Conti pubblici, Giorgetti: governo lavora a piano bilancio medio termine
(Teleborsa) – “Da ministro dell’Economia il mio primo impegno è l’utilizzo oculato delle risorse. Aver difeso la solidità dei conti pubblici significa aver preservato lo spazio per sostenere investimenti e innovazioni”. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a Milano per un evento sull’Ai della Fondazione Bruno Kessler in Piazza Affari annunciando che “il governo è già al lavoro per preparare il nuovo piano strutturale di bilancio a medio-termine introdotto dalla riforma della governance economica europea”. “È essenziale dare continuità a una sperimentazione della capacità fiscale europea, da legare alla sfida della competitività internazionale e magari da finanziare su base europea”. “Oggi la competizione si fonda sulla capacità di restare sulla frontiera dell’innovazione. In Europa – ha detto – ci si muove ancora in ordine sparso, dove prevale un approccio improntato alla regolazione e al rilassamento delle norme sugli aiuti di Stato e lasciando i Paesi membri a competere tra loro. Sull’economia dei dati ogni paese si muove in ordine sparso o non si muove affatto: stare fermi o essere inerti vuol dire slittare indietro”, ha aggiunto Giorgetti. Una lezione, ha concluso, “ancora più vera per l’Italia la cui struttura industriale deve fronteggiare le sfide della bassa produttività e l’incremento del numero di imprese ad alto contenuto tecnologico””Vogliamo rafforzare gli strumenti di finanza per la crescita, affinché il risparmio privato possa essere convogliato verso le imprese che vogliono investire, continuando sul percorso avviato con il disegno di legge per la competitività del mercato dei capitali”, ha detto Giorgetti sottolineando che servono “imponenti investimenti per l’innovazione” ed è quindi necessario “favorire lo sviluppo del mercato dei capitali europeo e nazionale, del venture capital in particolare anche tramite un ruolo rafforzato degli investitori istituzionali”. Il ministro ha aggiunto che “la sovranità digitale e tecnologica dell’Europa dipenderà anche dal modo in cui affronterà la sfida finanziaria”. Nel corso del suo intervento il numero uno del Mef ha anche evidenziato che “oggi la competizione mondiale si gioca a partire dall’intelligenza artificiale”. Molte delle tecnologie, ha detto, “hanno una rilevanza geopolitica che richiede anche un presidio pubblico, pronto ad adattarsi ai cambiamenti”.Su Poste – “Abbiamo detto che dobbiamo tenere il controllo, quindi non possiamo scendere sotto il 35%”, ha detto Giorgetti, parlando della privatizzazione di Poste. Oggi il 35% di Poste Italiane è in capo a Cassa depositi e prestiti e più del 29% è del Ministero dell’Economia. LEGGI TUTTO