Maggio 2024

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    CDP, nuove operazioni per 1,7 miliardi. Partecipa ad AuCap Fincantieri

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha approvato nuove operazioni per un valore complessivo di circa 1,7 miliardi di euro in favore di grandi, medie e piccole imprese italiane e per lo sviluppo di infrastrutture chiave per l’Italia.In particolare, il CdA ha dato il via libera alla controllata CDP Equity ad assumere un impegno di sottoscrizione nell’ambito dell’aumento di capitale proposto dalla partecipata Fincantieri in misura proporzionale alla quota detenuta, pari circa al 71,3% del capitale.Crescita delle aziende in Italia e all’esteroIl CdA ha autorizzato iniziative per accelerare i programmi di investimento in innovazione, ricerca e sostenibilità di aziende italiane attive in filiere strategiche. Inoltre, ha approvato operazioni finalizzate al rafforzamento e alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, favorendone l’accesso al credito in sinergia con altri istituti finanziari e anche attraverso strumenti di finanza alternativa.Per quanto riguarda il ruolo di Istituzione Finanziaria per la Cooperazione allo Sviluppo, CDP ha deliberato nuovi interventi a favore delle imprese nei Balcani Occidentali, specialmente quelle a guida giovanile e femminile.Sostegno a infrastrutture e poli di eccellenzaIl CdA ha dato il via libera a finanziamenti per la realizzazione e l’ammodernamento di infrastrutture strategiche: in particolare, a favore del settore dell’energia, con riguardo all’aumento dell’efficienza degli impianti, all’utilizzo di fonti rinnovabili e al potenziamento delle reti idriche e di distribuzione del gas. Inoltre, sono state deliberate iniziative per ampliare l’accesso alla mobilità sostenibile e per nuove strutture all’avanguardia nel campo sanitario.Infine, il Consiglio ha approvato una Politica Generale volta a ridurre gli impatti ambientali interni di CDP, attraverso la promozione di comportamenti responsabili dei propri dipendenti e di una gestione attenta all’ambiente nelle sedi, nell’uso delle tecnologie e negli spostamenti nell’ambito dell’attività lavorativa. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, AuCap da 400 milioni di euro per finanziare M&A e warrant per 100 milioni

    (Teleborsa) – Il CdA di Fincantieri, colosso italiano a controllo pubblico attivo nel settore della cantieristica navale, ha deliberato la proposta di delega ad aumentare in una o più volte, in via scindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo massimo di 400 milioni di euro comprensivo di eventuale sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti, e una connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all’aumento di capitale.Le risorse servono per finanziarie l’acquisizione del business Underwater Armaments & Systems (UAS) di Leonardo. Il corrispettivo per l’acquisizione è pari alla somma di 300 milioni componente fissa relativa all’Enterprise Value, soggetto ad usuali meccanismi di aggiustamento prezzo, oltre a massimi 115 milioni come componente variabile al ricorrere di determinati presupposti di crescita legati all’andamento della linea di business UAS nel 2024, per un Enterprise Value totale complessivo pari a massimi 415 milioni.Fincantieri ha comunicato l’impegno di sottoscrizione da parte del socio di controllo CDP Equity e la costituzione di un consorzio di garanzia formato da primarie istituzioni finanziarie. BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Jefferies, JP Morgan e Mediobanca agiranno infatti in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner sulla base di un accordo di pre-garanzia (pre-underwriting) sottoscritto con Fincantieri, avente ad oggetto l’impegno (a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari) a sottoscrivere un contratto di garanzia (underwriting agreement) per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte all’esito dell’asta dei diritti inoptati.La proposta di delega prevede inoltre che ai sottoscrittori dell’aumento di capitale vengano assegnati gratuitamente warrant da esercitarsi in futuro a valere su una seconda tranche di aumento del capitale per massimi 100 milioni.L’operazione di acquisizione, che si aggiunge a quella di Remazel Engineering, accelera e consolida il posizionamento del gruppo come leader nel settore della subacquea e della difesa navale in linea con la strategia annunciata e fa seguito ad una serie di iniziative ed accordi industriali già stipulati.”Siamo estremamente soddisfatti di questa operazione, che rappresenta una pietra miliare cruciale nella nostra equity story e nell’attuazione della strategia underwater di Fincantieri per il prossimo ciclo industriale – ha commentato l’AD Pierroberto Folgiero – L’autonomia tecnologica subacquea e le capacità esecutive globali, in questo nuovo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare pienamente il potenziale di Fincantieri nell’interesse degli stakeholder industriali e finanziari del Gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Yolo, EnVent riduce target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha abbassato a 4,00 euro per azione (da 5,10 euro precedenti) il prezzo obiettivo su Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Outperform” visto l’upside potenziale del 120%.Gli analisti scrivono che la performance di Yolo nel 2023 sottolinea la sua traiettoria di crescita, riaffermando il suo obiettivo di raggiungere il pareggio entro il 2024 e un fatturato compreso tra 17 e 20 milioni di euro. Gli investimenti persistono e sono indirizzati allo sviluppo di piattaforme tech e a nuove acquisizioni. L’aumento del capitale sociale è finalizzato a supportare la strategia di crescita.Il broker conferma le nostre stime con il fine tuning B/S e registra l’aumento di capitale, portando liquidità a disposizione per perseguire obiettivi di crescita. Attende con impazienza ulteriori aggiornamenti sul potenziale accordo di M&A spagnolo annunciato lo scorso febbraio, ricavi target di 3,0-3,5 milioni di euro nel FY23, margine EBITDA superiore al 10% e posizione finanziaria netta cash.”Sulla base dei risultati del 2023, le prospettive del management per il 2024 in linea con le nostre stime e il nuovo aumento di capitale che ha portato a una reale crescita non organica ci hanno portato a essere fiduciosi sulla nostra valutazione precedente”, si legge nella ricerca.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dl superbonus, Brancaccio (Ance): retroattività e continui cambiamenti normativi

    (Teleborsa) – “La retroattività c’è. Vedremo quale sarà il testo, ma siamo preoccupati perchè si procede a botte di modifiche continue. Si continuano a cambiare regole su cui i cittadini e le imprese fanno affidamento”. Lo ha affermato la presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), Federica Brancaccio, all’Askanews in merito all’emendamento del governo al dl superbonus, annunciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, volto ad introdurre l’obbligo di rateizzazione in dieci anni, anzichè quattro, dei crediti derivanti dal bonus. “Si è generato un equivoco dicendo che siccome la misura riguarda il 2024 la retroattività non c’è. Non è cosi’ – ha spiegato Brancaccio -. Prendiamo ad esempio i condomini che non hanno concluso i lavori nel 2023 e li stanno portando avanti con il superbonus al 70%, come prevede la legge. Ora tutti i pagamenti dell’annualità 2024 avranno la fruizione del credito a dieci anni”. Quindi, secondo la presidente dell’Ance, “si vanno a cambiare le regole su contratti in corso, firmati precedentemente”. “Se ho stipulato con la banca un contratto per l’acquisto dei crediti in quattro anni – aggiunge – cosa succede di questo contratto nel 2024? Chi paga questa differenza di costo? Il rischio è la proliferazione dei contenziosi”. “Un’altra “mazzata” potrebbe arrivare se fosse confermato lo stop alla compensazione dei crediti con i contributi previdenziali. Le imprese strutturate che hanno dipendenti fanno affidamento su questa possibilità”, conclude la presidente. LEGGI TUTTO

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    Leonardo vende business subacqueo a Fincantieri per massimi 415 milioni di euro

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha firmato un accordo vincolante per la vendita della linea di business Underwater Armaments & Systems (UAS) a Fincantieri per un importo basato su un Enterprise Value composto da una componente fissa di 300 milioni di euro, soggetto ad usuali meccanismi di aggiustamento, e da una componente variabile per massimi 115 milioni di euro al ricorrere di determinati obiettivi di performance per l’anno 2024, per un Enterprise Value totale pari a massimi 415 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2025 ed è soggetto alle autorizzazioni tipiche per tale tipo di operazioni.”La cessione di Underwater Armaments & Systems rientra nel piano di razionalizzazione del portafoglio di business di Leonardo. L’iniziativa dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, nel quadro di una più efficace difesa e competitività globale”; ha dichiarato Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo.Whitehead Alenia Sistemi Subacquei, storica partecipata al 100% di Leonardo, nasce come una società specializzata nella costruzione di sistemi di difesa sottomarini e in particolare siluri, contromisure e sonar. All’inizio del 2016, la società è confluita in Leonardo, diventando una linea di business, ed è stata ridenominata “Underwater Armaments & Systems” (UAS). La linea di business include anche la partecipazione al 50% nella GEIE EuroTorp (costituita con Naval Group e Thales), dedicata alla progettazione e costruzione del siluro leggero MU90, ed è localizzata in due sedi, Livorno e Pozzuoli. Nel 2023, la linea di business UAS ha generato ricavi per circa 160 milioni di euro e un EBITDA di 34 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Vianini, Caltagirone supera il 90%. Verso delisting

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone ha superato la soglia del 90% del capitale di Vianini, società del gruppo Caltagirone quotata su Euronext Milan e attiva nell’edilizia. Nelle giornate dell’8 e del 9 maggio 2024 Capitolium S.r.l., società indirettamente controllata da Francesco Gaetano Caltagirone, ha infatti acquistato complessivamente 189.000 azioni ordinarie, rappresentative dello 0,179% del capitale. Il prezzo più alto pagato nel contesto di tali acquisti è pari a 0,86 euro per azione.Capitolium non intende procedere al ripristino di un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni delle azioni ordinarie. Per questo, è sorto in capo a Capitolium l’obbligo di acquistare dai restanti azionisti che ne facciano richiesta tutte le azioni ordinarie residue in circolazione. Ad oggi, le azioni residue sono pari a 10.498.368, corrispondenti a circa il 9,96% del capitale. Alla chiusura odierna (0,85 euro per azione), la capitalizzazione è di 89,5 milioni di euro.L’adempimento dell’obbligo di acquisto comporterà la revoca della quotazione delle azioni ordinarie da Euronext Milan, ovvero il delisting da Borsa Italiana. È intenzione di Capitolium esercitare il diritto di acquisto (squeeze-out) a seguito dell’adempimento dell’obbligo di acquisto, al ricorrere dei relativi presupposti. LEGGI TUTTO

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    Algowatt esclusa dagli indici FTSE Italia

    (Teleborsa) – FTSE Russell ha comunicato l’esclusione di Algowatt dagli indici FTSE Italia, in seguito alla delibera di liquidazione giudiziale della società e della sospensione a tempo indeterminato dalle negoziazioni.In particolare, il titolo è escluso da FTSE Italia Small Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR PMI All Index. Il provvedimento è efficace dal 14 maggio 2024. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, utile primo trimestre a 39 milioni di euro grazie a margine di interesse

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 39,1 milioni di euro, in aumento YoY del 65,2% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -75,3% tenendo anche conto delle poste straordinarie del 1° trimestre 2023 pari a 133,1 milioni di euro.Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 27 milioni di euro (+20,9%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 156,4 milioni di euro. L’andamento è attribuibile principalmente alla crescita del margine di interesse per 18,3 milioni di euro (+23,4%) e delle commissioni nette per 2,4 milioni di euro (+4,8%), alla crescita del risultato netto delle attività e passività finanziarie per 5,4 milioni di euro (+501,7%) e degli altri proventi ed oneri di gestione per 0,9 milioni di euro.Cost income ratio al 56,7% (60,8% al Q1 2023). Confermata la solidità patrimoniale del Gruppo Banco Desio con CET1 al 17,45%.Impieghi verso la clientela ordinaria pressoché stabili a 11,6 miliardi di euro (-0,8% rispetto a YE 2023) con erogazioni a famiglie e imprese nel corso del periodo di riferimento per 0,5 miliardi di euro. La raccolta diretta è in aumento e pari a 15 miliardi (+1,3%), mentre la raccolta indiretta è pari a 21 miliardi (+4,7%, di cui clientela ordinaria in aumento del 4,6%).Stabile incidenza dei crediti deteriorati: NPL ratio lordo al 3,4% e netto all’1,8% (rispettivamente pari al 3,3% e all’1,7% a YE 2023). Solidi livelli di coverage sui crediti deteriorati al 48,6% e sui crediti in bonis allo 0,94% (coverage sui crediti deteriorati al netto delle garanzie pubbliche pari al 53,4%. LEGGI TUTTO