(Teleborsa) – Quest’anno sono fallite almeno 21 aziende quotate a Wall Street tramite una business combination con una Special Purpose Acquisition Company (SPAC). Lo si legge in un’analisi di Bloomberg, secondo qui i fallimenti hanno spazzato via oltre 46 miliardi di dollari di valore totale, prendendo come riferimento le loro massime capitalizzazioni di mercato.
Il fallimento più grande è stato quello di WeWork, che vantava un valore di mercato di 9,4 miliardi di dollari dopo essere stata quotata in Borsa nel 2021. Seguono i produttori di veicoli elettrici Lordstown Motors e Proterra, che avevano raggiunto valori di mercato pari, rispettivamente, a circa 5,1 miliardi di dollari e 3,7 miliardi di dollari. A 3,7 miliardi di dollari c’è stata anche AppHarvest, mentre Virgin Orbit Holdings e IronNet avevano raggiunto 3,5 miliardi di dollari.
Inoltre, l’analisi fa notare che molte di queste società sono finite al Chapter 11 meno di due anni dopo essere state quotate in Borsa. In particolare, la società di software Near Intelligence è finita al Chapter 11 questo mese, meno di 9 mesi dopo il debutto delle sue azioni sul Nasdaq.