(Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo dopo che le richieste di disoccupazione settimanali sono salite a 211.000 durante la settimana terminata il 4 marzo, rispetto alle aspettative del mercato di 195.000 e considerando che si tratta della prima volta che le richieste hanno superato quota 200.000 dall’inizio di gennaio. Il dato macroeconomico arriva dopo quello sulle offerte di lavoro di ieri (risultate in calo ma sopra le aspettative) e prima del rapporto mensile sul mercato del lavoro, che sarà diffuso nella giornata di domani.
Gli investitori sperano in una lettura debole, che non rafforzi quindi l’idea di un’economia ancora troppo forte, che spingerebbe la Federal Reserve a mantenere un’aggressiva stretta monetaria per riportare l’inflazione sotto controllo.
Ieri il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ripetuto che i dati determineranno la dimensione del rialzo dei tassi alla prossima riunione, sottolineando che non è stata ancora presa una decisione al riguardo. Powell, in audizione alla Camera, ha detto che sono in arrivo alcuni dati “potenzialmente importanti”, in particolare quelli sul mercato del lavoro in uscita venerdì 10 e quelli sull’inflazione in pubblicazione la prossima settimana (CPI e PPI).
“Se il recente trend positivo dell’occupazione americana e se i dati dell’inflazione saranno sopra le attese degli analisti, è presumibile che il mercato possa anticipare un rialzo di 50 punti base già nei prossimi giorni – ha commentato Ugo Lancioni, Head of Currency Management di Neuberger Berman – In ogni caso, anche se la FED alzasse i tassi di soli 25 punti base, il mercato dovrà inevitabilmente tenere conto del rischio di una stretta monetaria più decisa dopo la testimonianza di ieri”.
Il Beige Book ha rilevato attività in lieve aumento e continuo miglioramento delle strozzature all’offerta, un mercato del lavoro che rimane “solido” con aumenti dell’occupazione “modesti o moderati”, mentre le pressioni inflazionistiche restano diffuse, anche se gli aumenti dei prezzi sono in via di riduzione in molte aree. “Nel complesso, il rapporto dà un quadro più in linea con i trend di moderazione visti in autunno, piuttosto che con il boom di attività rilevato dai dati di gennaio”, commentano gli analisti di .
Tra i titoli sotto osservazione ci sono , che ha dichiarato che prevede di chiudere dopo essere stata colpita dalle perdite a seguito del crollo dell’exchange di criptovalute FTX, e , che ha ritardato la pubblicazione della relazione annuale dopo una telefonata dell’ultimo minuto della SEC, sollevando dubbi sui suoi precedenti bilanci.
Wall Street continua la seduta con un guadagno frazionale sul dello 0,41%; sulla stessa linea, l’ fa un piccolo salto in avanti dello 0,34%, portandosi a 4.005 punti. Poco sopra la parità il (+0,4%); con analoga direzione, guadagni frazionali per l’ (+0,44%).