Australia, banca centrale lascia tassi 4,35%. Calo inflazione più lento del previsto
(Teleborsa) – Il board della Reserve Bank of Australia ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento al 4,35%, centrando le attese degli analisti. La banca centrale ha sottolineato che le informazioni recenti indicano che l’inflazione continua a moderarsi, ma sta diminuendo più lentamente del previsto.Tassi di interesse più elevati hanno contribuito a portare la domanda aggregata e l’offerta “un po’ più vicino all’equilibrio”. Ma i dati indicano un persistente eccesso di domanda nell’economia, abbinato a forti pressioni interne sui costi, sia per gli input di lavoro che per quelli non lavorativi. Le prospettive economiche rimangono incerte e i dati recenti hanno dimostrato che il processo di ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo “difficilmente sarà agevole”.”Riportare l’inflazione al target entro un lasso di tempo ragionevole rimane la massima priorità del board – si legge nello statement rilasciato al termine della riunione – Ciò è coerente con il mandato della RBA per la stabilità dei prezzi e la piena occupazione. Il board deve essere fiducioso che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l’intervallo obiettivo. Finora, le aspettative di inflazione a medio termine sono state coerenti con l’obiettivo di inflazione ed è importante che rimanga così”.”Dati recenti indicano che, sebbene l’inflazione si stia attenuando, lo sta facendo più lentamente di quanto previsto in precedenza e rimane elevata – viene aggiunto – Il board prevede che passerà ancora del tempo prima che l’inflazione raggiunga in modo sostenibile l’intervallo target e resterà vigile rispetto ai rischi al rialzo. Il percorso dei tassi di interesse che meglio garantirà che l’inflazione ritorni al livello target in un arco di tempo ragionevole rimane incerto e il board non esclude nulla. Il board farà affidamento sui dati e sull’evoluzione della valutazione dei rischi. Continuerà a prestare particolare attenzione agli sviluppi dell’economia globale, all’andamento della domanda interna e alle prospettive dell’inflazione e del mercato del lavoro. Il board rimane risoluto nella sua determinazione a riportare l’inflazione al livello target”. LEGGI TUTTO