Maggio 2024

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    Anima, completata l’acquisizione di Kairos Partners SGR

    (Teleborsa) – Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha finalizzato l’acquisizione di Kairos Partners SGR, a seguito del completamento dell’iter autorizzativo e in particolare del ricevimento del nulla-osta da Banca d’Italia. La società acquisita sarà consolidata da Anima con decorrenza maggio 2024. LEGGI TUTTO

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    Plenitude (Eni), l’utile sale a 220 milioni di euro nel 2023 grazie al settore retail

    (Teleborsa) – Plenitude (ex Eni gas e luce) ha chiuso il 2023 con un risultato operativo adjusted di 515 milioni di euro e un utile netto adjusted di 220 milioni di euro, entrambi in aumento di circa il 50% rispetto al 2022. I risultati ottenuti sono stati guidati dal buon andamento del settore retail e dall’aumento della capacità rinnovabile installata e relative produzioni, confermando il valore generato dal modello di business integrato della società, che nei prossimi anni vedrà un sempre maggior contributo anche dal settore della mobilità elettrica.All’incremento del risultato operativo si sono contrapposti maggiori oneri finanziari, per l’aumento sia dell’indebitamento che dei tassi, maggiori oneri netti su partecipazioni, connessi al peggioramento dei risultati conseguiti dalle partecipate valutate ad equity, e maggiori imposte sul reddito in conseguenza del miglior risultato.Guardando alle componente dell’EBITDA pro-forma, il settore Retail ha contribuito con 750 milioni di euro, in netto rialzo rispetto ai 486 milioni dell’esercizio precedente, le Rinnovabili hanno segnato 204 milioni di euro (da 211 milioni nel 2022), mentre l’E-mobility è rimasta negativa per 24 milioni di euro (voce invariata).”Nel 2023 Plenitude ha conseguito un’eccezionale crescita operativa e finanziaria, raggiungendo un EBITDA pro-forma di 0,9 miliardi, tre volte rispetto a quello del 2018 – ha commentato Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude – Prevediamo di traguardare un EBITDA di 1 miliardo nel 2024 e di raddoppiarlo a 2 miliardi nel 2027″. “Inoltre, come Società Benefit, siamo da tempo impegnati nell’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno del nostro modello di business, e confermiamo la volontà di avere un impatto positivo sull’intera catena del valore, sui territori e le comunità in cui operiamo – ha aggiunto l’AD – Lo facciamo con azioni concrete, che anche quest’anno abbiamo deciso di delineare nel nostro Report di Sostenibilità e Relazione di Impatto”.Il decremento dei prezzi ha comportato un parziale riassorbimento del capitale circolante, incrementatosi in misura rilevante nella fase di rialzo dei prezzi del 2022, e di ciò ha beneficiato il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 1.040 milioni (negativo per 373 milioni nel 2022). Gli esborsi per gli investimenti tecnici (630 milioni, al netto di 7 milioni di dismissioni di asset materiali), le acquisizioni di partecipazioni e imprese consolidate (458 milioni) e la variazione dei debiti netti per investimenti (negativa per 274 milioni) hanno determinato un Free cash flow negativo di 322 milioni, cui si è sommato l’esborso per l’acquisizione dell’interessenza di terzi di Evolvere (60 milioni) e l’indebitamento delle società acquisite e altre variazioni (26 milioni). Tali variazioni hanno condotto ad un incremento del debito finanziario netto di 408 milioni (contro 2.241 milioni nel 2022).Plenitude, Società Benefit controllata da Eni, è attiva in oltre 15 Paesi nel mondo con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con oltre 3 GW di capacità installata, la vendita di energia e soluzioni energetiche a 10 milioni di clienti europei e una rete capillare di 20.000 punti di ricarica per veicoli elettrici. Entro il 2027, l’azienda punta a raggiungere 11,5 milioni di clienti, oltre 8 GW di capacità rinnovabile e 40.000 punti di ricarica installati. LEGGI TUTTO

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    Milano tiene la posizione in un’Europa debole. MPS ancora in rally

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa per la maggior parte delle Borse europee, mentre spiccano il ribasso di Parigi e il rialzo di Londra. Prevale comunque la prudenza tra gli investitori, alla prese con i risultati trimestrali di grandi multinazionali del Vecchio Continente e con la lettura di quanto avviene oltreoceano, all’indomani della decisione della Federal Reserve di lasciare invariati i tassi di interesse. Sempre tonico il settore bancario (soprattutto MPS in Italia e Commerzbank in Germania), in scia alle ipotesi di consolidamento a livello locale (la spagnola Sabadell ha ricevuto una proposta di fusione dalla sua maggiore rivale BBVA).Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,07. Lieve calo dell’oro, che scende a 2.303,1 dollari l’oncia. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,28%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +130 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,83%.Tra i mercati del Vecchio Continente giornata fiacca per Francoforte, che segna un calo dello 0,20%, performance positiva per Londra, che mostra un moderato rialzo dello 0,63%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,88%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,03% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 35.931 punti. Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (+0,03%); sulla stessa tendenza, sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,08%).Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 2/05/2024 è stato pari a 3,21 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,91 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,58 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,58 miliardi.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri Banca MPS (+5,12%). Denaro su Pirelli, che registra un rialzo del 2,08%. Bilancio decisamente positivo per Ferrari, che vanta un progresso del 2,04%. Buona performance per Banco BPM, che cresce dell’1,84%. Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -4,31%. Si concentrano le vendite su STMicroelectronics, che soffre un calo del 3,67%. Vendite su DiaSorin, che registra un ribasso del 2,97%. Seduta negativa per ENI, che mostra una perdita del 2,06%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Juventus (+2,41%), ENAV (+2,33%), Danieli (+2,16%) e Intercos (+2,13%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Fincantieri, che ha chiuso a -5,49%. Tonfo di Maire Tecnimont, che mostra una caduta del 4,04%. Sotto pressione SOL, che accusa un calo del 3,04%. Scivola Pharmanutra, con un netto svantaggio del 2,81%. LEGGI TUTTO

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    Transcarent valutata 2,2 miliardi di dollari dopo l’ultimo round

    (Teleborsa) – Transcarent ha chiuso un round di serie D da 126 milioni di dollari guidato da General Catalyst e 7wireVentures, a cui si sono aggiunti i nuovi investitori Geodesic Capital e Memorial Hermann Health System, con il supporto dei precedenti investitori Threshold Ventures, Kinnevik, Ally Bridge Group, Human Capital, Merck Global Health Innovation Fund, Alta Partners e Leaps by Bayer.Questo round porta il finanziamento totale raccolto da Transcarent a circa 450 milioni di dollari, per una valutazione di 2,2 miliardi di dollari. Gli investimenti aggiuntivi verranno sfruttati per accelerare le capacità di intelligenza artificiale, supportare la crescita commerciale e opportunità di crescita strategica.Transcarent è una piattaforma sanitaria e assistenziale diretta al consumatore per i dipendenti di datori di lavoro self-insured e le loro famiglie”L’aumento dei costi sanitari mette a dura prova i datori di lavoro e limita la crescita e la vitalità economica degli Stati Uniti – ha affermato Ken Frazier, presidente esecutivo di Transcarent ed ex CEO di Merck – Sono orgoglioso dei progressi compiuti da Transcarent per migliorare l’attuale sistema per datori di lavoro e dipendenti che richiedono un’esperienza sanitaria e assistenziale migliore e più conveniente. I risultati ottenuti da Transcarent consentono a tutte le parti interessate di concentrarsi su ciò che conta di più: garantire ai dipendenti un migliore accesso alle cure sanitarie e di benessere”. LEGGI TUTTO

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    Philips, Moody’s migliora outlook a stabile e conferma rating Baa1

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il rating su Philips, multinazionale olandese attiva nel campo elettronico e delle tecnologie per la salute, a “Baa1″. L’outlook è passato da negativo a stabile.”Il cambio di outlook a stabile da negativo riflette i progressi dell’azienda nel migliorare le proprie prestazioni operative con una crescita continua delle vendite e un miglioramento della redditività dal 2022 e la risoluzione quasi finale del programma di richiamo di Respironics e delle relative azioni legali”, afferma Dirk Goedde, lead analyst di Moody’s per Philips. “La società ha migliorato la sua generazione di free cash flow nel corso del 2023 sulla scia dell’aumento dei margini e di una migliore gestione del capitale circolante e dovrebbe quindi essere in grado di pagare l’accordo limitato di 1,1 miliardi di dollari negli Stati Uniti dalla sua posizione di liquidità nel 2025”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Da piano incentivi auto a Stellantis, cosa ha detto Urso

    (Teleborsa) – “Il piano incentivi” sulle auto elettriche “per quest’anno è particolarmente consistente, 950 milioni. In questo momento è alla validazione delle Corte dei Conti, è un iter necessario. Penso che potrà essere pienamente attivo tra qualche settimana”. Lo ha chiesto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al convegno inaugurale del Motor Valley Fest a Modena. Il piano, ha spiegato Urso, è stato “concepito in tre direzioni”. La prima tenendo conto della “sostenibilità ambientale, è il più consistente ed è rivolto a chi rottama un’auto più inquinante”. La seconda è rivolta alla “sostenibilità sociale: si danno maggiori risorse a chi ha un reddito più basso e, se rottama un’auto inquinante, può ricevere fino a 13.750 euro per l’acquisto di un’auto elettrica”. Il piano, infine, è “più indirizzato a sostenere la produzione nazionale – ha spiegato il ministro -. Pensiamo che nella seconda parte dell’anno si debba manifestare una significativa inversione di tendenza rispetto agli scorsi anni con un aumento della produzione nazionale di auto. Verificheremo e ove ciò non avvenisse, le risorse del fondo automotive che sono già previste nel bilancio dello stato per i prossimi anni saranno destinati prevalentemente sul fronte dell’offerta, cioè a sostegno di chi investe nella produzione nel nostro paese”Urso ha anche voluto sottolineare come il confronto tra il mio dicastero e Stellantis “sia in atto, e continuativo, per creare le migliori condizioni per riaffermare le radici dell’auto italiana”.L’Italia è “il brand migliore per qualunque tipologia produttiva”. Come è successo per altri settori che sono andati in controtendenza e invece di produrre all’estero per risparmiare sui costi sono rimasti nel nostro Paese, anche le aziende motoristiche devono comprendere che “bisogna sempre più produrre in Italia”, ha detto Urso. LEGGI TUTTO

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    ILPRA acquista IVAXIA per crescere nei prodotti di nicchia

    (Teleborsa) – ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, ha acquistato il 100% del capitale sociale di IVAXIA per un corrispettivo di “entità trascurabile”.IVAXIA, con sede a Mortara (Pavia), progetta e realizza macchine centrointestatrici di precisione completamente personalizzate ed impianti speciali. Tutta la produzione è progettata e sviluppata internamente, grazie alle competenze del team tecnico in materia.Al 31 dicembre 2023, IVAXIA presentava un fatturato pari a 3 milioni di euro (1,5 milioni nel 2022), un totale attivo pari a 2,5 milioni (1,9 milioni nel 2022) e una Posizione Finanziaria Netta negativa di 31 mila euro (positiva per 110 mila euro nel 2022).”L’acquisizione del 100% di IVAXIA ci permetterà di produrre macchine speciali e completamente personalizzate ovverosia un prodotto di nicchia estremamente importante e strategico per il gruppo ILPRA”, ha commentato l’AD Maurizio Bertocco. LEGGI TUTTO

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    Fondazione MPS, utile 2023 di quasi 9 milioni di euro. Patrimonio netto a 574 milioni

    (Teleborsa) – La Deputazione Generale di Fondazione MPS ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2023, che presenta un risultato economico positivo di 8,83 milioni di euro, destinato per circa il 60% al rafforzamento patrimoniale e per il 40% all’attività istituzionale. In sostanziale continuità con l’anno precedente, il risultato positivo è caratterizzato da un buon andamento della gestione corrente, nonostante il periodo di elevata volatilità dei mercati finanziari, si legge in una nota.La situazione patrimonialeIl Patrimonio Netto contabile della Fondazione si attesta, quindi, a circa 574,3 milioni di euro, in aumento di 5,2 milioni di euro sul 2022 (+1%), mentre l’attivo finanziario è di 623,7 milioni di euro. Da fine 2017 al 2023 il Patrimonio Netto è quindi aumentato complessivamente di 140 milioni di euro (+32%).Nel corso del 2023 è proseguito “l’intenso percorso di rimodulazione e allocazione degli investimenti avviato nel 2019, finalizzato a definire e gestire un portafoglio diversificato, in partecipazioni, titoli e fondi, in grado di generare flussi finanziari annuali costanti nel tempo, nell’ottica di stabilizzarne la redditività”, viene sottolineato.L’andamento economicoPer quanto attiene i Ricavi, si registrano proventi complessivi pari a 14,7 milioni di euro (in linea con i 13,91 milioni di euro del 2022). Gli Oneri ordinari, al netto degli accantonamenti, consolidano una tendenza pluriennale di elevati decrementi (-11% sul 2022 e -23% sul 2017).L’attività istituzionaleLe erogazioni deliberate si sono attestate su 12 milioni di euro (a fronte di un valore programmato di circa 7 milioni di euro) su 121 interventi, di cui circa il 75% in provincia di Siena. Nonostante la fine dell’emergenza pandemica, il dato rimane in forte crescita su un orizzonte temporale pluriennale, considerato che nel 2017 era pari a 4,1 milioni di euro (+ 193%).All’apporto integrato di risorse finanziarie e professionali della Fondazione vanno sommati i cofinanziamenti e le risorse finanziarie complementari attivate da beneficiari o altri soggetti, per un risultato totale di 32 milioni di euro, (40% circa da FMps e 60% circa da altri soggetti) somma che crea un effetto leva complessivo di 1,5. LEGGI TUTTO