Gennaio 2024

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    Inflazione eurozona, Intesa: non preoccupa il rialzo di fine anno

    (Teleborsa) – L’aumento di dicembre dell’inflazione nell’eurozona “non preoccupa” e rappresenta “solo un incidente di percorso verso l’obiettivo del 2%, dovuto ad effetti base sfavorevoli sulla componente energia”. Lo affermano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo dopo i dati pubblicati questa mattina dall’Eurostat.A dicembre, l’inflazione headline dell’area euro è salita al 2,9% (+0,2% m/m) dal 2,4% di novembre, meno delle attese di consenso (3%), per mezzo di effetti base sfavorevoli legati principalmente all’inflazione energetica tedesca. Continua, invece, la discesa degli indici al netto delle componenti più volatili: l’indice core BCE (al netto di energia e alimentari freschi) scende per la nona volta, a 3,9% (+0,3% m/m) da 4,2% precedente, un minimo da aprile 2022; l’indice al netto di alimentari ed energia cala per il quinto mese consecutivo al 3,4% (+0,4% m/m) dal 3,6% di novembre.”In prospettiva, l’inflazione dovrebbe riprendere a calare, sia pure con minore intensità, da gennaio 2024 – si legge in una ricerca firmata da Aniello Dell’Anno – Nel corso del nuovo anno, l’inflazione dovrebbe scendere temporaneamente sotto il 2% nei mesi estivi, prima di risalire al 2,4% a dicembre 2024 e attestarsi circa in linea con il 2% nel 2025. L’indice al netto di alimentari freschi ed energia è atteso rallentare dal 3,9% di fine 2023 al 2,2% del dicembre 2024, prima di raggiungere anch’esso il 2% nel 2025″. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street dopo dati sull’occupazione più forti delle attese

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa e si avvia a terminare la settimana in calo, dopo che un rapporto sull’occupazione statunitense migliore del previsto ha segnalato la resilienza del mercato del lavoro e ha abbassato le aspettative degli investitori per rapidi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.Secondo i dati rilasciati dal Dipartimento del Lavoro, sono stati aggiunti 216 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls) a dicmebre 2023, dopo che a novembre erano state create 173 mila buste paga, e rispetto alle aspettative del mercato per un aumento di 170.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, rispetto alle aspettative di un aumento del 3,8%.Il dato odierno, sommato ai verbali dell’ultima riunione della Fed, ha ridimensionato le aspettative di taglio dei tassi. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 57,6% per un taglio di almeno 25 punti base a marzo, in calo rispetto al 73,3% di una settimana fa.Tra le notizie societarie, Tesla ha richiamato più di 1,6 milioni di automobili in Cina per problemi con il sistema di assistenza alla guida, Allogene Therapeutics ha deciso di tagliare il 22% della forza lavoro e Constellation Brands ha confermato la guidance sull’EPS dopo i risultati trimestrali.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 37.428 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 4.695 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,14%); leggermente positivo l’S&P 100 (+0,22%). LEGGI TUTTO

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    Constellation Brands conferma guidance EPS dopo risultati trimestrali

    (Teleborsa) – Constellation Brands, gruppo statunitense attivo nel settore delle bevande alcoliche, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno fiscale 2024 con un EPS di 2,76 dollari e un EPS comparabile di 3,19 dollari, superando le attese degli analisti per 3 dollari (secondo i dati LSEG). Le vendite trimestrali sono state di 2,47 miliardi di dollari, rispetto alla stima media degli analisti di 2,54 miliardi di dollari.”Il nostro business della birra ha ottenuto eccellenti risultati nel terzo trimestre grazie ai nostri marchi leader del settore – ha commentato il CEO Bill Newlands – Modelo Especial ha registrato una crescita dei volumi a due cifre e ha continuato ad estendere la sua posizione come birra numero 1 nelle vendite in dollari del canale monitorato negli Stati Uniti. I nostri altri principali marchi di birra, Corona Extra e Pacifico, hanno anch’essi registrato una solida crescita e sono stati tra le prime 10 società per crescita della quota di mercato nella categoria della birra statunitense”.”Questa performance eccezionale ha rafforzato la nostra convinzione nelle nostre prospettive aziendali per l’anno fiscale 2024, nonostante un adeguamento della nostra guidance sul settore vino e liquori a causa di difficoltà a breve termine in il mercato del vino”, ha aggiunto.La società ha mantenuto la sua previsione di utile comparabile per l’anno fiscale 2024 tra i 12,00 e i 12,20 dollari per azione.(Foto: Amie Johnson su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Rapporto Coop: italiani senza aspettative per il futuro ma sereni

    (Teleborsa) – Un’Italia senza aspettative per il futuro ma serena che guarda alla sfera privata e alla famiglia e che si affaccia con ‘sala imperturbabilità’ al 2024. È quanto emerge dalla tradizionale Survey dell’Ufficio studi della Coop, condotta a dicembre, per il nuovo anno, che malgrado l’estrema volatilità del futuro ci consegna l’immagine di un Paese in pausa. Se la speranza tende a scemare (ora la indica solo il 22%) e allo stesso modo viene meno la previsione di un concreto cambiamento (12%), trovano spazio parole come serenità (33%) e accettazione (28%) tra quelle che più tendono a connotare l’anno appena iniziato. LEGGI TUTTO

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    Allogene Therapeutics taglia il 22% della forza lavoro

    (Teleborsa) – Il board di Allogene Therapeutics, azienda statunitense di immuno-oncologia in fase clinica, ha approvato una riduzione della forza lavoro di circa il 22% dei dipendenti, “in relazione alla definizione delle priorità della pipeline e alla strategia di sviluppo clinico”, si legge in una nota. Si prevede che la riduzione dell’organico sarà sostanzialmente completata entro la fine di gennaio 2024. A febbraio 2023, Allogene aveva 361 dipendenti.Allogene stima che dovrà sostenere oneri compresi tra circa 5,0 e 5,5 milioni di dollari per indennità di fine rapporto e benefici per i dipendenti, principalmente nel primo trimestre del 2024.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Energia, Unem: nei primi 11 mesi del 2023 consumi petroliferi in leggero calo (-1,3%)

    (Teleborsa) – Stando ai dati provvisori pubblicati da Unem, nei primi undici mesi 2023 i consumi petroliferi sono calati dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Da segnalare soprattutto la performance della benzina (+4,3%) che risulta in aumento anche rispetto ai livelli pre-pandemici e del jet-fuel. Le vendite di carburante (benzina + gasolio + gpl), sono risultate in sostanziale equilibrio (-0,2%) rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie essenzialmente al traino della benzina che ha controbilanciato il calo del gasolio e del gpl.A dicembre 2023 il prezzo della benzina è stato in media pari a 1,780 €/litro, in calo di 5,8 cents rispetto al mese precedente grazie al raffreddamento delle quotazioni internazionali. Rispetto a dicembre 2022, quando però vigeva una aliquota ridotta di accisa, i prezzi alla pompa sono più alti di 10,6 cents. Nello stesso mese il prezzo del gasolio è stato in media pari a 1,750 €/litro, in calo di 7,5 cents rispetto al mese precedente a causa del raffreddamento delle quotazioni internazionali. Rispetto a dicembre 2022, quando però vigeva una aliquota agevolata di accisa, i prezzi alla pompa sono praticamente uguali (+0,9 cents).Lo scorso mese il prezzo del gpl auto è stato pari a 0,722 €/litro, in lievissimo calo rispetto ai prezzi del mese precedente. Rispetto a dicembre 2022, quando vigeva oltretutto una aliquota ridotta di accisa, il prezzo è stato inferiore di 5,5 cents. A dicembre 2023 il prezzo del gasolio riscaldamento in media è stato pari a 1,531 in calo di 6,1 €/litro rispetto al mese precedente. Rispetto invece a dicembre 2022 i prezzi sono nettamente più bassi (-12,4 cents).(Foto: bizoon | 123RF) LEGGI TUTTO

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    BCE, a novembre cala il costo del denaro per nuovi prestiti alle imprese

    (Teleborsa) – L’indicatore composito del costo del debito, che combina i tassi di interesse su tutti i prestiti alle imprese, è diminuito nel novembre 2023, spinto dall’effetto del tasso di interesse. In media, è diminuito di 4 punti base al 5,23%, secondo i dati della Banca centrale europea pubblicati oggi. L’indicatore relativo ai nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni è aumentato di 10 punti base al 4,01%, anche in questo caso per l’effetto tasso di interesseIl tasso di interesse composito per i nuovi depositi con scadenza prestabilita delle società e per i depositi overnight delle società sono risultati sostanzialmente invariati, rispettivamente al 3,71% e allo 0,83%Il tasso di interesse composito per i nuovi depositi con scadenza prestabilita delle famiglie è aumentato di 6 punti base al 3,33%, spinto dall’effetto tasso di interesse; il tasso di interesse sui depositi overnight delle famiglie è stato sostanzialmente invariato allo 0,36%. LEGGI TUTTO

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    USA, +216 mila occupati a dicembre. Tasso disoccupazione al 3,7%

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese e del mese precedente i non-farm payrolls a dicembre 2023, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,7%, rispetto al 3,8% atteso dal consensus.Sono stati aggiunti 216 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a novembre erano state create 173 mila buste paga (dato rivisto da 199 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è superiore alle attese del mercato che indicavano un aumento di 170 mila di posti di lavoro.Il dato è sopra le aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 164 mila posti di lavoro, contro i 136 mila rivisti di novembre e i 130 attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 6 mila unità, al di sopra del consensus di 5 mila, e si confrontano con i +26 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,27 dollari, registrando un aumento dello 0,4% su mese e del 4,1% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,9% a/a) dopo il +0,4% mensile e +4% tendenziale registrato a settembre. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO