Gennaio 2024

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    Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale insieme ad AIL Bologna per la Ricerca

    (Teleborsa) – Con l’acquisto di un citofluorimetro spettrale ad alto parametro, si conferma la collaborazione tra la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, fondata dal Professor Emmanuele Emanuele, e l’AIL Bologna. Lo strumento – spiega l’Associazione AIL Bologna- è uno dei più avanzati per lo studio delle cellule e per la biologia cellulare. Sarà in uso presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Ematologia diretta dal Professor Michele Cavo e a disposizione dei gruppi di Ricerca dell’IRCCS (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola) con lo scopo di sviluppare sinergie e collaborazioni fra i gruppi. “Abbiamo accolto con convinzione la proposta presentata dall’AIL Bologna per sostenere l’acquisto di un citofluorimetro più avanzato di quelli attualmente in uso, che sarà messo a disposizione dei Ricercatori – afferma la Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale –.La Sanità e la Ricerca Scientifica ad essa applicata sono due dei settori di intervento prioritari della nostra Istituzione”.L’acquisto del citofluorimetro, per un importo complessivo di oltre 600mila euro, dei quali 500mila finanziati dalla Fondazione e i rimanenti da AIL Bologna, è il secondo progetto che la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale decide di sostenere a partire dal 2021, anno di incontro tra la Fondazione e AIL Bologna. In precedenza, la Fondazione aveva deciso di supportare un altro progetto di Ricerca dedicato ai Pazienti affetti da Leucemia Acuta Mieloide.”Grazie a questa nuova strumentazione acquistata da AIL Bologna e donata al nostro Istituto, diventeremo un potenziale hub di riferimento nazionale e internazionale per gli studi sul metabolismo a livello di singola cellula – spiega il Dottor Antonio Curti, referente del progetto –. La disponibilità di questo strumento consentirà per la prima volta una mappatura ad ampio spettro metabolica di sottopopolazioni cellulari ottenute da campioni di sangue dei Pazienti. Questa progettualità si inserisce nelle linee di Ricerca dell’IRCCS, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna”.”Siamo onorati di poter contare sul supporto di questa Fondazione – afferma Gaetano Bergami, Presidente di AIL Bologna –. Come AIL garantiamo assistenza e sostegno ai Pazienti, ma è la Ricerca Scientifica la nostra priorità, perché solo attraverso quella si possono scoprire nuove terapie e ridare speranza a chi è colpito da gravi malattie. Siamo onorati e felici di questo sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale che si distingue per le azioni di solidarietà internazionale che danno un forte valore al loro operato”.A cosa serve l’analizzatore di cellule spettrali multiparametro? Gli analizzatori cellulari sono ampiamente utilizzati in campi di Ricerca come l’immunologia, l’oncologia e la medicina rigenerativa per scopi che includono lo sviluppo di farmaci e lo studio delle cause della malattia. Il Sony ID7000 acquistato da AIL Bologna e donato all’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” grazie alla donazione della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, è configurato con 7 laser e 186 rivelatori, più di qualsiasi altro citometro a flusso oggi disponibile. Il sistema consente ai Ricercatori di eseguire esperimenti utilizzando oltre 44 colori per rilevare, identificare, contare e analizzare specifiche cellule. La capacità di rilevamento del sistema consente l’espansione dei pannelli multicolore e può tenere il passo con il futuro sviluppo del fluorocromo. LEGGI TUTTO

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    Mercato lavoro USA, sussidi disoccupazione aumentano più delle previsioni

    (Teleborsa) – Aumentano più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 20 gennaio 2024, i “claims” sono risultati pari a 214mila unità, in aumento di 25.000 mila unità rispetto alle 189.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 187mila). Le stime degli analisti erano per una salita fino a 200mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 202.250 unità, in calo di 1.500 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 13 gennaio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.833.000, in aumento di 27.000 mila unità rispetto alle 1.806.000 unità della settimana precedente. Gli analisti si aspettavano un valore pari a 1.828.000. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI peggiora a dicembre

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,15 punti a dicembre rispetto ai +0,01 punti di novembre (rivisto da un preliminare di +0,03 punti).La media mobile a tre mesi, sempre ad dicembre, si è portata a -0,28 punti rispetto a -0,24 precedenti.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, PIL 4° trimestre cresce più delle attese del 3,3%

    (Teleborsa) – Cresce più del previsto l’economia statunitense nel 4° trimestre dell’anno. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati preliminari, il PIL americano è salito del 3,3% su base trimestrale, contro una crescita del 2% attesa dagli analisti e rispetto al +4,9% del trimestre precedente. Si è registrata una accelerazione dei consumi, che segnano un +2,8% dal +3,1% del trimestre precedente, assieme ad una crescita degli investimenti (a +2,1% da +10%) e delle sportazioni (+6,3%). Il PCE price index, una misura dell’inflazione, si attesta all’1,7% (dal 2,6%), mentre l’indice PCE core registra un +2% rispetto comw il trimestre precedente. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, Eni: a Londra incontro Descalzi-Coutinho

    (Teleborsa) – Le attività e dei piani di Eni nel Regno Unito lungo l’intera catena del valore dell’energia. Questo il tema al centro dell’incontro tra la segretaria di Stato per la Sicurezza Energetica e il Net Zero del Regno Unito, Claire Coutinho, e l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. Le parti hanno discusso delle attività e dei piani di Eni nel Regno Unito lungo l’intera catena del valore dell’energia. Eni ha confermato l’intenzione di continuare a contribuire alla sicurezza energetica del Regno Unito – rafforzata con l’acquisizione di Neptune nel 2023 – oltre a confermare il proprio ruolo di partner chiave nella transizione energetica del Paese.L’incontro è stato l’occasione per discutere degli investimenti che Eni sta mobilitando nel settore della cattura e stoccaggio della CO2 (CCS), con i suoi due progetti innovativi HyNet North West e Bacton Net Zero. Questi progetti aiuteranno a decarbonizzare i settori hard to abate del Regno Unito, contribuendo a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese al 2030 e creando al contempo nuove opportunità di lavoro oltre a garantire la competitività a lungo termine dell’industria britannica.Le parti hanno anche discusso delle attività di Eni nel settore eolico offshore tramite la partecipazione di Plenitude in Vårgrønn: i progetti di Dogger Bank, Cenos e Green Volt sono in grado di generare elettricità pulita per oltre 5 GW e di contribuire alla decarbonizzazione delle piattaforme per la produzione di petrolio e gas del Mare del Nord. Inoltre, le parti si sono confrontate sui piani di Eni di espandere le proprie iniziative sulla fusione magnetica nel Regno Unito.”Eni vede il Regno Unito come una destinazione primaria per i propri investimenti. Riconosciamo la leadership del Governo britannico nel promuovere un contesto normativo favorevole e una chiara strategia verso una transizione energetica ordinata e rapida, in particolare nel settore CCUS. Eni – ha commentato Descalzi – ha le competenze e l’esperienza nella reiniezione di gas necessarie per essere il principale player nella CCUS, facendo leva sui propri giacimenti esausti nel Paese. L’incontro di oggi è stata un’ottima opportunità per allinearci con il Governo sulla reciproca volontà di avanzare nelle diverse aree in cui stiamo investendo, e sulle condizioni che possono aiutare ad accelerare ulteriormente l’attuazione dei nostri progetti, attraendo maggiori investimenti nel Paese. Tutto questo può essere costruito su pilastri chiave condivisi da Eni e dal Governo del Regno Unito: gas naturale per garantire la sicurezza energetica; energie rinnovabili ed eolico offshore per decarbonizzare il settore elettrico; CCS per aiutare le industrie hard to abate ad effettuare la transizione verso il net-zero; fusione energetica per dare forma al settore dell’energia di domani”.”Il Regno Unito – ha detto Coutinho – ha la giusta geologia, le giuste infrastrutture e le giuste competenze per essere in prima linea nelle tecnologie di cattura del carbonio. Dal petrolio e gas all’eolico offshore nel Mare del Nord, alla CCUS e all’idrogeno nel Norfolk e nella baia di Liverpool, Eni sostiene il Regno Unito, investendo in posti di lavoro e aiutandoci a sviluppare le tecnologie innovative che ridurranno le emissioni di carbonio in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: pronti a entrare in Adriatic LNG, tranquilli su Antitrust per asset Edison

    (Teleborsa) – “Su Adriatic LNG esiste un accordo fatto con gli attuali soci, per cui in caso di operazione straordinaria avremo l’opzione di far salire la nostra quota, se ci saranno le condizioni, al 15 o al 30%. Queste due opzioni si accompagnano a una equilibrata ridefinizione del nostro ruolo nella società, dove riteniamo possa esserci un contributo sulla parte tecnica, in quanto siamo gestori di altre quattro strutture di rigassificazione”. Lo ha affermato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, nella conferenza stampa di presentazione del piano strategico 2023-2027.L’AD si espresso anche sull’altro tema caldo in quanto a M&A, ovvero su Edison Stoccaggi, la divisione messa in vendita dal gruppo controllato da EDF. “Sul possibile tema Antistrut abbiamo fatto fare delle analisi preliminari, che ci hanno confortato da questo di vista”, ha detto.”Si tratta di infrastrutture regolate con tariffe decise dal regolatore, e gestite secondo le sue diposizioni – ha spiegato – Di queste attività poi Snam gestisce già il 93% degli stoccaggi italiani, e se mai ci fosse stato un tema si sarebbe posto certamente prima”. LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: mercato non è preoccupato da possibile shortage di GNL via Suez

    (Teleborsa) – Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, non è troppo preoccupato dai problemi di transito nel Mar Rosso per le navi che trasportano gas naturale liquefatto (GNL) verso l’Europa.”Il volume della domanda invernale è superiore a quelle estiva, quasi il doppio, e per quanto riguarda i prossimi mesi – ovvero la coda invernale – chiaramente il mercato non è preoccupato da un possibile shortage, altrimenti i prezzi avrebbero avuto dinamiche diverse. Questo è in relazione sia all’elevato livello degli stoccaggi che abbiamo in Italia e in Europa, ma anche al fatto che l’eventuale limitazione dei cargo a Suez non impedisce l’arrivo, ma rende un po’ più lungo il trasporto”, ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del piano strategico 2023-2027.”Se la situazione dovesse persistere, allora sarebbe un aspetto che potrebbe avere la sua influenza”, ha aggiunto. “Non penso che in questo momento – sulla base di capacità programmata – rischiamo di avere sovra-capacità”, ha detto in merito all’aumento della capacità di import GNL in Europa. “Oggi l’alternativa è il trasporto via pipeline, e indubbiamente sia Norvegia che Algeria hanno fatto un grande sforzo per compensare i volumi russi. Bisogna vedere quanto siano sostenibili i livelli di volumi che stanno mantenendo”.”Nel contesto italiano sono ancora meno preoccupato – ha spiegato – A Piombino abbiamo venduto il 90% della capacità per i prossimi 20 anni, e sicuramente è stato un buon segnale, che ha dato evidenza della strategicità di questa infrastruttura per il contesto italiano, ma anche per il mercato”. LEGGI TUTTO

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    Zurich Italia è Top Employer per il nono anno consecutivo

    (Teleborsa) – Zurich Italia ha ricevuto la certificazione “Top Employers Italia 2024″ del Top Employers Institute, affermandosi per il nono anno consecutivo un modello di eccellenza a livello globale per la gestione delle proprie persone. Il conferimento del premio riconferma Zurich come azienda impegnata ad offrire le migliori condizioni di lavoro ai propri dipendenti e a rinnovare le proprie politiche di gestione del personale, tutelandone la crescita e il benessere in un ambiente lavorativo favorevole, rispettoso e innovativo.”Zurich Italia è da sempre impegnata per promuovere una cultura aziendale incentrata sulla valorizzazione e la crescita dei talenti, per noi pilastri fondamentali. Nel corso di quest’anno abbiamo in particolare incentrato i nostri sforzi per dare un ulteriore contributo in cinque aree principali: attraction, performance e sviluppo, D&I, wellbeing e sostenibilità – ha commentato Oliviero Bernardi, Head of HR and Services Zurich in Italia –. Riceviamo questo riconoscimento, a testimonianza del nostro impegno in questi ambiti, con orgoglio e con la consapevolezza dell’importante ruolo che siamo tutti chiamati a ricoprire oggi, proponendo un esempio positivo e attento alla singola persona, per il futuro del nostro settore e della società”. Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito profonde trasformazioni e Zurich Italia, premiata per l’attenzione alle nuove tendenze, ha dimostrato la propria capacità di adattarsi, ancorando la propria strategia a solide fondamenta in materia di welfare, wellbeing, sostenibilità e D&I. “Guardando al futuro con fiducia e responsabilità, Zurich – sottolinea la compagnia in una nota – ha dimostrato di puntare all’eccellenza, investendo nella valorizzazione dei talenti e nella creazione di un ambiente lavorativo positivo e sostenibile”. Zurich Italia ha dato vita a progetti ad hoc finalizzati a ridurre il gender gap, introducendo politiche di congedo parentale inclusivo e sostenendo iniziative come il Women Innovation Network (WIN). L’azienda ha aderito al Progetto Libellula, un network contro la violenza sulle donne, promuovendo una cultura inclusiva attraverso community interne come la Community Young, che valorizza il talento dei dipendenti e contribuisce a creare un ambiente attrattivo per le nuove generazioni.In questa direzione si muovono due importanti iniziative di Zurich e Zurich Bank: la Zurich Academy, la struttura dedicata alla formazione interna che punta alla retention dei talenti e all’upskilling del personale, anche in chiave digitale, per favorire la crescita interna, l’efficienza e accrescere le competenze tecniche e di leadership; Talent Next Gen, il percorso di formazione lanciato da Zurich Bank rivolto ai giovani under 35, che mira a favorire l’apprendimento e lo sviluppo professionale grazie all’affiancamento di consulenti senior, la collaborazione con il mondo accademico e con la rete consulenziale, nonché attraverso supporti economici e formativi concreti.Da due anni, Zurich Italia collabora inoltre con la Fondazione Generation Italy di McKinsey & Company con il Progetto Generation4Zurich, un’iniziativa rivolta ai giovani di tutta Italia tra i 18 e i 29 anni, che punta a supportarne l’ingresso nel mondo del lavoro, grazie alla formazione tecnica specializzata in ambito data analysis. LEGGI TUTTO