Maggio 2024

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    Eni, via libera assemblea a bilancio e piano azionariato diffuso

    (Teleborsa) – Via libera dall’assemblea degli azionisti di Eni al bilancio 2023 che chiude con l’utile di 3,272 miliardi e all’attribuzione dello stesso utile di esercizio alla riserva disponibile. Inoltre alla distribuzione del dividendo annuale 2024 di 1 euro per azione. L’assemblea ha approvato il Piano di azionariato diffuso 2024-2026, a favore della generalità dei dipendenti Eni conferendo al consiglio di amministrazione ogni potere necessario per l’attuazione del Piano stesso, anche attraverso soggetti a ciò delegati e l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a disporre fino a un massimo di 10,5 milioni di azioni proprie al servizio dell’attuazione del Piano.Inoltre l’assemblea ha approvato l’autorizzazione al consiglio di amministrazione a procedere all’acquisto di azioni della società, in più volte, per un periodo fino alla fine di aprile 2025. Il numero massimo di azioni da acquistare è pari a 328.000.000 azioni ordinarie per un esborso complessivo fino a 3,5 miliardi di euro, di cui fino a massimo 321.600.000 azioni per finalità di remunerazione degli azionisti; fino a massimo 6.400.000 azioni per costituire la provvista azionaria a servizio del Piano di azionariato diffuso. LEGGI TUTTO

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    Ita-Lufthansa, Giorgetti da Vestager: per l’Ue gli impegni presi non bastano

    (Teleborsa) – Il verdetto è atteso per il prossimo 4 luglio ma, dopo il colloquio di ieri tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, sull’operazione Ita-Lufthansa, la strada appare ancora in salita. “Abbiamo chiarito la nostra posizione. La Corte entra in camera di Consiglio. Aspettiamo il verdetto poi lo commenteremo”. A chi gli chiedeva se fosse più difficile negoziare con la Commissione Ue o con gli alleati di governo, Giorgetti ha risposto con una battuta: “È sempre complicato. Bisogna sempre avere tanta, tanta pazienza”.La settimana scorsa Lufthansa e il Mef hanno aggiornato il pacchetto di rimedi approntati per venire incontro alle sollecitazioni avanzate dall’Antitrust comunitario presentando impegni aggiuntivi per rispondere ai timori dell’antitrust Ue e ottenere il via libera alle nozze. Le nuove proposte di compromesso si muovono lungo tre direttrici: la cessione alle rivali – Easyjet in testa – di una quota significativa di slot nello scalo di Milano-Linate, l’apertura alle rivali di alcune tratte che collegano l’Italia con l’Europa centrale, e il congelamento per due anni dell’alleanza sulle rotte transatlantiche da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada. L’antitrust Ue ha di seguito avviato il market test, la simulazione di mercato per valutare l’impatto delle proposte sull’equilibrio della concorrenza nei cieli europei. Ma i rimedi sottoposti all’Esecutivo comunitario dalle due compagnie aeree per limitare l’impatto della loro fusione sulla concorrenza, a quanto si apprende a Bruxelles, non sembrerebbero essere sufficienti.Il negoziato, stando alle indicazioni di alcune fonti vicine al dossier riportate dall’Ansa, resta incagliato sui tre fronti più problematici. Davanti al rischio di posizione dominante di Ita e Lufthansa a Milano-Linate, nel giudizio della squadra di Vestager manca ancora una soluzione solida che permetta di far subentrare un vettore capace di stabilirsi come presenza “credibile”. Le proposte di compromesso messe sul piatto dalla compagnia di Carsten Spohr e dal Mef per aprire alle rivali sulle rotte a corto raggio dall’Italia all’Europa centrale restano poi da perfezionare. E, allo stesso modo, non convince del tutto l’idea di congelare soltanto in via temporanea – per due anni – l’alleanza tra la compagnia della gru e la newco sorta dalle ceneri di Alitalia sui lunghi collegamenti da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada, dove Lufthansa detiene già un’ampia porzione di mercato con la sua joint venture formata con United Airlines e Air CanadaTuttavia c’è ancora tempo per apportare miglioramenti in vista del verdetto atteso entro il 4 luglio. A Bruxelles l caso viene definito “complesso” ma fonti vicine al dossier spiegano che è ancora possibile fare passi avanti sulla base della volontà delle parti. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 15 maggio 2024

    (Teleborsa) – Mercoledì 15/05/202408:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,2%; preced. 2,3%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,2%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso 0,4%; preced. 0,1%)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (atteso 0,3%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 0,3%; preced. -0,1%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso -0,3%; preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso -1,2%; preced. -6,4%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 2,6%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,4%; preced. 3,5%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,7%)14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 4%)14:30 USA: Empire State Index (atteso -10,8 punti; preced. -14,3 punti)16:00 USA: Scorte industria, mensile (atteso 0%; preced. 0,4%)16:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. 1,6%)16:00 USA: Indice NAHB (atteso 51 punti; preced. 51 punti)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,35 Mln barili; preced. -1,36 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Dazi Usa alla Cina, l’affondo di Biden. Pechino: “Decisione politica”

    (Teleborsa) – Dazi su 18 miliardi di dollari di prodotti importati, dalle auto elettriche alle celle solari, passando per i semiconduttori e le batterie più avanzate. La decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dettata dalla volontà di proteggere l’industria americana, soprattutto quella dell’auto, ma anche da motivazioni elettorali, ha fatto insorgere Pechino. “La decisione statunitense viene da considerazioni politiche – ha affermato il ministero del Commercio di Pechino in una nota –. Nello specifico, si tratta di un tipico gioco politico e la parte cinese esprime forte insoddisfazione”. Il ministero del Commercio cinese ha accusato gli Usa di “commettere errori su errori” e ha affermato che gli aumenti tariffari proposti violano gli impegni di Biden di evitare il disaccoppiamento dalla Cina. “Ciò influenzerà seriamente l’atmosfera della cooperazione bilaterale – si legge ancora nella dichiarazione –. Gli Stati Uniti dovrebbero correggere immediatamente i propri errori e cancellare le tariffe aggiuntive imposte alla Cina”. Il portavoce del ministero Wang Wenbin ha affermato che la Cina adotterà “tutte le misure necessarie per salvaguardare i suoi legittimi diritti e interessi”. Sono 14 le richieste di aumento fatte dalla presidenza Usa alla rappresentante al Commercio americana Katherine Tai. I veicoli elettrici cinesi saranno soggetti a una tariffa del 100%, quattro volte l’attuale tasso del 25%, mentre i dazi sulle importazioni di celle solari e semiconduttori dalla Cina raddoppieranno fino al 50%. L’aliquota su alcune importazioni di acciaio e alluminio aumenterà al 25%, più del triplo del livello attuale. Colpite anche le batterie elettriche agli ioni di litio per le auto elettriche (25%). Gli aumenti dovrebbero essere attuati da quest’anno fino al 2026, a seconda delle voci. Le tariffe sul tavolo coprono 18 miliardi di dollari in beni, secondo una stima diffusa dalle principali agenzie di stampa. “Il presidente Biden – ha affermato la segretaria al Commercio Usa Gina Raimondo – sta intraprendendo azioni decisive per garantire che le pratiche commerciali sleali non minaccino la nostra competitività e sicurezza economica, rafforzando al tempo stesso la produzione americana. Si tratta di un approccio strategico alla politica commerciale che aiuterà a proteggere le principali industrie statunitensi, come i settori dell’energia pulita e dei semiconduttori”. LEGGI TUTTO

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    Previsioni economiche Ue: ottimismo sulla crescita

    (Teleborsa) – Dopo una revisione che ha visto, per tre volte, al ribasso le precedenti stime, dalle nuove previsioni economiche europee traspare un certo ottimismo. Le previsioni economiche complete di primavera della Commissione, con un aggiornamento anche sulle attese su quali saranno i trend per deficit e debito, andranno ad integrare i dati che l’esecutivo comunitario userà per elaborare la richiesta di aggiustamento ai Paesi sulla base del nuovo Patto di stabilità, con le traiettorie di riferimento attese il 21 giugno, sulle quali i Paesi dovranno poi presentare i piani pluriennali di spesa per il 20 settembre. Il 19 giugno, nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo, saranno poi aperte formalmente le procedure per disavanzo eccessivo. La fotografia di aprile di Eurostat ha già indicato un deficit oltre il 3% per undici Paesi Ue che ora sono a rischio di un cartellino giallo da Bruxelles.La Commissione europea ribadisce che i Paesi che hanno sforato in maniera solo lieve il limite del 3% sul rapporto deficit-Pil, e solo in maniera temporanea, potrebbero evitare l’apertura di una procedura per deficit eccessivo. Sull’avanzamento della procedura per deficit eccessivo degli Stati Ue in base alle soglie del disavanzo oltre al 3% del Pil previsto dai Trattati “è ancora in corso una valutazione della Commissione europea. Ma questo è parte di un’analisi che la Commissione farà nei prossimi mesi – ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, interpellato in particolare sulla discrezionalità dell’esecutivo sulle procedure rispetto ai Paesi poco sopra la soglia del 3% –.La valutazione della performance fiscale degli Stati da parte della Commissione europea è ancora in corso e la nostra proposta sul lancio delle procedure di deficit eccessivo sarà annunciata nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo che è previsto attualmente per il 19 giugno. Per quel che riguarda i criteri di valutazione della procedure sul deficit eccessivo, in base al valore di riferimento fissato dai trattati del 3% del Pil, nel caso il superamento della soglia di riferimento del 3% sia piccolo e temporaneo, c’è anche la possibilità di valutare i fattori rilevanti che potrebbero portare anche alla conclusione di non aprire la procedura per deficit eccessivo”.Nei mesi scorsi la Commissione Ue aveva indicato 11 paesi come passibili di una futura proposta di procedura per eccesso di deficit, dato che avevano rapporti disavanzo/Pil oltre il 3% sul 2023 sono: Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Italia, Ungheria, Francia, Spagna, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia. L’Italia ha chiuso il 2023 con un disavanzo di bilancio al 7,4% del Pil, il più elevato nella Ue. Secondo il Def presentato dal governo ad aprile il deficit è previsto riduzione al 3,7 per cento nel 2025 e al 3% nel 2026. La Commissione Ue presenterà le sue previsioni aggiornate domani, ma appunto, come ribadito da Dombrovskis, deciderà sulle procedure pert deficit eccessivo solo dopo le elezioni europee. Nel primo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo dell’eurozona ha registrato una crescita dello 0,3%, così come nell’Ue e in Italia. La crescita in Germania è stata dello 0,2% (dati Eurostat). Le stime economiche di febbraio della Commissione europea indicavano per l’Eurozona l’attesa nel 2024 di una crescita dello 0,8%, per l’Ue dello 0,9%, e per l’Italia dello 0,7% (l’attesa nel Def è dell’1%). Per il 2025, invece, la Commissione aveva detto a febbraio di attendersi una crescita dell1,5% per l’eurozona, dell’1,7% per l’Ue, dell’1,2%% per l’Italia (come nel Def). Quanto alle previsioni di aprile del Fmi, ha indicato per l’euro area una crescita quest’anno dello 0,8% e dell’1,5% il prossimo, affermando di attendersi il Pil della Germania a +0,2% quest’anno e +1,3% il prossimo, con l’Italia in crescita dello 0,7% sia nel 2024 e sia nel 2025. LEGGI TUTTO

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    Student Day 2024, STMicroelectronics: a Napoli più di 80 docenti e 400 studenti

    (Teleborsa) – Si è svolta mercoledì 8 maggio a Napoli l’ottava edizione dello Student Day, l’appuntamento annuale che STMicroelectronics dedica agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per contribuire a stimolare l’interesse e la scelta verso le materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). In particolare, lo studio delle STEM aiuta i giovani a sviluppare le competenze tecniche, digitali e trasversali fondamentali per affrontare le sfide future e per accedere a opportunità di lavoro in settori ad alta domanda di professionisti qualificati. In questo contesto nasce lo Student Day di STMicroelectronics: un’iniziativa di formazione e orientamento che dal 2017 si rinnova ogni anno anche grazie a un modello virtuoso di collaborazione tra diversi attori dell’ecosistema campano della formazione – scuole superiori, aziende e università – che continuano a investire risorse e idee nelle nuove generazioni di talenti.Più di 80 docenti e 400 studenti provenienti da 40 istituti superiori hanno partecipato a specifici corsi di elettronica con un microcontrollore a 32 bit che ST ha organizzato nei mesi scorsi presso la propria sede di Napoli, proprio al fine di fornire a docenti e studenti le conoscenze necessarie per partecipare dell’ottava edizione dello Student Day. L’iniziativa gratuita ha raccolto l’adesione di 11 scuole e 20 team di giovani sviluppatori accompagnati dai propri docenti: allo Student Day 2024 hanno presentato la propria scuola e i sistemi elettronici realizzati grazie alle nozioni apprese durante i corsi e al loro talento creativo. Tutti i progetti presentati dai team sono stati valutati da alcuni fra i più autorevoli professori di ingegneria elettronica delle Università Campane e dai rappresentanti di selezionate aziende del territorio che hanno partecipato alle sessioni di analisi e commenti. Un momento significativo della giornata è stato l’Hackathon, una sfida per i team attraverso l’utilizzo di una scheda Nucleo ed un kit di componenti elettronici. Un premio è stato assegnato al team dell’Istituto d’Istruzione Superiore Guglielmo Marconi di Nocera Inferiore (Salerno) che con il progetto ‘Smart Food Monitoring & Control System’ ha completato per primo la sfida, e a due docenti che hanno dimostrato il maggiore impegno nell’aiutare le squadre partecipanti. LEGGI TUTTO

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    Nexi, buyback per oltre 5 milioni di euro

    (Teleborsa) – In relazione al programma di acquisto di azioni proprie, iniziato il 9 maggio 2024, Nexi ha reso noto di aver acquistato, tra il 9 e il 10 maggio 2024, complessivamente 828.615 azioni ordinarie proprie al prezzo medio di 6,1511 euro.Al 10 maggio, il gruppo attivo nel settore dei pagamenti digitali ha acquistato 828.615 azioni proprie dal lancio del programma pari a circa lo 0,06% del capitale sociale, per un controvalore di euro 5.096.889,08.A Piazza Affari, oggi, moderatamente al rialzo la prestazione di Nexi, che chiude con una variazione percentuale dello 0,92%. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza stradale, Purcaro (Dekra Italia): “Necessario rinnovo parco circolante per ridurre rischio incidenti”

    (Teleborsa) – “Il Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia insieme ad altri partner fondatori, rappresenta un momento significativo di confronto tra imprese, istituzioni e Stakeholders per formulare proposte e fornire un contributo oggettivo al dibattito verso la ‘Vision Zero’ promossa dall’Unione Europea. È prioritario, in tal senso, affrontare la problematica concernente il parco circolante con particolare riguardo alle autovetture e ai veicoli commerciali”. È quanto ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente DekraItalia, in occasione del Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia, a Roma, presso la sede ACI.”La sfida – prosegue Purcaro – è quella di discutere delle prospettive legate all’innovazione tecnologica e individuare le misure di carattere fiscale ed economico, come ad esempio la proposta di ACI del ‘leasing sociale’ senza trascurare gli aspetti fiscali per migliorare la competitività dei servizi di noleggio e lo sharing, il tutto favorendo la transizione e partendo dal presupposto della neutralità tecnologica. In proposito, si pone anche il tema della sostenibilità infrastrutturale sul quale occorre intervenire in special modo sulle strade interurbane”. LEGGI TUTTO