(Teleborsa) – “Molti sono gli aspetti critici del provvedimento che, se approvato nella formulazione presentata dalla Commissione Europea, rischia di danneggiare un intero sistema di eccellenza, con gravi e trasversali impatti su tutto il sistema industriale nazionale”. A lanciare l’allarme è la direttrice generale di Confindustria, Francesca Mariotti, in audizione alla Camera sulla proposta di Regolamento del Parlamento Europeo del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. “Auspichiamo – ha sottolineato Mariotti – una sostanziale e profonda rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo ad un maggiore equilibrio e flessibilità, che tenga conto delle specificità di tutti gli Stati Membri, valorizzando le vocazioni di ognuno nel solco della transizione circolare”.
Secondo Confindustria sussiste una “grave violazione del principio di neutralità tecnologica”. Per l’associazione degli industriali è “necessario eliminare gli obiettivi obbligatori di riuso a scapito degli imballaggi monouso riciclabili sostenibili (articolo 26), così come necessario sopprimere la disposizione che vieta la produzione di determinate tipologie di imballaggi (art. 22). Inoltre, è fondamentale evitare il pregiudizio sulle bioplastiche e le discriminazioni tra materiali. Tutti i materiali sono strategici e devono essere valorizzati nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità”.
Infine – sottolinea Confindustria – “non può esistere un unico modello di responsabilità estesa, come vorrebbe la Commissione Europea, perché ogni Stato Membro ha la sua specificità. Il modello italiano è un’eccellenza a livello europeo: ha raggiunto gli obiettivi di riciclo previsti per il 2030 con 9 anni di anticipo e si basa sulla collaborazioni virtuosa tra imprese, comuni e cittadini”.