(Teleborsa) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta a Capitol Hill dove ha preso il via la sua prima visita da presidente del Consiglio negli Stati Uniti. Previsti a partire dalle 10.15 ora locale (le 16.15 in Italia) l’incontro con i leader dei gruppi politici del Senato e, a seguire, incontri alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Al termine ci sarà una dichiarazione congiunta alla stampa con lo speaker della Camera, Kevin McCarthy. Poco prima delle 15, (le 21 in Italia) la premier arriverà alla Casa Bianca dove firmerà il libro d’onore nella Roosevelt Room prima dell’incontro con Joe Biden nello Studio Ovale. Dopo il colloquio tet a tet l’incontro sarà allargato alle rispettive delegazioni. Venerdì la premier sarà invece al Cimitero di Arlington (alle 10.10 ora locale, le 16 in Italia) dove assisterà alla cerimonia del cambio della guardia e farà un omaggio alla tomba del Milite ignoto.
L’incontro tra Biden e Meloni – sottolinea la Casa Bianca in una nota – sarà l’occasione “per riaffermare il forte rapporto tra Stati Uniti e Italia”. Al centro del colloquio – prosegue la nota – gli interessi strategici comuni, tra cui il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, gli sviluppi in Nord Africa e un maggiore coordinamento transatlantico rispetto alla Cina”. Biden e Meloni parleranno anche della “prossima presidenza italiana del G7 nel 2024”.
Tra i temi caldi figura, in primis, la probabile uscita dell’Italia dalla Nuova via della Seta. Gli Usa hanno fatto sapere che nel colloquio andrà affrontato “un più stretto coordinamento transatlantico per quanto riguarda la Cina”, con cui però, si sottolinea, fare accordi è “pericoloso”. La diplomazia italiana ha confermato che se ne parlerà, come si fa “ampiamente in ambito G7”. Anche perché la Cina oramai è diventata “interlocutore imprescindibile nelle relazioni internazionali”, ma anche negli interscambi economici. Confermare o meno la partecipazione alla Belt and Road Iniziative è decisione assai complessa, soprattutto nel cercare di evitare eventuali ritorsioni. Il memorandum si è dimostrato “vantaggioso per tutti”, va in pressing alla vigilia del bilaterale Italia-Usa l’ambasciatore cinese in Italia. Serve un “dialogo responsabile”, alla ricerca di un “rapporto equilibrato”, è il messaggio che lancia Roma, che cerca però rassicurazioni da Washington dopo che la Ue ha raggiunto l’accordo politico sull’Anti-Coercition instrument (Aci) che di fatto offre una copertura anche all’Italia se vorrà dire addio alla via della Seta.