(Teleborsa) – “Si doveva intervenire per arginare una situazione abnorme con 110 miliardi per il Superbonus che gravavano sulle casse dello Stato. Lo abbiamo fatto attraverso un intervento mirato a evitare che gli enti locali potessero acquistare questi crediti generando ulteriori difficoltà nei loro bilanci. Anche i mercati ci avrebbero creato grandi problemi. Siamo pronti a incontrare le associazioni di categoria e i professionisti per cercare nuove soluzioni perché abbiamo a cuore le esigenze delle imprese”. È quanto ha dichiarato Maurizio Leo, viceministro per l’Economia e le Finanze, intervenendo nel corso del Convegno “La legge di Bilancio 2023” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.
“Tra le anticipazioni che posso fornire in tema di fiscalità – ha proseguito Leo – ci saranno il cambiamento del rapporto nell’accertamento fiscale per evitare che ci sia un controllo ex post oltre alla prosecuzione del processo di semplificazione dei rapporti tra Fisco e contribuenti attraverso il concordato preventivo biennale”.
“Lo stop al superbonus favorisce sicuramente le casse dello Stato ma mette in seria difficoltà le aziende del settore edile che rischiano di trovarsi improvvisamente scoperte di fronte agli investimenti sostenuti, sono a rischio a che migliaia di posti di lavoro – ha detto Eraldo Turi, presidente dell’Odcec di Napoli –. Per ciò che attiene le novità senz’altro vediamo con favore i provvedimenti che hanno alleggerito i costi energetici per famiglie e imprese. Sul fisco le sanatorie introdotte dal Governo consentiranno ai contribuenti di pagare i debiti con la pubblica amministrazione in formula ridotta su sanzioni e interessi. Restiamo in fiduciosa attesa per il varo di una riforma fiscale complessiva che sia in grado di semplificare l’intera materia rendendo più semplice il lavoro dei professionisti e delle aziende”.
“I professionisti – ha affermato Claudia Cimino direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate in Campania – sono nostri interlocutori privilegiati con cui, sono sicura, rafforzeremo sempre di più un percorso di confronto e collaborazione istituzionale nell’interesse della collettività”.
“L’apertura di un dialogo costante con il nuovo governo – ha detto Vincenzo Moretta numero uno della Fondazione Odcec Napoli – è di buon auspicio per proseguire sulla strada di una riorganizzazione fiscale condivisa che sia in grado di aiutare non solo i professionisti ma anche la compliance tra fisco e contribuenti”.
“La maxi stretta sui bonus – ha affermato Francesca Giglio presidente Commissione Imposte dirette e indirette – è stata una vera e propria stangata per 25mila aziende circa 125 mila lavoratori del settore. Ci aspettiamo che il Governo possa ovviare a questa scelta quantomeno sbloccando i crediti che già sono nei cassetti fiscali delle aziende favorendo la circolarità giuridica dei stessi per salvaguardare almeno gli investimenti fatti”.
All’iniziativa hanno partecipato: Ettore Cinque, assessore al Bilancio della Regione Campania; Michele Carbone, comandante Interregionale dell’Italia Meridionale; Pierluigi Ridella, direttore Regionale Agenzia delle Entrate – Riscossione in Campania; Salvatore Cortese, capo settore soggetti rilevanti dimensioni AdE Campania; Pasquale Saggese, ricercatore area “Diritto Tributario” della Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; Paolo Borrelli, comandante Provinciale della Gdf di Napoli; Daniele D’Ambrosio, presidente Commissione Imposte dirette ed indirette Odcec Napoliù; Marco Caputo, responsabile settore pianificazione e morosità rilevanti AdeR della Campania; Paola Coppola, professore ordinario di diritto tributario presso l’Università degli Studi di Napoli; Federico II; Guido Spiniello, segretario Commissione Imposte dirette e indirette Odcec Napoli; Claudio Turi, Commissione Imposte dirette e indirette Odcec Napoli.