(Teleborsa) – Vanno avanti gli incontri del ministero delle Imprese e del made in Italy con le Regioni che ospitano stabilimenti produttivi di Stellantis, azienda e parti sociali. Oggi a Palazzo Piacentini era il turno di Mirafiori. Secondo quanto riferito dai sindacati il presidente della Regione Piemonte, AlbertoCirio, ha espresso la sua preoccupazione sulla produzione di auto a Torino, sia per la situazione di Maserati che sui volumi di Mirafiori. Con Stellantis “ci rivedremo la prossima settimana a Torino perchè pensiamo che a Mirafiori, a Torino, in Piemonte, dove è nata l’industria automobilistica italiana, si debba ripartire con una prospettiva condivisa. E per fare questo è necessario che l’azienda chiarisca quali modelli, con quale produzione e, di conseguenza, con quali livelli occupazionali si può raggiungere questo obiettivo”, ha dichiarato il ministro Urso al termine del tavolo. “Siamo all’inizio di un percorso che dobbiamo compiere in breve tempo perché abbiamo la necessità di risposte chiare su cui poi realizzare un piano nazionale sull’automotive – ha aggiunto – che consenta la salvaguardia della filiera e dell’indotto, gioiello del made in Italy che vogliamo rafforzare e rilanciare”. Il ministro ha fatto sapere che l’obiettivo è quello di produrre almeno 200mila autovetture a Mirafiori.Urso ha poi dichiarato che d’accordo con la Regione Piemonte ha avanzato “la richiesta di almeno un nuovo modello di auto realizzato a Torino, che risponda alle esigenze del mercato italiano. Allo stato attuale si producono modelli che sono rivolti sostanzialmente al mercato estero. Chiediamo un modello competitivo rispondente alle esigenze del mercato interno”. Il ministro delle Imprese e del made in Italy ha inoltre sollecitato Stellantis “da subito” a “programmare la realizzazione di modelli di auto rispondenti anche agli incentivi che il governo ha messo in campo. È legittimo che Tavares tuteli i propri azionisti. Il governo deve tutelare i cittadini, che sono i nostri azionisti”.Al termine del tavolo ha parlato anche il rappresentante dell’azienda in questi incontri al ministero Davide Mele, Responsabile Corporate Affairs di Stellantis in Italia. “Siamo convinti di aver creato la capacità per garantire un futuro ai nostri stabilimenti adeguato all’ambizione comune del milione di veicoli. Ma sappiamo che la produzione di veicoli non può essere sufficiente a garantire la stabilità di un sistema industriale, essendo legata infine alla domanda del cliente, all’accessibilità del prodotto e alle dinamiche di mercato”, ha dichiarato. “Dobbiamo avere molto chiara la regola che la produzione è strettamente correlata alla domanda di mercato. In base alla domanda dei clienti, noi produciamo le auto e non il contrario. Ecco perché è fondamentale stimolare la domanda con auto a prezzi accessibili” attraverso incentivi “fornendo cosi’ attività e posti di lavoro ai nostri stabilimenti e a quelli dei nostri fornitori”. Mele ha quindi lamentato il ritardo degli incentivi annunciati dallo stesso Urso a febbraio. “Non abbiamo ancora certezza di quando questi provvedimenti saranno effettivamente operativi. E nel frattempo il mercato continua a perdere colpi, relegando l’Italia a fanalino di coda europeo nello sviluppo dell’elettrificazione. Una situazione che incide notevolmente sui nostri impianti italiani, ed in particolare Mirafiori”, ha sottolineato Mele.I sindacati Fiom e Fim hanno lamentato l’assenza di risposte da parte di Stellantis e hanno confermato lo sciopero del 12 aprile a Torino. Il tavolo al Mimit sullo stabilimento Stellantis di Mirafiori è stato, nella sostanza, “uguale a quello di ieri” su Melfi e il contributo dell’azienda è stato “imbarazzante” perché “non ha dato risposte”, ha dichiarato il segretario nazionale della Fiom, Samuele Lodi, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy. “Siamo in una situazione molto difficoltosa – ha aggiunto – l’obiettivo è arrivare a 200mila auto prodotte in quello stabilimento, perché è l’obiettivo minimo per saturare l’impianto. L’incontro non ci soddisfa. Noi siamo ai tavoli al Mimit per trovare soluzioni, ma per il momento Stellantis non sta contribuendo a trovarle. Quindi, a partire dallo sciopero unitario che ci sarà a Torino il 12 aprile poi proseguiremo. Vogliamo risposte per Torino e tutti gli altri stabilimenti”.Anche il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, ha espresso preoccupazione sulla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento Stellantis di Mirafiori. Intervenendo al tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy ha precisato come il lavoro di investimento su hub di riciclo e batterie, battery hub e cambi elettrificati, vadano bene. “Ma con questi numeri – ha aggiunto – con la sola 500 elettrica e le attuali Maserati non sono sufficiente a saturare gli impianti e l’occupazione”. LEGGI TUTTO