Maggio 2024

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    Morto il banchiere Fabio Gallia, ex AD di BNL e CDP

    (Teleborsa) – È morto, a causa di un malore improvviso, Fabio Gallia, banchiere e manager italiano di lungo corso.Classe 1963, nato ad Alessandria, con una laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino, Gallia ha iniziato la sua carriera nel 1988 in Accenture, occupandosi di servizi di consulenza strategica e organizzativa. Nel 1990 è stato assunto da Ersel Asset Management Sgr, società di gestione del risparmio italiana, appartenente al Gruppo Giubergia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima di diventare Direttore Generale e Partner dal 1999 al 2002.Nel 2002 entra a far parte del Gruppo Capitalia, principale gruppo italiano bancario a tal data, come Vicedirettore Generale e Chief Financial Officer (CFO), con la responsabilità della Finanza del Gruppo e del Wealth Management. Nel 2003 è stato nominato Condirettore Generale con la responsabilità delle Politiche Commerciali del Gruppo; successivamente è stato nominato Amministratore Delegato di Fineco (sub-holding del Gruppo Capitalia) fino all’incorporazione di Fineco in Capitalia. Dal 2005 al 2007 è stato nominato Amministratore Delegato di Banca di Roma e Presidente del Management Committee del Gruppo Capitalia.Nel 2008, è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di BNL, gruppo BNP Paribas, e membro del Comitato Esecutivo di BNP Paribas. Dal 2009 diventa Presidente di Findomestic Banca e, dal 2012 ha diretto il gruppo BNP Paribas in Italia.Dal 2015 al luglio 2018 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti; è stato Vice-Presidente del Fondo Strategico Italiano e consigliere del fondo infrastrutturale europeo Marguerite. È stato membro del Consiglio di amministrazione di Borsa Italiana, MTS, Coesia (Gruppo Seragnoli), Ariston Thermo (Gruppo Merloni), Manifatture Sigaro Toscano e altre società assicurative e di gestione del risparmio. È stato Direttore generale di Fincantieri dal 2020 al 2022. È stato senior advisor di Brookfield Asset Management e senior advisor di Centerview Partners. Sedeva attualmente nel board di Edison. LEGGI TUTTO

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    Walt Disney, in profitto a sorpresa nello streaming. Alza previsioni su utili

    (Teleborsa) – The Walt Disney Company ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2024 (al 30 marzo 2024) con ricavi a 22,1 miliardi di dollari, rispetto ai 21,8 miliardi di dollari dello stesso trimestre dell’anno precedente. Escludendo alcune voci, l’EPS è aumentato a 1,21 dollari da 0,93 dollari nel trimestre dell’anno precedente.A seguito della sovra-performance del secondo trimestre, il nuovo obiettivo di crescita dell’EPS rettificato per l’intero anno è ora del 25%. La società ha detto anche di rimanere sulla buona strada per generare circa 14 miliardi di dollari di liquidità derivante dalle operazioni e oltre 8 miliardi di dollari di free cash flow quest’anno.Il business Entertainment Direct-to-Consumer è stato redditizio nel secondo trimestre. Anche se Disney prevede che i risultati più deboli di Entertainment DTC nel terzo trimestre saranno guidati da Disney+ Hotstar, continua a prevedere che le attività di streaming combinate saranno redditizie nel quarto trimestre e costituiranno un significativo motore di crescita futura per l’azienda, con ulteriori miglioramenti nella redditività nell’esercizio 2025.”La nostra ottima performance nel secondo trimestre, con un utile per azione rettificato in aumento del 30% rispetto all’anno precedente, dimostra che stiamo rispettando le nostre priorità strategiche e costruendo per il futuro – ha affermato il CEO Robert Iger – I nostri risultati sono stati guidati in gran parte dal nostro segmento Esperienze e dalla nostra attività di streaming. È importante sottolineare che lo streaming di intrattenimento è stato redditizio per il trimestre e rimaniamo sulla buona strada per raggiungere la redditività nelle nostre attività di streaming combinate nel quarto trimestre”. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Fitto: con revisione importanti opportunità per imprese

    (Teleborsa) – Nell’ambito della revisione del PNRR “sono state compiute delle scelte che hanno modificato molti degli aspetti. Molti interventi previsti, soprattutto nell’ambito dei finanziamenti per gli enti pubblici, sono stati spostati fuori dal Pnrr per la semplice ragione che non erano compatibili con il piano e non sarebbero mai stati realizzati entro i tempi previsti”. Lo ha detto il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, intervenendo agli stati generali dei commercialisti. “Questa operazione di spostamento fuori dal Pnrr – ha detto – ci ha consentito di liberare delle importanti opportunità per il mondo delle imprese e, quindi, anche conseguentemente per una spesa molto più efficace”.La spesa pubblica dal 2019 al 2022 “è cresciuta di quasi 300 miliardi di euro” e “la qualità è molto discutibile”, ha detto il Ministro sottolineando che “molta di questa spesa è costituita dalla logica del bonus”, causando “dei buchi in bilancio molto evidenti”. Pertanto, secondo Fitto “ipotizzare delle misure di intervento strutturali deve fare i conti anche con questo contesto. Il Pnrr ci aiuta a comprendere anche questa complessità perché la narrazione secondo cui sono risorse arrivate gratuitamente, come un’ottima opportunità, non corrisponde proprio al vero. All’interno del Pnrr oltre 120 miliardi di euro sono a debito sulla quota europea, ai quali si raggiungono altri 30 sempre a debito della quota nazionale nazionale. Il tema della qualità della spesa di queste risorse è fondamentale per incrociare la crescita e ipotizzare un percorso di rientro positivo da questo debito”. LEGGI TUTTO

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    Lemon Sistemi, Banca Finnat conferma Buy con aumento dimensione contratti

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e il target price (a 5,02 euro per azione) sul titolo Lemon Sistemi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, fornitura e posa di impianti fotovoltaici, termoidraulici, di accumulo e della progettazione di soluzioni per l’efficientamento energetico.Gli analisti scrivono che Lemon Sistemi è specializzata nell’installazione di impianti di dimensioni contenute (fino a 10 MWp) ma intende aumentare, progressivamente, la dimensione media degli impianti installati. Proprio nell’ambito di questa decisione strategica, Lemon Sistemi ha firmato, in data 30 aprile 2024, un contratto da 1,3 milioni di euro per la realizzazione di una nuova sezione di impianto fotovoltaico da 1,2 MW.”Il contratto ribadisce l’intenzione di Lemon Sistemi a perseguire gli obiettivi di crescita prestabiliti attraverso l’aumento della dimensione media dei singoli progetti nonché di fornire un apporto concreto alla decarbonizzazione e alla transizione energetica”, si legge nella ricerca.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saudi Aramco, primo trimestre in calo ma mantiene dividendo generoso

    (Teleborsa) – Saudi Aramco, la compagnia nazionale saudita di idrocarburi, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto pari a 27,3 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 31,9 miliardi di dollari del primo trimestre 2023. Il free cash flow è stato pari a 22,8 miliardi di dollari (1° trimestre 2023: 30,9 miliardi di dollari)Il dividendo base del primo trimestre 2024 è di 20,3 miliardi di dollari e la quarta distribuzione di dividendi legata alla performance da pagare nel secondo trimestre di 10,8 miliardi di dollari.La società prevede che nel 2024 verranno dichiarati dividendi totali pari a 124,3 miliardi di dollari, compreso il dividendo base di 81,2 miliardi di dollari e il dividendo legato alla performance di 43,1 miliardi di dollari.”Continuiamo inoltre ad attuare la nostra strategia a lungo termine e nel primo trimestre abbiamo compiuto progressi significativi nell’espansione del nostro business del gas e nella crescita della nostra catena del valore downstream integrata a livello globale, pur mantenendo la nostra attenzione sulla costante fornitura di valore per i nostri azionisti”, ha commentato il presidente e CEO Amin H. Nasser.”Guardando al futuro, mi aspetto che il nostro portafoglio continui ad evolversi mentre miriamo a contribuire a una transizione energetica che offra soluzioni alle sfide climatiche, ma allo stesso tempo riconosca la necessità di forniture energetiche convenienti, affidabili e flessibili”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    IGD, utile primo trimestre in calo per maggiori oneri finanziari

    (Teleborsa) – IGD SIIQ, uno dei principali player in Italia nel settore immobiliare retail e società quotata su Euronext STAR Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi da attività locativa ammontano a 36,2 milioni di euro, in incremento del +4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Net rental income è pari a 31,1 milioni di euro, in incremento del +7,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre a perimetro omogeneo il dato risulta in incremento del +6,5%.L’EBITDA della gestione caratteristica è pari a 28,6 milioni di euro, in aumento del +6,6% con un margine pari al 75,1%, mentre il margine freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) raggiunge il 77,3%. La gestione finanziaria complessiva è pari a -18,5 milioni di euro (+100,6%); il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS16 e oneri non ricorrenti, è pari a -15,7 milioni di euro, in peggioramento dell’82,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa dell’incremento del costo medio degli ultimi finanziamenti ottenuti.L’Utile netto ricorrente (FFO) è pari a 10,3 milioni di euro, in decremento -34,8% rispetto al 31 marzo 2023 per i maggiori oneri finanziari.”I positivi risultati operativi del primo trimestre del 2024 confermano il buono stato di salute dei nostri centri commerciali – ha commentato l’AD Roberto Zoia – A causa dell’elevato costo degli ultimi finanziamenti, dovuto alla crescita dei tassi, la gestione finanziaria ha subito un incremento significativo, che si è riflesso nel calo dell’Utile netto ricorrente”. “Va proprio nella direzione di una significativa riduzione dell’indebitamento l’operazione di cessione portata a termine nel mese di aprile, un passo importante nel percorso che abbiamo intrapreso allo scopo di ridurre l’indebitamento finanziario complessivo, contenere i costi della gestione finanziaria e allungare le scadenze, attività che porteremo avanti in parallelo al miglioramento della gestione caratteristica, al fine di creare valore per tutti gli stakeholder – ha aggiunto – In quest’ottica, nelle prossime settimane daremo il via a un percorso strutturato per tappe, con l’obiettivo di presentare, entro la fine dell’anno, il nuovo Piano Industriale”. LEGGI TUTTO

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    Heidelberg Materials, profitto operativo cala meno delle attese nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Heidelberg Materials, colosso tedesco dell’edilizia, ha comunicato che i ricavi sono diminuiti dell’8% a 4.488 milioni di euro nel primo trimestre 2024 (anno precedente: 4.896) rispetto al forte trimestre dell’anno precedente. Il risultato delle operazioni correnti prima degli ammortamenti (RCOBD) è diminuito di 14 milioni di euro o del 2,6% a 542 milioni di euro (anno precedente: 557), battendo la previsione di 535 milioni in un consensus fornito dall’azienda. Grazie ad una rigorosa gestione dei costi e ai prezzi più bassi dell’energia, il margine RCOBD è aumentato al 12,1% (anno precedente: 11,4).”Nonostante i ricavi in calo rispetto al forte trimestre dell’anno precedente, abbiamo ulteriormente aumentato la nostra redditività. Ciò è dovuto soprattutto all’ottimo inizio d’anno in Nord America e alla rigorosa gestione dei costi – ha affermato Dominik von Achten, presidente del consiglio di amministrazione di Heidelberg Materials – Il buon inizio ci permette di guardare con fiducia al resto dell’anno. In questo contesto, confermiamo le prospettive per l’intero anno 2024″.Heidelberg Materials continua a prevedere che la domanda nel settore edile si stabilizzerà sempre più a un livello basso. In questo contesto, la società conferma le sue prospettive per l’anno finanziario 2024. Heidelberg Materials prevede un risultato delle operazioni correnti in un corridoio compreso tra 3,0 e 3,3 miliardi di euro. Il ROIC dovrebbe essere intorno al 10%. LEGGI TUTTO

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    Zest, exit dalla startup Futura: ritorno sull’investimento del 15x

    (Teleborsa) – Zest, società quotata su Euronext Milan e nata dalla fusione di Digital Magics e LVenture Group, ha comunicato l’exit dalla startup Futura. La prima exit di Zest ha generato un ritorno sull’investimento iniziale del 15x ed è stata finalizzata nell’ambito del round Series A da 14 milioni di euro concluso dalla startup, che ha visto l’ingresso nel capitale sociale del Fondo di venture capital Francese Eurazeo, di Axon Partners Group e la partecipazione del precedente investitore United Ventures.Futura è stata accelerata nel 2021 dalla 18ª edizione di LUISS EnLabs, il programma di accelerazione di Zest nato da una joint venture con l’Università Luiss e ha chiuso nel 2022 un seed round da 1,8 milioni di euro con primari fondi di Venture Capital, tra cui Ithaca Ventures, Exor Seeds e United Ventures, oltre a Zest.”Questa exit rappresenta appieno il nostro modello di business: abbiamo supportato dei talenti mossi da un forte spirito imprenditoriale e grande determinazione con il nostro programma di accelerazione, le risorse iniziali e il nostro ecosistema, accrescendone rapidamente il valore fino all’exit, con l’ingresso di primari investitori internazionali – ha affermato Luigi Capello, AD di Zest – Zest, con oltre 250 startup in portafoglio che operano sui principali trend dell’innovazione, nasce proprio per lanciare la nuova generazione di imprese innovative italiane, supportandone lo scale-up ed estraendone grande valore per i suoi azionisti e per tutto l’ecosistema”. LEGGI TUTTO