Gennaio 2024

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    BMW, stabilimento di Monaco produrrà solo modelli elettrici da fine 2027

    (Teleborsa) – Il gruppo automobilistico tedesco BMW ha annunciato che sta “iniziando una nuova era” per lo stabilimento di Monaco: dal 2026, l’iconico stabilimento produrrà la berlina Neue Klasse. Solo un anno dopo, la fabbrica non produrrà altro che modelli completamente elettrici, rendendo lo stabilimento di Monaco la prima sede nella rete di produzione esistente di BMW Group ad aver completato con successo la trasformazione verso la mobilità elettrica a partire dalla fine del 2027.”Lo stabilimento di Monaco è un ottimo esempio della nostra capacità di adattamento. Stiamo investendo qui 650 milioni di euro e produrremo esclusivamente veicoli completamente elettrici nella nostra fabbrica madre dalla fine del 2027 – afferma Milan Nedeljkovic, membro del consiglio di amministrazione di BMW con delega alla produzione – Solo lo scorso anno sono entrati in produzione sei modelli completamente elettrici. Allo stesso tempo, abbiamo anche stabilito un record di produzione, dimostrando che siamo allo stesso tempo in grado di fornire e plasmare il futuro della nostra rete di produzione”.A Monaco di Baviera l’era dei veicoli con motore a combustione giungerà così al termine 75 anni dopo il lancio della BMW 501 nel 1952.L’investimento di 650 milioni di euro comprende quattro edifici, tra cui una nuova linea di assemblaggio di veicoli con aree logistiche e una nuova carrozzeria.Per creare spazio all’interno della superficie limitata dello stabilimento nel cuore di Monaco, la tradizionale produzione di motori è stata spostata a Hams-Hall in Gran Bretagna e Steyr in Austria dopo circa 70 anni nello stabilimento madre. 1.200 dipendenti sono stati formati a Monaco per le diverse strategie di produzione o hanno trovato lavoro in altre sedi della rete di produzione. LEGGI TUTTO

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    BCC, First Cisl: via libera a piattaforma per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Il Consiglio generale di First Cisl ha approvato la piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale dei 36 mila lavoratori del credito cooperativo. I sindacati chiedono un aumento a regime di 435 euro per la figura media, il pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2023, due scatti di anzianità in più, il riconoscimento del Premio fedeltà anche per i lavoratori delle aree professionali e i per i quadri direttivi (Qd1 e Qd2), l’incremento della contribuzione previdenziale e sanitaria.Tra le richieste anche quella di aprire spazi contrattuali finalizzati ad una reale partecipazione dei lavoratori. Previste poi la costituzione e l’avvio operativo dell’Ente bilaterale e del Fondo per l’occupazione di settore (Focc) con il recupero della contribuzione mai versata. I sindacati chiedono inoltre maggiore attenzione alla mobilità professionale all’interno dei gruppi, con l’introduzione di un sistema di gestione della circolarità delle professionalità, e la riduzione dell’orario di lavoro da 37,5 a 35 ore a parità di retribuzione.”Nel 2023, grazie alla salita dei tassi, l’utile netto aggregato del sistema Bcc ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, il triplo del dato registrato l’anno precedente. Il patrimonio è salito a 24 miliardi ed il Cet1 al 21,3%, uno dei valori più alti a livello europeo. Questi risultati – affermano Pierpaolo Merlini, segretario nazionale, e Gianluca Pernisco, responsabile del settore credito cooperativo First Cisl – sono stati resi possibili dall’impegno costante e dalla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori”. “La richiesta economica che presentiamo tiene conto della necessità non solo di garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni, ma anche di redistribuire la produttività – aggiungono – La trattativa con Federcasse va quindi impostata subito e conclusa in tempi brevissimi. La piattaforma contiene un’indicazione chiara verso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Non è ammissibile che nelle Bcc si alzino barricate contro l’aspirazione dei lavoratori a divenire soci delle loro banche. Serve un impegno concreto da parte di Federcasse a fornire spazi per la declinazione nel secondo livello di contrattazione di forme di partecipazione”. LEGGI TUTTO

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    GPI, analisti positivi dopo aggiudicazione di nuova gara Consip

    (Teleborsa) – Gli analisti accolgono positivamente l’annuncio di ieri sul fatto che il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) guidato da GPI, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo dei sistemi informativi e servizi per la sanità, è risultato tra gli aggiudicatari di tutti e quattro i lotti applicativi della gara bandita da Consip avente per oggetto l’Accordo quadro “Sanità digitale – Sistemi Informativi Clinico Assistenziali 2”. Tale aggiudicazione è definitiva.Banca Akros ricorda che GPI è riuscita ad aggiudicarsi il quarto bando Consip dopo aver già vinto i tre precedenti (25 novembre 2021, 20 luglio 2022, 6 novembre 2023) e quindi “conferma la sua solida posizione competitiva come uno dei partner chiave della Pubblica Amministrazione italiana per attuare la missione “Salute” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Banca Akros ha una raccomandazione Buy e un target price a 15,8 euro.TP ICAP Midcap ritiene probabile che il consorzio GPI si aggiudichi almeno un ulteriore 14% dei lavori tramite gare specifiche (in uno scenario conservativo), ovvero lavori fino a 192 milioni di euro tra affidamento diretto e gare (20% del importo totale). GPI possiede circa il 36% del consorzio, quindi secondo le stime del broker le commesse potrebbero generare, in uno scenario conservativo, 69 milioni di euro di ricavi nei prossimi 6-7 anni. TP ICAP Midcap ha una raccomandazione Buy e un target price a 17,5 euro. LEGGI TUTTO

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    Portobello, Integrae SIM rinnova incarico EGA per prossimo triennio

    (Teleborsa) – Portobello, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva con l’omonima catena retail e nel settore Media & Advertising tramite l’attività di barter, ha firmato il rinnovo dell’incarico di Euronext Growth Advisor (EGA) con Integrae SIM per il prossimo triennio. Integrae SIM, pertanto, rimarrà EGA fino al 25 gennaio 2027 (incluso). LEGGI TUTTO

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    OPA Servizi Italia, adesioni quasi al 19%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni Servizi Italia, quotata su Euronext STAR Milan e leader nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere, risulta che oggi, 9 gennaio 2024, sono state presentate 23.790 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 2.142.694, pari al 18,9% dell’offerta. LEGGI TUTTO

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    Recordati, aggiornamento sul buyback

    (Teleborsa) – Recordati, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha reso noto di aver acquistato, dal 2 al 5 gennaio 2024, complessivamente 33.922 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 47,9992 euro.Al 5 gennaio, Recordati deteneva 3.130.966 azioni proprie pari all’1,497% del capitale sociale.In Borsa, oggi, modesto guadagno per il Gruppo farmaceutico, che avanza di poco a +1,49%. LEGGI TUTTO

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    Unity Software, titolo sotto pressione dopo annuncio taglio forza lavoro

    (Teleborsa) – Ribasso per Unity Software, che passa di mano in perdita del 7,46%.A pesare sulle azioni, contribuisce la notizia annunciata dalla società che ridurrà la sua forza lavoro del 25%, pari a circa 1.800 dipendenti.La tendenza ad una settimana di Unity Software è più fiacca rispetto all’andamento dell’S&P-500. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato. LEGGI TUTTO

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    doValue, aggiornamento sull’acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – doValue ha comunicato che, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha acquistato, tra il 2 e il 5 gennaio 2024, complessive 11.500 azioni proprie al prezzo medio ponderato per il volume di 3,3279 euro per azione, per un controvalore complessivo di 38.270 euro.Dall’inizio del Programma, l’operatore attivo nei servizi di credit management e real estate per banche e investitori ha acquistato 681.900 azioni proprie (pari allo 0,8524% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di 2.151.020 euro.Al 5 gennaio, considerando le azioni proprie già in portafoglio, doValue detiene complessivamente 1.514.518 azioni proprie, pari all’1,8931% del capitale sociale.Nel frattempo, a Piazza Affari, si muove al ribasso doValue con i prezzi allineati a 3,25 euro, per una discesa dell’1,52%. LEGGI TUTTO