(Teleborsa) – , gruppo italiano quotato a Wall Street e attivo nella produzione di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci, ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento del 17% a 983,7 milioni di euro (+13% a valuta costante), grazie alla crescita di entrambi i segmenti (Segmento Soluzioni Biofarmaceutiche e Diagnostiche e Segmento Engineering), al passaggio a soluzioni ad alto valore e alla favorevole conversione valutaria. La crescita è stata parzialmente compensata dalla diminuzione dei ricavi correlati al Covid-19, che hanno rappresentato l’11% dei ricavi. I ricavi da soluzioni ad alto valore sono stati circa il 30% dei ricavi dell’intero esercizio, rispetto al 25% registrato nell’esercizio finanziario 2021.
La società veneta ha registrato un aumento di 110 punti base del margine di profitto lordo, pari al 32,5%. Gli utili netti sono stati pari a 143 milioni di euro (contro i 134,3 milioni di euro del 2021), mentre gli utili per azione (EPS) rettificati sono stati di 0,56 euro.
“Negli ultimi 18 mesi, abbiamo lavorato al fianco dei clienti per soddisfare il loro crescente fabbisogno di soluzioni ad alto valore – ha commentato il CEO Franco Moro – Grazie a questa maggiore visibilità, la futura domanda di capacità negli Stati Uniti e in Europa ha superato le nostre aspettative iniziali. Di conseguenza, stiamo accelerando gli investimenti negli Stati Uniti al fine di soddisfare le necessità più impellenti dei nostri clienti e capitalizzare la domanda favorevole. Contemporaneamente, stiamo rallentando le tempistiche relative al nostro progetto in Cina per dare priorità agli sforzi di espansione negli Stati Uniti e in Italia”
La società mira a raggiungere nell’intero esercizio 2023: ricavi compresi tra 1,085 e 1,115 miliardi di euro, EPS rettificati tra 0,58 e 0,62 euro e un EBITDA rettificato compreso tra 290,5 e 302,5 milioni di euro.
Nel quarto trimestre l’acquisizione di nuovi ordini è stata pari a 237 milioni di euro, rispetto ai 278 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. La società ha chiuso l’esercizio con un portafoglio ordini di circa 957 milioni di euro, con un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, riflettendo la prevista diminuzione degli ordini relativi al Covid-19. Escludendo questi ultimi, il portafoglio ordini è aumentato del 21%.