Maggio 2024

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    TIM Enterprise, Schiavo: “Accompagniamo trasformazione digitale della PA”

    (Teleborsa) – “Come TIM Enterprise vogliamo accompagnare il percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione perché crediamo che c’è un domani da creare. E lo facciamo attraverso la più grande piattaforma ICT italiana che si avvale di competenze specialistiche e di tecnologie avanzate come Cloud, IoT, Cybersecurity e Intelligenza Artificiale”. È quanto ha dichiarato Elio Schiavo, chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM in occasione della sua partecipazione al Forum PA 2024 che si è aperto oggi a Roma al Palazzo dei Congressi e che ha come filo conduttore il rapporto tra Intelligenza Artificiale e pubbliche amministrazioni.”L’AI, argomento centrale di questi giorni, – ha proseguito Schiavo – è un fortissimo acceleratore per innovare amministrazioni locali e aziende. Un esempio virtuoso che abbiamo sviluppato è la piattaforma TIM Urban Genius, una soluzione avanzata per la gestione delle Smart City che integra le migliori tecnologie proprietarie e i contributi di startup, scaleup e del mondo dell’innovazione. La mettiamo a disposizione dei Sindaci per realizzare il modello di città evoluta, sostenibile e sicura, analizzando i dati e gestendo le aree urbane in tempo reale, per far sì che queste soluzioni, insieme all’AI, siano capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini e di valorizzare il ricco patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Grazie poi alla nostra rete dei 16 Datacenter e in qualità di capofila del Polo Strategico Nazionale, mettiamo a disposizione servizi cloud affidabili e sicuri”. LEGGI TUTTO

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    Elica, azioni proprie al 2,22% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Elica, nell’ambito del programma di buyback, ha reso noto di aver acquistato, tra il 26 aprile e il 10 maggio 2024, complessivamente 31.528 azioni proprie, al prezzo medio ponderato per il volume di 1,89 euro per azione, per un controvalore pari a 60.027 euro.Dall’inizio del programma e a seguito degli acquisti finora effettuati, la società attiva nel mercato delle cappe da cucina ha acquistato e detiene in portafoglio un totale di 1.403.247 azioni ordinarie, pari al 2,22% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 3.602.250 euro.Nel frattempo, a Piazza Affari, Elica si muove verso il basso e si posiziona a 1,885 euro, con una discesa dell’1,05%. LEGGI TUTTO

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    Avvio prudente per la Borsa di New York

    (Teleborsa) – Partenza prudente per la borsa di Wall Street dopo i record registrati ieri dal Nasdaq. I mercati, in attesa delle minutes del FOMC domani, accolgono con un certo malumore le conferme di un possibile slittamento del taglio dei tassi USA a settembre ed anche oltre, a fronte di una inflazione persistente. Alcuni funzionari della Federal Reserve hanno detto che attenderanno ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse. La Fed ritiene “incoraggianti” i dati che indicano un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ma “è ancora troppo presto per affermare che il processo disinflazionistico è duraturo”, ha affermato il vicepresidente della Fed, Philip Jefferson, intervenendo ad un evento a New York. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 39.818 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 5.302 punti, sui livelli della vigilia. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,35%); sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,08%). LEGGI TUTTO

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    Fisco, torna il Redditometro: redditi presunti sotto la lente

    (Teleborsa) – Dalle spese per l’auto a quelle per la casa, dal costo delle utenze a quelle per il possesso di barche: il fisco torna a mettere sotto la lente le capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi. Scatta di nuovo il possibile utilizzo del redditometro, uno strumento che il fisco utilizza per risalire al reddito presunto dei contribuenti-persone fisiche. Era stato sospeso nel 2018 e il decreto che lo riattiva a partire dai redditi 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato da vice ministro all’Economia, Maurizio Leo. Ma Forza Italia si sfila dicendosi “da sempre contro il redditometro”.E’ quanto rispondono fonti del partito interpellate sul possibile utilizzo del redditometro. Tra gli azzurri trapela perplessità sulla misura e i dirigenti azzurri, a quanto si apprende, stanno verificando cosa sia successo con il governo per capire il motivo di questa misura. Misura che, spiegano le stesse fonti, “confliggerebbe con il provvedimento del concordato preventivo contenuto nella delega fiscale”.Fratelli d’Italia però tira dritto. Il redditometro “non credo sia una svolta epocale. È un aggiornamento di alcuni parametri. Non annacqua né intacca la riforma fiscale né l’atteggiamento del governo Meloni. Certo, è un parametro che esiste e va aggiornato. Ed è anche una risposta a chi dice che non ci occupiamo di evasione fiscale”, dice Marco Osnato, Fdi, presidente della Commissione Finanze della Camera. “Forse fa ‘scalpore’ perché siamo in campagna elettorale…”Nel dettaglio: il provvedimento indica “le informazioni utilizzabili per determinare gli elementi indicativi di capacità contributiva presenti negli archivi in possesso dell’amministrazione finanziaria”. Si procederà alla determinazione sintetica del reddito sulla base sia delle spese presuntivamente attribuibili al contribuente”. Le disposizioni “si rendono applicabili alla determinazione sintetica dei redditi e dei maggiori redditi relativi agli anni d’imposta a decorrere dal 2016”.I redditi dei contribuenti saranno esaminati secondo diverse tipologie: il decreto indica ad esempio 11 tipologie per i nuclei familiari e 5 diverse aree del Paese. Saranno presi in considerazione le quote di risparmio che si sono accumulate negli anni e le spese effettivamente sostenute così come risultano dall’Anagrafe tributaria. “Le spese, distinte per gruppi e categorie di consumi del nucleo familiare di appartenenza del contribuente, – si legge nel testo che cita Ansa – sono desunte dall’indagine annuale sulle spese delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale, effettuata su campioni significativi di contribuenti appartenenti a undici tipologie di nuclei familiari, distribuite nelle cinque aree territoriali in cui è suddiviso il territorio nazionale”. Si considerano “sostenute dal contribuente, le spese effettuate dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico”. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza stradale, Oliveri (Aspi): “Tecnologia e campagne informative fondamentali per ridurre incidenti”

    (Teleborsa) – “La sicurezza stradale è valore fondante del nostro Gruppo. La sensibilizzazione di tutti al rispetto delle regole della strada è una attività in cui ASPI è impegnata da tanti anni. In estate l’anno scorso abbiamo lanciato l’ultima campagna con il claim ‘non chiudere gli occhi’. Sappiamo che l’incidentalità stradale è la prima causa di morte tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Noi guardiamo oltre al sedime autostradale, guardiamo ai ragazzi”. È quanto ha affermato la presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri in occasione dell’evento “Svolte. sulla strada della sicurezza”, promosso da Qn Quotidiano nazionale e SpeeD.”Ci siamo detti – ha proseguito Oliveri – dobbiamo andare oltre, dobbiamo andare a parlare con i giovani: sempre a fianco della polizia stradale abbiamo incontrato moltissimi ragazzi nelle scuole e abbiamo portato i risultati di un sondaggio operato da Skuola.net. È venuto fuori che 1 giovane su 5 si distrae alla guida, il 70 % ha confessato di mettersi alla guida molto stanco, 4 ragazzi su 10 ci hanno detto di aver prodotto contenuti multimediali mentre erano alla guida, 4 su 5 hanno affermato di essere saliti su un’auto dove il conducente non era in grado di guidare; quindi, questi dati devono portare i nostri giovani e anche noi a riflettere. Il dato più importante è che soltanto il 14% ha affermato di aver parlato approfonditamente a scuola della sicurezza stradale. C’è un obiettivo europeo, ‘Vision Zero’, di arrivare al 2050 senza incidenti, ed è chiaro che è un obiettivo che dobbiamo drasticamente anticipare. La tecnologia è uno strumento fondamentale, motivo per cui Aspi sta investendo moltissimo. Il tutor ha abbattuto notevolmente la mortalità sulle tratte in cui è presente, sui tratti autostradali l’incidentalità si è drasticamente ridotta. Oggi sono nove dispositivi a cui ne aggiungeremo altri quattro nel corso dell’anno. L’obiettivo è quello di estendere il tutor a tutte le autostrade, non soltanto a quelle sotto la gestione Aspi. Stiamo andando verso una prospettiva di guida autonoma: la stiamo sperimentando con il Politecnico di Milano. Sui tratti autostradali l’incidentalità e il tasso di mortalità si è drasticamente ridotto, certamente la tecnologia non potrà mai sostituire quello che è il comportamento umano”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi in calo: pesano timori domanda debole su attese tassi Fed

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i future sugli indici petroliferi penalizzati dalle aspettative degli analisti di tassi di interesse statunitensi più alti ancora a lungo, a fronte di una inflazione persistente, che deprimeranno la domanda dei consumatori e dell’industria.Frattanto il Brent scivola dell’1,42% a 82,51 dollari il barile mentre il West Texas intermediate (WTI) cala dell’1,59% a 78,03 dollari. Funzionari della Federal Reserve statunitense hanno detto che attenderanno ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse.La Fed ritiene “incoraggianti” i dati che indicano un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ma “è ancora troppo presto per affermare che il processo disinflazionistico è duraturo”: E’ quanto ha affermato il vicepresidente della Fed Philip Jefferson, intervenendo ad un evento a New York, e confermato anche da altri esponenti della banca centrale USA. Questo implica che il primo taglio dei tassi potrebbe slittare a settembre e che quest’anno ve ne saranno al massimo due.I mercati, ora in attesa delle minutes del FOMC domani, accolgono con un certo malumore le conferme di un possibile slittamento del taglio dei tassi USA a settembre ed anche oltre.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Servizi finanziari: l’85% dei CEO punta a migliorare capacità tecnologiche e di innovazione

    (Teleborsa) – Il 57% dei C-suite italiani del settore dei servizi finanziari prevede una crescita moderata del risultato economico del proprio business rispetto allo scorso anno, anche se permane preoccupazione per i conflitti geopolitici e le possibili conseguenti tensioni commerciali (60%). Nonostante questo, prevale un cauto ottimismo per le prospettive macroeconomiche del Paese: il 65% degli intervistati prevede una sostanziale stabilità. È quanto emerge dalla prima edizione dello studio “Financial Services Strategic Outlook 2024″, realizzato da EY in collaborazione con SWG, intervistando il top management delle più importanti banche, assicurazioni e società di wealth & asset management del Paese, sulle loro aspettative per i prossimi 12 mesi, nonché sulle loro strategie per la creazione di valore a lungo termine.L’analisi evidenzia quali fattori di rischio maggiormente percepiti nell’attuale fase di mercato: la disruption legata alla trasformazione digitale e le connesse tematiche di cyber security (84%) e le evoluzioni regolamentari (69%). A fronte di ciò, quasi 1 C-level su 2 (46%) dichiara che nei prossimi 12 mesi adotterà un approccio attendista, esaminando le potenziali opportunità sul mercato con l’obiettivo di essere pronto ad agire una volta terminata la situazione di incertezza, e soltanto il 19% degli intervistati dichiara che intraprenderà azioni di derisking oasset disposal per aumentare la liquidità e le riserve di capitale.”In questa fase – commenta Stefano Battista, Financial Services leader di EY in Italia – si evidenzia una forte focalizzazione degli investimenti sulle opportunità di crescita e sviluppo (65%) e sui fattori legati alla sostenibilità (42%). Se il 77% degli intervistati dichiara che le iniziative di sostenibilità sono già parte integrante delle priorità di investimento aziendale, il principale ambito di sviluppo è quello legato all’innovazione e alle tecnologie. Particolare attenzione viene posta all’intelligenza artificiale e alle sue applicazioni, considerate dal 73% dei manager una forza positiva e un potenziale punto di svolta nei processi di trasformazione del business e dell’operatività aziendale”.Non tutti però ritengono che nel 2024 l’adozione dell’AI sarà essenziale per rimanere competitivi (42%), probabilmente stante ancora il grado di bassa maturità dell’adozione di tali tecnologie. La crescita organica appare la decisione preponderante per conseguire lo sviluppo aziendale (58%) sebbene le opportunità di acquisizioni si rilevino comunque importanti per estendere e/o diversificare il proprio business (42%). Tra gli ambiti di sviluppo principali si punta a migliorare le capacità tecnologiche (85%) e a rinnovare l’offerta di prodotti e servizi (50%). La costruzione di ecosistemi, alleanze e partnership (39%) e l’integrazione della sostenibilità nei prodotti e servizi (39%) costituiscono elementi importanti per gli sviluppi futuri.A fronte di un’ipotesi di scenario di futura riduzione dei tassi, gli intermediari finanziari prevederebbero di puntare sulla ricerca di altre iniziative per incrementare i ricavi (54%) e sulla ridefinizione del mix di prodotti e servizi (50%); non appare invece così rilevante rivedere le strategie di prezzo (27%).L’adozione di nuove tecnologie per abilitare nuovi business viene considerata la principale leva di diversificazione delle fonti reddituali (50%) seguita dallo sviluppo dei servizi di bancassurance (42%) che potrebbe rappresentare la tendenza di una maggiore integrazione tra il sistema bancario e assicurativo.”Il 34% degli intermediari – dichiara Andrea Ferretti, Markets & Business Development leader per i Financial Services di EY in Italia – ritiene che mantenere il proprio ruolo di provider tradizionale di servizi finanziari sia la soluzione di business in prospettiva, evolvendo al limite verso servizi diversificati cross-industry (31%). Soltanto il 27% crede che modificare il proprio ruolo in una logica di finance as a service possa costituire elemento rilevante di trasformazione. In tale contesto, la trasformazione digitale e l’integrazione con l’ecosistema FinTech, InsurTech e Digital Banking rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità significative per rinnovare l’approccio ai servizi finanziari tradizionali”. LEGGI TUTTO

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    Saipem corre in Borsa grazie ai contratti in Angola

    (Teleborsa) – Apprezzabile rialzo per Saipem, in guadagno del 3,11% sui valori precedenti, dopo che la società ha annunciato l’aggiudicazione di tre contratti in Angola per un valore complessivo di 3,7 miliardi di dollari. A livello comparativo su base settimanale, il trend della società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Saipem rispetto all’indice.Tecnicamente, la società ingegneristica italiana è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 2,383 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 2,331. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 2,435. LEGGI TUTTO