, un’accelerazione nei decreti attuativi del governo e una maggiore attenzione verso il sud”.Per Stefano Ducceschi, presidente della Commissione ZES dell’Odcec di Napoli “Il Mezzogiorno aveva necessità di una ZES, che adesso è unica. L’auspicio è che questa struttura sia sempre di più in grado di attrarre investimenti, soprattutto dagli investitori esteri, che guardano con attenzione a questo nuovo strumento. Con la consapevolezza che lo sviluppo dell’Europa e dell’Italia passano dal Sud”.All’incontro sono intervenuti anche Monica Palumbo (Comitato scientifico Commissione ZES: Rapporti con investitori esteri e interlocutori istituzionali) che si è soffermata sul credito d’imposta Zes evidenziando le modalità operative; Umberto Carrettiere (Agenzia delle Entrate direzione provinciale I di Napoli), che ha parlato dell’attività di controllo dell’AdE in tema di crediti d’imposta ZES e Angela Labattaglia (vice presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli), che ha illustrato le novità in materia di lavoro per la Zes Unica. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori in leggero miglioramento a giugno

    (Teleborsa) – A giugno 2024, la fiducia dei consumatori è aumentata ulteriormente, di 0,3 punti percentuali (pp.) sia nell’UE che nell’area dell’euro. Lo comunica la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN).A -12,9 punti (UE) e -14,0 punti (area euro), la fiducia dei consumatori è ancora leggermente al di sotto della sua media a lungo termine.(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    First Capital, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 24,4 euro per azione (dai precedenti 22,4 euro) il target price su First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo, visto l’upside potenziale del 40%.Gli analisi scrivono che l’andamento positivo del fair value del portafoglio e l’incasso legato all’offerta delle azioni Net Insurance e Labomar alle OPA ha permesso alla società di aumentare la distribuzione del dividendo a 0,67 euro per azione (yield intorno al 4%).Viene anche ricordato che a marzo 2023 First Capital ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione di una partecipazione dell’88,5% in Invest Italy SIM (ISIM). A fine 2023 ISIM ha ricevuto l’ok da Borsa Italiana per agire come EGA (Euronext Growth Advisor) sul segmento Euronext Growth Milan (EGM), mentre a gennaio 2024 ha annunciato l’acquisizione di Value Track, boutique di consulenza indipendente focalizzata su PMI italiane. “Queste operazioni, a nostro avviso, hanno rafforzato il posizionamento di First Capital nel segmento delle PMI italiane, ampliando il suo portafoglio di servizi per includere la consulenza per quotazioni e società quotate sull’EGM”, viene sottolineato.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    LITIX avvia bookbuilding per quotazione su Euronext Growth Milan

    (Teleborsa) – LITIX, PMI Innovativa attiva in Italia nel settore della lavorazione artistica del marmo, ha avviato il bookbuilding per la quotazione su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. L’ammissione è prevista il 4 luglio 2024, con il debutto a Piazza Affari nei giorni successivi.L’offerta comprende azioni ordinarie di nuova emissione rivolta ad investitori qualificati e non, e l’intervallo di prezzo indicativo all’interno del quale verrà individuato il prezzo finale è di 1,40 – 2,00 euro per azione ordinaria. Nnel capitale sociale sono presenti Azioni a Voto Plurimo (10 voti per ciascuna azione) non oggetto di ammissione alle negoziazioni, di titolarità di Bianco S.r.l. e Bernini S.r.l., società rispettivamente riconducibili a Giacomo Massari, Presidente e Amministratore Delegato, e Filippo Tincolini, Amministratore Delegato.LITIX nasce nel 2023 dalla fusione per incorporazione di Robotor (fondata nel 2019) in Tor Art (fondata nel 2004). Nel 2023, inoltre, è stata costituita Aivox, il cui capitale sociale è detenuto dalla società per il 60%.Il gruppo svolge la propria attività attraverso le business units di seguito descritte: Robotor (fatturato pari al 38,2% del totale consolidato 2023) attiva, in uno stabilimento produttivo sito in Carrara, nella progettazione e realizzazione di isole robotiche per la lavorazione del marmo e altri materiali lapidei e compositi; Torart (fatturato pari al 61,4% del totale consolidato 2023) attiva, in un immobile sito anch’esso in Carrara, nella lavorazione del marmo e della pietra in genere dove, attraverso l’utilizzo dei robot antropomorfi, vengono realizzate opere commissionate da artisti, architetti, musei e privati; Aivox (fatturato pari allo 0,4% del totale consolidato 2023) attiva, in uno stabilimento produttivo sito a Villasanta (MB), lavora all’incrocio tra design, software e produzione. AIVOX offre servizi in ingegneria e automazione dei processi, lavorazione CNC, stampa 3D su grande scala e produzioni raffinate per l’industria. Ha competenze in design parametrico, ingegneria computazionale, intelligenza artificiale.Il gruppo impiega 22 dipendenti, e al 31 dicembre 2023 i ricavi consolidati sono pari a 4,60 milioni di euro, di cui il 70% relativo a clienti residenti all’estero e il 30% a clienti residenti in Italia, mentre i ricavi dell’emittente sono pari a 4,58 milioni di euro.”La scelta di quotarsi sull’EGM è stata dettata dal desiderio e dalla volontà di crescere e di affermarsi a livello internazionale – ha detto Massari – Un’azienda che entra in Borsa lo fa per espandersi e svilupparsi. Le nostre direttrici strategiche saranno l’innovazione, l’espansione della capacità produttiva, attrazione di nuovi talenti, sia per linee interne che esterne”.Nell’ambito della procedura di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan, LITIX è assistita da Integrae SIM in qualità di Euronext Growth Advisor e Global Coordinator, dallo studio legale Grimaldi Alliance in qualità di Advisor Legale, da RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile in qualità di Audit Firm, dallo Studio Bonafè Grifoni e Associati in qualità di Fiscal Advisor e lo Studio Dott. Davide Benedini per le attività di due diligence in ambito giuslavoristico e payroll. LEGGI TUTTO

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    Wall Street ancora sostenuta da Nvidia mentre si valutano dati macro

    (Teleborsa) – Tornano agli scambi, dopo una giornata di festività, con il segno più gli indici statunitensi S&P 500 e Nasdaq, che continuano a beneficiare dei rialzi di Nvidia, mentre gli investitori digeriscono i nuovi dati macroeconomici per capire lo stato di salute dell’economia e la direzione della politica monetaria.Nvidia, che è diventata la società quotata con il maggior valore al mondo, beneficia di notizie positive dal settore, con Dell e Super Micro Computer che hanno ricevuto ordini di server per la startup AI di Elon Musk.Sul fronte macro, le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono state poco mosse nell’ultima settimana, attestandosi a 238.000 mila, dopo un grande balzo nel periodo precedente; la costruzione di nuove case è crollata a maggio, con i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo che indeboliscono lo slancio del settore immobiliare; l’indice della Fed di Filadelfia di giugno è stato inferiore alle stime; il deficit delle partite correnti è stato in aumento nel 1° trimestre.Tra gli annunci societari, Accenture ha previsto una crescita dei ricavi annuali superiore alle stime, con la crescente adozione dell’intelligenza artificiale che compensa la crescita lenta della spesa aziendale; Honeywell ha accettato di acquistare CAES Systems per 1,9 miliardi di dollari dalla società di private equity Advent International.Guardando ai principali indici del listino USA, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 38.841 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 5.501 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,26%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,38%). LEGGI TUTTO

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    Rifugiati, richiamo di Mattarella: tutela è “obbligo internazionale e morale”

    (Teleborsa) – “La Repubblica Italiana garantisce la tutela” dei rifugiati “con un approccio multilaterale ispirato ai principi della responsabilità degli Stati e del rispetto della dignità della persona. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato sottolineando che “il nostro Paese resta impegnato nella promozione di strumenti innovativi, quali i corridoi umanitari e lavorativi.”Si tratta di un obbligo internazionale e di un dovere morale di solidarietà coerente con i principi della Costituzione”, ha aggiunto. “In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato desidero sottolineare la necessità per la Comunità internazionale di affrontare le cause profonde delle migrazioni forzate, realizzando così le condizioni affinché nessun individuo sia costretto a fuggire dal proprio paese per salvaguardare la propria vita e i propri diritti fondamentali” aggiunge Mattarella.”Tale sfida globale richiede l’attivo coinvolgimento della società civile, oltre che delle istituzioni e delle agenzie internazionali. Organizzazioni del terzo settore, enti religiosi, il settore privato e spesso anche singoli cittadini svolgono in favore dell’integrazione dei rifugiati un ruolo meritevole del più sincero apprezzamento”, ha concluso il Capo dello Stato. LEGGI TUTTO