(Teleborsa) – Nonostante lo scenario di stress più severo applicato quest’anno, la riduzione del livello di capitale di è “significativamente minore che nei risultati dello stress test del 2021, grazie ad un punto di partenza molto più robusto basato su un miglioramento significativo nella generazione di capitale, una solida qualità dell’attivo e prudenti overlays”. Lo afferma l’istituto guidato da Andrea Orcel dopo la diffusione dei risultati degli stress test BCE ed EBA. “Tutto ciò pone UniCredit in una buona posizione rispetto a potenziali shock macroeconomici”, viene sottolineato.
I risultati di UniCredit per lo scenario base sono i seguenti: nel 2025 un CET1r fully loaded al 19,97%, 397pb in più rispetto al CET1r fully loaded a fine dicembre 2022; nel 2025 un CET1r transitional al 19,97%, 329pb in più rispetto al CET1r transitional a fine dicembre 2022.
I risultati di UniCredit per lo scenario avverso sono i seguenti: nel 2025 un CET1r fully loaded al 12,51%, 349pb in meno rispetto al CET1r fully loaded a fine dicembre 2022; nel 2025 un CET1r transitional al 12,51%, 417pb in meno rispetto al CET1r transitional a fine dicembre 2022.