(Teleborsa) – S&P Global Ratings ritiene che le istituzioni finanziarie dell’EMEA siano ben preparate per le difficili condizioni future, nonostante l’inflazione ancora elevata e le prospettive di crescita più deboli. E’ quanto emerge dal rapporto “EMEA Financial Institutions Monitor 1Q2023: Preparati per la nuova realtà economica” pubblicato da S&P Global Ratings.
“I livelli patrimoniali stabili che le banche hanno costruito negli ultimi anni dovrebbero sostenerle contro un’inflazione elevata e persistente, condizioni di finanziamento più restrittive ed una crescita economica inferiore nel 2023″, spiega l’analista Natalia Yalovskaya, aggiungendo “anche nella nuova realtà economica – plasmata dalla guerra, dalle esigenze di transizione energetica e dalle vulnerabilità della catena di approvvigionamento – prevediamo che i profitti della maggior parte delle banche dell’area EMEA rimarranno soddisfacenti, sostenuti dall’impatto ancora positivo dell’aumento dei tassi di riferimento sui margini”.
Per S&P, il recente shock energetico e la stretta monetaria faranno emergere crediti problematici nei sistemi bancari europei. Più a rischio sarannoo le aziende che hanno una leva finanziaria elevata o sono più direttamente interessate da costi più elevati, in particolare se hanno una capacità limitata di trasferirne l’aumento sui consumatori.
S&P prevede anche che i prezzi delle abitazioni, nella maggior parte dei paesi europei, saranno stabili o in lieve calo nel 2023 e 2024, ma l’offerta limitata di alloggi, unita a un mercato del lavoro forte, ad un’elevata ricchezza delle famiglie ed alla prevalenza di mutui a tasso fisso in alcuni mercati, è probabile che ne attenui l’effetto. E quindi è probabile che la performance del portafoglio ipotecario della maggior parte dei grandi istituti di credito europei rimanga resiliente nei prossimi 12-24 mesi.