Maggio 2024

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    Superbonus, Federcostruzioni: spalmacrediti in 10 anni danneggia filiera

    (Teleborsa) – “Danni pesantissimi per la filiera delle costruzioni, che conta 3 milioni di occupati, 40mila imprese e un valore della produzione che si aggira attorno ai 600 miliardi, se sarà confermato l’obbligo di spalmare i crediti Superbonus in 10 anni e non più su 4 per le spese sostenute nel 2024, come annunciato in questi giorni dal governo”.È il commento del presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, sulle nuove che il governo si accinge a introdurre in materia di Superbonus. “Si tratta – continua Marone – di un intervento che va a intaccare contratti già sottoscritti e in corso di esecuzione che inevitabilmente saranno oggetto di aggravi di costi e probabili contenziosi. Un duro colpo con effetti che ricadranno a cascata su tutte le imprese della filiera impegnate nei cantieri Superbonus”. E a ancora: “Comprendiamo la necessità del governo di tutela dei conti, ma ancora una volta ci troviamo di fronte a un cambiamento delle regole in corsa, senza confronto con il sistema produttivo, destinato a gettare scompiglio e panico tra cittadini e imprese che si sono affidati a una legge dello Stato e oggi rischiano di pagarne le conseguenze”, conclude la presidente di Federcostruzioni. LEGGI TUTTO

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    SACE al fianco delle imprese italiane per nuovi progetti di sviluppo in Iraq

    (Teleborsa) – SACE, il Gruppo assicurativo-finanziario specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha finalizzato un Framework Agreement a favore di Trade Bank of Iraq con il supporto del Ministero delle Finanze della Repubblica d’Iraq. L’accordo – firmato da Alessandra Ricci, amministratore delegato di SACE e Bilal Sabah Alhamdani, presidente della Trade Bank of Iraq conun pool di banche internazionali – ha l’obiettivo di incrementare l’export Made in Italy in Iraq e supportare gli investimenti nel settore privato fino a 1 miliardo di euro, in ottica di diversificazione dal settore dell’Oil&Gas.In occasione della cerimonia di firma, che ha visto anche la partecipazione del presidente Sovereign Guarantees Committee Republic of Iraq Mohammed Al Darraji, dell’ambasciatore d’Italia in Iraq Maurizio Greganti e dell’ambasciatore d’Iraq in Italia Saywan Sabir Mustafa Barzani, sono stati siglati cinque Memorandum of Understanding tra esportatori italiani e alcuni buyer iracheni – Muhaj Baghdad for General Trading Company; Al Masa Company; Keppt Investment; Al-Minhaj International Chemical Industries – che andranno a rafforzare la collaborazione commerciale tra Italia e Iraq.I Memorandum of Understanding totalizzano un valore complessivo di 775 milioni di euro. Tra i nuovi progetti in cantiere è prevista la costruzione di un complesso siderurgico con acciaieria e laminatoio da parte di Danieli & C. S.p.A.; la costruzione di un impianto di produzione di prodotti in vetro da parte di FalorniTech; la costruzione di un impianto per la produzione di farmaci da parte di Tecno Electric e CSVLife Science Group e un impianto di agricoltura integrata di B2FIRMS; la costruzione di un impianto per la produzione del vetro da parte di Bottero Spa.”Un altro passo in avanti verso una collaborazione sempre più intensa tra i due Paesi che porterà opportunità concrete e di sviluppo – ha dichiarato Ricci –. Confermiamo il nostro supporto alle imprese italiane per importanti progetti non solo in ambito infrastrutturale, ma anche in settori chiave dove le nostre imprese possono fare la differenza grazie alle loro tecnologie e know-how”.”L’Italia è tra i primi paesi a siglare con l’Iraq un accordo quadro per sostenere il credito all’esportazione. Il valore complessivo degli accordi odierni che ricadono all’interno del framework ammonta a circa 775 milioni di euro, a testimonianza del reciproco impegno e della sempre crescente domanda di Made in Italy – ha dichiarato Greganti –. Il coinvolgimento di SACE rappresenta una carta vincente e un elemento fondamentale per dare maggiore impulso alle relazioni economico-commerciali tra Italia e Iraq e ricostruire a livello locale un comparto industriale che favorisca la diversificazione dell’economia irachena e la creazione di posti di lavoro”.”Abbiamo collaborato intensamente con i nostri partner italiani nell’ultimo anno per finalizzare questo accordo che sosterrà il settore privato iracheno con i fondi necessari per sviluppare importanti impianti industriali – ha dichiarato Al Darraji – e la firma dell’intesa tra le imprese irachene e le aziende italiane è il primotraguardo di questo accordo”. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, utile primo trimestre sale a 23,8 milioni. Ricavi +1,5%

    (Teleborsa) – Rai Way, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai e altri broadcast, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi per 68,9 milioni di euro, in crescita dell’1,5%, che eccede il contributo derivante dalle clausole di indicizzazione all’inflazione previste nella maggior parte dei contratti con i clienti. La positiva dinamica di tutte le voci di costo ha comportato un miglioramento dell’Adjusted EBITDA del 5,3% a 46,8 milioni di euro, anche beneficiando di un maggior livello di capitalizzazione dei costi del personale. L’utile netto, in crescita dell’1,4% a 23,8 milioni di euro, riflette inoltre maggiori ammortamenti e oneri finanziari, mentre il flusso di cassa del primo trimestre, pari a 32,6 milioni di euro, ha consentito una riduzione dell’indebitamento netto a 90,6 milioni di euro.”A un mese di distanza dall’approvazione del nuovo Piano Industriale 2024-27, registriamo una performance trimestrale positiva, che evidenzia la capacità di Rai Way di crescere oltre il tasso di inflazione continuando a investire nei progetti su cui stiamo costruendo il nostro sviluppo futuro”, ha commentato l’AD Roberto Cecatto.Alla luce dei risultati dei primi tre mesi, la società conferma gli obiettivi per l’esercizio 2024, forniti in sede di presentazione dei risultati 2023. In particolare, si prevede: una crescita dell’Adjusted EBITDA rispetto al 2023, seppur in presenza dei costi di avvio delle iniziative di diversificazione e del venir meno degli incentivi sulle tariffe energetiche; investimenti di mantenimento superiori all’anno precedente e investimenti di sviluppo sostanzialmente in linea con il 2023 LEGGI TUTTO

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    Masi Agricola, Roberto Diacetti (Enpaia) in CdA: sostenibilità tema cruciale per settore agricolo

    (Teleborsa) – “Sono onorato di entrare nel Board di Masi Agricola che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e guarda con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale che è diventata un tema cruciale in tutti i settori, compreso quello agricolo. Per la Fondazione Enpaia il supporto all’economia reale italiana e le tematiche Esg costituiscono una priorità strategica e ne guidano sempre più le politiche d’investimento”. Lo ha dichiarato Roberto Diacetti, Direttore Generale della Fondazione Enpaia, dopo che l’assemblea degli azionisti di Masi Agricola, società quotata su Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, ha rinnovato il CdA.Il neoeletto CdA ha attribuito le deleghe operative per la gestione sociale, confermando Sandro Boscaini e Federico Girotto Amministratori Delegati alla gestione ordinaria e Bruno Boscaini Consigliere con delega alle attività industriali non enologiche e logistica. In considerazione della particolare vocazione alla sostenibilità della società, ribadita dalla recente acquisizione dello status di società benefit, il CdA ha istituito un Comitato Sostenibilità composto da Lamberto Lambertini (Presidente) e Roberto Diacetti. LEGGI TUTTO

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    Barclays, Gian Marco Martino nominato CFO per Barclays Europe

    (Teleborsa) – Barclays, colosso bancario britannico, ha annunciato la nomina di Gian Marco Martino come Chief Financial Officer per Barclays Europe, previa approvazione da parte delle autorità competenti.Con oltre 30 anni di esperienza nel settore finanziario e un decennio di competenze specifiche in contabilità finanziaria e controllo, Gian Marco Martino ha di recente ricoperto il ruolo di CFO presso la società capogruppo di Credit Suisse, dopo l’acquisizione da parte di UBS. La sua carriera include incarichi di rilievo presso Credit Suisse, quali Tesoriere di Gruppo, Responsabile Globale della Gestione del Rischio Aziendale e Responsabile della Gestione del Capitale di Gruppo. Inizialmente ha lavorato come revisore esterno presso l’ufficio di Ginevra di Deloitte.”La vasta esperienza e il consolidato track record di Gian Marco rafforzeranno ulteriormente le operazioni di Barclays Europe”, ha affermato Francesco Ceccato, CEO di Barclays Europe. Gian Marco Martino sarà basato a Dublino e riporterà direttamente a Francesco Ceccato e Aunoy Banerjee (CFO di Barclays Bank PLC). LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Caterina Della Mora acquista 2.500 azioni

    (Teleborsa) – Caterina Della Mora ha acquistato 2.500 azioni di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, nella seduta odierna. Gli acquisti sono stati fatti a 7,90 e 7,895 euro per azione, secondo quanto emerge da un internal dealing. Della Mora, Director di BFF Bank, ha la delega per Investor Relations, Strategy e M&A.Gli acquisti sono arrivati in una giornata di forte pressione sul titolo, dopo che Banca d’Italia ha deciso di sospendere in via temporanea la distribuzione di utili, o altri elementi del patrimonio, dopo l’esito dell’ispezione condotta sull’istituto in merito alla sua gestione dei crediti pubblici.Oggi BFF Bank ha reso noto di aver avviato un dialogo con la Vigilanza per superare in modo rapido i rilievi e poter vedere revocata la sospensione temporanea alla distribuzione dei dividendi, e ha ribadito la piena fiducia al CEO Massimiliano Belingheri. LEGGI TUTTO

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    Conti pubblici, Giorgetti: approccio prudente, attenzione sostenibilità debito

    (Teleborsa) – “Stiamo portando avanti un approccio prudente alla finanza pubblica, ponendo attenzione alla sostenibilità del debito e ai problemi strutturali con un occhio costante al nostro tessuto produttivo e alla crescita economica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in Piazza Affari per il summit Investopia. “I numeri ci stanno dando ragione ma vogliamo migliorare” ha aggiunto il titolare del Mef.”In Italia rileviamo l’apprezzamento degli investitori. E questo grazie alla capacità delle imprese italiane di navigare in un contesto che è cambiato anche alla luce dell’inasprimento delle condizioni geopolitiche”, ha ribadito Giorgetti sottolineando che rispetto a questo “hanno contribuito anche le politiche del Governo”. “Il contesto geopolitico, con l’inasprimento delle tensioni, ha portato maggiori rischi a livello globale”, ma “nel 2024 sia l’Italia che gli Emirati Arabi Uniti manterranno i rispettivi tassi di crescita”, ha detto ancora il Ministro. “Ho una responsabilità e difendo gli interessi dell’Italia. Chiaro? Come ministro delle Finanze”, ha detto replicando a chi gli chiedeva delle “perplessità” sul superbonus avanzate dal vicepremier Antonio Tajani.”Ho qualche perplessità sulla retroattività dell’ultima proposta del Ministro Giorgetti”, aveva infatti detto il vice premier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, in riferimento al meccanismo spalma crediti in 10 anni per le cifre pagate nel 2024 (anche per contratti partiti prima dell’anno in corso) annunciato dal Ministro dell’economia in riferimento al Superbonus edilizio. Tajani, intervenendo al Family Business Forum (disponibile in streaming) ha aggiunto che “come Forza Italia vogliamo ascoltare le imprese e le banche per capire se ci sono dei danni e se in Parlamento bisogna intervenire con proposte, fermo restando l’intervento per frenare il bonus, intervento indispensabile. Forse 10 anni sono troppi” LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan maggio scende a 67,4 punti

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento la fiducia dei consumatori americani a maggio 2024. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in diminuione a 67,4 punti rispetto ai 77,2 punti del mese di aprile e inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un livello in calo fino a 76 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 68,8 punti (le attese erano per 79 punti), mentre l’indice sulle attese è diminuito a 66,5 punti dai 76 precedenti (il consensus era a 75 punti).(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO