(Teleborsa) – Le emissioni globali di GSSSB (green, social, sustainable, and sustainability-linked bond) nel 2023 torneranno a crescere, raggiungendo tra i 900 miliardi di dollari e i mille miliardi di dollari, avvicinandosi al record di 1,06 mila miliardi di dollari del 2021. È quanto prevede S&P Global Ratings in un report che analizza le prospettive per il 2023 relative all’emissione di bond sostenibili.
Un trend che – spiega S&P – fa seguito a un 2022 in cui la politica monetaria restrittiva e l’incertezza macroeconomica hanno fatto calare le emissioni obbligazionarie globali.
Nel dettaglio tre sono i fattori che possono spingere la crescita o rallentarla. Si tratta di iniziative politiche, investimenti per l’adattamento al clima e la resilienza, e la capacità degli emittenti di rispondere alle preoccupazioni sulla credibilità di alcuni tipi di obbligazioni GSSSB.
I green bond continueranno probabilmente a prevalere. Tuttavia S&P si aspetta che le obbligazioni di sostenibilità diventino più diffuse. Al contempo, i sustainability-linked bond (SLB) si trovano a un punto di svolta. “Lo scetticismo e gli interrogativi sulla credibilità della capacità di questa asset class di raggiungere obiettivi di sostenibilità significativi – si legge nel report – sono in aumento e pesano sul giudizio di investitori ed emittenti.
Secondo S&P l’emissione complessiva di bond a livello globale crescerà solo moderatamente nel 2023. Tuttavia, l’agenzia di rating ritiene che una crescita più rapida delle emissioni di GSSSB porterà a un aumento della quota di mercato di questa asset class in tutte le aree e in tutti i settori.
S&P ritiene che l’emissione di GSSSB da parte di società non finanziarie, servizi finanziari, e dai settori della finanza pubblica statunitense e internazionale, probabilmente rappresenteranno il 14-16% di tutte le emissioni di bond nel 2023. Secondo S&P, in questi settori i dati di emissione sono i più confrontabili.