Gennaio 2024

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    Scuola, Maeci: firmato decreto per terzo indirizzo studi IIS Galilei Addis Abeba (Etiopia)

    (Teleborsa) – Il decreto del 13 dicembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio 2024, fortemente voluto anche dal Dirigente scolastico Venturella e da tutto il collegio docenti della scuola italiana estero potenzierà l’offerta formativa con l’introduzione dall’as 2024/2025 dell’indirizzo di istruzione tecnica, settore tecnologico: “Informatica e telecomunicazioni”. La delegazione Anief con il coordinatore Fina aveva manifestato all’ambasciata la necessità di realizzare il progetto formativo pensato già nella primavera scorsa e recentemente anche il presente Anief Marcello Pacifico aveva chiesto un intervento diretto del ministro Valditara, dei sottosegretari Frassinetti e Tripodi.L’obiettivo del giovane sindacato, proprio mentre si svolge il summit con l’unione africana a Roma all’indomani dell’approvazione definitiva del piano Mattei, è di potenziare il sistema di formazione e cultura italiana nel mondo a partire proprio dalle scuole.Il presidente Pacifico per l’occasione d’accordo con il dirigente scolastico dell’ISS Galilei ha lanciato una raccolta di libri in lingua italiana da spedire in donazione alla biblioteca della scuola Galilei al fine di promuovere e rendere accessibile la lettura in lingua italiana di opere nella capitale etiope. I libri possono essere spediti alla sede Anief di Roma entro il 31 marzo 2024, via Aurelia 39886, 00165 con oggetto “Raccolta Anief per Donazione libri biblioteca Addis Abeba”, affinché in unica spedizione possano essere inviati in Etiopia.L’iniziativa è stata assunta all’interno di quella più generale per la promozione della lingua e cultura italiana in Africa che ha visto il presidente Pacifico impegnato nei mesi scorsi in continente. Nei prossimi giorni, su delibera del Consiglio nazionale di Anief, infatti, sarà aperto un conto corrente dedicato per raccogliere finanziamenti per la costruzione di un dormitorio, per la costruzione di una scuola cattolica nella diocesi di Moshi in Tanzania, dopo i colloqui con il vescovo Minde del novembre scorso.“Nei prossimi mesi – conclude il coordinatore Anief Salvatore Fina – si svolgeranno nuove assemblee sindacali di Anief rivolte al personale all’estero dopo il recente successo del seminario informativo sulle nuove procedure di selezione organizzato con Eurosofia”. LEGGI TUTTO

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    Fitch: si riduce lo spread in eccesso per i Covered Bond italiani

    (Teleborsa) – L’eccesso di spread disponibile per i programmi di obbligazioni garantite italiane (Obbligazioni Bancarie Garantite, OBG) si sta riducendo, in particolare per i programmi con un’ampia percentuale di attività a tasso fisso senza copertura originate a tassi bassi e nuove emissioni con cedole più elevate. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema, osservando che nel corso del 2023 gli accresciuti disallineamenti dei tassi di interesse tra asset e liabilities hanno aumentato la perdita derivante dai disallineamenti di attività e passività, determinando un livello break-even over-collateralisation più elevato.Fitch evidenzia che le nuove serie di obbligazioni garantite vengono emesse a cedole più elevate rispetto al passato, mentre le attività, per lo più prestiti a tasso fisso a lungo termine, vengono riprezzate più lentamente e le recenti emissioni non sono ancora state aggiunte ai cover pool. “Ci aspettiamo che la pressione sull’eccesso di spread si riduca gradualmente man mano che i tassi si stabilizzano, gli asset vengono rivalutati e i pool di copertura vengono ricostituiti con asset originati a partire dal 2022”, si legge nella ricerca.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    CIR, buyback di oltre 237 mila azioni

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 22 al 26 gennaio 2024, complessivamente 237.807 azioni al prezzo unitario medio di 0,4251 euro per un controvalore pari a 101.095,08 euro.Al 29 gennaio CIR possiede un totale di 60.782.095 azioni proprie, pari al 5,49% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Oggi, sul listino milanese, andamento piatto per la holding finanziaria, che propone sul finale una variazione percentuale pari a -0,12%. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, oltre 6mila in corteo: “Mittal via da Taranto”

    (Teleborsa) – “Morselli e Mittal via da Taranto”. Operai, sindacati e imprenditori – oltre seimila, secondo le organizzazioni sindacali – hanno sfilato in migliaia, attorno al perimetro dello stabilimento ex Ilva di Taranto per chiedere al governo di estromettere la multinazionale dalla compagine societaria di Acciaierie d’Italia e assumere il controllo dello stabilimento. ArcelorMittal detiene il 62% delle quote, mentre lnvitalia è in minoranza con il 38%. Tra i soci non c’è accordo sulla ricapitalizzazione e l’acquisto degli asset e diventa sempre più probabile il ricorso all’amministrazione straordinaria. La mobilitazione è stata organizzata dalle sigle metalmeccaniche, che denunciano il progressivo spegnimento degli impianti. Secondo le organizzazioni sindacali c’è “il rischio molto concreto di chiusura dello stabilimento” per una “volontà ben precisa dell’amministratore delegato (Lucia Morselli, ndr), espressione di fatto di ArcelorMittal”. Per questo chiedono, nell’iter di conversione dell’ultimo decreto che riguarda l’ex Ilva, di “trovare le opportune garanzie a tutela dei lavoratori e dei crediti delle imprese” e per la “salvaguardia ambientale, occupazionale e industriale”. Il governo, sostengono le sigle metalmeccaniche, deve innanzitutto “cacciare la multinazionale responsabile di un disastro sociale ed economico”. Da giorni Fim, Fiom, Uilm e Usb denunciano il progressivo spegnimento degli altoforni (attualmente è in funzione solo il numero 4), tanto che i commissari hanno chiesto ad AdI notizie urgenti sullo stato degli impianti e annunciato di voler fare un’ispezione in fabbrica. All’iniziativa hanno aderito anche l’Ugl Metalmeccanici e le associazioni datoriali Aigi, Casartigiani e Confapi Industria. I manifestanti sono partiti dalla portineria imprese del siderurgico per toccare prima la portineria dei tubifici, poi la portineria C, dove si sono uniti i lavoratori dell’indotto, tra i quali i trasportatori di Casartigiani con i loro tir, per andare successivamente sulla statale Appia verso la direzione di stabilimento. In testa al lungo serpentone c’erano gli operai di Acciaierie d’Italia, di Ilva in As e dell’indotto e i delegati sindacali che hanno mostrato bandiere e striscioni, acceso fumogeni e scandito slogan. A manifestare c’erano anche gli imprenditori dell’indotto, che lamentano il mancato pagamento delle fatture scadute e temono di perdere crediti per oltre 130 milioni di euro, così come accadde nel 2015 quando l’Ilva fu commissariata. Il governo sta valutando una serie di provvedimenti a tutela delle imprese, ma secondo Aigi le misure di prededucibilità preannunciate “non sono attuabili essendo AdI una società priva di asset”. Entro il primo febbraio è attesa una risposta alla lettera che Invitalia ha indirizzato, il 17 gennaio, ad Acciaierie d’Italia holding e Acciaierie d’Italia, che a sua volta aveva presentato istanza alla Camera di commercio di Milano per la composizione negoziata, chiedendo la verifica dei presupposti per avviare le procedure che portano all’amministrazione straordinaria. Se non dovesse arrivare, il governo potrà comunque agire. Nel frattempo si susseguono le interlocuzioni per trovare nuovi soci privati. Ma prima c’è da chiudere, possibilmente senza contenziosi, la partita con ArcelorMittal. LEGGI TUTTO

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    Algebris: Fed deve iniziare a preparare il terreno se vuole tagliare tassi a marzo

    (Teleborsa) – “Nel quarto trimestre l’economia statunitense è cresciuta del 3,3%, superando le stime del 2%, grazie soprattutto alla continua crescita dei consumi. Tuttavia, l’inflazione core PCE è scesa dal 3,2% al 2,9% a dicembre. Su base annualizzata a 3 mesi, il core PCE si attesta all’1,5%, mentre il dato annualizzato a 6 mesi è all’1,9% per il secondo mese consecutivo. Con questa sequenza di valori di inflazione a target, in occasione della riunione della Fed di mercoledì, Powell dovrà trovare un bilanciamento tra un mercato del lavoro in lento rallentamento e una situazione di consumi in buona salute”. Lo afferma il Global Credit Team di Algebris Investments, società di gestione del risparmio globale.”Per poter tagliare i tassi a marzo, la Fed deve eliminare questo atteggiamento restrittivo dalla dichiarazione di questo mese e iniziare a preparare il terreno – scrivono gli esperti – I dati sul mercato del lavoro di questa settimana saranno disponibili solo in parte: gli NFP sono in programma venerdì e si prevede un calo da 216k a 178k”.”La nostra attenzione si concentra sull’annuncio del Treasury Quarterly Refunding di mercoledì, in cui si prevede che il Tesoro aumenti nuovamente le emissioni, concentrandosi però sulle scadenze più brevi, e garantendo di conseguenza il mantenimento di premi a breve termine stabilmente bassi e un vantaggio per i risky asset”, aggiungono. LEGGI TUTTO

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    doValue, rilevate azioni proprie per oltre 1,2 milioni euro

    (Teleborsa) – doValue ha comunicato che, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha acquistato, tra il 22 e il 26 gennaio 2024, complessive 470.000 azioni proprie al prezzo medio ponderato per il volume di 2,5671 euro per azione, per un controvalore complessivo di 1.206.541 euro.Dall’inizio del Programma, l’operatore attivo nei servizi di credit management e real estate per banche e investitori ha acquistato 1.728.900 azioni proprie (pari allo 2,1611% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di 4.834.430 euro.Al 26 gennaio, considerando le azioni proprie già in portafoglio, doValue detiene complessivamente 2.561.518 azioni proprie, pari al 3,2019% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, ribasso per doValue, che archivia la sessione in forte flessione, mostrando una perdita del 3,96% sui valori precedenti. LEGGI TUTTO

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    Antitrust: Roma valuti la possibilità di aprire alla concorrenza il trasporto pubblico locale

    (Teleborsa) – Secondo l’Antitrust Roma Capitale dovrebbe valutare la possibilità “di una iniziale e quantomeno graduale apertura alla concorrenza del mercato del trasporto pubblico locale non periferico”. In un parere sull’affidamento in house del servizio di trasporto pubblico locale non periferico per le annualità dal 2024 al 2027 deliberato dall’Assemblea capitolina, l’autorità ha anche avanzato “una soluzione”, cioè “attraverso una divisione in lotti opportunamente individuati e costituiti da sub-aree del territorio cittadino, nell’ambito di un piano programmatico che ne preveda la progressiva messa a gara”. “Il servizio di trasporto pubblico locale nella città di Roma Capitale – si legge nel documento dell’Antitrust – potrebbe infatti ben essere diviso in lotti, adeguatamente dimensionati, da un lato, per favorire la massima partecipazione, dall’altro, per minimizzare le esigenze di coordinamento tra operatori. A tale riguardo, vi sono diverse esperienze in altre capitali europee, con esempi virtuosi di lottizzazione anche estrema dei servizi da porre a gara”. “Non sembrano peraltro sussistere evidenze conclusive sull’esistenza di economie di scala nel servizio di trasporto pubblico su gomma, tali da rendere meno efficiente l’eventuale suddivisione e messa a gara del servizio in lotti – ha fatto notare l’Autorità –. Anzi, propendono a favore di tale soluzione non solo le efficienze immediate derivabili dalla concorrenza ‘per il mercato’, ma anche i benefici ottenibili dalla concorrenza “per confronto”, anche detta yardstick competition, che possono svilupparsi nel tempo mediante la coesistenza di più operatori dello stesso servizio attivi in aree limitrofe”. LEGGI TUTTO

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    Innovatec acquista la maggioranza di Ecosavona per 23 milioni di euro

    (Teleborsa) – Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha sottoscritto un accordo di compravendita della partecipazione del 50,1% del capitale sociale di Green LuxCo, detenuta dall’azionista di riferimento Sostenya Group, attiva tramite la controllata Ecosavona.Green LuxCo è la holding di partecipazioni, di diritto lussemburghese compartecipata al 50,1% da Sostenya Group e per il restante 49,9% dal veicolo d’investimento Ancient Stones, che controlla con una quota pari al 70% del capitale sociale Ecosavona, società attiva, tramite la gestione della discarica del Boscaccio in Vado Ligure (SV) nel trattamento, smaltimento e recupero di rifiuti urbani e speciali non pericolosi, oltre che nel recupero energetico del biogas di discarica. Il residuo 30% del capitale sociale di Ecosavona è detenuto da S.A.T. Servizi Ambientali Territoriali (25%) e il comune di Savona (5%).”Green LuxCo e la controllata Ecosavona integra l’asset base e amplia la capacità impiantistica, il perimetro di azione e il core business del Gruppo con sicuri benefici in termini di risultati, generazione di cassa e creazione di valore per gli stakeholder – ha detto l’AD Pietro Colucci – In questo quadro, Sostenya pur di non gravare da un punto di vista finanziario sul gruppo in una importante fase di investimento e sviluppo per Innovatec, ha scelto la strada della classificazione del controvalore come un “quasi equity” (i.e. credito convertendo) lasciando alla Innovatec il diritto di conversione a patrimonio netto”.Il corrispettivo per l’acquisizione è pari a 23 milioni di euro “convertendo” in patrimonio netto da parte di Innovatec con termine ultimo 22 ottobre 2028.L’operazione costituisce un’operazione tra parti correlate, in considerazione del fatto che la controparte è Sostenya Group, società che controlla Green LuxCo e l’emittente ed è controllata dall’amministratore delegato Pietro Colucci e partecipata dagli amministratori Pietro Colucci e Camilla Colucci.Da questa operazione si stima un contributo in termini di EBITDA 2024 per circa 6 milioni di euro, e a regime un EBITDA di circa 16 milioni di euro.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO