Giugno 2024

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    SIOS24 Summer: nei primi sei mesi dell’anno crescono finanziamenti in startup innovative (+3%)

    (Teleborsa) – Nei primi sei mesi del 2024 in Italia cresce il numero di operazioni di finanziamento in startup (87, rispetto alle 84 realizzate dodici mesi fa) ma cala vistosamente il valore totale degli investimenti. Se da un punto di vista complessivo, la raccolta nel nostro Paese ha totalizzato una cifra di poco inferiore ai 500 milioni di euro, questo valore è infatti fortemente influenzato da due grandi operazioni in private equity aventi come destinatari due “ex startup” (Bending Spoons e Medical Micronstruments) ora scaleup internazionali a tutti gli effetti. Pertanto, con meno di 300 milioni di euro, gli investimenti in realtà innovative nel nostro Paese fanno segnare un calo drastico (-47,6%), rispetto allo scorso anno quando il totale finanziato ammontava a circa 486 milioni di euro. Spostando lo sguardo a livello europeo, il totale raccolto dalle startup del nostro Continente raggiunge circa gli 11 miliardi di euro, un valore in leggerissima crescita rispetto ai 10,6 miliardi di dollari (10 miliardi di euro circa) del primo trimestre del 2023 ma che allo stesso tempo segnala un calo vistoso, del -10% circa, rispetto all’ultimo trimestre del 2023. Sono queste le principali evidenze che emergono dal report realizzato da StartupItalia e presentato nella mattinata di oggi a SIOS24 Summer: Intelligenze Multiple, il summit organizzato con SACE come main partner, il Gruppo assicurativo-finanziario partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e in collaborazione con Eni e ROAD (Rome Advanced District), che per il secondo anno consecutivo ha riunito a Roma il mondo dell’impresa, dell’università, quello delle istituzioni. “Nonostante il calo a livello complessivo, l’ecosistema italiano sta dando chiari segnali di trasformazione positiva che non vanno sottostimati. In primo luogo, nel 2024 le raccolte pre-seed e seed hanno preso il sopravvento rispetto ai round serie B e serie C (anche se in quantità non ancora sufficiente) e, allo stesso tempo, è aumentato il numero degli investitori (venture capital e business angel) che hanno expertise e conoscenza nel campo delle startup – dichiara Simone Pepino, CEO di Startupitalia –. Anche se il divario con gli ecosistemi più maturi persiste, le startup del nostro Paese hanno il potenziale per accrescere la competitività dell’intero continente soprattutto nell’ambito della transizione verde e digitale, ovvero le direzioni più auspicabili che l’Europa dovrà imboccare per accorciare le distanze con Stati Uniti e Cina. Per questo motivo non è più rinviabile un ripensamento delle barriere burocratiche e normative attualmente presenti, così come il potenziamento dei collegamenti tra ricerca, sviluppo e mercato, che ancora obbliga molti giovani con progetti di qualità a cercare opportunità sviluppo oltreconfine”.Lo stato dell’arte degli investimenti in Italia nei primi sei mesi del 2024Sottraendo al valore complessivo le già citate operazioni di Bending Spoons e Medical Microinstruments, il computo degli investimenti al 15 giugno si ferma a quota 254.567.500 euro. Un numero che rappresenta un calo drastico (-47,6%), rispetto allo scorso anno quando il totale finanziato è stato di 486 milioni di euro circa. Un dato in controtendenza, che evidenzia una lieve crescita, riguarda invece il numero di deal: sono 87 le operazioni realizzate, rispetto alle 84 del 2023 (+3,5%). In flessione anche l’equity crowdfunding, con 43 le campagne chiuse con successo e una raccolta totale di 24.463.682 milioni (-15% rispetto a giugno 2023). Sono 8 i round oltre i 10 milioni di euro che hanno contribuito complessivamente a circa 112,5 milioni di investimenti nei primi 6 mesi dell’anno. Proprio all’inizio del 2024, Contents.com (piattaforma che facilita la produzione di contenuti digitali multilingua e multiformato) ha annunciato un round di 16,5 milioni euro; 16 milioni sono stati raccolti da Banca Aidexa (fintech specializzata nell’accesso al credito alle micro e piccole imprese), 15 milioni da Daze (soluzioni di ricarica per auto elettriche) e 14 milioni da Futura (modelli di intelligenza artificiale che personalizzano i processi di studio e ottimizzano le traiettorie di apprendimento degli studenti) per il proprio “Serie A” . Di Resalis (sviluppo di farmaci in grado di inibire micro-RNA per il trattamento delle malattie metaboliche), Squim (trasformazione di sottoprodotti e residui di basso valore provenienti dall’agroindustria in prodotti funzionali), Tes Pharma (farmaci innovativi per il trattamento di malattie metaboliche e oncologiche) gli altri 3 round tutti del valore di 10 milioni di euro. Ultima ma non per importanza, l’operazione con aumento di capitale da 21 milioni di euro che ha portato all’acquisizione di Everli (marketplace che agevola la scelta del supermercato in cui acquistare i prodotti preferiti) da parte di Palella Holdings.Gli investimenti in Italia a livello di settore, Regione e tipologiaAnalizzando più nel dettaglio le 87 operazioni chiuse nel 2024 emerge che il 7,8% circa dei round sono stati destinati a startup che operano nel comparto del biotech, insieme alle soluzioni IT rivolte a un mercato B2B. Il 6,7% invece riguarda investimenti nel mondo dei software, la maggior parte dei quali potenziati dagli algoritmi di intelligenza artificiale. Diversi round anche nel comparto della manifattura e fabbricazione che pesano su quasi il 6% del totale. A pari merito ci sono i finanziamenti che sono stati realizzati nell’agritech, nelle HR – soprattutto per soluzioni che facilitano le attività di recruiting – e nello space tech e nelle tecnologie applicate allo sport, 5,6% circa. Sul fronte della distribuzione regionale, è ancora Lombardia a conquistare circa la metà degli investimenti (il 48,27%), ma si osserva lo scatto in avanti del Lazio che conquista il secondo posto a livello nazionale con il 14,9% dei finanziamenti. Per quanto concerne le tipologie di round più frequenti quest’anno emerge che circa il 41,3% dei finanziamenti ha riguardato operazioni da 1 a 5 milioni di euro, il 33,3% sono stati dedicati invece alla fase seed (tra 500mila e 1 milione di euro), mentre il pre-seed ha impattato per il 14,9% circa. Sono stati 4 (4,75%) invece i round di serie B (da 5 a 10 milioni) e di serie C, superiori ai 10 milioni.I Funding Round in EuropaNel primo trimestre del 2024, sul fronte degli investimenti in startup, ammonta a 11,8 miliardi di dollari (circa 11 miliardi di euro) il totale raccolto nel Vecchio Continente. Numeri che sono in leggerissima crescita rispetto ai 10,6 miliardi di dollari (10 miliardi di euro circa) del primo trimestre del 2023, ma anche in vistoso calo (-10%) rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno. A guidare la classifica, come succede già da diversi anni, il Regno Unito, che raccoglie il 26% di tutti i finanziamenti europei. Seguito dalla Germania e dalla Francia (16%) e ancora dall’Olanda e dalla Svezia. I settori che raccolgono la maggioranza degli investimenti sono i servizi finanziari, healthcare e l’energia, mentre il 12% di tutti i round sono destinati al comparto dell’intelligenza artificiale. Sebbene i numeri dei finanziamenti di venture capital abbiano solo una leggera crescita, non bisogna dimenticare che il calo giunge dopo anni di incrementi significativi e ininterrotti dal 2014 al 2021, anno in cui sono perfino raddoppiati rispetto al 2020. Anche in questo caso, osservando con più attenzione i numeri, emerge che gli investimenti in fase pre seed e seed sono superiori perfino alle medie del 2020, segno di una maggiore propensione degli investitori a sostenere progetti giovani e promettenti. LEGGI TUTTO

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    Positiva Piazza Affari seguita dall’Europa in giornata di banche centrali

    (Teleborsa) – Chiusura positiva per le Borse europee, sostenute dai segnali di allentamento della politica monetaria delle banche centrali. In particolare, oggi la Banca nazionale svizzera ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo all’1,25%, continuando a fare da capofila nel ciclo di allentamento in corso a livello globale, dove invece BCE e Fed sono molto più caute.Sempre oggi, la banca centrale norvegese ha mantenuto il tasso d’interesse di riferimento al 4,50%, il livello massimo da 16 anni; un taglio è ora previsto per il 2025, più tardi di quanto programmato in precedenza. Infine, la Banca d’Inghilterra ha confermato i tassi di riferimento a 5,25%, con una decisione del consiglio votata sette a due. Al netto dell’orientamento di politica monetaria che resta comunque restrittivo, i dati in arrivo e le considerazioni che verranno fatte in occasione della prossima riunione, lasciano aperta la porta ad un primo taglio dei tassi, osservano gli analisti di Intesa Sanpaolo.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,29%. L’Oro continua gli scambi a 2.356,1 dollari l’oncia, con un aumento dell’1,27%. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 80,98 dollari per barile.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +151 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,94%.Tra le principali Borse europee denaro su Francoforte, che registra un rialzo dell’1,03%, bilancio decisamente positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,82%, e buona performance per Parigi, che cresce dell’1,34%.A Piazza Affari, il FTSE MIB ha terminato la giornata con un aumento dell’1,37%, a 33.675 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell’1,39%. In netto miglioramento il FTSE Italia Mid Cap (+1,6%); sulla stessa linea, balza in alto il FTSE Italia Star (+2,32%).Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 20/06/2024 è stato pari a 2,63 miliardi di euro, con un incremento del 27,66%, rispetto ai precedenti 2,06 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,38 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,43 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostenuta Recordati, con un discreto guadagno del 2,93%. Buoni spunti su A2A, che mostra un ampio vantaggio del 2,50%. Ben impostata Brunello Cucinelli, che mostra un incremento del 2,50%. Tonica Telecom Italia che evidenzia un bel vantaggio del 2,41%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Mondadori (+8,54%), Sesa (+8,18%), Carel Industries (+4,85%) e Zignago Vetro (+4,48%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Danieli, che ha archiviato la seduta a -1,96%. Scivola Caltagirone SpA, con un netto svantaggio dell’1,72%. In rosso Buzzi Unicem, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,50%. Fiacca The Italian Sea Group, che mostra un piccolo decremento dell’1,36%. LEGGI TUTTO

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    eVISO, l’assemblea approva l’introduzione del voto plurimo

    (Teleborsa) – L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di eVISO, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale per il trading delle commodities fisiche, ha approvato le modifiche dello statuto per l’introduzione della facoltà di emettere azioni a voto plurimo. Gli azionisti avranno il diritto di richiedere, entro il 15 settembre 2024, l’assegnazione in loro favore di azioni a voto plurimo (ciascuna attributiva di dieci voti in relazione a tutti gli argomenti assembleari, siano essi di competenza dell’assemblea ordinaria o dell’assemblea straordinari) tramite la conversione di una parte delle loro azioni ordinarie entro il limite di 15 Azioni a voto plurimo ogni 100 azioni ordinarie detenute, che siano state possedute ininterrottamente dalla data odierna fino all’1 settembre 2024 e subordinatamente al loro effettivo possesso alla data di effettiva conversione.Agli azionisti che non hanno concorso alla deliberazione di approvazione delle modifiche statutarie spetterà il diritto di recesso. Agli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso sarà riconosciuto un corrispettivo in denaro pari a 3,82 euro per ciascuna azione. Le modificazioni statutarie relative all’introduzione del voto plurimo sono sospensivamente condizionate al mancato esercizio del diritto di recesso per un numero di azioni che comporti un valore di liquidazione complessivo a carico della società non superiore a 2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Norges Bank ha una partecipazione del 3,082%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 3,082% in Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 14 giugno 2024. LEGGI TUTTO

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    Crescita globale, Barclays: ci sono sviluppi preoccupanti ma nessuno la farà deragliare

    (Teleborsa) – Il quadro dell’economia globale è “abbastanza benevolo”. Certo, non si può parlare di un tasso di crescita entusiasmante, ma sicuramente è “accettabile” visti i persistenti rischi geopolitici, le difficili scelte delle banche centrali e le incertezze portate dalle elezioni in giro per il mondo quest’anno. Ne è convinto Ajay Rajadhyaksha, Global Chairman of Research di Barclays, secondo quanto ha affermato durante la presentazione alla stampa del Global Outlook di Barclays relativo al terzo trimestre del 2024.Il report, dal titolo eloquente “calma in superficie”, osserva che alla base dei rialzi dei mercati azionari nella prima parte dell’anno c’è una crescita globale costante, con i principali attori che si bilanciano a vicenda. Se la Cina sta vivendo un secondo trimestre debole, dopo un primo trimestre forte, l’eurozona vede finalmente una ripresa ciclica dopo due anni di stagnazione, mentre l’India ha sovraperformato per un paio d’anni e sembra destinata a crescere intorno al 7% anche nel 2024.Ma uno dei motivi principali per un contesto macroeconomico solido è ancora la più grande economia del mondo, sostiene Barclays. Ogni tanto in questo ciclo, la narrativa che “gli Stati Uniti stanno finalmente esaurendo la forza” torna riaffiorare. È successo nell’estate del 2022, poi da marzo a maggio 2023, seguito da novembre/dicembre dello scorso anno. Più recentemente, alcuni dati leggermente più deboli nel mese di aprile hanno portato a un rinnovato interesse per il tema “gli Stati Uniti stanno finalmente abbandonando”. “Eppure l’economia sottostante è rimasta molto stabile”, osserva Rajadhyaksha.Il Global Chairman of Research di Barclays ha analizzato anche la situazione di inflazione banche centrali: “In generale, la combinazione di crescita costante e inflazione vischiosa ha portato i mercati a scontare meno tagli dei tassi, e noi siamo d’accordo. Negli Stati Uniti, ci aspettiamo che la Fed tagli solo una volta nel 2024. In Europa, Lagarde ha quasi confermato che la BCE resterà fuori l’estate; settembre è il prossimo incontro “live”. È probabile che la BoE inizi ad abbassare i tassi ad agosto, ben dopo la fine delle elezioni nazionali. È difficile definire queste azioni delle banche centrali come “cicli” di allentamento. Storicamente, i cicli di taglio dei tassi si svolgono rapidamente e in un contesto di elevate perdite di posti di lavoro e di rapido rallentamento dell’attività; questo non è il caso di nessuna delle principali economie occidentali in questo momento. Invece, mentre aspettano dati che confermino che l’inflazione si dirige decisamente verso il 2%, le banche centrali stanno semplicemente diventando un po’ meno restrittive – a un ritmo molto lento. In parole povere, con l’inizio dell’estate, il contesto macroeconomico non è molto preoccupante, ma non sembra nemmeno terribilmente eccitante”.Secondo l’esperto, “ci sono molti sviluppi preoccupanti sotto la superficie”, ma “nessuno di questi sviluppi porterà fuori rotta l’economia globale”.Vengono citate le guerre in Europa e nel Medio Oriente, le preoccupazioni persistenti sulla situazione fiscale degli Stati Uniti, le preoccupazioni del resto del mondo (soprattutto degli investitori in Giappone) che la Fed stia mantenendo i tassi troppo alti per troppo tempo. Tutte queste vengono definite “preoccupazioni legittime”. Inoltre viene fatto notare che i risultati elettorali in Messico, India e Sud Africa hanno già causato sconvolgimenti nei mercati locali; le elezioni nel Regno Unito porteranno probabilmente (se i sondaggi sono corretti) a un nuovo governo, mentre le elezioni parlamentari francesi potrebbero portare al potere il Rassemblement National, sollevando interrogativi sulla cooperazione europea. In tutto ciò, le restrizioni commerciali sono in aumento, con gli Stati Uniti e l’UE che impongono nuovi dazi alla Cina e, mentre ci avviciniamo al quarto trimestre, l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulle elezioni statunitensi mentre i sondaggi si consolidano e si profila la prospettiva di una guerra commerciale globale.”Ci preoccupa il fatto che, con le azioni che raggiungono nuovi massimi praticamente ogni settimana, gli investitori sembrano indifferenti riguardo ai rischi di ribasso”, si legge nell’Outlook. LEGGI TUTTO

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    Acri, Matteo Tiezzi (Modena) entra nel comunicato esecutivo

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) ha nominato cinque nuove membri all’interno dei suoi organi, a seguito degli avvicendamenti avvenuti nella governance di alcune delle Associate.Nel Comitato esecutivo entra Matteo Tiezzi, presidente della Fondazione di Modena.Nel Consiglio entrano: Alcide Casini, presidente di Fondazione Perugia; Marco Gilli, presidente di Fondazione Compagnia di San Paolo; Mauro Gola, presidente di Fondazione CR Cuneo; Luca Gori, presidente di Fondazione CR di Pistoia e Pescia. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali scendono di 2,5 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono scese meno delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 14 giugno 2024, sono diminuiti di circa 2,5 milioni di barili a 457,1 MBG, contro attese per un decremento di 2,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 1,7 milioni, arrivando a 121,6 MBG, contro attese per un variazione di -0,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 2,3 milioni a quota 231,2 MBG (era atteso un incremento di 1,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,4 milioni a 370,9 MBG. LEGGI TUTTO

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    Riforma del TUF, Assonime propone OPA più snelle e revisione sanzioni CONSOB

    (Teleborsa) – Eliminazione del goldplating, valorizzazione dell’autonomia statutaria, allineamento alle best practice internazionali per rendere più attrattivo il mercato di Borsa Italiana. Sono i principi a cui si è ispirata Assonime (Associazione fra le Società Italiane per Azioni) nel presentare una serie di proposte concrete per la riforma del Testo unico della Finanza (TUF).A circa 25 anni dall’adozione del TUF, la delega per la riforma organica delle disposizioni in materia dei mercati, contenuta nella Legge capitali, è infatti un’importante opportunità di modernizzazione del quadro delle regole per proiettare il mercato italiano – affetto da croniche debolezze – in una dimensione internazionale, promuovendo soluzioni innovative e coerenti, sia con il processo di integrazione finanziaria europea, sia con le nuove sfide imposte dai cambiamenti dell’economia globale, si legge in un documento presentato oggi alla Giunta di Assonime, presieduta da Patrizia Grieco.In particolare, Assonime ha formulato alcune proposte su diverse aree tematiche che riguardano in particolare: i) l’informazione societaria e gli assetti proprietari; ii) i sistemi di amministrazione e controllo; iii) l’assemblea; iv) l’accesso al mercato e i passaggi tra mercati; v) l’informazione finanziaria e il bilancio; vi) l’enforcement. “Pur intervenendo su ambiti diversi, tutte le proposte si ispirano a un disegno unitario che mira a semplificare e rendere efficienti per tutte le società – a prescindere dalle loro dimensioni – le regole per l’accesso e la permanenza sul mercato”, viene sottolineato.In tema di partecipazioni rilevanti, le proposte sono di: innalzare la soglia iniziale degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti al 5% per tutte le società; eliminare il potere della CONSOB di prevedere, per un periodo di tempo limitato, soglie inferiori al 5%; eliminare l’obbligo di dichiarare gli obiettivi che si intendono perseguire nel corso dei sei mesi successivi, in occasione dell’acquisto di una partecipazione pari o superiore alle soglie del 10 per cento, 20 per cento e 25 per cento.Viene inoltre proposto di eliminare il riferimento agli obblighi di pubblicazione a mezzo stampa previsto in varie disposizioni del TUF.Per quanto riguarda la disciplina dell’OPA, si chiede di: ridurre il termine di approvazione del documento di offerta, attualmente fissato in 15 giorni, a 10 giorni, al fine di rendere più spedito il processo; prevedere che, in caso di sospensione dei termini di approvazione deldocumento di offerta nel caso in cui la CONSOB richieda all’offerente informazioni supplementari, tale richiesta di informazioni sia resa pubblica; chiarire legislativamente, sulla falsariga di quanto avviene per i prospetti di offerta al pubblico di sottoscrizione o vendita, che il documento di offerta possa essere redatto anche solo in inglese.Inoltre, si intende: eliminare l’obbligo di OPA in caso di superamento della soglia a seguito di maggiorazione del diritto di voto, qualora il soggetto che supera la soglia detenga già il controllo della società; eliminare l’inclusione degli strumenti derivati nella partecipazione rilevante ai fini del superamento della soglia; eliminare l’OPA da consolidamento.Si propone, infine, di razionalizzare le disposizioni in materia di esenzioni dall’obbligo di OPA secondo le seguenti linee di indirizzo: prevedere una ipotesi di esenzione dell’obbligo se la partecipazione acquistata in presenza di altro socio che detenga una partecipazione più elevata; prevedere una esenzione da OPA obbligatoria per conferimenti in natura, quando esiste un’esigenza industriale e non vi siano elementi elusivi; prevedere un’esenzione generale nei casi in cui ci sia un’autorizzazione in tal senso da parte dell’assemblea ordinaria che vota con il meccanismo del whitewash; eliminare, nella previsione di non sussistenza dell’obbligo di offerta in caso di superamento della soglia a seguito di OPA totalitaria, la condizione che siano offerti titoli quotati in un mercato regolamentato o un corrispettivo in contanti.Sull’obbligo di acquisto, Assonime propone di: eliminare l’obbligo di acquisto per chiunque venga a detenere una partecipazione superiore al 90% non a seguito di un’OPA totalitaria; eliminare la facoltà di esigere il pagamento in contanti in caso di esercizio dell’obbligo di acquisto. In tema di diritto di acquisto, si ritiene necessario: abbassare dal 95% al 90% la soglia per il diritto di acquisto; eliminare la limitazione del diritto di acquisto alla sola tipologia di titoli per la quale è stata superata la soglia.Al fine di rendere coerente l’attuale disciplina sull’elezione del consiglio di amministrazione con i principi di delega che invitano il legislatore a valorizzare le esperienze estere, l’autonomia statutaria e il ruolo dell’autodisciplina, si dovrebbe secondo Assonime: mantenere l’attuale quadro regolatorio quale regola di default, eliminando però l’obbligo di riserva di posti a favore della lista di minoranza; consentire allo statuto di prevedere una diversa disciplina (opt-out) sulle modalità di elezione e i criteri di composizione del consiglio di amministrazione, nel rispetto di alcuni principi generali, secondo quanto previsto dal codice di autodisciplina. In particolare, le regole statutarie dovrebbero garantire: i) la presenza di un numero adeguato di amministratori indipendenti; ii) l’equilibrio tra generi; iii) la professionalità complessiva del consiglio.Per quanto riguarda la lista del consiglio di amministrazione, si dovrebbe: consentire un opt-out statutario dall’obbligo di applicare l’art. 147-ter.1 per le società con una quota di flottante superiore all’80%; chiarire che spetta allo statuto determinare il numero di componenti del consiglio di spettanza delle minoranze.In tema di vigilanza e CONSOB, secondo Assonime si dovrebbe riscrivere la disciplina degli abusi di mercato differenziando le fattispecie penali da quelle amministrative, attraverso l’introduzione di specifici criteri di natura oggettiva e soggettiva, volti ad evitare sovrapposizioni e superando così il c.d. sistema a doppio binario attualmente vigente.Inoltre, andrebbe estesa l’applicazione di misure di amministrazione attiva (ordine di porre termine alla violazione e dichiarazione pubblica) in luogo della sanzione pecuniaria, anche se connotate da maggiore offensività, quando discendono da errori operativi o disattenzioni nell’adempimento della normativa primaria e secondaria; Inoltre, bisognerebbe prevedere una nuova disposizione che introduca lo strumento delle “warning letter” al fine di incentivare un rapporto collaborativo tra Autorità ed emittenti nella valutazione di potenziali condotte illecite. 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