Gennaio 2024

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    Unidata, commessa da 3 milioni di euro in ambito IoT

    (Teleborsa) – Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan, si è aggiudicata in RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) e ha sottoscritto il contratto per l’affidamento da parte di G.R.I.M. (Gestione Risorse Idriche Molisane) dell’appalto per gli “Interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”. L’intervento è a valere sulle risorse del PNRR per la “tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche e la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua”.Il valore totale dell’aggiudicazione destinato a Unidata, che ammonta ad oltre 3 milioni di euro, prevede, in collaborazione con altri partner del RTI, le seguenti attività: progettazione e realizzazione della rete IoT LoRaWan per tutti i comuni della Regione Molise; progettazione delle reti di telecomunicazione WAN e WiFi. L’affidamento totale all’RTI è pari a 49 milioni di euro.”Siamo molto soddisfatti di questa ulteriore concessione in ambito IoT che consolida il nostro ruolo tra i leader delle infrastrutture digitali e ci vede parte attiva di una sinergica collaborazione con altre imprese, eccellenze nazionali, che collaborano per realizzare le ambizioni innovative del Molise – ha commentato Patrizio Pisani, Responsabile Innovazione e Ricerca di Unidata – Il progetto promosso da G.R.I.M. rientra nel perimetro delle politiche di ripresa e rilancio economico previste dal PNRR, opportunità che la Regione ha saputo cogliere con l’istituzione di questo bando per promuovere attività innovative per il territorio, valorizzare una risorsa vitale come l’acqua e stimolare la crescita industriale”.(Foto: Magnus Engø su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trimestrali europee, BofA si aspetta un altro calo degli EPS

    (Teleborsa) – La stagione degli utili societari europei del quarto trimestre avrà inizio nella seconda metà di gennaio, con oltre il 10% delle aziende europee che dovrebbero pubblicare i propri risultati entro la fine del mese, arrivando a quasi il 50% entro metà febbraio. Gli analisti sell-side prevedono che la crescita su base annua dell’EPS dello Stoxx 600 Q4 in decelerazione al -16%, il livello più debole dal terzo trimestre del 2020, dopo una crescita del -11% e del -12% nei due trimestri precedenti. Lo si legge in un’analisi di BofA Global Research.Si prevede che l’energia (-8 punti percentuali) rappresenterà il principale contributo negativo alla crescita dell’EPS, seguita dai settori industriali (-4 punti percentuali), mentre si prevede che i finanziari (+2 punti percentuali) rappresenteranno il principale spunto positivo. Le aspettative sull’EPS del quarto trimestre sono state riviste al ribasso di un significativo 6% dall’inizio della stagione degli utili del terzo trimestre in ottobre, ma le sorprese economiche profondamente negative nell’area euro durante il quarto trimestre implicano comunque che le sorprese positive dell’EPS arriveranno al di sotto del 50%, rispetto a una media di lungo periodo del 54%.”Ci aspettiamo un rallentamento della crescita globale in risposta al venir meno del sostegno derivante dalla liquidazione degli arretrati, a un ciclo creditizio debole e al minore sostegno da parte degli stimoli fiscali statunitensi, il che implica un ribasso di oltre il 15% per lo Stoxx 600 12-month forward EPS entro la fine dell’anno”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Cirdan Capital, accordo con Equita per posticipare cessazione servizio di Specialist

    (Teleborsa) – Sono arrivati nuovi aggiornamenti in merito alla negoziazione degli strumenti finanziari emessi da SmartETN e Aldburg Public, e prodotti da Cirdan Capital, che sono quotati sul segmento CertX del mercato EuroTLX e sul mercato SeDeX gestiti da Borsa Italiana. Equita SIM è l’attuale fornitore del servizio di Specialist a Cirdan Capital per l’accesso ai mercati EuroTLX e SeDeX di Borsa Italiana.In particolare, il 12 gennaio 2024 Cirdan Capital ed Equita hanno raggiunto un accordo per posticipare al 27 marzo 2024 la data originariamente annunciata di cessazione del servizio di Specialist (ossia il 27 gennaio 2024), salvo Cirdan Capital non riesca a implementare soluzioni alternative di lungo termine prima del 27 marzo 2024. Tali soluzioni alternative, se individuate e implementate, garantiranno la continuità delle negoziazioni dei suddetti strumenti finanziari, l’ordinato funzionamento dei mercati e la tutela degli investitori, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    BPER e Gardant perfezionano partnership per gestione crediti deteriorati

    (Teleborsa) – BPER Banca e il Gruppo Gardant hanno perfezionato un’operazione finalizzata a costituire una partnership strategica per la gestione di crediti deteriorati di titolarità di BPER Banca e Banco di Sardegna.La partnership tra il Gruppo BPER e il Gruppo Gardant è realizzata mediante: la creazione di una piattaforma di servicing partecipata al 70% da Gardant Bridge, società del Gruppo Gardant, e al 30% da BPER; e la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad inadempienze probabili (UTP – Unlikely to Pay), sia a sofferenza (NPL – Non Performing Loans) di titolarità di BPER e BdS.La valorizzazione della transazione genererà una plusvalenza complessiva di circa 150 milioni di euro al lordo delle imposte e sarà contabilizzata nel primo trimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    MEF annuncia operazione concambio per massimi 4 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato che il giorno 17 gennaio 2024 effettuerà un’operazione di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione. Sarà offerto un titolo in emissione a fronte di un massimo di cinque titoli in riacquisto. Il titolo in emissione sarà il BTP in scadenza il 01/03/2034 con cedola al 4,20% (ISIN IT0005560948). L’importo nominale emesso del suddetto titolo non potrà eccedere i 4.000 milioni di euro.I titoli ammissibili al concambio (oggetto del riacquisto) saranno: BTP con scadenza 01/07/2024 e cedola al 1,75%, BTP con scadenza 01/09/2024 e cedola al 3,75%, CCTeu con scadenza 15/10/2024, BTP con scadenza 15/11/2024 e cedola al 1,45%, BTP con scadenza 01/12/2024 e cedola al 2,50%.Il giorno stabilito per l’operazione, alle ore 10, i prezzi dei titoli in riacquisto ammessi al concambio, scelti tra quelli sopra elencati, saranno visibili direttamente ed esclusivamente sulla piattaforma elettronica. L’operazione si svolgerà dalle ore 10 e terminerà entro le ore 11 del suddetto giorno. L’assegnazione del titolo in emissione è effettuata al prezzo rispettivamente indicato da ciascun operatore e accettato dal MEF. Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli “Specialisti in titoli di Stato”. Non è prevista la corresponsione di provvigioni di collocamento. Il regolamento dell’operazione è fissato per il giorno 19 gennaio 2024. LEGGI TUTTO

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    La Perla: il giudice sequestra anche la società Management Uk

    (Teleborsa) – Il giudice delegato del Tribunale di Bologna, Maurizio Atzori, ha accolto l’istanza cautelare di estensione del sequestro del marchio a tutto l’asset societario di La Perla Management Uk, con nomina dei custodi Luca Mandrioli e Andrea Monari per la gestione della società. L’istanza, fanno sapere Filctem Cgil e Uiltec Uil, era stata presentata dagli avvocati Bruno Laudi e Francesco Pizzuti per conto della Filtcem-Cgil e dei lavoratori di La Perla Management UK Ltd. La mossa per scongiurare la liquidazione dell’asset e la vendita del marchio preannunciati in una mail dai liquidatori inglesi.”La scelta dei liquidatori inglesi potrebbe avere gravi conseguenze per La Perla Manufacturing srl – spiegano Filctem Cgil e Uiltec Uil in una nota – perché, come risulta dai fascicoli della procedura, tra le società è stato stipulato un Framework Manufacturing Agreement che obbliga la Manufacturing a vendere i prodotti realizzati con i marchi ‘La Perla’ unicamente alla controllante. Conseguentemente, l’eventuale liquidazione totale della controllante determinerebbe, a cascata, l’impossibilità della prosecuzione dell’attività della controllata, con successiva inevitabile liquidazione e perdita di valore anche di quest’ultima società, fino al licenziamento di tutti i dipendenti”. Un’ipotesi che le sigle cercano di scongiurare in tutti i modi, “cercando di bloccare, definitivamente, le azioni che vogliono intraprendere i liquidatori inglesi e che non tengono conto, come ha rilevato anche il giudice nella sua motivazione, della tutela occupazionale italiana”.La vertenza è resa particolarmente complicata dal fatto che La Perla Manufacturing Uk, proprietaria del marchio, è britannica, in quanto “secondo le norme del codice della crisi c’è una competenza della giurisdizione italiana nella gestione della crisi di società estere che hanno una dipendenza qui in Italia – spiega l’avvocato Bruno Laudi, che assiste i sindacati in questa vertenza -. Il problema è che tutto questo si deve inserire in un ambito più complesso dovuto al fatto che l’Inghilterra con la Brexit esce dalle norme di origine comunitaria, dobbiamo usare solo le fonti del diritto internazionale”. LEGGI TUTTO

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    OPA Servizi Italia, adesioni al 30,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni Servizi Italia, quotata su Euronext STAR Milan e leader nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere, risulta che oggi, 15 gennaio 2024, sono state presentate 349.804 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.500.436, pari al 30,909% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 18 dicembre 2023 e terminerà il 19 gennaio 2024, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Servizi Italia acquistate sul mercato nei giorni 18 e 19 gennaio 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Homizy, assemblea approva il bilancio al 30 settembre 2023

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci di Homizy SIIQ, società operante nel settore del build-to-rent con la formula del co-living, ha approvato il bilancio di esercizio al 30 settembre 2023, che ha chiuso con un utile pari a 387.727 euro, deliberando di riportare l’utile interamente a nuovo.Gli azionisti hanno anche ha esaminato il bilancio consolidato del gruppo Homizy al 30 settembre 2023, che presenta un risultato netto negativo per 757,2 migliaia di euro, valore della produzione di 14,8 milioni di euro e un EBT negativo di 615,5 migliaia di euro.Il patrimonio netto consolidato è pari a 12,9 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto è pari a 7 milioni di euro, influenzato principalmente dall’acquisto dell’area di via Tucidide e dall’avanzamento dei lavori. LEGGI TUTTO