(Teleborsa) – Gli analisti di sono positivi sull’andamento del settore bancario europeo e inseriscono le italiane e tra le loro “top picks“, di cui fanno parte anche , , , , e . Le banche europee sono descritte come “interessanti” per una serie di motivi: il settore è prezzato per la recessione; lo slancio degli utili rimane forte anche dopo 9 trimestri consecutivi di upgrade, trainato dalla crescita del NII, costi sotto controllo e pressione limitata sulla qualità dell’attivo; il rendimento del capitale è il migliore della categoria, con la banca mediana che offre un rendimento dell’8% annuo nel 22-24.
Su Unicredit, Jefferies vede uno slancio NII a breve termine e crede che la banca possa offrire circa 14,7 miliardi di euro rispetto al previsto capital return superiore ai 16 miliardi di euro 2021-24 (oltre il 50% della capitalizzazione di mercato). “Sebbene il footprint di Unicredit la lasci esposta ai rischi di fornitura di gas in Germania/CEE e in Italia, incorporiamo già ipotesi di accantonamento più prudenti mentre notiamo che la banca beneficia di una maggiore NPL coverage e di ipotesi macro più prudenti rispetto ai peer”. Le previsioni presuppongono inoltre una cancellazione completa della rimanente esposizione alla Russia. Il giudizio è Buy e il target price è a 19 euro per azione (upside del 33%).
BPER Banca è invece descritta come la banca più sensibile ai tassi di interesse tra quelle che Jefferies segue, grazie all’ampio stock di depositi e all’elevata percentuale di prestiti variabili. “Riteniamo che il 4Q22 lo dimostrerà e vediamo stime di consensus troppo basse su questo nome – si legge nel report – Il 4Q22, oltre ad essere un catalizzatore per il NII, vedrà anche la cristallizzazione della maggioranza del capital benefit derivante dalla cessione del business merchant buying a , nonché la cessione di un portafoglio di sofferenze che migliorerà il profilo di qualità creditizia della banca”. Il giudizio è Buy e il target price è a 3,80 euro per azione (upside dell’87%).