(Teleborsa) – “Una stagione di bonus al 110% per tutti e di opzioni di sconto o cessione per un numero ampissimo di interventi non tornerà mai più”. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento ad un convegno sui bonus edilizi promosso da Eutekne. Al contrario, ha aggiunto, “un dosaggio mirato di percentuali di detrazione spettanti e una perimetrazione accurata di tipologie di interventi per i quali consentire ancora, in presenza di determinate condizioni soggettive ed oggettive, sconti e cessioni, costituisce una ipotesi di futuro sostenibile, rispetto alla quale nessuna persona di buon senso avrebbe ragione di porsi in antitesi a priori”.
“Il governo è assolutamente aperto al confronto per la costruzione di un secondo tempo sostenibile dei bonus edilizi, degli sconti e cessioni”, ha sottolineato il ministro. “Naturalmente – ha proseguito – qualsiasi proposta che governo e Parlamento dovessero fare propria dovrà camminare sulle proprie gambe”. Giorgetti ha poi spiegato che il Superbonus implica “60 miliardi di mancati incassi fiscali l’anno che si traducono in 120 miliardi di minori incassi per lo Stato spalmati fino al 2026″. “Sono numeri insostenibili” ha aggiunto.
“Restiamo freddi sulla proposta che le banche possano utilizzare crediti di imposta in compensazione degli F24 dei loro clienti. Freddi perché i numeri dell’Agenzia delle Entrate ci dicono che le banche e le assicurazioni sono lontane da aver assunto volumi di crediti d’imposta tali da non avere spazio per acquisire crediti”, ha affermato il ministro.
Infine, rispondendo a margine del convegno ad una domanda sulla possibilità che Cdp e Poste possano acquistare crediti derivanti da bonus edilizi Giorgetti ha risposto: “non dipende da me, chiedete a loro”.