Giugno 2024

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    Ex Ilva, Corte UE: “L’impianto deve essere sospeso se dannoso”

    (Teleborsa) – “Se presenta pericoli gravi e rilevanti per l’ambiente e per la salute umana, l’esercizio dell’acciaieria ex Ilva di Taranto dovrà essere sospeso. Spetta al Tribunale di Milano valutarlo”. Lo afferma una sentenza della Corte Ue, sottolineando che “la nozione di “inquinamento” ai sensi della direttiva relativa alle emissioni industriali include i danni all’ambiente e alla salute umana”. La previa valutazione dell’impatto dell’attività di un’installazione come l’acciaieria ex Ilva deve “quindi costituire atto interno ai procedimenti di rilascio e riesame dell’autorizzazione all’esercizio previsti da tale direttiva”. Nel procedimento di riesame “occorre considerare le sostanze inquinanti connesse all’attività dell’installazione, anche se non sono state valutate nel procedimento di autorizzazione iniziale. In caso di pericoli gravi e rilevanti per l’integrità dell’ambiente e della salute umana, l’esercizio dell’installazione deve essere sospeso”. La Corte Suprema ha analizzato il caso Ilva, una delle più grandi acciaierie d’Europa, in attività dal 1965 e nota per i significativi effetti negativi sull’ambiente e sulla salute. Nel 2019, tali danni sono stati confermato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Nonostante le misure di riduzione dell’impatto previste dal 2012, i termini di attuazione sono stati spesso prorogati. Gli abitanti hanno citato in giudizio l’acciaieria, sostenendo la non conformità alle direttive sulle emissioni industriali. La Corte ha evidenziato l’importanza di proteggere sia l’ambiente che la salute umana, stabilendo che l’impatto sanitario deve essere considerato durante il rilascio e il riesame delle autorizzazioni. In caso di gravi rischi per l’ambiente e la salute, l’esercizio dell’installazione deve essere sospeso e le misure di protezione non possono essere ripetutamente prorogate. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, nuovo plafond da 2 miliardi per Transizione 5.0

    (Teleborsa) – Affiancare le imprese italiane nella trasformazione di strutture e processi produttivi verso un modello energetico efficiente, sostenibile e basato sulle energie rinnovabili: con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle opportunità agevolative che saranno offerte dal Piano Transizione 5.0, Banco BPM ha istituto un plafond da 2 miliardi di euro, mettendo a disposizione insieme alle risorse finanziarie le più ampie soluzioni di finanziamento a medio – lungo termine per la transizione sia dal punto di vista della sostenibilità che dal punto di vista della digitalizzazione.La misura Transizione 5.0 è un credito di imposta, istituito col D.L. n. 19/2024, ed è finalizzata al supporto delle imprese nel percorso verso la transizione digitale ed energetica. Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati da aziende nel periodo 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2025, destinati a strutture produttive situate in Italia, che rientrino in progetti di innovazione dai quali derivi una riduzione certificabile dei consumi energetici.”Transizione 5.0 è una misura molto attesa dalle imprese italiane di tutte le dimensioni – commenta Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM –. Investire a sostegno nella transizione digitale ed ecologica, anche col supporto delle misure europee del Pnrr, consentirà alle aziende, in particolare a quelle di minori dimensioni, di evolversi e posizionarsi adeguatamente nello scenario competitivo interno e soprattutto internazionale”. “Grazie a Transizione 5.0 ci attendiamo una significativa spinta agli investimenti green in beni strumentali nel corso del 2024 e 2025 – prosegue Castagna –. Banco BPM è pronta ad assistere le aziende con gli strumenti finanziari più adeguati e ad accompagnarle, insieme ai propri partner e al mondo associativo e confindustriale, verso la concreta realizzazione delle istanze “Green”. LEGGI TUTTO

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    Mef: riduzione emissioni CO2 per quasi 70 milioni di tonnellate. Effetti sul PIL per circa 20 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Pubblicato il “Rapporto 2024 su Allocazione e Impatto – BTP Green” del ministero dell’Economia e delle Finanze che illustra quali sono gli interventi finanziati attraverso le emissioni del BTP Green tenutesi nel 2023, per un valore complessivo di 13,9 miliardi di euro. Tra le categorie di spesa presenti nel “Quadro di riferimento per l’emissione di titoli di Stato green” e selezionate nel bilancio dello Stato, figurano l’ammodernamento sostenibile nel settore trasporti, la realizzazione di progetti per l’efficienza energetica, azioni a tutela dell’ambiente e della diversità biologica, della prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare, la ricerca in materia di sostenibilità ambientale, nonché la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.Il documento fornisce inoltre un’analisi dettagliata delle tipologie di spesa (agevolazioni fiscali, spese in conto capitale e spese correnti) e la loro ripartizione temporale nel quadriennio di riferimento 2020–2023. In particolare, nel periodo considerato, con il 41,5% del totale (pari a 5,75 miliardi di euro) gli interventi nella categoria “trasporti” costituiscono la principale voce di finanziamento (infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni di tratte ferroviarie, nuove tratte di AV/AC, promozione di mezzi di trasporto sostenibili, realizzazione di metropolitane, acquisto di mezzi di trasporto pubblico ad alimentazione prevalentemente elettrica, ibrida, idrogeno e metano; creazione e manutenzione di reti ciclabili, contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria di persone e merci).All’efficienza energetica degli edifici è destinata una quota pari al 32,7% del totale (pari a 4,53 miliardi di euro), mentre alla tutela dell’ambiente e della diversità biologica (difesa del suolo e contrasto al dissesto idrogeologico, parchi e riserve naturali, infrastrutture idriche) è indirizzata una quota pari all’11,2% (pari a 1,55 miliardi di euro). L’8,6% delle risorse (pari a 1,19 miliardi di euro) è riservata alle misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare mentre il 5,3% è stato destinato alla ricerca in materia di sostenibilità ambientale. L’impatto di queste misure – fa sapere il Mef – consente di ridurre le emissioni di CO 2 per oltre 67 milioni di tonnellate.Da un punto di vista socio-economico, gli interventi finanziati producono effetti in termini di valore aggiunto quantificabili in circa 20 miliardi di euro corrispondenti all’1% del PIL italiano del 2023. Tale incremento della produzione dà luogo, inoltre, a importanti effetti sulla domanda di lavoro, con una ricaduta occupazionale quantificabile in oltre 320 mila posti di lavoro. LEGGI TUTTO

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    USA, scende fiducia consumatori a giugno

    (Teleborsa) – Diminuisce la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 100,4 punti nel mese di giugno rispetto ai 101,3 punti del mese di maggio e contro un calo di 100 punti atteso dal consensus. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente si porta a 141,5 punti dai 140,8 precedenti, mentre l’indice sulle attese è sceso a 73 punti da 74,9 punti.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup.(Foto: © Bred2k8 / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: settore manifatturiero peggiora a giugno

    (Teleborsa) – Peggiora a giugno l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta in territorio negativo a -10 punti da 0 di maggio e contro i -3 punti delle aspettative. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un peggioramento anche della componente delle consegne che si porta a -9 punti dai +13 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a -11 da +3 punti. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica e carburanti alternativi, Gruppo FS ed Eni firmano lettera d’intenti

    (Teleborsa) – Sviluppare iniziative congiunte per accelerare la transizione energetica verso nuove fonti di energia. È il principale obiettivo della Lettera d’Intenti firmata a Roma dal Gruppo FS Italiane e da Eni: la collaborazione tra i due gruppi industriali prevede di identificare nuove opportunità nell’ambito dei trasporti, dell’energia e dei materiali attraverso studi di fattibilità, analisi e sperimentazioni di soluzioni tecnologiche innovative.L’intesa, della durata di tre anni e che rinnova una precedente Lettera d’Intenti, è stata siglata da Roberto Tundo, chief Technology, Innovation & Digital officer del Gruppo FS Italiane e da Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni.L’utilizzo dei biocarburanti sui treni e sugli autobus rientra a pieno in questa strategia. Il Gruppo FS ed Eni dal luglio 2023 hanno avviato una sperimentazione per l’uso del biocarburante HVO in purezza, in sostituzione del diesel, utilizzando anche i treni ibridi Blues di Trenitalia di ultimissima generazione in servizio in Calabria. HVOlution, il biocarburante da fonti rinnovabili (ai sensi della Direttiva UE RED II) di Enilive, può contribuire alla riduzione fino all’80% delle emissioni di CO2eq (calcolate lungo l’intera catena del valore del prodotto, in base alla materia prima utilizzata, rispetto al mix fossile di riferimento).Nel dettaglio, FS ed Eni si impegnano a collaborare per identificare e sviluppare nuove opportunità, come l’utilizzo di combustibili alternativi per i trasporti, soluzioni di logistica intermodale, best practice di efficientamento energetico. Tra i punti dell’accordo anche la definizione di regolamenti, metodologie e standard tecnici e la sperimentazione di nuove tecnologie legate alla sostenibilità e all’economia circolare. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre poco mossa. Nvidia torna a brillare

    (Teleborsa) – Wall Street avvia le contrattazioni all’insegna della prudenza, mentre il mercato tenta di trovare una direzione, dopo gli sviluppi degli ultimi giorni sul settore tech e in attesa di alcuni dati macro nella settimana. I titoli tecnologici potrebbero essere nuovamente trainati da Nvidia, che balzava del 3% nella sessione pre-market, dopo il tondo registrato la vigilia un calo di oltre il 7% a causa di alcune prese di profitto. In luce anche il titolo GameStop, dopo un articolo del Financial Times, secondo cui la partecipazione acquistata dall’investitore meme Roaring Kitty ha dato luogo ad una perdita.Sul fronte macro, sono usciti dati positivi dall’indice CFNAI che si è rafforzato a +0,18 punti a maggio, mentre sono apparsi meno brillanti ni numeri del mercato immobiliare. Atteso alle 16 il dato sulla fiducia dei consumatori, ma l’attenzione è rivolta anche al PCE price index, in uscita nei prossimi giorni, che darà qualche indicazione in più sulle prossime mosse della Fed. A New York, l’indice Dow Jones consolida sui valori della vigilia a 39.376 punti; sulla stessa linea l’S&P-500, che si posiziona in prossimità dei livelli precedenti a 5.459 punti. S opra la parità il Nasdaq 100 (+0,44%) e l’S&P 100 (+0,31%). LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, S&P case-Shiller e FHFA indicano rallentamento prezzi case

    (Teleborsa) – Segnali di rallentamento giungono dal mercato immobiliare statunitense, dove i prezzi delle case hanno subito una frenata ad aprile, riportando una crescita tendenziale meno robusta. L’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 7,2% rispetto al +7,5% del mese precedente, al di sopra del +7% del consensus. Su base mensile si registra un aumento dell’1,4%, dopo il +1,6% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato invece una crescita dello 0,4% su base mensile, dopo il +0,3% di marzo.L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato una crescita mensile dello 0,2%, dopo il +0,1% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per un incremento dello 0,3%. L’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito su base annua del 6,3% rispetto al +6,7% del mese precedente.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO