(Teleborsa) – Quella appena iniziata è una settimana chiave per il confronto nella maggioranza sulle nomine e sulle riforme tra governo e opposizione. E proprio in vista dell’incontro di domani con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulle riforme.
“La convocazione non sia un modo per distrarre l’attenzione sui temi che interessano le persone e le necessità del Paese: lavoro, sanità, Pnrr”, il monito emerso durante gli interventi.
Proprio sulle riforme è intervenuto anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Per quanto riguarda le riforme vogliamo ascoltare le proposte delle opposizioni, le riforme si devono scrivere insieme”, ha detto a margine della presentazione dello studio del parlamento europeo sui costi della non Europa che si tiene a Roma . “Siamo pronti a lavorare in Parlamento per garantire più stabilità in Italia perché questo significa essere più credibili. Vogliamo governi stabili, i governi instabili non fanno il bene dei cittadini”, ha aggiunto ribadendo che l’intenzione è quella di ascoltare senza pregiudizi.
“Sarà una discussione costruttiva. Ho sempre detto che le riforme si fanno tutti insieme”. Così il vicepremier Antonio Tajani entrando al Senato per la cerimonia dei 75 anni della prima seduta. E riferendosi alle dichiarazioni fatte ieri a ‘Mezz’ora in più’, Tajani ha ribadito che sulle riforme istituzionali “mi è stato chiesto che cosa farebbe la maggioranza se l’opposizione andasse sull’Aventino e se cioè faremmo comunque le riforme. E io ho detto sì. Ma ciò non toglie che si voglia scrivere le riforme insieme. Le riforme sono un impegno che abbiamo preso con gli elettori. Però bisogna ascoltare tutto quello che viene detto in un’intervista”.
(Foto: © cylonphoto / 123RF)