4 Giugno 2024

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    Auto, in meno di 9 ore esauriti gli incentivi per le auto elettriche

    (Teleborsa) – Ieri sono terminati in meno di nove ore i circa 200 milionidi euro messi a disposizione dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’acquisto di auto elettriche nuove. Più lente, invece, le prenotazioni delle auto ibride plug-in (21-60 grammi al km di CO2) e delle ibride (61-135 grammi al km di CO2): per le prime sono stati utilizzati 7 milioni su 125,7 disponibili, per le seconde 64 milioni su oltre 276,6. Da ieri è infatti aperta piattaforma Ecobonus 2024 gestita da Invitalia per prenotare gli incentivi.”Con questo piano incentivi sosteniamo le famiglie nell’acquisto di un’auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale. E’ un Piano Italia, per la famiglie e per il lavoro italiano”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Stupisce favorevolmente l’interesse per le elettriche dovuta sicuramente all’entità degli incentivi, ma auspicabilmente anche a un accresciuto interesse per questo tipo di auto. E stupisce anche la relativa modestia della quota di prenotazioni per le auto endotermiche con emissioni non superiori a 135 grammi al chilometro di CO2, vetture queste per le quali in passato gli stanziamenti per gli incentivi si esaurivano in pochissimo tempo”, ha commentato il presidente del Centro Studi Promotor, Gian primo Quagliano. “Ci aspettiamo che nei prossimi mesi si possa invertire il trend delle immatricolazioni di vetture ricaricabili, in flessione dallo scorso gennaio, sostenendo la domanda di tecnologie green e al contempo i ritmi di rinnovo del parco circolante, anche grazie anche all’estensione della misura a tutte le persone giuridiche con l’eccezione dei concessionari”, ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia. L’Unrae, invece, ha fatto notare che “non sono stati resi disponibili tutti i fondi” e che “sarà necessaria l’emanazione di un Dpcm apposito nel più breve tempo possibile per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”. L’attesa degli incentivi ha frenato le vendite di auto in Italia. A maggio le immatricolazioni sono state 139.581, il 6.6% in meno dello stesso mese del 2023. Resta positivo il bilancio dei primi cinque mesi che chiudono con un segno positivo (+3,45%), anche se – sottolinea il centro Studi Promotor – il mercato è in calo del 20,3% sullo stesso periodo del 2019. Lo scorso mese male le vendite di auto elettriche pure che hanno perso mezzo punto e si sono fermato al 3,6% in termini di quota di mercato (al 2,9% ingennaio-maggio), le ibride plug-in hanno perso 1,3 punti percentuali rispetto a un anno fa attestandosi al 3,3% (3,2% nei 5mesi). LEGGI TUTTO

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    Snam, rumors: offerta da 500-600 milioni di euro per stoccaggi Edison

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha inviato una proposta vincolante per rilevare i tre siti di stoccaggio di Edison a un prezzo di 500-600 milioni di euro in contanti. Lo scrive il Corriere della Sera parlando di indiscrezioni.Se la somma sarà ritenuta congrua dalla società guidata da Nicola Monti – il quale in passato aveva dichiarato che l’attività valeva più di 500 milioni e che Edison intendeva valorizzare l’asset al meglio perché non aveva bisogno di vendere – il negoziato dovrebbe procedere spedito e potrebbe chiudersi in un mese, scrive il quotidiano. Il dossier è stato aperto a ottobre del 2023 e Snam è entrata in fase di esclusiva a fine febbraio, con l’avvio della due diligence a inizio marzo.Il 16 maggio, in call con gli analisti, l’AD di Snam Stefano Venier aveva detto che la società era in fase finale due diligence per gli asset di stoccaggio gas di Edison e prevedeva di fare un’offerta vincolante entro giugno. LEGGI TUTTO

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    STM, accordo con Geely Auto per fornitura SiC e laboratorio congiunto

    (Teleborsa) – STMicroelectronics, colosso italo-francese del campo dei semiconduttori, e Geely Auto Group, gruppo cinese attivo nella produzione di automobili e veicoli a nuova energia (NEV), hanno firmato un accordo a lungo termine per la fornitura di carburo di silicio (SiC) volto ad accelerare la collaborazione già esistente sui dispositivi in SiC. Secondo i termini di questo contratto pluriennale, ST fornirà a diversi marchi di Geely Auto dispositivi di potenza in SiC per veicoli elettrici a batteria (BEV) di fascia medio-alta, dando impulso alla strategia di trasformazione dei NEV di Geely Auto con prestazioni superiori, velocità di ricarica più elevate e una maggiore autonomia di guida. Inoltre, facendo perno sulla loro collaborazione di lunga data in diverse applicazioni automotive, Geely e ST hanno istituito un laboratorio congiunto per scambiarsi informazioni ed esplorare soluzioni innovative correlate alle architetture elettroniche/elettriche (E/E) delle automobili (come l’infotainment di bordo o i sistemi Smart Cockpit), ai sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e ai NEV.”Geely Auto è un splendido esempio di innovazione del settore automobilistico in Cina, in quanto sta compiendo rapidi progressi nell’elettrificazione e nella digitalizzazione delle automobili ed espandendo al contempo la sua presenza sul mercato globale. Questo accordo a lungo termine per la fornitura di SiC e l’istituzione del laboratorio congiunto segnano un passo avanti significativo nella nostra collaborazione di lunga data”, ha dichiarato Henry Cao, Executive Vice President of Sales & Marketing per la regione Cina di STMicroelectronics. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food punta a 5 miliardi di euro di ricavi nel 2030 grazie all’M&A

    (Teleborsa) – Newlat Food, gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, presenta oggi il piano industriale di gruppo al 2030, dopo l’annuncio dello scorso 27 maggio riguardante l’intenzione di acquisire il 100% del capitale sociale di Princes, storico gruppo alimentare con sede nel Regno Unito. New Princes Group, il nuovo gruppo che nascerà dalla prevista acquisizione di Princes da parte di Newlat Food, avrà un fatturato di 2,8 miliardi di euro, una rete operativa globale di 31 stabilimenti e circa 8.800 dipendenti e 30 brand. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine di luglio 2024.Il piano industriale al 2030 del nuovo gruppo prevede una crescita organica del fatturato con un CAGR del 3% tra il 2024 e 2030, raggiungendo 3,34 miliardi nel 2030. Ulteriori contributi alla crescita potranno venire dalle sinergie commerciali tra Princes e Newlat Food, mentre il target di 5 miliardi sarà legato al contributo dato dalla crescita per linee esterne.In questo scenario conservativo, la redditività è prevista in aumento di 270 bps, raggiungendo nel 2030 un EBITDA di 317 milioni ed un margine del 9,5% guidato da sinergie commerciali, dal miglioramento del mix di prodotti offerti, da un maggiore contributo dei marchi di proprietà e dalla leva operativa. Le sinergie di costo ed integrazione sono stimate a 36 milioni, mentre ulteriori sinergie commerciali potranno guidare ad una crescita del margine oltre il 10% entro il 2030.L’utile netto è atteso superare 100 milioni entro il 2030, mentre già per l’esercizio corrente, ci si attende un utile pro-forma 2024 (Princes consolidata per 12 mesi) superiore ai 300 milioni per effetto del badwill di 288 milioni.Il gruppo si aspetta un livello di Free Cash Flow pari a 172 milioni nel 2030, risultato di una più efficiente gestione del Working Capital, un’ottimizzazione della struttura operativa e conseguente riduzione dei CAPEX, oltre che dalla progressiva riduzione dei costi per interessi legati al triangolo virtuoso di: i) EBITDA in miglioramento; ii) riduzione dello spread medio; iii) progressiva riduzione dell’ammontare medio del debito.Il management prevede di completare rapidamente il processo di riduzione della leva finanziaria, puntando a un rapporto debito netto/EBITDA inferiore a 1x entro la fine del 2026. Tale flessibilità finanziaria permetterà a New Princes Group di guardare a ulteriori attività strategiche di M&A per arrivare a 5 miliardi di ricavi nel 2030. LEGGI TUTTO

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    Visibilia Editore verso rafforzamento patrimoniale da 4,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Visibilia Editore, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’editoria periodica e nella gestione della pubblicità sui periodici, ha comunicato che l’Amministratore Giudiziario ha approvato le linee guida di una manovra di rafforzamento patrimoniale di importo non inferiore a 4.500.000 euro, secondo modalità ancora da definire, che permettano la positiva definizione dalla procedura di composizione negoziata della crisi pendente e, più in generale, la tutela dei diritti dei creditori sociali tenuto anche conto, in quanto compatibili, degli interessi degli azionisti.A supporto di tale operazione, la società ha raccolto la disponibilità a partecipare all’operazione di Athena Pubblicità S.r.l. (già Visibilia Concessionaria S.r.l.), interessata ad assumere la guida imprenditoriale della società ad esito del buon fine dell’operazione e della correlata esecuzione della stessa, nonché della conseguente conclusione del mandato dell’Amministratore Giudiziario, la quale ha assunto l’impegno a sottoscrivere azioni Visibilia di nuova emissione per un importo massimo pari a 4.500.000 euro, di cui il 75% da liberarsi entro dieci giorni dalla delibera di aumento di capitale (indicativamente nei mesi di luglio/agosto, compatibilmente con le tempistiche di realizzazione dell’operazione) e il restante 25% da liberarsi indicativamente entro il 30 settembre 2024.L’impegno di Athena Pubblicità S.r.l. è oggetto di garanzia per un importo pari 450.000 euro. L’Amministratore Giudiziario ha inoltre constatato, diversamente da quanto reso noto al mercato con comunicato del 21 febbraio 2024, che l’Assemblea di Visibilia Editrice non ha deliberato alcun aumento di capitale, ma ha esclusivamente, assunto, in sede ordinaria, una delibera programmatica in relazione a un eventuale futura operazione di capitalizzazione; si chiarisce, pertanto, che non è prevista la partecipazione di Athena Pubblicità S.r.l. ad alcun aumento di capitale sociale di Visibilia Editrice nel contesto della complessiva Manovra di Rafforzamento Patrimoniale.Visibilia Editore ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 3.970.620 (rispetto a 4.225.670 del 2022), EBITDA pari a -466.477 (rispetto a -838.934 del 2022) e risultato netto pari a -3.964.552 (rispetto a -1.302.102 del 2022). LEGGI TUTTO