(Teleborsa) – Wall Street è poco mossa, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati, dopo che i dati macroeconomici diffusi prima dell’apertura del mercato hanno mostrato che i prezzi al consumo nella più grande economia mondiale sono stati più alti del previsto a settembre, suggerendo che la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse elevati per qualche tempo.
In particolare, i prezzi al consumo statunitensi sono risultati leggermente sopra la consensus sia su base mensile che su base annua, in un contesto di costi più alti per l’affitto e la benzina, mentre l’inflazione sottostante sta rallentando, dando sostegno alle attese dei mercati finanziari che la Federal Reserve non alzerà i tassi di interesse il mese prossimo.
Nel frattempo, nei verbali sull’ultima riunione della Fed che sono stati pubblicati ieri sera, è emerso che policymaker credono che la banca centrale debba “procedere con cautela” sulle prossime decisioni e segnalato che stavano lottando con due rischi principali: non inasprire la politica abbastanza da frenare l’elevata inflazione e alzare i tassi a un livello tale da avere un impatto eccessivo sull’attività economica più ampia.
Sempre dalla Fed, ieri Christopher Waller ha dichiarato che la banca centrale può seguire un approccio attendista e valutare le implicazioni del recente inasprimento delle condizioni dei mercati finanziari sull’economia. Più hawkish le dichiarazioni di Michelle Bowman che, nonostante i progressi dal lato inflazione, ha riferito che mercato del lavoro e consumi sono ancora troppo robusti e non si può escludere un ulteriore rialzo dei tassi.
Sul fronte delle trimestrali, ha deluso le aspettative del mercato per i suoi ricavi trimestrali, ha offerto una previsione deludente sugli utili per il 2024, mentre ha riportato profitti trimestrali più forti del previsto ma ha ridotto le sue prospettive per l’intero anno a causa dei maggiori costi del carburante.
Tra gli altri titoli interessati da notizie, è toccata dal fatto che United Auto Workers ha annunciato uno sciopero a sorpresa nello stabilimento più grande e redditizio del colosso automobilistico, mentre è interessata dal fatto che l’Internal Revenue Service degli Stati Uniti le sta richiedendo un ulteriore pagamento di tasse di 28,9 miliardi di dollari, più sanzioni e interessi, per gli anni fiscali dal 2004 al 2013.
Guardano i principali indici, il che si attesta sui valori della vigilia a 33.787 punti; sulla stessa linea, incolore l’, che continua la seduta a 4.378 punti, sui livelli della vigilia. Guadagni frazionali per il (+0,23%); sui livelli della vigilia l’ (+0,08%).