7 Febbraio 2024

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    ESMA alla ricerca di nuovi membri per Stakeholder Group

    (Teleborsa) – L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) è alla ricerca di candidati – che rappresentino gli interessi degli stakeholder dei mercati finanziari – che siano interessati ad entrare nel Securities and Markets Stakeholder Group (SMSG). Si tratta di un organismo importante per l’ESMA, che facilita la consultazione con le parti interessate fornendo consulenza tecnica sulle politiche e le attività dell’ESMA, oltre a portare all’attenzione dell’Autorità informazioni sugli sviluppi del mercato.”È importante che le opinioni delle parti interessate nell’SMSG siano ben bilanciate – ha commentato Verena Ross, presidente dell’ESMA – Mentre ci prepariamo a rinnovare il gruppo, invito quindi in particolare le parti interessate che possono dare voce forte ai consumatori, agli utenti dei servizi finanziari, ai dipendenti del settore finanziario e alle piccole e medie imprese (PMI) a farsi avanti”.I candidati interessati sono invitati a presentare le loro domande entro il 18 marzo 2024. La decisione finale sulla composizione dell’SMSG dovrebbe essere presa dal consiglio delle autorità di vigilanza dell’ESMA nel maggio 2024. I candidati prescelti assumeranno il loro incarico a partire dal 1° luglio 2024 per un mandato di quattro anni.Anche le altre autorità europee di vigilanza, EBA ed EIOPA, lanceranno sui propri siti web i propri bandi per presentare candidati ai propri gruppi di stakeholder nel primo trimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    TXT e-solutions prosegue l’acquisto di azioni proprie. Raggiunto il 10,2% del capitale sociale

    (Teleborsa) – TXT e-solutions ha comunicato che, dal 15 al 26 gennaio 2024, ha acquistato 10.734 azioni proprie per un controvalore pari a 224.819,70 euro, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie.Al 26 gennaio, la società attiva nella fornitura di prodotti software e soluzioni strategiche detiene 1.331.198 azioni proprie, pari al 10,2351% del capitale sociale.Nel frattempo, a Piazza Affari, peggiora la performance di TXT e-solutions, con un ribasso dello 0,48%, portandosi a 20,95 euro. LEGGI TUTTO

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    TISG, TP ICAP Midcap conferma Buy e TP a 12 euro

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato la raccomandazione “Buy” e il target price a 12,0 euro per azione sul titolo The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, dopo che la società ha pubblicato risultati preliminari per il 2023 che sono stati in linea con le stime. Ricavi ed EBITDA sono cresciuti rispettivamente del +23% e del +30%, con un Gross Backlog di 1,3 miliardi di euro. Il management resta positivo anche per il 2024 e 2025.”Sebbene il prezzo delle azioni sia aumentato di oltre il 25% dall’inizio di gennaio, riteniamo che TISG sia ancora sottovalutato per un’azienda di beni di lusso con un’elevata visibilità (progetti che si estendono fino al 2027), un portafoglio di marchi premium e una base clienti resiliente”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Mercati growth europei, EnVent: market cap in calo, EGM bene per IPO

    (Teleborsa) – Nel 2023, la market cap dei principali mercati Growth europei è diminuita, con Euronext Growth Milan che ha segnato un -23,9%, Euronext Growth Paris un -6,2% e AIM UK un -15%, nonostante l’aumento nel numero di aziende quotate nei primi due mercati (Milano +13 a 203 società, Parigi +4 a 290 società e Londra -63 a 753 società). La market cap complessiva resta in linea con i valori medi dell’ultima decade (8 miliardi di euro a Milano, 21 miliardi di euro a Parigi e 79 miliardi di euro a Londra). Euronext Growth Milan ha raccolto 261 milioni di euro nel 2023 con 34 nuove quotazioni, mentre Parigi 67 milioni di euro con 16 listing e Londra 57 milioni di euro con 15 listing). Lo si legge in una ricerca di EnVent Capital Markets, realizzata dal team ricerca sotto la guida del CEO Franco Gaudenti.Secondo gli esperti, la sottoperformance dell’EGM rispetto al FTSE Mib e in generale degli indici “Small Cap” è stato causata in buona parte dal rialzo dei tassi in particolare dei titoli di Stato, drenando liquidità verso il tasso fisso e quindi causando una de-correlazione con l’indice azionario e una correlazione con i BTP e in più in generale con il comparto del reddito fisso. Inoltre, il declino significativo della market cap del mercato EGM è in larga misura anche dovuta alla migrazione per effetto di translisting di alcuni emittenti verso segmenti di mercato “senior” dedicati ad aziende mature con dimensioni più rilevanti, oltre che a causa di delisting legate a operazioni promosse dal private equity o dall’azionista / imprenditore stesso.Tuttavia, EnVent identifica alcuni elementi positivi: cambiamento del “sentiment” di mercato rispetto alle politiche delle banche centrali attese nei prossimi mesi a fronte del rallentamento dell’inflazione; qualità e dimensione delle componenti emittenti del mercato EGM non è peggiorata; analisti e investitori sono al lavoro per individuare le diverse interessanti opportunità rappresentate da aziende che quotano a sconto ma dispongono di solidi fondamentali, modelli di business e piani di crescita credibili, management adeguato.In conclusione, in tutti i mercati dei capitali internazionali si registra e si analizza da tempo il megatrend della cosiddetta “de-equitization”, associato a una riduzione del numero di società quotate e a un maggiore uso di capitale di debito. Il recente aumento dei tassi di interesse, in risposta alle pressioni inflazionistiche, contribuisce alla minore attrattività dei mercati dei capitali privati rispetto alle tradizionali alternative a basso rischio. Questo fenomeno generale impatta negativamente su valutazioni e capitalizzazioni di mercato e rappresenta al contempo il fattore chiave percontestualizzare le caratteristiche e le criticità comuni che influenzano la dinamica dei mercati dei capitali. Dal report emerge: una forte concorrenza tra i diversi mercati regolamentati che si innesta nel campo ben più vasto della competizione e capacità di attrazione tra “capitali e mercati privati” e “capitali e mercati pubblici” (ovvero, società quotate); la frammentazione tra mercati regolamentati contribuisce al numero limitato di aziende che si avviano alla quotazione e ai maggiori costi di quotazione; le dimensioni ridotte dei mercati contribuiscono alla scarsa copertura da parte degli analisti delle SMEs con conseguenze in termini di efficienza del mercato,ridotta liquidità e, in ultima analisi, capitalizzazione limitata.Per affrontare queste criticità risulta indispensabile un’azione di politica industriale che ponga al centro della competitività del Continente gli investimenti di capitale per le SMEs innovative, pensando anche a un’azione combinata di agenzie governative e strumenti di investimento pubblici, per la promozione e operatività di un ampio numero di nuovi fondi e investitori professionali specializzati necessari per il progredire di un efficiente e competitivo mercato dei capitali europeo, oltre ad incentivi da parte dei policy maker a fondi pensione, casse di previdenza e assicurazioni per indirizzare più risorse verso l’economia reale. LEGGI TUTTO

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    Orsero, Intesa abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 25 euro per azione (da 26 euro) il target price su Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”, dopo che ieri sera la società ha fornito la guidance per il 2024.Alla luce della base di confronto sfidante, l’anno fiscale 2024 dovrebbe essere più debole dell’anno fiscale 2023 di circa il 27% in termini di EBITDA al punto medio dell’intervallo di guidance, scrivono gli analisti, sottolineando che tuttavia che questa tendenza calo anno su anno era già presente nella narrazione dell’azienda con gli investitori.”Pertanto, riteniamo che la performance molto debole del titolo di oggi rappresenti una reazione eccessiva da parte del mercato – si legge in una nota – Al contrario, riteniamo che il 2024 sarà ancora una volta un anno forte per Orsero e definirà un livello normalizzato di redditività del gruppo, al netto delle condizioni straordinarie positive sperimentate lo scorso anno. Pur avendo fatto un fine-tuning delle nostre previsioni per il 2024, ribadiamo la nostra posizione positiva sul titolo che è ancora scambiato a multipli interessanti”. LEGGI TUTTO

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    Fitprime, turnover 2023 sale a 14 milioni di euro. Studia l’IPO

    (Teleborsa) – Fitprime, piattaforma italiana di servizi di welfare aziendale rivolti al benessere della persona, ha realizzato un turnover di 14 milioni di euro nel 2023, in crescita del 75% rispetto all’anno precedente; inoltre, il gruppo ha all’attivo 300.000 utenti (+43%) in circa 150 grandi aziende clienti (+40% rispetto all’anno scorso), 3.500 centri sportivi affiliati che lo rende uno dei primi 5 brand in Italia per numero di iscritti.La società evidenzia i “significativi” ingressi di nuovi partner del calibro di GetFit e PRIME, clienti come Unicredit, Pirelli, Astrazeneca e Coop, e il lancio di un nuovo servizio dedicato al benessere psicologico – Fitprime Therapy.Nata nel 2016, la società romana – fondata da Matteo Musa, Gianluca Mozzillo, Laura Carpintieri e Damiano Rossi – è stata recentemente selezionata tra 20 eccellenze italiane per il programma IpoReady di Euronext, un percorso di formazione che accompagna le imprese alla scoperta delle regole del mercato azionario per valutare lo sbarco sul listino.”Siamo davvero onorati di essere stati selezionati – ha dichiarato Matteo Musa, CEO e co founder di Fitprime – le nostre dimensioni, nonostante l’importante crescita registrata anno su anno, non sono ancora quelle giuste per affrontare una quotazione, che possiamo prevedere almeno dal 2025. Ringraziamo Euronext per questa opportunità che ci consentirà di valutare e studiare al meglio tutte le migliori opzioni”. LEGGI TUTTO

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    CVS taglia guidance nonostante trimestrale oltre le attese

    (Teleborsa) – CVS Health, colosso statunitense del mondo sanitario, ha chiuso il quarto trimestre 2023 con ricavi totali pari a 93,8 miliardi di dollari, in crescita dell’11,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EPS è stato di 1,58 dollari (vs 1,77 dollari un anno prima) e l’EPS rettificato è stato di 2,12 dollari (vs 2,04 dollari un anno prima), sopra la stima media degli analisti di 1,99 dollari per azione, secondo i dati LSEG.Nell’intero 2023, i ricavi sono aumentati a 357,8 miliardi di dollari, in crescita del 10,9% rispetto all’anno precedente. L’EPS è stato di 6,47 dollari e EPS rettificato è stato di 8,74 dollari. Il flusso di cassa generato dalle operazioni è stato di 13,4 miliardi di dollari.”Focalizzandoci sulla fornitura di assistenza e valore, abbiamo registrato un forte quarto trimestre e un intero anno nel 2023 mentre costruiamo un mondo di salute attorno a ogni consumatore – ha commentato Karen Lynch, Presidente e CEO – Continueremo a promuovere l’accesso conveniente alle cure quando, dove e come le persone vogliono, mentre miglioriamo la trasparenza in tutto il sistema sanitario”.CVS Health ha rivisto la guidance sull’EPS 2024 ad almeno 7,06 dollari da almeno 7,26 dollari, quella sull’EPS rettificato ad almeno 8,30 dollari da almeno 8,50 dollari, quella sul cash flow from operations ad almeno 12 miliardi di dollari da almeno 12,5 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Portobello, chiusa l’offerta in Borsa dei diritti inoptati

    (Teleborsa) – Portobello, società quotata sul mercato Euronext Growth Milan che opera attraverso l’attività di barter nel settore editoriale e pubblicitario e proprietaria della omonima catena retail e del portale ePRICE, ha comunicato che si è conclusa l’offerta dei 491.295 diritti di opzione non esercitati nel corso del periodo di offerta in opzione (diritti inoptati), iniziato il 15 gennaio 2024 e conclusosi l’1 febbraio 2024. In tale contesto sono stati venduti tutti i 491.295 diritti inoptati che attribuiscono il diritto alla sottoscrizione di 163.765 azioni Portobello, corrispondenti al 14,33% del totale delle nuove azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale.Nel corso del periodo di offerta in opzione sono stati esercitati 2.937.255 diritti di opzione e, quindi, sono state sottoscritte 979.085 nuove azioni, pari all’85,67% del totale delle nuove azioni rivenienti dall’aumento di capitale. LEGGI TUTTO