Gennaio 2024

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    Sunoco acquisirà NuStar Energy in operazione da 7,3 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Sunoco, società statunitense attiva nella distribuzione di carburanti, e NuStar Energy, operatore statunitense di terminali e condutture per liquidi, hanno stipulato un accordo definitivo in base al quale Sunoco acquisirà NuStar in un’operazione azionaria del valore di circa 7,3 miliardi di dollari, compreso il debito.Secondo i termini dell’accordo, i detentori di azioni NuStar riceveranno 0,400 azioni Sunoco per ciascuna azioni NuStar, il che implica un premio del 24% basato sui VWAP a 30 giorni sia di NuStar che di Sunoco a partire dal 19 gennaio 2024. La transazione è stata approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione di entrambe le società e si prevede che si concluderà nel secondo trimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    Safilo, Equita si aspetta miglioramento della marginalità nel 2024

    (Teleborsa) – Equita ha confermato il target price (1,30 euro per azione) e la raccomandazione (Hold) sul titolo Safilo, gruppo attivo nell’eyewear e quotato su Euronext Milan, in previsione dei dati 2023 che saranno diffusi il prossimo 30 gennaio. Gli analisti si aspettano la stabilizzazione dei ricavi nel 4Q a cambi costanti. L’Adj. EBITDA dovrebbe assestarsi a 91,9 milioni di euro nel FY23, con un margine al 9% nel FY23 (-50bps) per il trend dei costi operativi.Per il 2024, il broker ha ridotto le stime di ricavi del -3%, ora attesi stabili YoY, per effetto dell’uscita dal portafoglio della licenza Jimmy Choo (3-4% di impatto negativo), compensato da un trend di moderata crescita organica. Si aspetta comunque che il gruppo possa migliorare il gross margin di 100bps al 59,2% anche grazie alla cessione dell’impianto di Longarone, e l’EBITDA margin di 70bps al 9,7% (100 milioni di euro di Adj. EBITDA, in linea con le stime precedenti) grazie alla minore necessità di ulteriore spinta sui costi operativi.”Dopo i rinnovi importanti degli ultimi 12 mesi, il portafoglio licenze ha una visibilità decisamente migliore, mentre il contesto dei consumi rimane piuttosto complicato, anche se i segmenti più coperti da Safilo hanno già sofferto, in particolare in NA, un anno non brillante e quindi dovrebbero avere maggiore spazio di resilienza – si legge nella ricerca – Monitoreremo nei prossimi mesi l’effettiva resilienza e capacità di generare cassa del business nel 2024, un elemento che ai multipli attuali del titolo (meno di 5x EV/EBITDA 2024) lascerebbe spazio di rerating”. LEGGI TUTTO

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    FILA, assemblea approva dividendo straordinario da 0,58 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di FILA, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella vendita di articoli per le arti visive e plastiche, ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari a 0,58 euro per ciascuna azione (ordinarie e speciali) che risulterà in circolazione alla data di stacco della cedola. Considerate le 51.058.297 azioni F.I.L.A. in circolazione alla data odierna, al netto delle 330.766 azioni proprie, l’importo complessivo massimo del dividendo sarà pari a 29.421.967,98 euro.Il dividendo sarà messo in pagamento il 31 gennaio 2024, con data di stacco della cedola il 29 gennaio 2024 e record date il 30 gennaio 2024.”Il completamento con successo del percorso di quotazione di DOMS ha portato a un incasso netto di circa 69 milioni di euro derivante dalla vendita di parte della nostra quota, pur rimanendo l’azionista singolo più rilevante con il 30,6% del capitale sociale, il cui valore di mercato oggi è di circa 300 milioni di euro – ha commentato il CEO Massimo Candela – I proventi derivanti dell’operazione in India e la generazione di cassa prevista per il 2023, attesa sopra i 50 milioni di euro, permetteranno a FILA di ridurre ulteriormente il rapporto di leva intorno a 2X, con una conseguente significativa riduzione degli oneri finanziari, a partire dal 2024, a supporto dei nostri obiettivi futuri”.”Il focus del gruppo è sempre stato incentrato sulla generazione di cassa – ha aggiunto – Negli ultimi tre anni, infatti, il “free cash flow to equity” è stato di oltre 150 milioni di euro, compresi investimenti in capex a supporto della crescita, principalmente in India, di circa 60 milioni di euro oltre a una distribuzione di dividendi costante e coerente di circa 27,5 milioni di euro. Riteniamo infine che la distribuzione di un dividendo straordinario, a valle del successo dell’operazione indiana, sia un modo per remunerare gli stakeholders che hanno sempre creduto nella società e nel suo percorso di crescita, pur mantenendo per il 2024 il focus sull’ulteriore riduzione del rapporto di leva”. LEGGI TUTTO

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    Altea Green Power, Intesa alza target price dopo nuovo piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato a 10,1 euro per azione (da 7,0 euro) il prezzo obiettivo su Altea Green Power, azienda quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabili, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 12%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che il CdA ha approvato il nuovo Piano Industriale 2024-2028 e il management l’ha presentato alla comunità finanziaria.Gli analisti scrivono che il management ha presentato un nuovo “ambizioso” piano che prevede un CAGR del valore della produzione pari a +21% fino al 2028, con un margine di redditività (EBITDA) superiore al 60% per tutto il periodo (rispetto al 51,4% nel primo semestre 2023), in gran parte grazie alla quota crescente di margine più elevato derivante dal business BESS .Dal 2025 l’azienda inizierà a produrre e poi gestire i propri impianti fotovoltaici, puntando a 90 MW di capacità installata entro il 2028 (e oltre 250 MW nel lungo termine). L’obiettivo principale è stabilizzare le fluttuazioni dei flussi di cassa comuni per le attività di co-sviluppo, costruendo gradualmente una base di capitale più solida grazie alla proprietà degli asset.Seguendo i nuovi obiettivi finanziari per il 2024-28, il broker ha rivisto le stime di ricavi ed EBITDA per il 2023 del -24% e -27% (dato che il management ha confermato che i progetti BESS Green/Blue saranno completamente chiusi nel 2024), aumentando le stime di ricavi per il 2025 del 21% (lasciando invariato il 2024, essendo vicino alla nuova guidance). Sulla scia dell’aumento del margine EBITDA del management, ha rivisto la stima di EBITDA 2024-25 rispettivamente del +32% e del +60%. LEGGI TUTTO

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    Innovazione, ENEA: “Intelligenza artificiale per una maggiore sicurezza sul lavoro”

    (Teleborsa) – Misurare e migliorare sicurezza ed efficienza nei luoghi di lavoro. Con questo obiettivo ENEA ha sviluppato nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale conducendo i primi test con risultati positivi in due contesti lavorativi diversi: una multinazionale farmaceutica e un’azienda italiana di lavorazione dei metalli. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Industrial Information Integration e rientra nel progetto internazionale “Human-Centred Safety Crowd-Sensitive Indicators”, al quale hanno partecipato ENEA (coordinamento), Sapienza Università di Roma, Middlesex University di Londra, l’azienda Human Factors Everywhere e Inail che ha finanziato la quota italiana.”La metodologia e gli strumenti software che abbiamo sviluppato sono pensati per garantire l’efficienza e la sicurezza nelle imprese moderne dove i processi produttivi prevedono l’interazione tra persone, strumentazione fisica e componenti tecnologiche, tra cui robot, droni, software e sensori. In gergo tecnico, ci riferiamo a sistemi cyber-socio-tecnici”, spiega Antonio De Nicola, ricercatore del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche e coautore dello studio insieme alla collega Maria Luisa Villani, a Francesco Costantino, Andrea Falegnami e Riccardo Patriarca di Sapienza Università di Roma, Mark Sujan di Human Factors Everywhere e John Watt della Middlesex University.Il team di esperti ha definito un nuovo indicatore di resilienza per cogliere il disallineamento tra procedure formali (Work-As-Imagined) e lavoro concretamente svolto dagli operatori in fabbrica e nei cantieri (Work-As-Done). “Spesso efficienza e sicurezza sono messi a rischio da questo disallineamento, in quanto nella realtà esistono più modi di ‘vedere’ lo stesso processo lavorativo e può succedere che i lavoratori possano cambiare, per necessità, quanto stabilito dal protocollo. Ma molti di questi cambiamenti possono essere potenzialmente pericolosi se si è, ad esempio, in una centrale elettrica o in un cantiere edile”, sottolinea De Nicola.Per stimare questo indicatore, è stata sviluppata una metodologia parzialmente automatizzata basata su questionari ‘dinamici’, per cogliere le differenze tra Work-As-Imagined e Work-As-Done, e sull’intelligenza artificiale, per analizzare e quantificare il gap tra queste due modalità lavorative.Nell’azienda di produzione di semilavorati in alluminio, l’indicatore ha permesso di individuare la tipologia di funzioni da monitorare con più attenzione per garantire ai lavoratori una maggiore sicurezza. Nell’impianto di produzione farmaceutica, invece, sono state evidenziate anche le principali azioni da intraprendere per migliorare l’efficienza delle operazioni.”A volte il disallineamento tra procedure lavorative formali e il lavoro concreto sono ‘deprecabili’ per il mancato rispetto delle procedure di sicurezza, mentre altre volte il completamento di un processo lavorativo richiede effettivamente che i lavoratori si discostino dai protocolli formali. In ogni caso – conclude De Nicola – questa diversità di prospettive può causare tensioni organizzative nell’intero sistema e portare a un basso livello di prestazione o, addirittura, a incidenti legati al mancato rispetto delle procedure di sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Goldman Sachs continua a prevedere primo taglio tassi ad aprile

    (Teleborsa) – La narrativa della Banca centrale europea (BCE) cambierà nei prossimi mesi, poiché l’inflazione di fondo si raffredderà ulteriormente, la crescita dei salari inizierà a rallentare e i rischi di inflazione al rialzo derivanti dalle tensioni geopolitiche rimarranno contenuti. È la convinzione di Goldman Sachs, che mantiene la previsione di un primo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base ad aprile e rimane fiduciosa nel suo scenario centrale di tagli consecutivi di 25 punti base fino a quando il tasso di deposito non raggiungerà il 2,25% all’inizio del 2025.Viene fatto notare che i dati forniti dopo la riunione del Consiglio direttivo di dicembre sono stati limitati e deboli, con una crescita ancora debole e ulteriori cali dell’inflazione di fondo. I recenti commenti della BCE hanno respinto le aspettative di tagli dei tassi a breve termine e hanno sottolineato che i policymaker hanno bisogno di maggiori prove per acquisire fiducia nel ritorno dell’inflazione al 2%.”Ci aspettiamo di conseguenza che tutti i parametri di policy rimangano invariati al prossimo incontro e che la guidance formale ribadisca che i tassi saranno fissati “a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario” – si legge in una ricerca – Ci aspettiamo che la presidente Lagarde accolga con favore i progressi in materia di inflazione, ma ribadisca che sono necessari ulteriori dati per confermare che l’inflazione sta rallentando in modo sostenibile verso l’obiettivo prima che la normalizzazione della politica sia opportuna”.”Anche se un taglio a marzo rimane possibile, riteniamo che sia troppo presto, soprattutto dopo la comunicazione di questa settimana”, viene sottolineato nella ricerca firmata da Sven Jari Stehn, Chief European Economist di Goldman Sachs, e Alexandre Stott, European Economist della banca d’affari americana.Piuttosto, ora gli esperti vedono il rischio che il Consiglio possa aspettare fino a giugno se l’inflazione core non rallenta quanto si aspettano e/o il Consiglio ritiene fermamente di dover attendere i dati sui salari del primo trimestre. LEGGI TUTTO

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    Sicily by Car, Banca Akros: dossier M&A in area balcanica e regione iberica

    (Teleborsa) – Nel quarto trimestre del 2023 Sicily by Car, azienda quotata su Euronext Growth Milan e tra i principali operatori in Italia nel settore dell’autonoleggio a breve termine, ha continuato a subire una certa pressione sia sui volumi che sui ricavi medi giornalieri. Lo commentano gli analisti di Banca Akros dopo che il management della società ha partecipato all’investor conference “Appuntamento alle colonne”. Il broker ha una raccomandazione “Buy” e un target price a 10 euro per azione.Si stima che i ricavi medi giornalieri di Sicily by Car si siano avvicinati a 40 euro nell’anno fiscale 2023 (-23% a/a); la prospettiva per l’anno fiscale 2024 è positiva in termini di volumi (ovvero numero di giorni venduti), mentre prezzi giornalieri potrebbero nuovamente allentarsi di un previsto 5% a/a. Gli analisti stimano che una diminuzione dei ricavi medi giornalieri di 1 euro avrà un impatto sui margini di circa 2 milioni di euro.Sul fronte M&A, è emerso che Sicily by Car sta valutando diversi dossier nell’area balcanica (Croazia, Slovenia, Grecia) e nella regione iberica (Spagna e/o Portogallo); inoltre, la società non esclude possibili mosse in Italia, magari per ampliare l’offerta/migliorare il tasso di utilizzo della flotta.Sempre sul fronte M&A, la potenza di fuoco disponibile per le acquisizioni può variare dai 30 ai 60 milioni di euro; occorre considerare che Sicily by Car aveva una posizione di cassa netta di 30,5 milioni di euro a fine settembre 2023. LEGGI TUTTO

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    BofA: afflussi di 32 miliardi di dollari verso fondi obbligazionari ESG nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023 si sono registrati afflussi di 32 miliardi di dollari nei fondi obbligazionari ESG a livello globale, con un aumento del 53% rispetto al 2022. Lo si legge in un’analisi di Bank of America, dove emerge che l’8% degli afflussi obbligazionari totali del 2023 è andato ai fondi obbligazionari ESG, mentre i flussi di obbligazioni non ESG hanno registrato una forte ripresa rispetto ai deflussi del 2022. Gli afflussi cumulativi verso i fondi obbligazionari ESG hanno raggiunto i 264 miliardi di dollari, in aumento del 14% da inizio anno. A dicembre 2023, l’AUM dei fondi obbligazionari ESG globali ammonta a 641 miliardi di dollari, in aumento di 151 miliardi di dollari su base annua. Alla fine di ottobre i fondi obbligazionari ESG rappresentano ora il 12,6% di tutti i fondi obbligazionari, rispetto al 10,6% registrato entro la fine del 2022, con 276 nuovi fondi ESG nel 2023.I fondi obbligazionari ESG dell’Europa occidentale hanno registrato un afflusso di 15,6 miliardi di dollari nel 2023, a fronte di 46,5 miliardi di dollari di afflussi non ESG (dopo deflussi di 52,9 miliardi di dollari nel 2022). Gli afflussi ESG europei hanno rappresentato il 25% degli afflussi totali di fondi obbligazionari nel 2023. Gli afflussi cumulativi verso i fondi obbligazionari ESG in Europa occidentale hanno raggiunto i 119 miliardi di dollari, in aumento di 16 miliardi di dollari da inizio anno. L’AUM delle obbligazioni ESG dell’Europa occidentale ammonta a 350 miliardi di dollari entro la fine del 2023, superando il precedente picco di 292 miliardi di dollari raggiunto nel dicembre 2021. I fondi ESG rappresentano il 21% di tutti i fondi obbligazionari e il numero di fondi è aumentato di 111 nel 2023. LEGGI TUTTO