Gennaio 2024

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    Merck acquista Harpoon Therapeutics per 680 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Merck, colosso farmaceutico noto come MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, ha stipulato un accordo definitivo in base al quale acquisirà Harpoon Therapeutics per 23,00 dollari per azione in contanti, per un equity value di 680 milioni di dollari. L’acquisizione include HPN328, una molecola sperimentale per l’uso su pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule e tumori neuroendocrini.”In Merck, continuiamo a migliorare la nostra pipeline oncologica attraverso acquisizioni strategiche che completano il nostro portafoglio attuale e fanno avanzare la scienza innovativa per aiutare a soddisfare le esigenze delle persone affette da cancro in tutto il mondo”, ha affermato Dean Y. Li, presidente di Merck Research Laboratories.Il board di Harpoon ha approvato all’unanimità l’operazione. Il perfezionamento è soggetto a determinate condizioni, tra cui l’approvazione della fusione da parte degli azionisti di Harpoon. Si prevede che la transazione si concluderà nella prima metà del 2024 e sarà contabilizzata come un’acquisizione di asset. Merck prevede di registrare un onere (non deducibile dalle tasse) di circa 650 milioni di dollari, ovvero circa 0,26 dollari per azione, che sarà incluso nei risultati non GAAP nel trimestre in cui si chiude la transazione. LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli, a Milano tonica Amplifon

    (Teleborsa) – Piazza Affari non si sposta dai valori della vigilia, in linea con i principali mercati di Eurolandia, con gli investitori che attendono una serie di dati macro nell’arco della settimana (su di tutti l’inflazione negli Stati Uniti e in Cina) per avere delle indicazioni sulla direzione della politica monetaria della Fed. A fine settimana avrà inoltre avvio la stagione delle trimestrali, con Bank of America, BlackRock, Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo che pubblicheranno i dati venerdì.Sul fronte macroeconomico, gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di novembre sono aumentati meno delle attese, il surplus della bilancia commerciale tedesca a novembre è salito più delle aspettative, il sentiment degli investitori in Europa è migliorato a gennaio, le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono diminuite a novembre, la fiducia dell’economia dell’Eurozona è aumentata a dicembre.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,03%. Giornata negativa per l’oro, che continua la seduta a 2.020 dollari l’oncia, in calo dell’1,27%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 71,68 dollari per barile, con un ribasso del 2,89%.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +169 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,90%.Tra le principali Borse europee ferma Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, sostanzialmente debole Londra, che registra una flessione dello 0,22%, e trascurata Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia.A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 30.398 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 32.475 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%); poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,42%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, tonica Amplifon che evidenzia un bel vantaggio del 2,62%. Resistente Fineco, che segna un piccolo aumento dell’1,30%. Italgas avanza dell’1,17%. Si muove in modesto rialzo Banca MPS, evidenziando un incremento dell’1,17%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Saipem, che continua la seduta con -3,13%. Sotto pressione ENI, che accusa un calo del 2,61%. Scivola ERG, con un netto svantaggio dell’1,51%. Si muove sotto la parità Telecom Italia, evidenziando un decremento dell’1,23%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+3,30%), LU-VE Group (+3,16%), Anima Holding (+2,38%) e Caltagirone SpA (+2,14%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Industrie De Nora, che continua la seduta con -2,13%. In rosso Maire Tecnimont, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,57%. Contrazione moderata per Tinexta, che soffre un calo dell’1,45%. Sottotono Seco che mostra una limatura dell’1,29%. LEGGI TUTTO

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    Moderna, vendite di vaccini anti-COVID a 6,7 miliardi di dollari nel 2023

    (Teleborsa) – Moderna, società di biotecnologie specializzata in terapie e vaccini a RNA messaggero (mRNA), ha raggiunto nel 2023 vendite di vaccini anti-COVID-19 pari a circa 6,7 miliardi di dollari. Ciò include circa 6,1 miliardi di dollari di vendite di vaccini COVID-19 e il riconoscimento di circa 0,6 miliardi di dollari di ricavi differiti relativi agli sforzi della società con GAVI, The Vaccine Alliance. La liquidità, le disponibilità liquide e gli investimenti alla fine del 2023 superavano i 13 miliardi di dollari. I dettagli finanziari completi saranno diffusi durante la presentazione trimestrale i 22 febbraio 2024.”Nel 2023, abbiamo raggiunto 6,7 miliardi di dollari di vendite di prodotti e ridimensionato la nostra impronta produttiva per il COVID-19 per il contesto endemico. Il nostro team ha aumentato significativamente la nostra quota di mercato per il COVID-19 portandola al 48% negli Stati Uniti – ha affermato il CEO Stéphane Bancel – Ci stiamo preparando per il lancio del secondo prodotto di Moderna, il nostro vaccino RSV. Il 2024 sarà un anno entusiasmante per l’azienda con molteplici traguardi nei nostri nove programmi in fase avanzata. Attraverso questi lanci di prodotti, ci concentriamo sul ritorno alla crescita delle vendite nel 2025″.La società prevede che il suo franchising COVID-19 sarà redditizio negli scenari di vendita previsti per il 2024 e oltre. Moderna continua a prevedere circa 4 miliardi di dollari di vendite di prodotti nel 2024, principalmente nella seconda metà dell’anno, principalmente grazie alle vendite del vaccino COVID-19 e al lancio del suo vaccino RSV. La società prevede di tornare alla crescita organica delle vendite nel 2025 e prevede di raggiungere il pareggio nel 2026 attraverso il lancio di prodotti e investimenti disciplinati. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, Goldman: impatto modesto su inflazione da crisi Mar Rosso

    (Teleborsa) – I costi di spedizione dall’Asia all’Europa sono quasi raddoppiati nelle ultime tre settimane, dopo che le più grandi società di navigazione al mondo hanno reindirizzato le loro navi per evitare il Mar Rosso, in seguito agli attacchi degli Houthi dello Yemen. Sebbene i costi siano ancora lontani dal raggiungere i massimi di 2021, “l’attenzione degli investitori si è rivolta all’impatto sull’inflazione dell’area euro di un periodo prolungato di costi di spedizione elevati”, spiegano gli economisti di Goldman Sachs in una ricerca.Secondo i calcoli della banca d’affari, un raddoppio dei costi di spedizione aggiungerebbe al massimo circa un quarto di punto percentuale all’inflazione core dell’Eurozona. Prevedono quindi un ulteriore rischio al rialzo di 0,1 punti percentuali per le previsioni sull’inflazione headline qualora i prezzi del petrolio aumentassero di 3-4 dollari al barile, come previsto da Goldman a partire da un ipotetico reindirizzamento prolungato e completo di tutti i flussi di petrolio attraverso il Mar Rosso.Goldman Sachs aumenta quindi leggermente le previsioni sull’inflazione core a breve termine. Alza la previsione sull’inflazione core di maggio dal 2,2% a/a di un decimo di punto percentuale al 2,3% a/a, ma lascia invariata la previsione per la fine del 2024 al 2,0% a/a.”Mentre un prolungato dirottamento delle merci lontano dal Mar Rosso potrebbe far salire ulteriormente i prezzi dei trasporti e avere un effetto inflazionistico leggermente maggiore, i nostri analisti azionari si aspettano che lo shock non sarà né così grave né prolungato come nel 2020-22 a causa dell’aumento della fornitura di navi e assenza di congestione portuale dovuta ai lockdown”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    MEF, mandato a banche per nuovo BTP a 7 anni

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha affidato a Banca Monte dei Paschi di Siena, Crédit Agricole, Deutsche Bank, Goldman Sachs e J.P. Morgan il mandato per un’emissione dual tranche mediante sindacato di un nuovo benchmark BTP a 7 anni – scadenza 15 febbraio 2031 – e di una riapertura per un importo non superiore a 5 miliardi di euro (no grow) del BTP a 30 anni – scadenza 1° ottobre 2053 e cedola 4,50% (ISIN IT0005534141). La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato, si legge in una nota.Il MEF informa inoltre che le aste di BTP a 7 anni e dei BTP con scadenza superiore ai 10 anni previste per l’11 gennaio 2024 non avranno luogo. LEGGI TUTTO

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    ILPRA, nuova filiale commerciale a Daejeon in Corea del Sud

    (Teleborsa) – ILPRA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del packaging, ha annunciato l’apertura di una nuova filiale commerciale a Daejeon in Corea del Sud, a circa un mese di distanza da quella in Arabia Saudita. L’ulteriore rafforzamento della presenza sui mercati esteri si inquadra in una politica di rafforzamento del gruppo in aree geografiche considerate strategiche e con un elevato potenziale di crescita, nonché in un potenziamento della rete di vendita finalizzato a incrementare le attività commerciali e, di conseguenza, le quote di mercato.LLC ILPRA KOREA è detenuta al 60% da ILPRA, al 15% da Liborio Livio Portera, Consigliere Delegato di ILPRA, al 15% da Edoardo Costabile, dipendente di ILPRA, e al 10% da Yunjae Lee. LEGGI TUTTO

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    Directa SIM, nel 2023 nuovi record per conti attivi e asset della clientela

    (Teleborsa) – Directa SIM, società attiva nel trading online e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con nuovi record per quanto riguarda i conti attivi (al 31 dicembre 2023 erano 78.132, +27% circa) e per asset complessivi della clientela (che hanno raggiunto quasi i 4,7 miliardi di euro, +35% circa). Con oltre 16 mila nuovi clienti in dodici mesi la società ha dunque fatto segnare l’incremento più importante della sua storia.Gli asset della clientela sono cresciuti complessivamente di circa 1,2 miliardi di euro, dai 3,5 miliardi di fine 2022 a circa 4,7 miliardi, malgrado la dismissione delle attività con la clientela istituzionale effettuata nel periodo estivo abbia prodotto un calo della liquidità di circa 250 milioni e degli asset di oltre 180 milioni rispetto ad inizio anno. Molto interessante, inoltre, il dato sulla liquidità della clientela retail che, pur non essendo remunerata, è cresciuta comunque nell’anno di ulteriori 40 milioni di euro (+13%), in un contesto di offerte sempre più redditizie di depositi remunerati presso altri intermediari.Il numero totale di ordini eseguiti è stato di poco superiore a 4 milioni, in lieve calo (-4,1%) rispetto al 2022. Sui mercati “cash” domestici, che rappresentano oltre il 50% dell’operatività di Directa, gli eseguiti sono stati superiori a 2,2 milioni, in lieve discesa (-2,6%) rispetto al dato del 2022, mentre i volumi intermediati han fatto segnare una crescita rilevante (+16%), sfiorando la soglia di 30 miliardi di euro complessivi, soprattutto grazie agli aumenti che si sono prodotti sul comparto obbligazionario che ha più che raddoppiato il proprio controvalore.Per quanto riguarda infine l’operatività sui futures l’andamento è stato contrastato: complessivamente gli eseguiti sono scesi del 6,3% facendo segnare un netto calo sui Futures domestici, parzialmente compensato dagli aumenti di scambi su Eurex e Cme, entrambi in controtendenza. LEGGI TUTTO