(Teleborsa) – Decima giornata di mobilitazione in Francia mentre si registrano i primi scontri nel corteo parigino partito alle ore 14.00 da Place de la République che protesta contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron. A fuoco alcuni cassonetti dell’immondizia nella zona di boulevard Voltaire, con la polizia che ha effettuato alcune cariche.
Il corteo era partito in modo assolutamente pacifico, poi a metà pomeriggio le prime violenze a metà pomeriggio, in un clima di crescente tensioni tra forze dell’ordine e frange radicali entrate in azione nella capitale.
Non si allenta la protesta che, di fatto, continua a bloccare i luoghi simbolo di Parigi. La Tour Eiffel è stata chiusa per sciopero in concomitanza con l’inizio delle manifestazioni odierne, mentre ieri era stato chiuso il museo del Louvre. Un migliaio di manifestanti hanno invaso i binari della Gare de Lyon, tra le principali stazioni di Parigi, da cui partono e arrivano anche i collegamenti ferroviari con l’Italia. Il blitz ha causato ritardi alla circolazione dei treni. Durante la protesta, i manifestanti hanno camminato sui binari per circa due chilometri, con striscioni anti-riforma e fumogeni.
Il governo, però, non ha alcuna intenzione di fare passi indietro: “Non metteremo la riforma in pausa”: fanno sapere fonti vicine alla premier Elisabeth Borne, citate da BFM-TV che rispondono alla richiesta di Laurent Berger, leader del primo sindacato di Francia (Cfdt), di almeno sospendere la contestata riforma previdenziale, che prevede l’innalzamento progressivo dell’età pensionistica da 62 a 64 anni. Berger, aveva invocato la possibilità di “una mediazione” per trovare “una via d’uscita” alla situazione, che blocca il paese ormai dal 19 gennaio.