Giugno 2024

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    UE autorizza acquisizione di Bubbles BidCo da parte di TDR Capital

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo dell’italiana Bubbles BidCo (marchio Acqua & Sapone) da parte della britannica TDR Capital. L’operazione riguarda principalmente la vendita al dettaglio in Italia di prodotti di largo consumo per la salute, la bellezza e la casa, quali saponi e detergenti per il corpo e per la cura della casa.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato che le società non operano sugli stessi mercati o su mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Transizione ecologica, ASviS: “Profonda sfiducia degli italiani nella politica”

    (Teleborsa) – Si conferma una forte domanda di interventi politici a favore di una trasformazione del sistema economico e sociale nella direzione della sostenibilità. In Italia, il 62% degli intervistati indica che si debba agire tempestivamente per combattere il cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, riducendo le emissioni climalteranti, anche attraverso investimenti adeguati nei settori della produzione di energia elettrica, dei trasporti, dell’agricoltura, dell’industria e delle costruzioni. Il 71% degli italiani sostiene misure fiscali che tassino l’inquinamento per i gas climalteranti, il 61% pensa ci siano troppe diseguaglianze nella società e il 64% è favorevole ad una maggiore progressività della tassazione sui redditi. È quanto emerge dall’indagine realizzata nei Paesi del G20 da IPSOS per Earth4All e Global Commons Alliance su argomenti inerenti la fiducia nelle istituzioni, il funzionamento della democrazia, la capacità del sistema economico di generare benessere, affrontare la crisi climatica e ridurre le disuguaglianze.”Questi dati confermano le analisi condotte dall’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) e il supporto della popolazione italiana per una politica più coraggiosa a favore dello sviluppo sostenibile, come previsto dall’Agenda 2030 dell’Onu – afferma il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. – È interessante notare che per il 78% della popolazione italiana il sistema democratico è un buon modo di amministrare il Paese, ma un terzo degli intervistati crede nella necessità di avere un/una leader ‘forte’. Solo il 25% confida nella capacità dei governi di prendere decisioni nell’interesse generale e una percentuale ancora inferiore (21%) ritiene che il governo sia in grado di prendere decisioni in un’ottica di lungo termine. Va inoltre evidenziato che solo il 31% degli intervistati è ottimista sul proprio futuro personale, un valore pari alla metà di quello registrato in media nei Paesi del G20, che solo il 25% è ottimista circa il futuro del Paese (a fronte di un valore medio del 44%) e che uno striminzito 20% è ottimista circa il futuro del mondo (38% la media dei Paesi G20). Sono indicazioni importanti e preoccupanti, che confermano le analisi e le proposte formulate dall’ASviS, in particolare quelle rivolte al Governo per accelerare la transizione energetica e definire un Piano integrato energia-clima (Pniec) ambizioso, attuare la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, favorire l’approvazione di una Legge sul Clima, ridurre le disuguaglianze, agevolare la partecipazione dei giovani alla vita politica e tutelare l’interesse delle generazioni future, coerentemente con i principi di recente inseriti nella Costituzione”. LEGGI TUTTO

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    Ballottaggi, secondo giorno di voto: affluenza in netto calo

    (Teleborsa) – Secondo giorno di ballottaggi per i 105 comuni chiamati al voto per scegliere il loro sindaco al secondo turno delle amministrative. Le sfide principali sono quelle di Firenze, Bari e Perugia. Interesse anche per quelle di Campobasso, Potenza, Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi coinvolti. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede. Intanto in base ai dati pubblicati dal Viminale si è già registrato un netto calo dell’affluenza nel primo giorno di voto. Una flessione di sette punti rispetto al primo turno quando il dato “territoriale” aveva retto rispetto a quello per le europee che non ha raggiunto la soglia del 50% facendo segnare il risultato peggiore di sempre.Per il secondo turno delle elezioni amministrative alle 23 ha votato infatti il 37 % degli aventi diritto, in calo rispetto anche al primo turno di circa 16 punti. A Firenze il dato dell’affluenza è nella media nazionale (28,67%). La candidata Sara Funaro, che ha ottenuto al primo turno il 43%, può contare sul campo largo con il sostegno degli M5s e dell’Idv. Il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86%, ha incassato l’appoggio della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana.Molto bassa invece l’affluenza a Bari (18,53%). Qui il candidato del Pd Vito Leccese, che due settimane fa ha ottenuto il 48%, sfida Fabio Romito che si è fermato al 29%. Anche in questo caso il centrosinistra si è compattato intorno a Leccese dopo l’accordo stretto con Michele Laforgia che al primo turno era sostenuto da M5S e Avs. A Perugia il dato dell’affluenza è il più alto tra i capoluoghi. Qui il confronto tra le due candidate a sindaca – Vittoria Ferdinandi, centrosinistra e civici, e Margherita Scoccia, centrodestra e civici – si gioca su pochissimi voti dopo il testa a testa del primo turno quando Ferdinandi ha superato di pochissimo (49%) la sua rivale (48.3%). LEGGI TUTTO

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    PNRR, lunedì cabina di regia con Meloni su obiettivi sesta rata

    (Teleborsa) – La verifica del conseguimento degli obiettivi e dei traguardi relativi alla VI rata sarà al centro di una nuova riunione della Cabina di Regia per il PNRR convocata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffele Fitto per lunedì 24 giugno alle ore 11 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi alla presenza della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.”Stiamo lavorando per rispettare i tempi del 30 di giugno per la definizione della richiesta di pagamento della sesta rata che prevede una riunione con la definizione del raggiungimento degli obiettivi, cosa che faremo rispettando i tempi quindi entro la settimana prossima – ha detto Fitto –. In secondo luogo stiamo definendo anche gli aspetti finali della quinta rata per la verifica degli obiettivi e per avere anche il pagamento. Questo ci colloca in modo evidente come il paese che è oggettivamente più avanti così come peraltro la commissione europea nel suo rapporto ha indicato sia come numero di obiettivi raggiunti sia come fase di attuazione. Abbiamo avuto in questi giorni un incontro molto importante per quattro giorni della commissione europea, abbiamo avuto un confronto con tutte le amministrazioni centrali con tutti gli stakeholder, le organizzazioni di categoria, le parti sociali, e – ha aggiunto – abbiamo avuto modo di verificare molto positivamente questo lavoro che è stato portato avanti. Quindi mi permetto di dire che la collaborazione con la commissione europea, l’implementazione che noi abbiamo messo in campo con la revisione del piano e anche anche tutti i provvedimenti, a partire dai decreti legge che abbiamo messo in campo sul fronte della semplificazione e dell’attuazione, stanno consegnando un risultato del quale siamo orgogliosi e sul quale però c’è ancora da fare molto”.In merito alla posizione espressa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulla possibilità di un allungamento dei termini per la realizzazione delle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre il giugno 2026 Fitto ha affermato che si tratta di “un dibattito legittimo” ma – ha aggiunto – “noi abbiamo un termine che è quello del giugno 2026 e su quello ci concentriamo”.Visto il termine perentorio del 2026 per completare i Piani nazionali di ripresa e resilienza “bisogna intervenire urgentemente sulle strettoie e velocizzare i piani di attuazione” ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin. Per parte sua la Commissione Ue ha operato allo scopo di avere “più flessibilità sulle modifiche ai piani – ha aggiunto – e per dare chiarimenti sulla loro combinazione con altri tipi di finanziamenti”. LEGGI TUTTO

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    Fed, carenze nei piani di risoluzione di quattro delle più grandi banche USA

    (Teleborsa) – La Federal Deposit Insurance Corporation e il Federal Reserve Board hanno annunciato che, a seguito della revisione congiunta del piano di risoluzione presentato per luglio 2023 dalle otto banche più grandi e complesse, hanno individuato un punto debole nei piani di Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, e JPMorgan. Le agenzie non hanno riscontrato punti deboli nei piani delle altre banche (BNY Mellon, Morgan Stanley, State Street e Wells Fargo).I piani di risoluzione, noti anche come “living wills”, devono descrivere la strategia di una banca per la risoluzione ordinata del fallimento in caso di grave difficoltà finanziaria o fallimento. Le agenzie hanno stabilito congiuntamente che ogni debolezza identificata nei piani 2023 di Bank of America, Goldman Sachs e JPMorgan Chase è uno “shortcoming”. Uno shortcoming è una debolezza che solleva dubbi sulla fattibilità del piano.Le agenzie hanno identificato congiuntamente un punto debole nel piano 2023 presentato da Citigroup, ma sono giunti a conclusioni diverse sulla sua gravità. La FDIC ha stabilito che il piano Citigroup non è credibile o non faciliterebbe una risoluzione ordinata ai sensi del Codice fallimentare degli Stati Uniti e considera la debolezza una “deficiency”. Una deficiency è una debolezza che potrebbe minare la fattibilità del piano. Il Consiglio ha concluso che la debolezza è solo uno shortcoming. Secondo la regola di pianificazione della risoluzione delle agenzie, quando un’agenzia riscontra uno shortcoming in un piano di risoluzione e l’altra agenzia rileva una deficiency, si ritiene che il piano presenti uno shortcoming. Di conseguenza, si ritiene che il piano di Citigroup per il 2023 presenti shortcoming. Le agenzie hanno inoltre precedentemente identificato uno shortcoming nel piano 2021 di Citigroup relativa alla qualità e alla gestione dei dati, e tale carenza rimane irrisolta.Le agenzie hanno inviato lettere di feedback a ciascuna delle otto banche in cui identificano le aree di continuo sviluppo delle strategie e delle capacità di risoluzione delle banche. Per le quattro banche con una carenza individuata, le lettere descrivono le debolezze specifiche che hanno portato alla carenza e le azioni correttive richieste dalle agenzie. Le carenze dovranno essere affrontate nei prossimi piani di risoluzione previsti entro il 1° luglio 2025.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Indel B, adesioni al 3,54% del capitale dopo due settimane

    (Teleborsa) – Indel B, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della refrigerazione mobile applicabile ai comparti automotive e leisure, ha comunicato che, con riferimento all’OPA volontaria parziale, nel periodo compreso tra il 10 giugno 2023 (inizio del periodo di adesione) e il 21 giugno 2024, sono pervenute in adesione 206.519 azioni ordinarie, pari al 3,54% dell’intero capitale e al 65,56% del quantitativo massimo oggetto dell’offerta. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank, Fitch conferma rating “A-” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Deutsche Bank ad “A-” con un outlook stabile.L’agenzia di rating prevede che la redditività continuerà a migliorare grazie a una coerente esecuzione strategica nei prossimi due anni, ma rimarrà al di sotto della media dei peer nel breve termine. Una generazione di capitale interno più debole, anche se in miglioramento, e buffer più ristretti rispetto ai requisiti normativi rispetto alla maggior parte delle grandi banche europee fanno sì che la capitalizzazione sia solo adeguata.Viene fatto notare che Deutsche Bank ha un modello di business abbastanza diversificato incentrato su quattro attività: investment bank (IB), che di solito rimane il maggiore contribuente di ricavi e profitti, corporate bank (CB), private bank (PB) e asset management (AM). Il contributo alle entrate e i rapporti costi/ricavi di CB e PB sono sostanzialmente migliorati. Insieme ad AM, negli ultimi due anni hanno rappresentato in media circa due terzi del fatturato totale.Fitch Ratings ritiene che i ricavi prevedibili di queste attività e l’attuazione dei risparmi sui costi pianificati siano fondamentali per mitigare la volatilità intrinseca degli utili nell’IB. Quest’ultimo detiene posizioni leader a livello mondiale nel reddito fisso e nel trading valutario e ha rafforzato la propria posizione di mercato negli ultimi trimestri. LEGGI TUTTO

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    UnipolSai, Unipol al 96,915% del capitale dopo procedura di Sell-Out

    (Teleborsa) – Sulla base dei risultati provvisori della Procedura di Sell-Out comunicati da Equita, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, alla chiusura della Procedura di Sell-Out di Unipol Gruppo su UnipolSai Assicurazioni, risultano presentate Richieste di Vendita relative a 56.544.196 Azioni Residue, pari al 39,308% delle Azioni Residue oggetto della Procedura di Sell-Out e all’1,998% del capitale sociale.Pertanto, l’Offerente verrà a detenere complessive 2.742.410.997 Azioni, pari al 96,915% del capitale sociale. Risulta quindi superata la soglia del 95% nel capitale di UnipolSai, che consentirà all’Offerente di procedere al Delisting a seguito dello svolgimento della Procedura Congiunta per l’esercizio del Diritto di Acquisto e l’adempimento dell’Obbligo di Acquisto. LEGGI TUTTO