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Visita lampo di Meloni in Tunisia: si cerca una mediazione tra FMI e presidente Saied

(Teleborsa) – Visita lampo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Tunisia. In mattinata infatti incontrerà prima il Presidente tunisino, Kais Saied, e poi la premier, Najla Bouden. Si discuterà del controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e della grave emergenza economica e sociale della Tunisia, dove la democrazia è praticamente sospesa: infatti da quando il presidente Saied ha accentrato su di sé la gran parte dei poteri si parla sempre più apertamente di grave svolta autoritaria. Alle ultime elezioni l’opposizione ha boicottato il voto e l’affluenza è stata attorno all’11%.

La Banca Mondiale ha descritto la situazione tunisina paragonandola a quella del Libano, altro Paese non lontano dalla bancarotta: inflazione a due cifre, disoccupazione oltre il 16%, debito pubblico è esploso ed economia che ristagna. A fronte di tutto questo, Saied ha più volte tentato di scaricare le colpe sui migranti subsahariani che fuggono da guerre e miseria. Ma sono molti ormai i tunisini che si accalcano con quei migranti sui barconi della speranza, in cerca di futuro in Europa. Ed è alto il pericolo che dal caos tunisino nasca una nuova ondata di instabilità e terrorismo.

Il Fondo Monetario Internazionale si è già detto pronto a stanziare aiuti per 1,9 miliardi di dollari – una somma già probabilmente insufficiente a sedare la crisi – a determinate condizioni che però il presidente Saied ha più volte rifiutato: “non accettiamo diktat dall’estero che portano solo a un ulteriore impoverimento”, ha dichiarato ad aprile.

La visita di Meloni arriva dopo il colloquio telefonico con Saied della scorsa settimana. L’obiettivo dell’Italia è quello di sostenere Tunisi nel negoziato con il FMI, chiedendo in cambio riforme e mano ferma sui flussi migratori. Sul piatto c’è l’idea di offrire due trance di finanziamenti internazionali, con l’appoggio dell’Unione europea: una subito, un’altra quando le riforme siano state messe in campo. In più, aiuti allo sviluppo, quote di ingressi legali per lavoro, investimenti, collaborazioni investigative, interventi nel campo energetico – con l’ipotesi di un nuovo elettrodotto sottomarino che colleghi la Tunisia con l’Italia.

Durante la visita ci si aspetta inoltre che la presidente Meloni torni anche sul “Piano Mattei”, l’idea non nuova di trasformare l’Italia in un hub del gas europeo: i gasdotti che già portano il metano algerino in Europa passano infatti per la Tunisia, che vuole la sua parte nel progetto. Un tema di cui la leader italiana ha già discusso a margine del G7 di Hiroshima, un paio di settimane fa con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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