(Teleborsa) – È stato firmato oggi a Cagliari il protocollo di intesa tra UniCredit e il commissario straordinario del Governo per la ZES Sardegna, finalizzato a definire congiuntamente iniziative e progetti che possano offrire opportunità di crescita alle imprese e al territorio.
L’iniziativa delle ZES – spiega Unicredit in una nota – intende favorire lo sviluppo economico delle regioni del Sud Italia, e prevede la realizzazione delle infrastrutture necessarie nelle aree industriali, creando collegamenti efficienti tra le reti di trasporto e avviando lavori di urbanizzazione, industrializzazione e recupero ambientale.
La ZES Sardegna è destinataria di specifiche agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche, da realizzarsi intorno ai distretti industriali, alle aree portuali e retroportuali che presentino le caratteristiche di porti di rilevanza strategica, finalizzate a favorire lo sviluppo economico dell’isola.
In base all’accordo, UniCredit si impegna a essere partner finanziario delle imprese che vogliono investire nella Zona Economica Speciale della Sardegna, attraverso l’offerta di strumenti creditizi e finanziari e lo stanziamento di un apposito plafond dedicato, oltre che a veicolare ai propri clienti, grazie al proprio network capillare in tutta Italia e nei paesi esteri in cui è presente, le opportunità sottostanti l’iniziativa, anche attraverso l’organizzazione di appositi incontri di presentazione della misura con imprenditori selezionati. La ZES Sardegna fornirà, a tal fine, ad UniCredit un set informativo sull’iniziativa, comprensivo dei dettagli sui siti inclusi, e l’accesso a dati e informazioni relative ad imprese, partner e stakeholder, alle caratteristiche dei territori ricadenti nella ZES, alle iniziative imprenditoriali già insediate e ai progetti di investimento in infrastrutture in corso di realizzazione o programmati a disposizione della ZES.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina 630 milioni di euro per investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la rete nazionale dei trasporti, in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T), al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. Inoltre, Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre agli investimenti, prevede anche un sistema di semplificazione per il rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie per gli investimenti e per favorire la cantierabilità degli interventi in tempi rapidi, nonché l’insediamento di nuove imprese.
“Le Zone Economiche Speciali – ha spiegato Enrico Batini, responsabile corporate per il Centro Italia di UniCredit Italia – sono una importante opportunità di attrazione di investimenti, necessari per creare nuova occupazione e contribuire allo sviluppo del territorio. Come banca abbiamo messo a disposizione un plafond da 1 miliardo a favore delle imprese che vogliono investire nelle 8 ZES italiane. Con la firma di questo accordo UniCredit intende rafforzare ulteriormente il suo ruolo di partner finanziario delle imprese che vorranno investire nella regione, per tutte quelle iniziative imprenditoriali che possano fornire un contributo significativo alla crescita economica della Sardegna, agendo come volano di sviluppo”.
“Il protocollo sottoscritto con UniCredit – dichiara il commissario straordinario del Governo per la ZES Sardegna, Aldo Cadau – è fondamentale per facilitare nuovi investimenti nella nostra Zona Economica Speciale. Non dobbiamo dimenticare che questo è un momento di particolare difficoltà per le imprese, gravate soprattutto dall’incremento del costo energia e, nel caso della Sardegna, dalle criticità legate al sistema dei trasporti. Con l’accordo stabilito con UniCredit abbiamo aggiunto un nuovo tassello al percorso di crescita della ZES, facilitando la strada di uno sviluppo innovativo per il sistema economico regionale e aprendo una prospettiva nuova per gli imprenditori che decidono di credere ed investire nella nostra terra. C’è un crescente entusiasmo nelle opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale, e questo non fa che incoraggiare le imprese a nuovi investimenti in Sardegna”