(Teleborsa) – , società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 15.836 milioni di euro, in crescita dell’83% rispetto allo scorso esercizio. Il significativo incremento è legato sia alle mutate condizioni di scenario sia ai maggiori volumi prodotti e venduti tra i due periodi.
L’EBITDA reported è pari a 1.170,3 milioni di euro (pari a 277,1 milioni di euro nel 2021) per effetto dell’incremento dei prezzi e dei margini dei prodotti petroliferi e della performance operativa della raffineria. Il risultato netto comparable è pari a 709,8 milioni di euro (negativo per 136 milioni di euro nel 2021).
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2022, ante effetti dell’applicazione dell’IFRS 16, è risultata positiva per 269 milioni di euro, rispetto alla posizione negativa per 453 milioni di euro riportata al 31 dicembre 2021. Proposto un dividendo pari a 0,19 euro per azione.
“I profondi cambiamenti del mercato petrolifero globale che hanno caratterizzato l’anno appena concluso, hanno posto il tema della sicurezza energetica come priorità, in particolare in Europa – ha commentato il presidente Massimo Moratti – In un contesto di emergenza, Saras, pur uscendo dai due anni di crisi della pandemia, grazie alla resilienza che da sempre la contraddistingue, si è confermata un punto di riferimento tra i fornitori di energia, continuando a garantire il proprio fondamentale contributo alla sicurezza energetica del Paese e non solo”.
“Massimizzando la produzione, la raffineria ha saputo prontamente rispondere a una domanda in forte aumento – ha aggiunto – Gli eccellenti risultati ottenuti ci hanno consentito di ristabilire una situazione finanziaria positiva, grazie alla quale possiamo riconoscere ai nostri azionisti un ritorno in linea con l’attuale dividend policy, pur tenendo conto degli oneri legati al contributo sugli extra-profitti“.