Gennaio 2024

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    PNRR, Fitto incontra a Bruexelles task force su nuovo piano italiano: decreto in arrivo

    (Teleborsa) – Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha incontrato oggi a Bruxelles la Task force per il PNRR sulle valutazioni in corso per la quinta rata e sulla revisione del piano italiano per il quale “nei prossimi giorni il governo presenterà un decreto legge”. L’incontro, si legge in una nota, “svoltosi in un clima molto positivo e costruttivo, si è incentrato sulla quinta rata, la cui richiesta di pagamento è stata presentata dal Governo italiano il 29 dicembre scorso e per la quale è in corso la procedura di valutazione parte della Commissione, e sui seguiti operativi all’approvazione, da parte del Consiglio l’8 dicembre scorso, della revisione del Piano italiano”. “Il lavoro sulla quinta rata prosegue in un clima molto positivo” ha dichiarato il Ministro al termine dell’incontro. “La procedura di assessment è appena iniziata e come sempre, sarà molto rigorosa ma il clima è molto costruttivo e sono fiducioso”.”Nel corso dell’incontro abbiamo avuto anche un approfondito scambio di vedute sull’attuazione del Piano rivisto”, ha aggiunto Fitto. “Nei prossimi giorni il governo presenterà un decreto legge, al quale stiamo lavorando d’intesa con tutte le amministrazioni interessate e gli enti attuatori, finalizzato proprio a facilitare ed accelerare il raggiungimento degli obiettivi fissati nel nuovo Piano. L’obiettivo è quello di presentare le richieste di sesta e settima rata entro il corso del 2024”. “Come ha dichiarato ieri a Forli’ il Presidente della Commissione europea von der Leyen, l’Italia è in linea nell’attuazione del PNRR . Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento che è merito innanzitutto della proficua collaborazione tra Governo Meloni e Commissione europea ma anche il frutto di uno sforzo collettivo del nostro Paese. Siamo fortemente determinati a proseguire su questa strada”, ha concluso Fitto. LEGGI TUTTO

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    Verbali BCE: non c’è spazio per autocompiacimento, non abbassare la guardia

    (Teleborsa) – “Non c’è spazio per l’autocompiacimento” e “non è il momento per il Consiglio direttivo di abbassare la guardia”. Lo si legge nei verbali della riunione della Banca centrale europea (BCE) del 13-14 dicembre 2023, quando Francoforte ha lasciato invariato il costo del denaro.Viene sottolineato che “era necessaria cautela, poiché l’inflazione sarebbe probabilmente aumentata nel breve termine e permanevano incertezze in relazione ai salari e alle dinamiche dell’inflazione di fondo. Ciò suggeriva che fosse ancora troppo presto per avere la certezza che il compito fosse stato portato a termine”.I membri del Consiglio direttivo hanno espresso “fiducia nel fatto che l’orientamento della politica monetaria continuasse a essere sufficientemente restrittivo”, il che ha dato al Consiglio direttivo l’opportunità di mantenere i tassi invariati e di prendersi del tempo per valutare le prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria.Inoltre, i membri del board BCE hanno convenuto che “gli indicatori dell’inflazione di fondo sembrano aver superato il picco e hanno continuato a diminuire”. Tuttavia, “la dinamica dell’inflazione di fondo è rimasta forte in una prospettiva storica, anche se si considerano le misure corrette per gli shock energetici e le strozzature dell’offerta”. In particolare, “l’inflazione domestica è rimasta elevata e si è ridotta lentamente, con una crescita salariale vischiosa e un’inflazione dei servizi che riflette in particolare il mercato del lavoro ancora forte”.I banchieri centrali hanno “generalmente concordato sul fatto che la trasmissione sta procedendo vigorosamente e contribuendo a smorzare le pressioni inflazionistiche sia per i beni che per i servizi”. Inoltre, si è sostenuto che “una parte significativa della trasmissione dei tassi di interesse fosse ancora in sospeso, con il picco complessivo dell’impatto sull’attività osservato all’inizio del 2024 e la maggior parte dell’impatto sull’inflazione ancora previsto nei prossimi due anni”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Governo conferma commissariamento ai Sindacati

    (Teleborsa) – Il Governo conferma ai sindacati il commissariamento dell’ex Ilva. Secondo quanto si apprende oggi sarà bollinato il decreto, che all’articolo 1 prevede che il socio di minoranza può attivare la procedura di commissariamento. A quanto pare Invitalia avrebbe già inviato la lettera che attiva la procedura, che sara’ operativa entro 15 giorni.Strada che il Governo aveva preparato nell’ultimo Consiglio dei Ministri con un decreto legge che rafforza, in caso di ricorso all’amministrazione straordinaria, le misure già presenti per tutelare la continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, tra le quali ex Ilva. Non solo: una norma specifica di fatto congela i fondi accantonati per i giudizi pendenti che dovranno essere messi su un conto vincolato legato all’autorizzazione del tribunale.Sull’ex Ilva la Uilm vuole sapere “se è vero che questo divorzio da Arcelor Mittal c’è stato perché questa è la precondizione per parlare di altro. Ci devono comunicare se è avvenuto in modo consensuale oppure in modo oneroso”, aveva detto leader della Uilm, Rocco Palombella, prima dell’incontro con il Governo. “Una volta che ci comunicheranno questo vogliamo conoscere dal Governo quali sono i passi da realizzare da subito – ha aggiunto – mentre ragioniamo, assistiamo a un lento e inesorabile smantellamento della produzione, a una situazione di insicurezza sugli impianti, un qualcosa che agevola Arcelor Mittal che ha l’obiettivo di far fermare lo stabilimento. Loro vogliono prendere tempo. Cosa aspettiamo? A noi interessa cosa si intende fare da domani. Non c’è più tempo. Ci hanno portato a spasso per cinque anni. Vogliamo salvaguardare i lavoratori e la produzione” LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata, bene il Nasdaq trainato da Apple e chip

    (Teleborsa) – Seduta a due velocità a Wall Street, dove spiccano le magacap, con gli operatori che digeriscono le indicazioni per una Federal Reserve più cauta nel taglio dei tassi. Il Beige Book diffuso dalla Fed ha riportato cambiamenti minimi o nulli nell’attività economica rispetto alla precedente pubblicazione (novembre 2023), registrando un accelerazione dei consumi nel periodo natalizio, con le famiglie che hanno incrementato la loro spesa, soprattutto in servizi (turismo e tempo libero). Inoltre, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate al ritmo più forte in tre mesi a dicembre.”Le dichiarazioni caute di esponenti della Fed nella giornata di martedì, ma, soprattutto, i solidi dati relativi alle vendite al dettaglio di ieri hanno condotto gli investitori a ridimensionare le probabilità di un primo taglio dei tassi già nella riunione di marzo”, hanno commentato gli analisti di Intesa Sanpaolo.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 57% per un taglio di almeno 25 punti base a marzo, in deciso calo rispetto al 73 % di una settimana fa.Per quanto riguarda i dati macroeconomici diffusi prima della campanella, le richieste di sussidio alla disoccupazione sono diminuite nell’ultima settimana, l’indice Philly Fed è migliorato a gennaio e i permessi edilizi sono aumentati a dicembre.Tra le società che hanno comunicato i risultati, spiccano Humana (che ha tagliato la guidance con costi medici che saranno più alti di quanto precedentemente previsto) e Birkenstock (che ha rilasciato la prima trimestrale da quanto è quotata a Wall Street, deludendo però le attese).Guardando ai principali indici, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 37.171 punti, con uno scarto percentuale dello 0,26%, mentre, al contrario, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,33%, portandosi a 4.755 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,94%); con analoga direzione, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,41%). LEGGI TUTTO

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    Racing Force è fornitore ufficiale del team di Tom Brady nella motonautica

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan, ha annunciato una partnership ad ampio raggio con il Team Brady, di proprietà della leggenda del football americano Tom Brady, che da quest’anno correrà nel nuovo UIM E1 World Championship, la prima serie elettrica di motonautica. Per questo impegno agonistico, il Team Brady ha scelto i prodotti OMP, Bell Racing e Racing Spirit, marchi del Gruppo.”Grazie a questa piattaforma, i nostri prodotti godranno di una visibilità aggiuntiva, dimostrando le proprie qualità anche in una disciplina e in un ambiente diversi da quelli abituali, ma con moltissime affinità sportive e tecnologiche”, ha commentato Paolo Delprato, Presidente e CEO di Racing Force Group. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole. Occhi sulla Fed

    (Teleborsa) – Prevale la cautela a Wall Street, con il Dow Jones che continua la seduta con un leggero calo dello 0,48%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde lo 0,94%, continuando la seduta a 4.721 punti. In ribasso il Nasdaq 100 (-1,21%); come pure, in rosso l’S&P 100 (-0,9%).L’attenzione degli investitori resta concentrata sulle banche centrali. Gli addetti ai lavori scommettono su un primo taglio dei tassi, già a partire dal mese di marzo, anche se il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha detto che non c’è fretta. Indicazioni sull’economia potranno arrivare stasera dal Beige Book.Il sentiment degli investitori viene condizionato anche dall’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro, con quello del decennale tornato sopra il 4%, e la crescita inferiore al previsto del PIL cinese, con conseguenti timori per l’economia globale.Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori utilities (-1,92%), beni di consumo secondari (-1,54%) e telecomunicazioni (-1,28%). LEGGI TUTTO

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    Anas: allievi carabinieri a lezione di sicurezza stradale. Obiettivo: dimezzare gli incidenti entro il 2030

    (Teleborsa) – A lezione di sicurezza stradale. Una delegazione Anas ha incontrato a Roma gli studenti della scuola Legione allievi carabinieri per far luce sulle drammatiche conseguenze che possono derivare da una guida distratta e non responsabile. Si tratta del secondo appuntamento che conferma la collaborazione fra Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, e l’Arma. Anas, impegnata ogni giorno a garantire la sicurezza dei cittadini lungo strade e autostrade, svolge da sempre la propria attività in piena sinergia con l’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze dell’ordine presenti sul territorio. L’incontro, come si legge nella nota, rientra nel ciclo di iniziative promosse nell’ambito della campagna Anas “Guida e basta”, per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto delle regole e delle norme previste dal codice della strada, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti stradali. Nel corso dell’incontro sono stati proiettati anche alcuni spot della campagna proprio per richiamare l’attenzione sul delicato problema dell’abuso di sostanze, come alcol e droghe, e della distrazione alla guida, quasi sempre provocata dall’uso improprio del cellulare. Ad esempio, controllare un messaggio su whatsapp equivale a 4 secondi di distrazione e a percorrere 56 metri, pari a due campi da pallacanestro, senza guardare la strada; cercare un numero in rubrica distrae dalla guida per 8 secondi, che equivale a percorrere al buio circa 111 metri al buio, ossia un intero campo da calcio. Anas è impegnata insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a raggiungere l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradali del 50% entro il 2030 attraverso un piano d’azione strategico a medio termine e in linea con le indicazioni della Capogruppo FS. Il piano è articolato su più fronti, e vede destinare sempre più risorse alla manutenzione programmata e al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, quale tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. LEGGI TUTTO

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    Alviero Martini commissariata. Per il tribunale di Milano “Opifici cinesi e manovalanza in nero”

    (Teleborsa) – La Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria, in un’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del pm Paolo Storari, per l’azienda dell’alta moda Alviero Martini spa, specializzata in borse ed accessori, “ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo”. Sarebbero stati massimizzati i profitti usando “opifici cinesi” e “facendo ricorso a manovalanza in nero e clandestina”.Il commissariamento è stato disposto dalla Sezione misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, a carico dell’azienda fondata nel 1991 e con sede a Milano, che produce in particolare borse e accessori famosi per le mappe geografiche disegnate.Stando agli accertamenti, alla casa di moda viene contestato il mancato controllo sulla filiera, in quanto non avrebbe “mai effettuato ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative” e “le capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato”. E’ stato accertato che “la casa di moda” avrebbe affidato “mediante contratto di appalto con divieto di sub-appalto senza preventiva autorizzazione, l’intera produzione a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi”. E le aziende appaltatrici, però, avrebbero “solo nominalmente” una “adeguata capacità produttiva e possono competere sul mercato solo esternalizzando le commesse ad opifici cinesi, i quali riescono ad abbattere a loro volta i costi grazie all’impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni di sfruttamento”.”Tutti i rapporti di fornitura sono disciplinati da un preciso codice etico a tutela del lavoro e dei lavoratori al cui rispetto ogni fornitore è vincolato. Laddove emergessero attività illecite effettuate da soggetti terzi, introdotte a insaputa della società nella filiera produttiva, assolutamente contrari ai valori aziendali, si riserva di intervenire nei modi e nelle sedi più opportune, al fine di tutelare i lavoratori in primis e l’azienda stessa”, si legge nella nota diffusa dalla società.Gli accertamenti da parte del Nucleo ispettorato del lavoro di Milano sono iniziati nel settembre 2023 e sono stati effettuati “sulle modalità di produzione, confezionamento e commercializzazione dei capi di alta moda procedendo al controllo dei soggetti affidatari degli appalti nonché dei sub affidatari non autorizzati costituiti esclusivamente da opifici gestiti da cittadini cinesi nelle province di Milano, Monza e Brianza e Pavia”. In particolare, sono stati controllati otto opifici “tutti risultati irregolari nei quali sono stati identificati 197 lavoratori di cui 37 occupati in nero e clandestini”. Negli stabilimenti di “produzione effettiva e non autorizzata” è stato riscontrato che la lavorazione avveniva “in condizione di sfruttamento (pagamento sotto soglia, orario di lavoro non conforme, ambienti di lavoro insalubri), in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione e informazione). Inoltre, la manodopera veniva ospitata in dormitori abusivi e in condizioni igienico sanitarie critiche”. LEGGI TUTTO