(Teleborsa) – È “improbabile” che i recenti fallimenti bancari cambino radicalmente le prospettive di crescita degli Stati Uniti, ma “le ricadute potrebbero marginalmente anticipare l’atteso deterioramento delle condizioni economiche”. Lo afferma DBRS Morningstar dopo il fallimento di SVB Financial Group e Signature Bank, che ha mandato in subbuglio i mercato finanziari globali.
“Sotto la maggiore pressione del mercato, le banche potrebbero differenziare sempre più tra mutuatari ad alto e basso rischio, intensificando così le tensioni nelle sacche del settore societario e indebolendo le prospettive di investimento – si legge in una nota – Allo stesso modo, le condizioni del mercato del lavoro potrebbero finalmente iniziare ad allentarsi man mano che le imprese ricalibrano la loro domanda di lavoratori, accelerando potenzialmente il rallentamento della spesa dei consumatori”.
DBRS Morningstar continua a prevedere una crescita debole degli Stati Uniti nel 2023, con l’economia statunitense che si avvicinerà alla velocità di stallo per i prossimi 2-3 trimestri, quando l’intero impatto dell’inasprimento della politica monetaria verrà trasmesso all’economia reale. “Mentre le condizioni del mercato del lavoro sono ancora tese e i bilanci delle famiglie sono generalmente solidi, le insolvenze dei consumatori stanno iniziando a salire da livelli storicamente bassi e prevediamo che i consumatori saranno più attenti nelle loro decisioni di spesa in futuro”, viene sottolineato.
Una recessione negli Stati Uniti “è una chiara possibilità”, ma – se si dovesse verificare – sarà “breve e poco profonda, con un ritorno di una crescita moderata entro l’inizio del 2024”.
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