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TIM corre in Borsa con assist Fitch e in attesa di controfferta per NetCo

(Teleborsa) – La settimana borsistica di TIM si chiude con ottimismo, grazie all’apertura di Fitch per una possibile revisione al rialzo dell’Outlook e alle indiscrezioni per una imminente controfferta per Netco, ovvero la società che accorpa tutti gli asset infrastrutturali dell’ex monopolista. Il +2,5% segnato oggi, in una giornata debole per i mercati europei e con una netta accelerazione pomeridiana in concomitante all’uscita del giudizio dell’agenzia di rating, porta il guadagno da inizio settimana sopra quota 6%. Se si considera la performance da inizio anno, il rialzo è superiore al 43% e posiziona TIM tra i migliori titoli del FTSE MIB, in quanto le speculazioni sulla possibile cessione degli asset infrastrutturali attira le attenzioni del mercato.

Secondo fonti di stampa, nei prossimi giorni dovrebbe essere formalizzata – da parte di CDP e Macquarie – una proposta per la rete di TIM (NetCo) alternativa a quella di KKR. L’offerta dovrebbe valere circa 23 miliardi di euro (di cui 18 miliardi cash e 5 miliardi legati alla futura integrazione con Open Fiber) quindi superiore a quella di KKR, anche se in termini di enterprise value non si discosta molto. Le indiscrezioni dicono infatti che il fondo statunitense abbia offerto 20 miliardi di euro (con 2 miliardi di earnout sulle performance), anche se non c’è stata una comunicazione ufficiale in tal senso.

Secondo , “lo scenario rimane di supporto per TIM“, visto che le valutazioni “appaiono coerenti” e visto “l’interesse che chiaramente emerge sugli asset del gruppo”. Gli analisti stimano che l’offerta KKR, sulla base di 18 miliardi, porterebbe 4,5 miliardi di equity per TIM (oltre a deconsolidare debito per 10,9 miliardi).

La controfferta dovrebbe arrivare poco prima del CdA del 24 febbraio, che la società ha già indicato essere quello in cui valuterà la proposta di KKR e assumerà le decisioni del caso.

Il passo in avanti di CDP-Macquarie, con il sostegno del MEF, non chiuderà la partita, in quanto andrà fatta una valutazione delle proposte sulla base delle loro differenze. L’offerta di KKR non è infatti condizionata all’approvazione dell’Antitrust, non avendo temi di concorrenza europea, mentre Cassa e Macquarie dovranno confrontarsi con l’Autorità in quanto al conferimento di Open Fiber. Inoltre, il fondo USA avrebbe bisogno di soggetto pubblico nell’azionariato, anche considerando che la strategicità di Sparkle per il Governo italiano.

Tutte queste attenzioni di investitori e stampa non devono però far distrarre management e dipendenti dal perseguimento dei risultati industriali, è tornato ad affermare oggi l’AD Pietro Labriola in un messaggio ai colleghi. “Rimaniamo focalizzati su quello che dipende da noi: i risultati dipendono da noi! L’unica cosa che dobbiamo garantire è fare il meglio possibile”, ha detto. Certo, “se c’è una competizione sulla rete che possa massimizzare il valore, ridurre il debito e metterci tutti quanti nelle condizioni di competere al meglio, penso vada bene per tutti quanti”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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